Ospitiamo con piacere la posizione e l’appello di Coldiretti Calabria e del suo presidente Pietro Molinaro relativo alla partecipazione delle aziende e delle istituzioni calabresi al prossimo vinitaly.
Ci stupisce che si accusi chi lavora in tempo e per tempo, con un’idea e un progetto, anzichè sostenerlo ed imitarlo.
Ma le nostre sono opnioni periferiche e il nostro modello di “rinvincita” pensa alla politica come strumento non come fine.
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Relativamente alla organizzazione e partecipazione delle aziende vitivinicole calabresi al Vinitaly 2013 in programma a Verona dal 7 al 10 aprile, la Coldiretti, attraverso il presidente regionale Pietro Molinaro, ha scritto una lettera al Presidente di UnionCamere Calabria Lucio Dattola e agli assessori regionali Trematerra e Caridi. In questo momento – si legge nella lettera – pare che un uomo solo è “al comando della corsa” e cercando alleanze, anacronistiche, potrebbe ottenere un unico risultato: far presentare in ordine sparso, nella rassegna più importante dell’enologia a livello internazionale, le imprese calabresi. Davvero preoccupante e fuori da ogni logica! Questo, per Coldiretti Calabria, ha effetti sulla credibilità della nostra Regione e mina fortemente azioni virtuose che nel settore agroalimentare la Regione Calabria, ha messo in campo, come ad esempio l’enoteca regionale e il bando sulla ristorazione. La promozione e il marketing – prosegue la missiva – temi cari al sistema camerale, sono fattori strategici per la competitività delle imprese e se fatti in forma sistemica, ci consentono di valorizzare tutto il territorio, poiché proprio “il vino”, per le sue caratteristiche varietali e storiche, ben ne descrive la ricchezza.
Quando prevalgono i campanili o i protagonismi, si rischia di raccogliere solo cocci e contestualmente, si da una immagine sbagliata sia delle imprese che delle Istituzioni preposte, con il rischio di confinare ( come già successo nel passato), un comparto in grande crescita, in chissà quale anfratto dei padiglioni fieristici. Sarebbe un viaggio di sola andata, senza possibilità di ritorno –scrive Molinaro – che vedrebbe vanificato il rapporto tra spesa pubblica, che comunque ci sarebbe, e risultati economici. Da sempre, come Coldiretti Calabria, ci siamo espressi per uno strumento unitario di coordinamento delle risorse per attività di promozione, con una visione regionale e l’ambito giusto lo rinveniamo, nell’UnionCamere Calabria, dove, per l’autorevolezza che gli riconosciamo, occorre prendere decisioni che per la validità dei presupposti e sviluppi non possono appartenere solo ad alcuni. D’altronde nell’edizione Vinitaly di tre anni fa, coerentemente, – si legge -avevamo espresso, un giudizio negativo sull’allora Unione Regionale delle Camere di Commercio della Calabria battezzata Nord-Sud. In conclusione Molinaro chiede al presidente Dattola e agli assessori regionali di voler intervenire con determinazione, per fare in modo che, si possano abbandonare visioni e obiettivi campanilistici, scegliendo una strada unitaria a carattere regionale.
Comunicato stampa