E’ stata una serata dedicata alle donne del vino che hanno raccontato il percorso che le ha portate in questo settore con diverse funzioni e diversi titoli occupando oggi un ruolo strategico nelle aziende vinicole. E’ così nel corso di un decennio la Calabria ha visto colorarsi di rosa il settore, con donne divenute protagoniste del cambiamento.
A evidenziare le linee e la tendenza questo movimento, Saveria Sesto, presidente dell’associazione L’albero della vite che ha organizzato l’incontro e che ha ricondotto questa vivace presenza ad una serie di motivi: in primis alla accresciuta consapevolezza delle capacità imprenditoriali delle donne, insieme all’istruzione professionalizzante che ha rappresentato il punto di forza del fenomeno e ha modificato la tradizionale linea di gestire eredità e patrimoni di imprese vitivinicole o avviare il lavoro come imprenditrici, come agronome, enologhe, sommelier, assaggiatrici, ristoratrici, enotecarie. Il segreto dell’approccio nel lavoro femminile è legato, secondo la Sesto, alla creatività’ che rappresenta quel quid, fatto di tenacia, forza e coraggio che dà un imprinting alle aziende in rosa e che valorizza l’intero settore del vino.
La parola è poi passata a Maria Grazia Davoli e Giulia Statti, due donne del Doc Lamezia che all’interno delle cantine di famiglia si occupano di pubbliche relazioni, amministrazione ed organizzazione di eventi e che da un quinquennio hanno dato un’impronta nuova e dinamica assolvendo non solo le mansioni nel contesto aziendale ma apportando un plus valore legato alla alle competenze, all’innovazione e all’ accurata efficienza dei servizi. Anche Maria Grazia Milone, agronomo e titolare dell’ omonimo vivaio si occupa a pieno titolo del comparto florovivaistico e che con i suoi 30 anni ha dato una svolta e una decisa azione nel miglioramento della qualità globale dell’azienda familiare.
La voce più giovane nella serata è stata quella di Anna Lilla Baglione, anni 14, studentessa del Liceo Scientifico di Lamezia Terme, che ha presentato il lavoro di ricerca “Girando per vigne e vini” , studio ampelografico dei vitigni del Doc Lamezia, coordinato dalla docente Saveria Sesto.
Il lavoro, già premiato al concorso “I giovani e le Scienze 2012”, ha dato l’idea di come la scuola possa stimolare e far appassionare alla viticoltura se si riesce a spaziare nel territorio e quanto la formazione possa strutturare giovani menti sviluppando competenze, abilità e creatività avviando alla ricerca.
Tra il pubblico presente Caterina Calabrese, dirigente del Liceo scientifico di Lamezia e l’assessore alle pari opportunità’ del Comune di Lamezia, Pina Abramo insieme tanti appassionati di vino.
A conclusione della serata, Saveria Sesto, a nome delle Città del vino ha consegnato la medaglia d’argento a Giulia Statti per il vino rosso Gaglioppo vincitore al Concorso Selezione del sindaco 2012.
Il bianco e il rosato dell’azienda di Maria Grazia Davoli e rosso Gaglioppo della cantina Statti in degustazione con prodotti tipici hanno intrattenuto gradevolmente i partecipanti.