di Roberto Polisicchio

Il tre settembre 2018 presso la Camera di Commercio di Cosenza si è svolta la cerimonia di premiazione del “Premio giornalistico internazionale Terre di Calabria”, nato per promuovere al meglio i luoghi e la cultura del territorio calabrese e al fine di favorire lo sviluppo del tessuto imprenditoriale con il risultato raggiunto di aver dato l’input a giornalisti di fama nazionale ed internazionale di “raccontare”, anche su testate giornalistiche estere, il valore del grande patrimonio storico e culturale di parte della nostra Regione.

Tra la selezione dei sei articoli vincitori, (1 per ciascuna delle 4 categorie istituite Turismo Ambiente e Cultura, mestieri Imprese e prodotti, Video e Video “scuole di giornalismo” e 2 premi della Giuria), vi è quello di Bruno Petronilli – Direttore di James Magazine.

Mi auguro che molti lettori siano attratti dalle notevoli sensazioni che si avvertono leggendo le pagine: “Tenute Pacelli, Rinascimento Calabrese”.

Mi sono immedesimato in lui, nella pubblicazione in cui descrive i nostri incantevoli luoghi, i nostri prodotti e quella particolare dote umana fatta di sensibilità e passione che sono alla base della vita e di qualunque impresa.

Davvero bello, per quel che può valere il mio pensiero meritatissimo il premio. Apprezzo molto sia l’iniziativa della Camera di Commercio Cosentina sia il giornalista per l’attenzione ad una terra, la nostra Calabria, tutta da scoprire, con le sue bellezze naturali e con un’infinità di prelibatezze.

Lo scritto aiuta a far conoscere una delle zone più belle d’Italia e a scoprire interessanti aziende e si chiude, in modo sagace, con le caratteristiche comune dei “protagonisti del rinascimento calabrese … sono tutti giovani, non hanno la memoria corta, amano la propria terra, la sanno leggere, e la sanno raccontare”.

Lui l’ha saputo raccontare splendidamente la Calabria, tramite la cantina “Tenute Pacelli”, confido di essermi commosso. Pure io ho conosciuto le sorelle Laura e Carla Pacelli (con mio figlio Giulio al mercato della FIVI – Piacenza), in circostanze più fortunate di Petronilli, poi il padre l’avvocato Francesco e la mamma Clara nella sede dell’azienda, vicino lo storico paese di Malvito (CS).

Il brano, che parla anche di piccoli scrigni di bellezza: Civita, Altomonte, Oriolo, Morano Calabro, Fiumefreddo Bruzio, ed Aieta, mi ha colpito tantissimo: c’è quel quid in più che è raro trovare e che forse non riuscirò a trasmettere. Petronilli scrive in modo brillante di emozioni che le persone hanno in alcuni momenti e che riaffiorano nella vita,  ho percepito la semplicità dei legami umani autentici, bellissimo: “… Emozioni che ti forgiano la personalità, che vai a ricercare in ogni frangente della tua vita …” lui le ha ritrovate in  “una bollicina, da uve Riesling, si chiama Zoe”.

L’autore, oltre allo spumante nel testo menziona i vitigni dei Pacelli (Magliocco, Calabrese, Barbera, Cabernet e Merlot) ed afferma “ oggi attorno alle Tenute Pacelli è nato un piccolo rinascimento calabrese, d’accordissimo con lui che cita le cantine Viola, a pochi chilometri, gli Chef Gennaro di Pace dell’Osteria Porta del Vaglio a Saracena, Antonio Biafora a San Giovanni in Fiore ed Emanuele Lecce, della Tavernetta di Camigliatello.

Un articolo assolutamente da non perdere: grazie di cuore Bruno …. standing ovation.

 

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