Dopo l’enorme successo delle scorse tappe, il grande jazz internazionale del XXII Peperoncino Jazz Festival e i vini delle aziende aderenti al Consorzio di tutela Vini DOP Terre di Cosenza saranno nuovamente insieme in questi giorni per gli ultimi due, attesissimi appuntamenti di “Women, Jazz & Wine”, evento che dallo scorso 31 agosto, a cadenza più o meno regolare, sta portando jazzofili ed enofili calabresi, ma anche i tanti turisti in vacanza in Calabria amanti della buona musica e dell’enogastronomia di qualità, alla scoperta delle più belle cantine (delle aziende, dei produttori, delle vigne, dei vitigni e, ovviamente, dei vini) del Cosentino, per ascoltare le meravigliose voci delle signore del jazz all’ora del tramonto

Nato lo scorso anno da un’idea di Sergio Gimigliano (direttore artistico della rassegna itinerante nelle più belle località calabresi che quest’anno, alla sua XXII edizione, con una sessantina circa di concerti in programma nell’arco di due mesi ha coinvolto nel suo circuito turistico  e culturale oltre 30 località della Calabria, confermandosi come uno dei festival jazz più caratteristici d’Italia) e Demetrio Stancati (presidente del consorzio istituito per la tutela, valorizzazione e promozione dei vini DOP del Cosentino), l’evento in questa sua seconda edizione è stato strutturato in otto tappe – con otto concerti in programma in altrettante cantine – in ciascuna delle quali, dopo un focus di approfondimento sui vari vitigni del territorio e la degustazione dei magnifici vini prodotti dai vignaioli aderenti al Consorzio, ha trovato spazio anche l’archeologia, grazie ad una serie di conferenze e di approfondimenti relativi alle tematiche del vino nell’antichità curati dal Parco Archeologico di Sibari resi possibili grazie alla grande operatività del direttore Filippo Demma e del suo pool di esperti. 

Dopo l’appassionante viaggio nella musica brasiliana a firma di Mafalda Minnozzi nella meravigliosa cornice del Castello di Serragiumenta e l’esecuzione di brani dedicati al vino da parte di una ispiratissima Rossana Casale nelle Tenute Ferrocinto, è stata la volta dell’emozionante tributo a Pino Daniele proposto da Nives Raso tra le vigne della Tenuta Le Conche. Nella tappa seguente, il jazz tradizionale suonato e cantato dalla portentosa Francesca Tandoi ha allietato la serata del pubblico accorso per l’occasione nella Masseria Falvo, mentre alle Tenute Serracavallo una strepitosa Joy Garrison ha sfoderato tutto il suo talento e la sua carica energetica, coinvolgendo attivamente il pubblico, così come ha fatto anche l’istrionica Francesca Calabrò in occasione della tappa della scorsa settimana ospitata nelle Tenute Celimarro.

Domani (venerdì 22 settembre), per la tappa in programma a San Marco Argentano nell’Azienda agricola La Matina, sarà di scena la contrabbassista e cantante Beatrice Valente, che dopo il diploma in Contrabbasso classico conseguito presso il Conservatorio Statale di Musica di Benevento, ha seguito corsi tenuti da maestri come Rino Zurzolo, Aldo Vigorito e Tommaso Scannapieco che l’hanno avvicinata al jazz.

Vincitrice del Premio “Bruno Rotoli” (2014), nel 2017 ha preso parte al tour “Millevoci” di Francesco Cicchella con la regia di Gigi Proietti, mentre due anni più tardi ha vinto il Premio “Arte in Movimento” nella sezione “Best talent, Musica Jazz”, partecipando, altresì, al seguitissimo talent show “Italia’s got Talent” (dov’è arrivata in semifinale) e a ad altri importanti trasmissioni televisive (tra cui il “Concerto di Pasqua” andato in onda su Rai2 e “Questa è vita”, format di Tv 2000).

In occasione della tappa in quel di San Marco, dopo il focus a cura degli esperti del Consorzio sul vitigno “Magliocco in Rosato” (in programma alle ore 17) e l’appassionante “Question time: lo staff del Parco risponde alle curiosità archeo-enologiche del pubblico” – con gli archeologi Filippo Demma, Bianca Ambrogio, Serena Guidone, Donatella Novellis e Marco Pallonetti pronti a rispondere a dubbi e curiosità del pubblico sulle tematiche relative al vino nell’antichità (previsto alle ore 18), intorno alle ore 19 la musicista campana, appena trentenne ma con classe e talento da vendere, si esibirà a capo del suo collaudato trio insieme al fratello, il pianista Ergio Valente, e al batterista Rocco Sagaria, insieme ai quali proporrà il progetto “Play what you feel”, prendendo per mano il pubblico e accompagnandolo in un viaggio attraverso le tipiche sonorità di New Orleans, fino ad arrivare al calore di Rio De Janeiro, senza trascurare di fare un omaggio alle sue radici partenopee.

Sabato 23, invece,  nell’ultima tappa di “Women Jazz & Wine 2023”, in programma presso le Tenute Terre di Balbia di Altomonte a partire dalle ore 17, dopo il focus sul vitigno “Magliocco” a cura del direttore tecnico Gennaro Convertini e degli altri esperti di Terre di Cosenza e la lectio “Vino al setaccio. Archeobotanica ed enologia” a cura dell’archeologa Donatella Novellis, salirà sul palco la splendida cantante di origini panamensi Lauren Henderson, alcuni anni fa apparsa sul Financial Times per aver avuto il merito di aver rotto la Jazz Charts Top 5 e la Year End Jazz Week Top 50.

Nata a Boston ma cresciuta a New York, la Henderson, che grazie alle sue radici caraibiche riesce a fondere l’idioma del Jazz afroamericano con le sonorità e la passionalità della musica latina, sarà accompagnata dal fantasioso pianista Bruno Montrone, dal solido contrabbassista Antonio Napolitano e dallo strepitoso batterista Elio Coppola (già al fianco di artisti quali Benny Golson, Joey de Francesco, Peter Bernstein ecc., nonché direttore artistico di Jazz in Capri).

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