• Cantine Viola

    Cantine Viola

    Questo delizioso vino da meditazione, prodotto da secoli solo a Saracena esalta le qualità di uve di antico ceppo locale.

    Viene citato da G. Gissing che scrive: “Ricordo solo come cosa in pieno degna dell’antica Sibari, un vino bianco chiamato Moscato di Saracena.”

    Nel secolo XVI lo troviamo sulla tavola dei Pontefici romani.

    Le Cantine Viola praticano l’agricoltura biologica conformemente al regolamento CEE n. 2092

    Nelle nostre degustazioni lo accostiamo con successo, ai fichi secchi nelle sue molteplici varianti (antica  è la ricetta che vede questi frutti  imbottiti con mandorle, noci e bucce di limone e infornati), ed ai Panicelli di uva passa (fagottini di uva zibibbo aromatizzata con bucce di cedro, avvolta in foglie dello stesso agrume e disidratata in forno). Ottimale è l’abbinamento col cioccolato. Particolare ed estremamente gustoso è l’abbinamento con i formaggi, fra cui i pecorini non eccessivamente ed i formaggi erborinati.

  • Piana di Sibari

    Piana di Sibari

    I vigneti (condotti secondo i metodi dell’agricoltura biologica) si estendono, ad oltre 110 mt. s.l.m., sulle colline verdeggianti che planano dolcemente verso il Mare Ionio. L’Azienda è prospiciente la Pianura di Sibari il cui nome deriva dalla mitica città Greca di Sybaris,e l’antica tradizione Vitivinicola delle colline è fondata sulla particolarità dei terreni e del clima favorevole. Qui la Vite trova un habitat ottimale che consente la produzione di Vini di grande pregio. I vigneti (con esposizione a Sud Est) si estendono sulle colline a Nord di Spezzano Albanese tra la confluenza dei Fiumi Esaro e Sibari o Coscile, a confine con il Comune di Corigliano Calabro.
    Il paesaggio è costituito da terrazzi antichi con terra rossa, argillosa sabbiosa con ciottoli, evoluto da sedimenti Pleistocenici. Alcune esplorazioni, eseguite nel 1928 dall’archeologo Galli, per conto della Sovrintendenza alle Antichità, misero in luce, sulle alture della Serra Pollinara (nelle immediate vicinanze della Vigna “Stragolia” ) resti interessanti di fattorie di epoca romana con oleodotti e vinodotto di laterizio che giungevano fino al mare, secondo una tradizione agricolo-industriale risalente, secondo testi greci, all’antica e gloriosa Sibari. Risale, quindi a oltre duemila anni la commercializzazione dei vini a Denominazione di Origine di allora, come il Sibaris ed altri particolarmente apprezzati nei paesi del Mediterraneo. Le Viti del vigneto “Stragolia” , da cui il nome all’omonimo Vino, nel pieno dell’età, sono allevate a cordone speronato con sesto di impianto di mt. 2,20 x 0,90. In vendemmia, effettuata dopo un attento monitoraggio, le uve vengono accuratamente selezionate ed immediatamente vinificate con i moderni impianti di cui l’azienda dispone.

  • Cantine la Peschiera

    Cantine la Peschiera

    L’azienda agricola La Peschiera è sita nella valle del fiume Esaro, nell’entroterra ionico, è circondata da colline ed è vicina alla catena montuosa del Pollino, risente perciò dell’influsso del mare e dei monti. Grazie a questo particolare microclima le sue produzioni sono molto apprezzate per le ottime qualità organolettiche. L’azienda ha un’estensione di 120 ettari coltivati a pescheti, albicoccheti, agrumeti e vigneti. I vigneti comprendono tutti i vitigni autoctoni e tipici del territorio.

  • Palmento 1804

    Palmento 1804

    L’azienda agricola Palmento 1804 è forte di una storia familiare che si sviluppa per più di due secoli. Siamo nel 1792 quando Donato Martucci compra il primo vigneto per la somma di 45 ducati. Pochi anni dopo, nel 1804, acquista un palmento nei pressi dello stesso vigneto e avvia la produzione di vino Cirò. Nel palmento (dal latino paumentum, l’atto del battere) avveniva la pigiatura dell’uva. Il mosto veniva quindi trasportato e conservato nelle botti di legno. Oggi Natale Martucci e Arcangelo Longo sono consapevoli e orgogliosi di essere eredi e continuatori di una tradizione vitivinicola ben consolidata. Puntano costantemente alla ricerca di qualità ed eccellenza, arricchiscono con elementi innovativi e tecnologicamente avanzati il patrimonio di saperi e competenze che arrivano dal passato.

  • Cantine Gallicchio

    Cantine Gallicchio

    L’azienda Cantine Gallicchio è situata a Saracena (CS) ad una altitudine di 650 metri sul livello del mare, si estende per ettari 55 circa, di cui 20 coltivati a vigneti rossi e bianchi e 14 ad uliveto,  la restante parte a seminativi e frutteti.

    Le migliori uve dei nostri vigneti, coltivati in terreni argillosi tendenti al medio impasto, vengono raccolte al momento della loro completa maturazione e sapientemente vinificate a partire dalla prima decade di settembre. I nostri vigneti guardano al mare, adagiati sulle colline ai piedi del Pollino,  la giusta escursione termica della costa ionica e il clima favorevole conferiscono alle nostre uve il carattere ed il sapore che riscontriamo nei nostri vini, arricchiti dalla sapienza dei maestri vinificatori.

    Le Cantine Gallicchio, nello spirito delle antiche tradizioni, dalla passione per la terra e dal sole di Calabria ricavano dei vini di grande piacevolezza, ottenuti da uve Magliocco, Cabernet, Merlot per i rossi, e da Malvasia, Chardonnay, Greco Bianco, Guarnaccia e Moscatello per i bianchi.

  • Masseria Falvo

    Masseria Falvo

    Quella della Masseria Falvo 1727 è una piccola produzione di vino, tutta vocata alla qualità. In cantina entrano solo le uve provenienti dai vigneti di proprietà, coltivate in regime biologico, perfettamente sane.

    Uve che vengono vinificate rigorosamente con i metodi tradizionali. Fiore all’occhiello della cantina il moscato di Saracena vino passito dolce, prelibatezza nota già secoli orsono, infatti la prima nota storica risale al XVI sec., quando il Moscato di Saracena salpava in nave da Scalea per approdare nelle enoteche e sulle tavole Pontificie.

    Nel 1915 Norman Douglas, nel suo libro “OId Calabria”, fa risalire il vitigno del moscato di Saracena “ … all’uva portata dai saraceni da Maskat… ”. Ottenuto seguendo un’antica ricetta che le famiglie “saracenare” si tramandano con piccole personalizzazioni, ma con due note indissolubili e costanti: l’accentuato appassimento delle uve e l’inconfondibile presenza del Moscatello.

    Non meno importante il rosso “Don Rosario” un vino DOC Pollino invecchiato in tonneaux di rovere francese con il gusto molto particolare della “lacrima”, vitigno tanto apprezzato nell’antichita’, in particolare dai Sibariti, antichi coloni Greci famosi per la loro attenzione al gusto ed alla bellezza, sulla cui tavola non mancava mai il vino rosso delle loro colline, tanto che in un racconto di Ateneo si narra che esistessero delle tubature di argilla che portavano vino dalle campagne alla citta’.

    I vini bianchi della Masseria Falvo 1727, sono ottenuti da vitigni autoctoni, in purezza o, in qualche caso, in blend contaminati da tracce di altri vitigni presenti in azienda. Il sole della Piana asciuga le uve esaltandone gli aromi e forzandone il grado zuccherino in un equilibrio difficilmente riscontrabile in altri bianchi calabresi e meridionali.

  • Cantine De Mare

    Cantine De Mare

    La famiglia De Mare è da generazioni dedita alla produzione del vino. Il trasporto e la devozione dei padri sono stati trasmessi di volta in volta ai figli, i quali hanno fatto propria la dottrina dell’attaccamento alla terra ed alle origini natie. I fratelli Gabriele e Rocco De Mare, titolari dell’azienda, custodivano fin da piccoli l’idea di dare un seguito strutturale ed organico al lavoro già svolto. Loro obiettivo è valorizzare tutte le potenzialità del proprio prodotto. E’ per questo che, nel 2013, decidono di dare vita alla nascita della loro cantina, dotandola di attrezzature altamente tecnologiche ed all’avanguardia, per consentire la massimizzazione di ciò che viene prodotto, in termini di qualità. Icona deontologica dell’azienda è puntare al risultato. Ciò che conta è il bicchiere. Non i numeri. Non le grosse produzioni. Perché le piccole quantità rappresentano il miglior biglietto da visita per chi, come l’azienda De Mare, ha come unico obiettivo la qualità più ricercata.

  • Marchisa

    Marchisa

    Un’azienda moderna con una storia antica dietro le spalle. Dal 2013 abbiamo avviato, in biologico, l’azienda agricola Marchisa, impegnandoci nel recupero e l’ammodernamento di vigneti autoctoni di oltre mezzo secolo, circondati da vecchi casali, con stalle e mangiatoie e due orgogliosi antichi palmenti, rinverdendo così una tradizione famigliare che si era interrotta nell’ultimo mezzo secolo. Con passione, competenza e rispetto per l’ambiente, abbiamo l’ambizione di ridare prestigio ad una terra storicamente vocata al vino, ricavando qualità dalla tradizione, unita alla professionalità di una squadra di esperti. Ma anche ricerca: come un nuovo vigneto a 700 metri di altitudine, dove nessuno, sull’Altopiano del Monte Poro, mai aveva osato.

  • Cantine Campoverde

    Cantine Campoverde

    I vini di Cantine Campoverde e Tenute Ferrocinto nascono da un attenta opera di riconversione dei vigneti, sia varietale che di forma d’allevamento. Nella fase successiva con altrettanta meticolosità è nata la cantina, progettata da consulenti di fama mondiale e dotata delle più moderne tecnologie di vinificazione.

  • Magna Grecia

    Magna Grecia

    Il nome di un marchio o di un prodotto contiene in sé la storia della terra dove è nata.

    Magna Graecia ha il sapore della tradizione degli antichi Greci, attenti a sviluppare efficaci tecniche di viticultura e di produzione del vino sino a farle divenire parte integrante delle culture e dei riti di tutti i popoli d’Europa. A loro si deve finanche la costruzione, nelle vicinanze di Sibari, di un vero e proprio enodotto.

    Da questo passaggio storico scaturisce l’entusiasmo della nostra famiglia, che da ben quattro generazioni è impegnata nella produzione del famoso “Nettare d’Uva”,  che prende il nome della zona più bassa del nostro territorio, chiamato appunto Gaudio (‘U Gavuru) che era coltivata a vigneto già nei secoli scorsi.

    Magna Graecia è un’azienda giovane ma con alle spalle una lunghissima tradizione fatta di tanta dedizione e continuo lavoro. Una tradizione di sacrifici ma anche di tanta  gratificazione.

    Continuiamo con “Amore” questi valori e con questi principi la coltivazione di vitigni autoctoni e la conseguente vinificazione con metodi antichi ma supportati dalla moderna tecnologia, cercando di curare minuziosamente l’intera filiera, dalla raccolta manuale dei delicati grappoli alla conservazione di ogni singola bottiglia, rafforzando quell’indissolubile legame con il nostro territorio: La Calabria.

  • Cantine Benvenuto

    Cantine Benvenuto

    Audentes, fortuna, iuvat… la fortuna assiste gli audaci, questo è il motto della nostra cantina, lo stesso che ha spinto il giovane fondatore, agronomo e sommelier Giovanni Celeste Benvenuto ad un ritorno alle origini, dall’ Abruzzo decide di tornare in Calabria e riscoprire il terroir di Francavilla Angitola, un tempo ben noto agli antichi scrittori tra i quali il Barrio ed il Marafioti che già nel 1500 tessevano le lodi del vino prodotto in questa terra. I vigneti autoctoni coltivati su colline terrazzate che scendono fino al fondovalle, dal quale risale una dolce e sapida brezza marina, le numerose ore di luce regalate dall’esposizione ottimale e la cura amorosa ad essi rivolta, conferisce alle uve un tipico ed inconfondibile sapore, pregno di storia espressione piena del territorio, sapori e profumi accompagnati e preservati fino in cantina, dove coniugando l’innovazione all’amore per la tradizione, nascono i nostri pregiati vini, inconfondibili ed indimenticabili.

  • Librandi

    Librandi

    L’azienda Librandi ha sede in Cirò Marina, cittadina della costa Ionica calabrese posta in prossimità di Punta Alice, promontorio sud del Golfo di Taranto. Quest’area é naturalmente vocata per la coltura della vite,per la naturale predisposizione del terreno e per la felice posizione geografica,a poca distanza dal mare e con le montagne della Sila alle spalle,situazione questa, che assicura un’ottima escursione termica tra il giorno e la notte.I Librandi coltivano la vite da quattro generazioni,dagli anni’50 invece,inizia l’attività di imbottigliamento.La gestione dell’azienda, da sempre in mano alla famiglia, si avvale della collaborazione tecnica di Donato Lanati, professore di Enologia alle università di Torino e Firenze, e del suo studio Enosis Meraviglia.Attraverso un lungo lavoro, svolto con paziente e tenace applicazione, Antonio e Nicodemo Librandi si sono impegnati per valorizzare una viticoltura, quella calabrese, antica e ricca di tradizioni, ma piuttosto refrattaria alle innovazioni, testimoniando con il loro esempio,come il futuro della viticoltura del luogo risieda nella capacità di sapere coniugare con equilibrio tradizione ed innovazione.