Attilio Scienza, professore di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano e riferimento tra i più autorevoli del mondo del vino non solo italiano, in una intervista di Francesco Moscatelli a La Stampa afferma con forza che il futuro del vino passi dalla valorizzazione dei vitigni autoctoni che per l’Italia fanno e potranno fare sempre più la differenza sul mercato globale.
Alla domanda del giornalista sulla provenienza di questo patrimonio il professore racconta le dinamiche e nell’esempio cita il caso del Sangiovese: “Negli ultimi trent’anni, grazie all’analisi del Dna, siamo stati in grado di arrivare ad alcune certezze sui rapporti di parentela fra i vari vini. Ad esempio abbiamo scoperto che il Sangiovese non è nato in Toscana ma è il frutto di un incrocio fra un vino campano e un vino calabrese.”
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