• ViniBuoni d’Italia 2021 – le corone e le golden star calabresi

    ViniBuoni d’Italia 2021 – le corone e le golden star calabresi

    CORONE:

    Baccellieri
    Greco di Bianco Doc 2015
    Cantine Lento
    Calabria Igt Magliocco Canino 2016
    Cantine Viola
    Calabria Igt Bianco Moscato Passito di Saracena 2019
    Ceraudo
    Calabria Igt Bianco Grisara 2019
    Ippolito 1845
    Calabria Igt Bianco Pecorello 2019
    Ippolito 1845
    Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Colli del Mancuso 2017
    Librandi
    Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Duca Sanfelice 2018
    Librandi
    Melissa Doc Bianco Asylia 2019
    Santa Venere
    Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Federico Scala 2018
    Statti
    Lamezia Doc Bianco 2019

    Le due Golden Star

    Ferrocinto
    Terre di Cosenza Doc Pollino Magliocco 2018
    Zito & F.lli
    Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Casale Difesa Serra Falcone 2013

  • #WonderWomanWine, le donne (social) del vino calabrese

    #WonderWomanWine, le donne (social) del vino calabrese

    Un terzetto diventato progetto.

    Claudia Maremonti, Rachele Grandinetti e Valentina Cozmuta, già di casa su Instagram con profili che raccontano di calici e suggestioni, si sono riunite sotto lo stesso tetto social lanciando il profilo Wonder Women Wine che racconta le gesta delle tre amiche (sommelier Ais) unite dalla loro grande passione. Globe-trotter in giro per il mondo enologico (reale e virtuale), sono partite dalla Calabria e hanno lanciato il format ConVersiAmo Calabrese, l’aperitivo social dal nome evocativo che trasmette la voglia di dialogare, l’amore per il territorio e l’invito a degustare che ha già coinvolto tanti produttori.

    Insieme alle degustazioni social, molto il voga dall’emergenza Covid in poi, le Wonder Woman Wine si muovono nel territorio per visitare le aziende, conoscere dal vivo e raccontare il lavoro in vigna e in cantina dei protagonisti della rinascita enologica calabrese. Già avviato anche il contest conviviale ConVersiAmo Calabrese al chiaro di luna, ovvero le cene di degustazione “a quattro mani” con la crew della cucina ai fornelli e le WWW alle bottiglie e ai calici.

    Buon viaggio e buon lavoro da vinocalabrese.it

  • I vini di Spessore

    I vini di Spessore

    10 le aziende che rappresenteranno la Calabria del vino all’importante manifestazione

    SPESSORE CAMPO BASE ideato da Fausto Fratti nel 2013 a Torriana all’Osteria del Povero Diavolo, vede ormai da diversi anni grandi chef riuniti per alcuni giorni a cucinare gomito a gomito e a condividere insieme esperienze culinarie di tutta Italia.

    Quest’anno Spessore cambia nuovamente e si svolgerà “in Italia”. Si trasforma in una manifestazione itinerante per tutto lo stivale. Una nuova sfida che, oggi più che mai, vuole unire l’Italia in un unico abbraccio. La prima tappa dell’evento sarà in Calabria, organizzato dagli Abbruzzino a Catanzaro e Luca sarà lo Chef ospitante che aprirà le porte ad altri 9 chef: Antonio Zaccardi, Riccardo Agostini, Simone Cantafio, Mattia Spadone, Antonio Biafora, Domenico Marotta, Luciano Monosilio, Giuseppe Iannotti e Nino Rossi

    Non si conosce il menù perché il format dell’evento è da sempre basato sulla sorpresa: Luca Abbruzzino “farà la spesa” e la metterà a disposizione dei suoi colleghi per farne i piatti dell’evento.

    Invece conosciuta è pattuglia dei produttori di vino calabrese che accompagnerà l’evento:
    ‘A Vita
    • Cantina Benvenuto
    • Ferrocinto
    • Cataldo Calabretta viticoltore
    • Cretapaglia
    • Ippolito 1845
    • Librandi
    • Sergio Arcuri
    • Tramontana
    • Statti

    L’evento è sold out già da giorni, però è possibile già iscriversi alla tappa campana, il 1 settembre – INFO QUA


  • Ristrutturazione vigneti, in arrivo risorse

    Ristrutturazione vigneti, in arrivo risorse

    Puntare alla competitività del settore vitivinicolo. Questa la finalità dell’Avviso pubblicato, insieme alle relative disposizioni attuative, sul portale istituzionale www.regione.calabria.it, in riferimento alla misura del Programma nazionale di sostegno OCM (Organizzazione comune di mercato) “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti”, per la campagna 2020/2021.

    “Attraverso questa importante misura – spiega l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – ci poniamo l’obiettivo di accrescere la competitività delle aziende vitivinicole calabresi. La misura in questione, difatti, prevede il finanziamento di interventi per il rinnovamento degli impianti viticoli, al fine di valorizzare la tipicità dei prodotti legati al territorio ed ai vitigni tradizionali di maggior pregio enologico o commerciale, migliorare le tecniche di gestione dei vigneti, ridurre i costi di produzione attraverso l’introduzione della meccanizzazione parziale o totale delle operazioni colturali”.
    Sottolinea ancora Gallo: “Con risorse pari a 2.258.926,47 euro, assegnate alla Calabria dal Mipaaf, garantiremo un sostegno importante alle aziende del settore che hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, in termini qualitativi e quantitativi. Considerate le difficoltà dovute al lockdown e l’incertezza sull’entità della dotazione finanziaria assegnata dall’Unione Europea all’Italia per il periodo 2021-2027, i produttori vitivinicoli regionali hanno bisogno di punti fermi: questa forma di sostegno pubblico costituisce un punto di partenza necessario per la tutela e la promozione della qualità dei nostri vini”.
    Nello specifico, il bando è rivolto alle aziende produttrici di varietà destinate ai vini a denominazione d’origine o a indicazione geografica, intenzionate a programmare azioni di riconversione varietale, ristrutturazione mediante diversa collocazione o modifica della forma di impianto e coltura, miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti. La presentazione delle domande di sostegno dovrà avvenire entro il 30 Agosto 2020.

    IL DECRETO E I DOCUMENTI PER LA RICHIESTA a questo link

    foto dal web

  • Le Terre di Cosenza puntano sull’enoturismo

    Le Terre di Cosenza puntano sull’enoturismo

    Partecipato incontro promosso dal consorzio Terre di Cosenza al quale hanno preso parte gli assessori regionali allAgricoltura, Gianluca Gallo, ed al turismo, Fausto Orsomarso

    Fare sistema attorno al mondo del vino per renderlo uno degli attrattori turistici più importanti del Sud. Per realizzare questo obiettivo serve coesione non solo tra imprenditori, produttori, consorzi ed attori territoriali, ma soprattutto con le istituzioni pubbliche, chiamate ad ascoltare ed interpretare i bisogni dei territori. Attorno al ruolo del vino e dell’agricoltura identitaria nella pianificazione strategica del turismo regionale si sono confrontati a più voci, su iniziativa del Consorzio Terre di Cosenza presieduto da Demetrio Stancati, diversi imprenditori del mondo agricolo e del turismo insieme agli assessori della Regione Calabria con delega all’agricoltura, Gianluca Gallo, ed al turismo, Fausto Orsomarso, nella splendida cornice di Villa Rendano a Cosenza. 

    Nel primo forum sul mondo del vino cosentino dopo la fase di lockdown, il consorzio cosentino ha voluto radunare gli uomini e le donne del “fare” per tentare di organizzare ed «accelerare la crescita del turismo regionale» – ha dichiarato Stancati nella sua introduzione – attorno al «mosaico di terroir, storie e scommesse di vino» che compongono il mondo rappresentato dagli operatori del consorzio cosentino. Una sorta di stati generali per riflettere a più voci sulle «strategie da mettere in campo per fare della Calabria del vino una delle attrazioni del Sud Italia». 

    Gli ha fatto eco il mondo della politica regionale che attraverso l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, ha sottolineato come il programma del presidente Jole Santelli si muova attorno «ai prodotti di pregio della nostra terra» che devono diventare ambasciatori della Calabria. Nella terra dove si registra la superfice biologica più alta d’Italia proprio il Bio deve diventare «la chiave per migliorare le produzioni» e costruire percorsi attrattivi attorno ai «marcatori identitari del territorio» come l’identità culturale e religiosa Arbereshe e le tante «altre frecce del nostro arco». Beni e risorse del territorio vanno unite al patrimonio naturalistico da organizzare insieme a quello agricolo con una «rete di produttori e una rete di albergatori e ristoratori» per offrire ai visitatori «un percorso» costruito attorno a «grandi occasioni di qualità». 

    Di Calabria «cambiata» anche grazie ai «produttori del vino ed ai consorzi che hanno fatto passi da gigante attivando grandi investimenti» ha parlato l’assessore regionale al turismo, Fausto Orsomarso che ha evidenziato il bisogno di unire al racconto del territorio e tutto quello che «rappresenta ricchezza» in termini culturali, enoturistici e strategici, anche la formazione per «mestieri e professioni che abbiano spazio nel futuro». 

    Nei saluti, il presidente della Camera di Commercio Klaus Algieri ha riconfermato il grande impegno dell’istituto camerale nei confronti del comparto vitivinicolo che negli ultimi anni ha sostenuto la ricerca e la registrazione ufficiale dei vitigni del Terre di Cosenza e ha annunciato in anteprima l’importante accordo con la società Promos per sostenere l’export delle produzioni cosentine. Negli interventi che sono seguiti si è rilanciato il tema dell’enoturismo come momento per «mostrare la differenza e le peculiarità della regione» puntando sulla «diversificazione dell’offerta» (Maria Rosaria Romano, presidente Ais Calabria); ma anche spazio per tutelare le aree interne dove è sempre più in crescita «la qualità e la passione» che attrae il viaggiatore e alla quale «Slow Food può fare da cassa di risonanza rispetto alle esigenze dei territori calabresi» (Maurizio Rodighiero, portavoce Slow Food Calabria); una terra, la Calabria, che sul mondo del vino ha fatto «in pochi anni salti di qualità enormi» che ora guarda al turismo «come prodotto da promuovere» ma serve costruire una «rete territoriale» che permetta di rendere «esperienziale» la visita nei vigneti e nelle cantine che «sono pronte ma manca attorno a loro il contesto» (Gennaro Convertini, tecnico settore vitivinicolo Arsac). 

    Di «investimento in cultura che diventi impresa di cultura» ha parlato Fortunato Amarelli, della omonima azienda di Liquirizia rossanese raccontando l’esperienza del museo aziendale (uno dei più visitati in Italia dopo quello della Ferrari) che registra «69 mila visitatori l’anno». Una esperienza che ha permesso di «avvicinare il nostro consumatore, per creare una community forte». Di «rete forte e condivisa tra operatori e grandi potenzialità turistiche per il territorio interno» ha parlato anche Lucia Librandi della Tenuta Librandi Pasquale, antesignani della produzione biologica in Calabria, che produce olio di grande qualità sulle colline joniche cosentine. Luigi Nola, vice presidente del consorzio tutela Vini Dop Terre di Cosenza ha sottolineato invece la necessità di «partire dalle potenzialità del territorio» guardale in maniera attrattiva dal punto di vista turistico e «intercettare le produzioni iconiche» per dar vita ad una «programmazione più avanzata e coerente» condividendo le scelte tra politica a mondo produttivo. In questa visione si dovrà puntare ad aggredire i mercati esteri – ha sottolineato la senatrice Fulvia Caligiuri – proponendosi «obiettivi» che mettano «in evidenza i punti di forza» attorno al “marchio” South Italy. La «sfida da raccogliere è quella di promuovere il South working» – ha concluso – «i soldi ci sono, gli investimenti ci sono, la politica ha il potere di destinare le risorse a chi vuole costruire lavoro vero a chi vuole fare turismo e agricoltura».

    L’evento si è concluso sulla terrazza suggestiva di Villa Rendano con la vista mozzafiato a 360 sul centro storico di Cosenza con la degustazione dei vini delle aziende Serracavallo, Ferrocinto, Spadafora 1915, La Peschiera, Terre di Balbia, Feudo dei Sanseverino, Poderi Marini, Masseria Falvo, Colacino Wines, Giraldi & Giraldi, Tenute Paese e Le Conche, i piatti preparati dall’associazione Cuochi Cosentini guidati dal presidente Francesco Spina e la pizza “Nelle Terre di Cosenza”, nata per l’occasione dalla creatività del pizzaiolo Daniele Campana e dedicata ai prodotti a marchio Dop e Igp della provincia cosentina: Salumi di Calabria Dop, Caciocavallo Silano Dop, Liquirizia di Calabria Dop, Fichi di Cosenza Dop, Olio Bruzio Dop, Clementine di Calabria Igp, Limone di Rocca Imperiale Igp.

  • Week End nelle Vigne, gli assessori Gallo e Orsomarso tengono a battesimo l’iniziativa

    Week End nelle Vigne, gli assessori Gallo e Orsomarso tengono a battesimo l’iniziativa

    Esempio della «Calabria del fare» che «riesce a proporre progetti ed eventi che funzionano» sulle quali il governo regionale è pronto ad investire con «azioni di sistema» che vedano protagonisti in stretta sinergia l’assessorato all’agricoltura e quello del turismo. Week End nelle vigne, l’evento itinerante promosso dal Movimento Turismo del Vino Calabria, presieduto da Pier Luigi Aceti, è stato così sintetizzato dagli assessori Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso, rispettivamente con delega all’agricoltura ed al turismo, nel corso della conferenza stampa celebrata nella Sala oro della cittadella regionale di Catanzaro. 

    Da metà luglio a metà ottobre le cantine Rocca Brettia a Donnici, Feudo dei Sanseverino a Saracena, Ferrocinto e Tenuta Celimarro a Castrovillari, Azienda Agricola Tibaldi Antonietta a Roggiano Gravina, Cantine Girolamo Basile a Belsito, Azienda Agricola Villa Santa Caterina a Montalto Uffugo, Antiche Vigne a Rogliano per la provincia di Cosenza; La Pizzuta del Principe di Strongoli e Capoano Vini di Cirò Marina in provincia di Crotone; la cantina Statti a Lamezia Terme, Agriturismo Fassi a Guardavalle in provincia di Catanzaro; Marchisa e Cantina Rombolà a Drapia, Cantine Artese a Zambrone in provincia di Vibo Valentia e per finire Maisano vini a Bianco, Barone G.R. Macrì a Gerace, Azienda Agricola Altomonte Terre Grecaniche a Palizzi, Azienda Agricola Tripodi e Terre della Costa Viola a Bagnara Calabra in provincia di Reggio Calabria proporranno degustazioni in vigna dall’area grecanica fino al Pollino, aperitivi, pranzi e cene su prenotazione – nel pieno rispetto delle normative anti Covid 19, per rispondere in maniera organizzata alla domanda di ripartenza che tanti appassionati del settore stanno manifestando, prediligendo forme di turismo esperienziale di prossimità con attività all’aria aperta. 

    «Abbiamo accettato la sfida sollecitati dalle aziende del movimento – ha dichiarato il presidente Aceti – portando all’attenzione dei wine lovers, delle famiglie e degli appassionati un grande ventaglio di proposte che animerà i territori, valorizzerà il lavoro delle aziende, promuoverà i prodotti di eccellenza degli areali di riferimento. Questo evento, però, ci permette di spingere sull’acceleratore della professionalizzazione dell’enoturismo, anche alla luce della legge che ha sdoganato dal limbo questo importante segmento economico di lavoro per le cantine». In Italia circa 1200 cantine propongono esperienze enoturistiche ai viaggiatori e di questo 800 sono del Movimento Turismo del Vino. Ad oggi, dopo il decreto sull’enoturismo, solo «3 regioni su 20 hanno istituito il regolamento attuativo della legge che permette le attività in cantina. Chiediamo da questo illustre tavolo di lavorare anche in Calabria in questa direzione per poter essere una delle prime regioni del Sud ad attuare il regolamento e dare slancio alle nostre realtà territoriali». Per questo Aceti ha intenzione come Movimento Turismo del Vino Calabria di costruire un tavolo di concertazione e confronto con gli organismi istituzionali e tutti i soggetti coinvolti nel mondo del vino calabrese per ragionare insieme sul percorso da avviare. 

    «Se siamo qui – ha dichiarato l’assessore al turismo Orsomarso – è perchè vogliamo essere espressione del poter fare, di quella Calabria che cambia e che vuole fare cose che funzionano». Plaudendo all’iniziativa di MTV ha annunciato di voler dare vita ad un «bando coniugato con l’assessorato all’agricoltura» per «sostenere con azioni di sistema» il turismo del vino e costruire con comuni ed operatori la strada giusta per rilanciare un comparto che crea economia e lavoro. 

    Di «iniziativa positiva alla quale dobbiamo dare risposta anche in termini di sostegno» ha parlato l’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo il quale ha rimarcato come la Regione Calabria, in primis nella persona del presidente Jole Santelli, crede «fortemente» che settori di valorizzazione dell’agroalimentare e del turismo siano «fondamentali per lo sviluppo della Calabria» e di quanto si stia puntando al «racconto di una nuova immagine della Calabria attraverso prodotti identitari». Il mondo del vino calabrese ha sempre più bisogno di «consorziarsi» per affrontare «marcati più vasti» ma anche «rivitalizzare il mercato interno». Eventi come quello di Week end nelle vigne si inseriscono in quel «percorso di crescita culturale e consapevolezza dei nostri territori» ai quali si guarda con grande interesse. 

    Di valorizzazione del territorio e identità territoriali ha parlato anche Franco Belmonte, direttore regionale della Cia, mentre Saverio Sesto, dell’associazione “L’albero della vite” ha posto l’accento sul rilancio delle undici strade del vino calabrese come «elementi strategici per mettere insieme tutti gli attori del mondo vinicolo regionale».

    Per tutte le info e le cantine aderenti basta consultare il sito www.mtvcalabria.it

  • Alla scoperta dei palmenti della Locride con Maisano Vini

    Alla scoperta dei palmenti della Locride con Maisano Vini

    Maisano Vini insieme all’Associazione Rudina, propone un’escursione alla scoperta del Bosco di Rudina e dei Palmenti rupestri, patrimonio dell’enologia mondiale.

    In Calabria sono stati catalogati più di 700 palmenti, risalenti ad epoche diverse ed in ottimo stato di conservazione, ove si produceva il vino che Romani, Greci e Bizantini esportavano nel mondo. Il percorso prevede anche un focus sui luoghi degli Armeni, uno dei popoli che ha lasciato tracce nelle storia e nella cultura calabrese.

    L’itinerario prevede
    Ore 15:00: Ritrovo e visita guidata al Museo del Vino di Bianco (RC).
    Ore 16:00 Trasferimento a Ferruzzano e visita guidata ai Palmenti Rupestri ed al Bosco di Rudina
    Ore 18:30: Rientro al Borgo abbandonato di Ferruzzano e breve passeggiata tra le sue suggestive vie.
    Ore 19: Degustazione a base di prodotti locali ed accompagnato da vini prodotti da vitigni autoctoni, tra cui il nostro Greco di Bianco Doc.

    info 329 789 1179

    foto dal web | ecodellalocride.it

  • Week End nelle Vigne, l’iniziativa di Movimento Turismo Vino Calabria

    Week End nelle Vigne, l’iniziativa di Movimento Turismo Vino Calabria

    E’ in forte crescita la richiesta di attività all’aria aperta, soprattutto tra campagne e vigneti, che importanti segmenti di turismo stanno manifestando nella ripartenza post Covid19. Una domanda alla quale il Movimento Turismo Vino Calabria, presieduto da Pierluigi Aceti, ha deciso di rispondere in maniera organizzata proponendo agli enoturisti e gli appassionati del settore una lunga serie di eventi nelle cantine calabresi. Da sabato 11 e domenica 12 luglio e per tutti i fine settimana fino ad ottobre, infatti, venti realtà produttive calabresi apriranno le porte ai wine lovers con degustazioni e visite nel pieno rispetto delle normative anti covid strutturando una proposta complessiva che sottolinea l’importante fermento che cresce attorno all’enoturismo soprattutto in Calabria, con tante realtà sempre più attenzionate dai viaggiatori appassionati ad identità e territorio. 

    Un grande evento itinerante che coinvolgerà dal Pollino allo Stretto le realtà più significative del Movimento Turismo Vino puntando sulla riscoperta dei territori, la valorizzazione delle produzioni agricole e il turismo di prossimità. Una forte alleanza strategica per il rilancio dell’economia sostenibile in una terra ricca di identità, agroalimentare di qualità, borghi ed areali pregi di storia, cultura, spiritualità che sintetizzano il potenziale di turismo esperienziale che può offrire la Calabria ai visitatori.

    Per tutte le info e le cantine aderenti basta consultare il sito www.mtvcalabria.it

  • In Calabria c’è una vigna dedicata alla memoria di Paolo Benvenuti

    In Calabria c’è una vigna dedicata alla memoria di Paolo Benvenuti

    Per ricordare Paolo Benvenuti è stato impiantato un filare di viti in una vigna già esistente dedicata al poeta Franco Costabile nel parco pubblico Gancìa che si trova a Lamezia Terme.

    Paolo aveva visitato il Parco e apprezzato questo vigneto-simbolo i cui filari hanno la forma di rosa dove ogni petalo è costituito dai vitigni autoctoni della Calabria Gaglioppo, Nerello, Marcigliana, Zibibbo, Magliocco ed altre varietà minori Annarella e Toccarina.

    Aveva anche gradito l’idea di alcuni artisti di riportare su pannelli di ceramica nelle viuzze del centro storico di Sambiase alcune frasi del poeta lamentino che cantano il vino, la vigna, il lavoro della terra e nei campi.

    Da qui è stato più che naturale per l’Associazione L’albero della Vite, ricordare l’instancabile ed illuminato direttore di Città del vino Paolo Benvenuti, mettendo a dimora in gennaio le barbatelle donate dal vivaio Maiorana e le piantine, pur abbandonate a se stesse nei mesi di distanziamento da Coronavirus, sono attecchite, sopravvissute anche loro, cresciute e oggi finalmente ripulite dall’erbacce, concimate, difese ed irrigate.

    Il vigneto oggi appare in piena vegetazione, sano, colorato dalle rose rosse e potrà avere le cure e l’assistenza dell’associazione.

    Ci piace l’idea di far vivere la memoria di Paolo Benvenuti attraverso una vigna narrante che racconta storie, poesie, impegno, che richiede fatica per curarla ma che non tradisce le attese alla vendemmia affidata agli studenti che si ritrovano in settembre per la Mostra delle uve e per l’analisi sensoriale alla raccolta.

    La vigna Costabile-Benvenuti è un esempio di didattica, di laboratorio all’aperto dai molteplici significati anche perché la posizione in collina che guarda i tetti delle case del centro storico e sovrasta la città della Piana di S. Eufemia come direbbe Paolo “ è un luogo dello spirito” .

    Saveria Sesto

  • 7 dei 100 migliori rosati italiani sono calabresi

    7 dei 100 migliori rosati italiani sono calabresi

    In arrivo in edicola per Slow Food Editore la GUIDA AI 100 MIGLIORI VINI ROSA D’ITALIA che rappresenta un viaggio tra i migliori 100 d’Italia selezionati da Slow Wine: dal Valtènesi Chiaretto al Cerasuolo d’Abruzzo, dal Chiaretto di Bardolino al Salice Salentino Rosato, dal Castel del Monte Bombino Nero al Cirò Rosato, senza tralasciare alcune etichette eccellenti prodotte in altre Regioni.

    Una guida per fare chiarezza sul curioso e particolare mondo dei vini rosa, raccontando i metodi di produzione, riportando la terminologia, analizzando le sfumature di colore, descrivendo i principali territori vocati a queste particolari vinificazioni.

    La Calabria è rappresentata da ben 7 vini di questa categoria:
    Cirò Rosato, ‘A Vita
    Cirò Rosato, Cote di Franze
    Cirò Rosato, Scala
    Cirò Rosato Segno, Librandi
    Cirò Rosè, Cataldo Calabretta
    Cirò Rosato Il Marinetto, Sergio Arcuri
    Granatu Calabria Igp, Casa Comerci

    **La Calabria è rappresentata dal Consorzio del Cirò nel PATTO DEI VINI ROSA ITALIANO – leggi qua

  • Il miglior rosato del Tirreno è della Sila

    Il miglior rosato del Tirreno è della Sila

    Un podio prevalentemente rossoblu, quello dell’ultimo concorso sui rosati, se vogliamo usare termini calcistici e mantenere un profilo cromatico. Ovvero restano “a casa”, nella provincia di Cosenza i primi 2 posti della classifica del 4° concorso dei vini rosati del Mar Tirreno, da quest’anno allargato anche alle province di Potenza e Salerno: Spiriti Ebbri di Celico(Cs) al primo e iGreco al secondo. Sul gradino più basso troviamo invece la veterana lucana Cantine del Notaio.

    Con un punteggio di 90/100 è stato dunque il rosato Cotidie, Calabria Igp della cantina silana Spiriti Ebbri, da uve magliocco canino, Cabernet e Nero d’Avola prevalentemente coltivate nel territorio di Lappano(CS), a convincere i giudici della gara svoltasi sabato 27 nella cornice del borgo di Donnici: il presidente di giuria, l’enologo brindisino Francesco Soleti, il giornalista enogastronomico Bruno Sganga e il maitre-sommelier Michele Giorno.

    Il Cotidie aveva già avuto altri riconoscimenti nelle passate edizioni e si riafferma anche quest’anno grazie ad una serie di elementi che lo rendono al tempo stesso complesso e amabile, dalle note raffinate e ricercate. Un rosato affascinante, dalle molteplici sfumature, dal carattere autorevole e poi morbido e avvolgente, fresco, che lascia il segno.

    Al secondo posto il Savù, Calabria Igp di iGreco, da uve Gaglioppo, cantina di Cariati che si riconferma tra i primi 3 classificati ormai dalla prima edizione. Infine la new entry, Il Rogito delle Cantine del Notaio di Rionero in Vulture, da uve aglianico del Vulture, primo rosato della provincia di Potenza.

    La giuria e l’organizzazione del concorso diretto dal giornalista Tommaso Caporale, svoltosi all’interno dell’Auditorium delle Vigne di Donnici, frazione di Cosenza fortemente vocata alla vitivinicoltura, ha poi assegnato altri riconoscimenti importanti a rosati che hanno ottenuto oltre i 70/100 di punteggio, tra cui il premio Maglia rosa per il miglior equilibrio vista-olfattivo alle Cantine Spadafora di Mangone(CS) con il loro ultimo nato l’Arsura, Terre di Cosenza Dop da uve magliocco dolce; menzione speciale della giura alla Vinicola Manna di Cosenza con il loro Lumsìa; il premio territorio è toccato al rosato di Farneto del Principe di Altomonte(CS). Con 73 punti troviamo l’Appianum rosato sempre di Spiriti Ebbri.

    Altre menzioni sono andate alle cantine Rocca Brettia (Premio innovazione), Elisium (Menzione ISF), Stragolia (Menzione pubblico), Paese (Menzione tecnica), Cerza Serra (Menzione tecnica), Celimarro e Terre di Balbia (Menzione Presidente di Giuria), Mirabelli (Menzione stampa).

    Alla cerimonia di premiazione dell’evento patrocinato dalla Regione Calabria e dall’Amministrazione comunale di Cosenza, assessorato al Marketing territoriale, hanno preso parte il presidente del Movimento Turismo del vino della Calabria, Pierluigi Aceti e il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto con cui si è brindato alla Notte romantica dei Borghi più belli d’Italia che quest’anno a Donnici si è colorata di rosa.

  • Le strade del Rosato a Cosenza

    Le strade del Rosato a Cosenza

    Il vino rosato si dà appuntamento per sabato 27 giugno a Donnici e nel suo borgo antico, teatro abituale della Sagra dell’uva e del vino che lo scorso anno ha celebrato la sua XXIX edizione e che si appresta, nel prossimo autunno, se tutto andrà bene, a tagliare il traguardo dei 40 anni. E lo fa con “Le strade del rosato”, concorso giunto alla sua quarta edizione e promosso dall’ISF (International Sommelier Foundation), dall’Associazione culturale “Città Futura” e con il patrocinio del Comune di Cosenza e della Regione Calabria. Con “Le strade del Rosato” l’ISF vuole richiamare l’attenzione sul periodo di crisi post Covid che non ha risparmiato le cantine ed i produttori di vino. La manifestazione sarà l’occasione per decretare il miglior vino rosato delle province di Cosenza, Potenza e Salerno e richiamerà ancora una volta l’attenzione della critica enogastronomica del Sud Italia. La manifestazione si svolgerà prevalentemente all’auditorium delle vigne “Alessandro Bozzo” di Donnici ed è la prima tappa di un progetto più complessivo che anche quest’estate percorrerà la Calabria, la Basilicata e la Campania, all’insegna del colore rosa, fino ad affiancare, nel mese di ottobre, il Giro ciclistico d’Italia. Un preludio a quello che diventerà poi un concorso nazionale dal titolo “Concorso dei vini rosati del Tirreno”, per il quale saranno selezionati tutti i produttori meritevoli delle regioni che si affacciano sul Mar Tirreno.
    Non poteva che essere Donnici – ha sottolineato l’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro – ad ospitare le strade del rosato, per la vocazione naturale del suo territorio al turismo enogastronomico o enoturismo, nelle sue diverse declinazioni, da quello sensoriale a quello emozionale. Siamo fortemente impegnati da tempo – ha aggiunto Succurro – nel tentativo di far affermare, anche fuori dei nostri confini, grazie alle enormi potenzialità del territorio, le migliori espressioni vinicole del Donnici per fare del borgo antico alle porte di Cosenza un vero e proprio borgo del gusto nel quale le eccellenze enogastronomiche che è in grado di esprimere possano trovare la loro immediata sublimazione
    Il programma de “Le strade del rosato” si presenta variamente articolato. Si parte alle ore 10,00 di sabato 27 giugno con alcune escursioni in vigna tra le cantine di Donnici. Si proseguirà nel pomeriggio, quando una giuria di esperti sommelier ed esperti dell’ISF, guidati dal Presidente nazionale Alberto Giannattasio e nella quale figura anche l’enologo e tecnologo alimentare Francesco Soleti, degusterà gli oltre 30 campioni di vini rosati selezionati dalla squadra dei sommelier della Calabria, diretta dal giornalista enogastronomico Tommaso Caporale. A seguire, la cerimonia di premiazione del concorso alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Attesi il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, la Presidente della giunta regionale Jole Santelli e l’Assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Sarà presente anche Pierluigi Aceti, Presidente del Movimento Turismo del vino della Calabria.
    Si tratta di un momento di riflessione e di supporto ai tanti produttori di vino che in questi mesi hanno sofferto tantissimo il dilagare del lockdown nel comparto della ricettività – ha dichiarato Tommaso Caporale. Vogliamo ripartire dal rosato, come emblema di una rinascita del settore. Il rosa come richiamo alla speranza in un contesto fortemente vocato alla viticoltura come Donnici, simbolo della Dop Terre di Cosenza e tra le più antiche denominazioni della Calabria. Lo facciamo nella serata dedicata ai borghi, quella della Notte Romantica, iniziativa dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, di cui Cosenza fa parte, tra i pochissimi capoluoghi di provincia”. La Notte romantica sarà anche quella dei ristoratori. Sarà, infatti, possibile cenare con un menu fisso promozionale in abbinamento ai vini rosati. L’evento si svilupperà nel massimo rispetto delle regole di sicurezza e distanziamento come imposto dalle normative vigenti. Per partecipare alle escursioni in vigna e alla batteria di degustazione della giuria occorre prenotarsi al 393.6287001 o via mail all’indirizzo dodicialitro@gmail.com.