• 160.000 tappi di sughero per l’Ospedale Pugliese-Ciaccio

    160.000 tappi di sughero per l’Ospedale Pugliese-Ciaccio

    “Abbiamo salvato dalla discarica 480 Kg di tappi di sughero, li abbiamo raccolti e spediti ad Amorim Cork Italia (TV) per il riciclo e per dargli  nuova vita”

    A sottolinearlo il promotore della raccolta, l’associazione “L’albero della Vite”, rappresentato da Saveria Sesto,  che ha creato una gruppo ed un circolo virtuoso di cittadini, associazioni, scuole, cantine e ristoranti che silenziosamente e quotidianamente mettono da parte i tappi, sottraendoli  alla morte in discarica e salvando la  pregiata risorsa frutto di Madre Natura.

    Amorim Cork Italia, leader mondiale nella produzione di tappi in sughero per il vino, ha attivato il “Progetto Etico” che prevede la raccolta dei tappi negli ecobox destinati agli aderenti, che, periodicamente ritirati, vengono destinati al riciclo per produrre pannelli da bioedilizia o rigenerare nuovi oggetti.

    Amorim riconosce per la raccolta un compenso da devolvere esclusivamente per fini benefici e solidali. La raccolta avviata ormai da anni a Lamezia è puro frutto del volontariato dei cittadini e di recente nel mese di maggio l’Associazione L’Albero della Vite  ha spedito di 16 scatoloni di tappi, dal peso di 480 kg, che corrispondono all’incirca a  circa 160.000 tappi e dunque bottiglie di vino stappate.

    Il ricavato di quest’ operazione sarà donato al reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro  come stabilito dall’associazione proponente.

     “E’ importante non disperdere questa pregiata “materia prima” considerando il tappo non più spazzatura ma risorsa da recuperare  per le successive  e differenziate rigenerazioni. È pur vero che la distribuzione degli ecobox non è capillare ed andrebbe implementata ma i cittadini possono conservare i tappi e consegnarli nei punti indicati” dichiara Saveria Sesto, anima della contagiosa raccolta che lungo il suo percorso ha trovato tanta disponibilità ma  altrettanta incredulità.

    Tra i soggetti che regolarmente raccolgono i tappi si elencano:  gli studenti del Liceo Scientifico G. Galilei , dell’Istituto Tecnico Chimirri di Catanzaro, Istituto comprensivo Maggiore Perri, il Poliambulatorio Lametino, Wine bar 0.75, Vini Sfusi, Libreria Tavella,  Enoteca La Cantinetta di Soverato,  Slow Food – Soverato e  importanti partner della ristorazione come il Consorzio Assapori Calabria presieduto da Concetta Greco,  L’Aragosta,  il  ristorante Da Agostino di Pizzo,  Il Galileo, la trattoria Bellavista,  La Yoghurteria  Il Delfino di Vibo Marina, Hotel Perla del Porto – Catanzaro  e tanti cittadini ed appassionati di vino, ma anche persone che praticano la raccolta differenziata  come virtuosa azione quotidiana.

  • Tornano i Wine Tour alla Senatore Vini di Cirò

    Tornano i Wine Tour alla Senatore Vini di Cirò

    Anche quest’anno la Senatore Vini di Cirò organizza un percorso coinvolgente all’interno della struttura offrendo nei mesi di luglio, agosto e settembre la possibilità di visitare la Tenuta.

    Inoltre, in partnership con il comune di Cirò (Città del Vino e del Calendario), a termine del Wine Tour nella Tenuta, sarà possibile visitare il borgo medievale di Cirò, dove si potranno visitare le sue bellezze, come la piazza dei Musei, il Bastione Cannone ed il Castello Carafa.

    Info e prenotazioni qua

  • Un nuovo vitigno per la collezione ampelografica della Calabria

    Un nuovo vitigno per la collezione ampelografica della Calabria

    Continuano le attività di tutela e valorizzazione delle eccellenze vitivinicole del territorio. Dopo le attività svolte sul Magliocco Dolce la Camera di Commercio di Cosenza ha inteso tutelare altri vitigni autoctoni. Infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 152 del 17/06/2020, il decreto del MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI  9 Giugno 2020  “Modifiche ed integrazioni al registro  nazionale  delle  varietà di vite, con cui, la Camera di Commercio di Cosenza, il Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, il SINAGRI srl spin-off dell’UNIBA, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria-ARSAC, il Consorzio DOP TERRE DI COSENZA e le associazioni di categoria, nell’ambito della campagna di tutela e valorizzazione delle produzioni ad alta valenza territoriale promossa dalla Camera di Commercio di Cosenza, hanno ottenuto l’iscrizione del “BRETTIO NERO N.” (codice varietale 906), vitigno autoctono del cosentino, presente in maniera importante in diverse aree viticole e in particolare nella zona di Donnici in cui viene localmente denominato “Mantonico Nero”. Di tale vitigno si trova descrizione dettagliata già nel Bollettino Ampelografico, del Ministero d’Agricoltura, Industria e commercio del 1881.

    La nuova denominazione che rievoca popoli e territori che hanno una importante storia vitivinicola come quella dei “Bretti”, rappresenta un altro dei motivi di orgoglio della storia, della cultura e delle peculiarità della nostra regione”, afferma Vincenzo Roseti, referente del gruppo di ricerca che insieme alla Camera di Commercio, all’ARSAC, al Consorzio DOP Terre di Cosenza nonché a tutti i partner cosentini è impegnato nello sviluppo di un programma di recupero e valorizzazione del germoplasma viticolo del cosentino, passo essenziale e propedeutico di tutti i programmi di valorizzazione commerciale dei prodotti vitivinicoli.

    Foto di Marco Mazzucotelli da Pixabay 

  • Enoturismo, riparte il progetto dei vignaioli cirotani

    Enoturismo, riparte il progetto dei vignaioli cirotani

    Dopo il blocco di tutte le attività dovuto all’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, sono ripartiti i lavori di costruzione di un’offerta turistica integrata che coinvolge i piccoli produttori cirotani che hanno costruito in questi anni una rete di relazione e di rapporti imprenditoriali che va oltre la semplice produzione del vino. Il progetto parte dalla constatazione che questo pezzo di territorio calabrese tra dallo Jonio sale sino ad una delle vette più alte e sconosciute della Sila, non è un luogo atrofico del turismo tradizionale, ma un vero e proprio spazio d’azione culturale e un grande cantiere di stimoli per accogliere un turismo attento ed evoluto.

    Del gruppo fanno parte un nucleo di produttori, accomunati dall’insegna Cirò Revolution, rappresentati dalle aziende Cataldo Calabretta Viticoltore, ‘A Vita, Sergio Arcuri, Tenuta del Conte,  Cote di Franze, Dell’Aquila,  Fezzigna , Il Brigante e Scala a cui si sono alleati altre piccole realtà del mondo produttivo e turistico del territorio interessato: Sant’Anna che produce formaggi da latte di capra, il ristorante e locanda Pecora nera di Buturo, il tour operator Ego Travel. Del consesso fanno parte infine lo studio di consulenza 3Hills di Pier Macrì che si occupa di sviluppo progettazione integrata sui programmi comunitari nel settore agricolo ed agroalimentare e lo studio Gagliardi Associati, specializzato in progetti di comunicazione per il comparto agroalimentare e turistico e di produzione di eventi per la promozione territoriale.

    L’obiettivo è disegnare nuovi paradigmi di collaborazione tra territori e aziende per raggiungere le finalità specifiche del progetto che prevedono attività di marketing territoriale e interlocuzione con gli stakeholder del territorio per il disegno e la comunicazione di pacchetti turistici dedicati. Insieme a queste attività principali sono previste la realizzazione di una sala di degustazione nel centro storico di Cirò in collaborazione con l’amministrazione della città del vino guidata da Francesco Paletta che ha messo a disposizione gli spazi nel museo di Lilio e una vineria d’alta quota situata in località Buturo nel Parco Nazionale della Sila dove accogliere ospiti e turisti e organizzare degustazioni e laboratori tematici.

    Questa ripartenza è per noi molto stimolante – afferma Cataldo Calabretta, capofila del progetto –­ in quanto ci permette di condividere con collaborazione e amicizia questo momento delicato della nostra vita aziendale, per costruire insieme uno strumento operativo concreto di sviluppo delle nostre singole aziende e del territorio”

    In questa rinnovata fase di progettazione è prevista l’armonizzazione dell’offerta ricettiva dei vari soggetti coinvolti e l’inizio dell’allestimento dei due spazi che fungeranno da luogo di partenza e di arrivo dei percorsi turistici come già discusso nel corso del primo incontro, a Cirò, che si era svolto poco prima del blocco, il 3 marzo, cui hanno partecipato oltre che i membri del partenariato anche i consulenti tecnici Simona Piccinelli di Cellar Tour e Consuelo Parlato, esperte di turismo enogastronico e l’architetto Vittoria Giardino che si occuperà dell’allestimento della sala degustazione.

  • No alla terza discarica

    No alla terza discarica

    Il mondo del vino e dell’enoturismo della Calabria rappresentati da Associazione nazionale Città del vino – Calabria, Movimento Turismo del Vino, Slow Food condotte di Catanzaro e Soverato, Fondazione Italiana Sommelier, Associazione Italiana Sommelier Calabria e L’Albero della Vite esprimono il forte dissenso verso la costruzione della terza discarica a Lamezia e l’ampliamento della prima e seconda vasca previste dall’ordinanza regionale del 20 maggio 2020.

    Non per puro pregiudizio, né per disconoscere la fase emergenziale dei rifiuti in Calabria, ma perché stanchi di metodi vecchi ed obsoleti, sfiduciati dall’inerzia della politica regionale e sdegnati per come si bistratti il mondo agricolo e le eccellenze della Piana di Lamezia.

    Il nostro vocabolario quotidiano è costituito non da parole ma da azioni e strumenti: Enoturismo, agricoltura di qualità e Piano regolatore delle Città del vino. Quest’ultimo inteso come strumento comunale di governo del territorio, con la sfida di gestirlo in modo sostenibile, a partire dal riconoscimento del valore del “sistema vigneto” e non per trovare un posto a tutte le esigenze urbane, ma per capire quali di queste possano essere soddisfatte dal territorio e a quali condizioni.

     In altre parole, si tratta di identificare la capacità di carico del territorio e a questa commisurare i progetti di sviluppo. È il territorio che detta le regole alla società, non più il contrario

    Questo strumento riconosce che la campagna esprime valori almeno di pari rispetto alla città, dunque la campagna non è più una categoria residuale e subalterna alle esigenze urbane, ma ha pari dignità e pari diritti. Una delle prime indicazioni, infatti, è di  salvaguardare i territori più adatti alla viticoltura e proteggerli da localizzazioni incongrue (discariche, aree industriali e opere a forte impatto), nonché studiare modi non conflittuali per inserire le localizzazioni compatibili  .Un altro elemento portante del Piano regolatore delle Città del vino è il rapporto con la popolazione e i produttori: nulla di serio si può fare se non si ascoltano e coinvolgono attivamente gli abitanti e gli agricoltori, primi depositari di saperi e autori/attori del territorio e del paesaggio, tanto più alla luce della Convenzione Europea del Paesaggio, che riconosce il ruolo strategico della “percezione” del paesaggio.

     Ciò premesso, le associazioni del Mondo del Vino, ritengono che   la Regione Calabria non possa gestire in continuo stato di emergenza la questione rifiuti con metodi vecchi, triti e ritriti da 20 anni, scegliendo la via più sbrigativa in vista dell’imminente estate, riabilitando la seconda vasca, peraltro sequestrata, e programmando la costruzione di una nuova terza discarica.

    Come il Comune di Lamezia Terme non può promuovere  il  Distretto del Cibo, patto siglato in questi giorni,  quale strumento per valorizzare le eccellenze agricole e non salvaguardare le aree vocate per il  vino Doc Lamezia, l’enoturismo tra i vigneti, le produzioni biologiche del suo comprensorio Doc, ma screditare il suo brand identitario, addirittura disattendendo i regolamenti n.2081/92/CEE e  n. 2092/91/CEE in  difesa dei marchi IGP e Doc.

    Lamezia deve essere identificata come Città del vino, dell’Olio, della Cipolla e di tutti i suoi sapori e saperi e non come la Citta delle tre discariche.  

    SAVERIA SESTO, L’Albero della Vite

  • Covid, primi aiuti alle aziende del vino calabrese

    Covid, primi aiuti alle aziende del vino calabrese

    Saranno 3 le misure messe in campo da regione e stato per aiutare in questo momento difficile il mondo del vino calabrese.

    Innanzitutto dal 15 giugno è possibile fare la domanda per chiedere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio e destinato alle imprese che hanno avuto un calo del fatturato per via dell’emergenza sanitaria. Per ottenere il bonus si deve compilare elettronicamente la domanda, direttamente o attraverso un intermediario fiscale, fino al 24 agosto. Per richiedere l’aiuto bisogna dimostrare una riduzione di almeno il 33% del fatturato conseguito in aprile 2020 su aprile 2019.

    Il dipartimento agricoltura della Regione Calabria inoltre pubblica 2 avvisi relativi alla vendemmia verde, ovvero la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa della relativa superficie viticola, e uno per la distillazione di crisi, dedicata ai vini già detenuti in cantina alla data del 31 marzo 2020 e registrati come “vino comune”, quindi non a denominazione di origine e non ad indicazione geografica.

    Tutte le info a questo LINK

  • A Cirò si torna a ragionare di strategie e di futuro post Covid

    A Cirò si torna a ragionare di strategie e di futuro post Covid

    Il comune di Cirò guidato da Francesco Paletta ha organizzato un momento di confronto per mettere a tema il prossimo futuro dell’agricoltura del territorio

    L’evento in partnership con il Consorzio di Tutela del vino Cirò e Melissa vede coinvolti i sindaci del comprensorio con baricentro Cirò per delineare insieme proposte e quesiti da porre al governo centrale regionale. Insieme a Francesco Paletta, sindaco di Cirò e a Raffaele Librandi, presidente del Consorzio che rappresenta la più grande organizzazione di produttori vitivinicoli della Calabria, ci saranno Giacomo Giovinazzo, direttore generale del dipartimento agricoltura e l’assessore al ramo Gianluca Gallo.
    L’evento si pone l’obiettivo di “rimettersi in marcia” per affrontare i nodi già emersi nel recente passato e i nuovi che si registrano nel comparto, dopo il fermo dovuto alla pandemia.

    L’evento si svolgerà a ingresso contingentato alle ore 18 del 15 giugno 2020 presso il Centro Servizi a Cirò (KR)

  • Radici del Sud torna a Novembre, ecco la pattuglia calabrese

    Radici del Sud torna a Novembre, ecco la pattuglia calabrese

    La 15esima edizione della manifestazione è stata posticipata al 18-23 novembre 2020 e si preannuncia ricco di sorprese e novità, con la nuova composizione delle giurie del concorso, la presenza delle aziende di tre nuove Regioni e il Salone rimodulato. A sorprendere gli organizzatori è anche l’accoglienza che i produttori hanno riservato a questa edizione con più di cento adesioni già attive.

    Dalla Calabria fino ad oggi sono 12 le aziende che hanno aderito

    1. A.A. MARADEI
    2. AZIENDA VINICOLA MANNA
    3. BARONE G.R. MACRÌ
    4. CANTINE ELISIUM
    5. CERZASERRA
    6. CIAVOLA NERA
    7. FERROCINTO
    8. L’ANTICO FIENILE BELMONTE
    9. ROCCA BRETTIA
    10. TENUTA CELIMARRO
    11. TENUTE FERRARI 
    12. TERRE DEL GUFO

    Il parterre degli ospiti, fiore all’occhiello di una grande manifestazione che rappresenta tutto il sud vitivinicolo vede importanti nomi della scena nazionale e internazionale. Per la stampa estera sono già stati confermati i nomi di Liza Zimmermann (Forbes), Deborah Grossman (Wine Enthusiast, Decanter) e Zachary Susan (punch-drunk.com) dagli Stati Uniti, Renè Langdahl Jørgensen (renelangdahl.com) dalla Danimarca, Paul Caputo (Vinorandum, paulcaputo.wine), Madeleine Stenwreth MW (thedrinksbusiness.com) dalla Svezia, Elizabeth Gabay MW (elizabethgabay.com) dal Regno Unito, Jung Yong Cho (freelence e autore) dalla Corea, Mar Galvan Romero (La Gaceta del Vino) dalla Spagna, Marlene Del Olmo (Wine Mots) e Omar Hernandez Barbosa (Wine Mots) dal Messico e Piotr Wdowiak (Wine O’Clock – czas na wino), dalla Polonia, Paul Caputo (Vinorandum, paulcaputo.wine). Accanto a loro ci saranno gli italiani Luigi Salvo (giornalevinocibo.com), Franco Santini (Acquabuona), Antonio Paolini (Gambero Rosso), Enrico Malgi (LucianoPignatarowineblog), Jenny Viant Gomez (Presidente Donne del Vino Abruzzo), Maurizio Gily (MilleVigne), Maurizio Valeriani (Vino da bere), Antonio Tomacelli (Intravino), Jacopo Cossater (Intravino), Antonella Amodio (DoctorWine, LucianoPignatarowineblog), Leonardo Romanelli (leonardoromanelli.it), Giacomo Alberto Manzo (Egnews, Sicilianotizie) Francesco Muci (Slow Wine), Andrea Terraneo (Presidente Vinarius), Francesco Bonfio (Presidente AEPI) e Roberto Ripa (Unione Sarda).

    Tra i buyer presenti ci saranno invece Tiziana Costamagna (www.vinitywinecompany.comJessica Luongo (AmoVino Wine + Spirits), Simon Taylor (stonevine.co.uk) Regno Unito, King Chang Mo (PNK Trading) e Hong Dongmyung (VinoVino) dalla Corea del Sud, Christian Boettger (Sintonia Lab) e Ole Udsen (Estrup & Udsen Vin ApS) dalla Danimarca, Olga Sokolova (Fortwine) e Yana Savelyeva (Wine State) dalla Russia, Pawel Swierczek (www.rafa-wino.pl) e Dariusz Kopiczko (G-wine) dalla Polonia, Gavin Davis (Cellar Door) dal Myanmar, Aleksandar Thiel (castelcosimo.de) dalla Germania, Rob Seddon (jacksonandseddon.com) dal Regno Unito e Jimmi Korsholm (Korsholm Vin) dalla Danimarca.

    tutte le info e le modalità di iscrizione sono sul sito www.radicidelsud.it

  • Per il Financial Times il rosè italiano è calabrese

    Per il Financial Times il rosè italiano è calabrese

    Alice Lascelles del Financial Times  e FT Weekend, collaboratrice di  FT How To Spend It,  nella sua colonna dedicata a vino, alcolici e cultura del bar dedica un approfondimento al grande mercato che stanno generando i vini rosati in tutto il mondo. Tra i 7 rosati menzionati nell’articolo l’unico italiano è un vino calabrese: il rosato di ‘A Vita di Cirò.

    Per l’azienda di Laura Violino e Francesco Maria De Franco dopo le tante menzioni di prestigio conquistate in questi anni arriva anche questo nuovo importante risultato.

    La Lascelles a proposito del rosato ‘A Vita afferma: “La Provenza può essere la parola d’ordine per il rosé, ma i vini secchi e rosa pallido di questa regione offrono solo un piccolo assaggio di quanto possa essere interessante il mondo del rosé. Se vi interessa un rosato di sostanza, provate con l’Italia. Adoro il Rosato alla fragola della cantina calabrese ‘A Vita. Ottenuto dal tannico Gaglioppo, combina il gusto fruttato del succo di mirtillo con una più saporita terrosità “cotta al sole”. Ottimo con un piatto di pasta piccante.”

    Per leggere tutto l’articolo clicca qua

  • Enoturismo, MTV Calabria chiama le aziende per costruire l’offerta

    Enoturismo, MTV Calabria chiama le aziende per costruire l’offerta

    Le previsioni per i mesi estivi parlano di un forte interesse per le attività all’aria aperta, in particolare nelle campagne e nei vigneti. Al fine di rispondere alla domanda di turismo in queste aree, il Movimento Turismo del Vino Calabria sta predisponendo un programma per l’apertura delle aziende vitivinicole nei week end da luglio a settembre, in modo da organizzare visite ai vigneti e degustazioni in base alle norme anti-covid. L’iniziativa riguarda l’intero territorio regionale e le adesioni sono possibili fino al 15 giugno. Le aziende interessate a conoscere le modalità di effettuazione dell’iniziativa e ad aderirvi possono scrivere a calabria@movimentoturismovino.it e chiedere di essere ricontattate.

  • Tommaso Caporale alla guida di Vinitalia.tv

    Tommaso Caporale alla guida di Vinitalia.tv

    L’editore Piero Muscari ha deciso di affidare le redini di Vinitalia.tv al giornalista enogastronomico Tommaso Caporale. 

    Vinitalia è la prima web tv del settore e vanta numerose esclusive in palcoscenici importanti dedicati al mondo del vino su tutta la Penisola. Partner di Franco Ricci (fondatore della rivista Bibenda e promotore dell’Oscar del vino, il più importante premio enologico italiano, giunto nel 2019 alla XX edizione) e dell’ “Associazione Nazionale Donne del vino” con cui per tre anni Muscari ha diretto artisticamente e condotto, nel palazzo della Gran Guardia, nel cuore del centro storico di Verona, Finitaly (l’evento conclusivo del salone Vinitaly), facendo premiare una storia di grande di successo, quella di Stevie Kim, coreana innamorata del vino italiano, general Manager di Vinitaly. 

    Muscari ha videorecensito centinaia delle migliori etichette italiane: Vinitaly.tv ha utilizzato al meglio l’esperienza del suo fondatore nella narrazione di impresa portando innovazione e una nuova voglia di raccontarsi in un mondo per troppi versi ancora troppo poco conosciuto e autoreferenziale come è quello del vino ancora in Italia.

    La collaborazione con Caporale, già direttore del quotidiano “La Provincia di Cosenza”, insignito come benemerito della vitivinicoltura da Verona Fiere nel 2017 e attualmente corrispondente per il network “Italia a Tavola”, era già iniziata qualche anno fa per degli speciali su alcuni produttori ed oggi sancisce una fiducia coltivata sul campo a livello professionale.

    “Ringrazio Piero Muscari per avere pensato a me – ha dichiarato Caporale – per questo ruolo che mi impegna a livello nazionale e internazionale a raccontare il tessuto produttivo del vino e dei distillati italiani. Questo è un periodo importante per accendere i riflettori sul turismo di prossimità e su quello enogastronomico, che possono trainare un rilancio dell’economia del Paese. Vinitalia Tv è uno strumento che può e deve sostenere questo obiettivo. Le nostre telecamere e i nostri corrispondenti testimonieranno un’Italia che rinasce grazie alla proprie Eccellenze, quelle della terra.”

    Caporale, più volte candidato come opinion leader a personaggio dell’anno dell’enogastronomia, ha già condotto numerose rubriche radiotelevisive dedicate al vino e all’enogastronomia: dal cult “Venti di..vini”, prima in radio e poi in tv, alle trasmissioni “Dodici a litro” ed “Evoluzione, il respiro divino della terra”, oltre che diretto più volte speciali redazionali su Vinitaly e fiere di settore.

    “Andremo a visitare le più grandi realtà vitivinicole sino alla prossima vendemmia – ha concluso Caporale – e daremo un impulso fondamentale all’enoturismo. Vinitalia.tv sarà il punto di riferimento nazionale per tutti gli aggiornamenti sull’enologia e la formazione nel settore. Videodegustazioni guidate, live, interviste ai professionisti, tour nelle aziende arricchiranno il palinsesto e renderanno la piattaforma uno strumento unico di informazione e approfondimento a partire dai social”.

  • Movimento Turismo Vino Calabria – Cantina Aperte social

    Movimento Turismo Vino Calabria – Cantina Aperte social

    Doppio appuntamento online con l’evento del vino più amato dagli enoturisti. La Calabria del Movimento Turismo del Vino partecipa all’appuntamento nazionale con sette cantine della regione

    Un brindisi virtuale e il racconto delle emozioni che suscitano i vini calabresi. Sarà una edizione di Cantine Aperte sicuramente diversa dal solito, ma non per questo con meno appeal quella proposta per l’anno 2020 dal Movimento Turismo Vino della Calabria. Sette cantine aderenti al sodalizio presieduto in Calabria da Pierluigi Aceti (vale a dire Feudo dei Sanseverino, Tenuta Celimarro, L’Antico fienile, Acroneo, Tenute Ferrari, Ferrocinto e La Pizzuta del Principe) hanno deciso di prendere parte all’edizione virtuale dell’appuntamento più amato dagli enoturisti italiani che per la contingente emergenza sanitaria da Covid 19 quest’anno in tutta Italia si svolgerà online con degustazioni e brindisi in diretta, delivery e asporto di vini per restare vicini ai winelovers. 

    In Calabria le cantine hanno scelto un doppio appuntamento: sabato 30 maggio alle ore 19:00 dalla pagina facebook del Movimento Turismo del Vino Calabria, condotto da Giusy Ferraina, si brinderà virtualmente all’inizio del fine settimana dedicato al racconto delle identità produttive regionali. Feudo dei Sanseverino, Tenuta Celimarro, L’Antico fienile, Acroneo, Tenute Ferrari, Ferrocinto e La Pizzuta del Principe presenteranno i loro vini e gli areali produttivi entro i quali nascono. Domenica 31 maggio, invece, alle ore 18:00 sempre in modalità web i produttori si soffermeranno a raccontare le emozioni suscitate dai loro vini, sempre sotto il coordinamento di Giusy Ferraina. 

    Cantine aperte insieme quest’anno diventa smart e social, in attesa accogliere nuovamente i turisti in cantina. Alla luce dell’ultimo DPCM Cantine Aperte non si potrà svolgere nella modalità che tutti conoscono direttamente nelle cantine, per questo l’evento arriverà quindi direttamente a casa grazie alla collaborazione con la piattaforma iorestoacasa.delivery, che permetterà ai winelovers di degustare i loro vini preferiti.

    #CantineAperteInsieme è anche una campagna social che unirà le cantine e i partecipanti nella condivisione di foto e video della loro esperienza: in tutta Italia le cantine del Movimento Turismo del Vino si riuniranno virtualmente per un grande weekend online con degustazioni in diretta e brindisi social, per far sentire la vicinanza del Movimento agli enoappassionati e poterli accogliere al meglio in cantina nel prossimo futuro, accoglienza che rimane lo scopo e la missione dell’associazione.

    Per info e approfondimenti 338.1814168 oppure calabria@movimentoturismovino.it

    Foto di Sofia Morin da Pixabay