• A Radici del Sud una grande riconferma per i vini calabresi

    A Radici del Sud una grande riconferma per i vini calabresi

    Grandi soddisfazioni per i vini calabresi a Radici del Sud, la kermesse dedicata ai vini meridionali da vitigno autoctono giunta al 14° edizione.

    I risultati del concorso, che ha visto la partecipazione dei vini di oltre 130 cantine meridionali, ha restituito un dato importante per la viticoltura calabrese. I nostri vini si piazzano ai primi posti nei gruppi misti dove concorrono vini di più territori e più vitigni. L’azienda Ferrocinto del Pollino porta a casa 2 primi posti nella categoria spumanti rosè e bianchi con il Dovì Rosè e il Pollino Terre di Cosenza Bianco. Anche la Librandi di Cirò mette a segno un grande risultato gareggiando nella difficile categoria dei Rosati del Sud, dove concorrono tutti i rosè del meridione, aggiudicandosi un primo posto con il Cirò Rosato e il secondo posto con il Duca San Felice per la giuria dei Wine Buyers. Dall’altra parte della penisola calabra, la Barone GR Macrì di Gerace (RC) si aggiudica il secondo posto della categoria Spumanti Rosè per la giuria wine writers con il Centocamere rosato.

    Piccola nota di colore, Stefano Coppola, l’enologo consulente della Ferrocinto e della Baroni GR Macrì fa l’en plein piazzando 2 sue creature al vertice della spumantistica meridionale.

    Radici è un multievento che si sviluppa nell’arco di più giornate, alcune dedicate agli incontri B2B fra i buyer e gli esperti esteri con i produttori vitivinicoli e altre dedicate alle sessioni del concorso fra tutti i vini del Sud suddivisi per vitigno. Le degustazioni del concorso si svolgono rigorosamente alla cieca e sono condotte da due diversi panel di esperti, il primo composto da wine-buyer internazionali, l’altro formato da giornalisti nazionali ed esteri. Il particolare assetto delle giurie consente una lettura più immediata dei risultati del concorso: da una parte abbiamo il giudizio di chi tiene soprattutto conto delle tendenze di mercato e presta particolare attenzione all’appeal espresso dal vino in funzione delle richieste del mercato e dall’altra abbiamo la valutazione più disinteressata dei giornalisti di tutto il mondo che hanno modo di confrontarsi nel merito condividendo ciascuno le proprie impressioni.

    Ecco il riepilogo di vini calabresi vincitori:

    SPUMANTI ROSE’ 

    WINE WRITERS
    PRIMO CLASSIFICATO DOVI ROSÈ 2015 FERROCINTO
    SECONDO CLASSIFICATO CENTOCAMERE ROSE’ 2017 TENUTE BARONE G.R. MACRI’

    GRUPPO MISTO VINI BIANCHI

    WINE WRITERS
    PRIMO CLASSIFICATO 
    POLLINO BIANCO 2018 FERROCINTO

    ROSATI DEL SUD

    WINE BUYERS 
    PRIMO CLASSIFICATO EX AEQUO CIRÒ ROSATO DOC 2018 LIBRANDI

    GRUPPO MISTO VINI ROSSI

    WINE BUYERS
    SECONDO CLASSIFICATO DUCA SANFELICE 2015 LIBRANDI

  • Raffaele Librandi rieletto presidente del Cirò. C. Calabretta vice

    Raffaele Librandi rieletto presidente del Cirò. C. Calabretta vice

    Raffaele Librandi è stato riconfermato Presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione del vino Doc Cirò e Melissa, la più importante e conosciuta area vitivinicola calabrese. Tre anni sono passati dal maggio 2016, data del suo primo insediamento, che ha segnato una cesura, un vero e proprio cambio di passo e l’apertura di una nuova fase che ha coinvolto gran parte delle aziende della zona.

    “Ringrazio tutti coloro che hanno rinnovato la loro fiducia nei miei confronti – dice il Presidente Raffaele Librandi – Questi ultimi tre anni sono stati importanti, densi e sfidanti. Insieme alle tante aziende del territorio abbiamo cercato con entusiasmo, professionalità e passione di proporre un nuovo modo di fare sistema realizzando un vero e proprio svecchiamento dell’immagine e della comunicazione del nostro territorio. Da qualche mese è iniziato l’iter che ci auspichiamo farà diventare presto il Cirò una Docg e il 2019 sembra essere l’anno giusto, quello che celebra, tra l’altro, i cinquant’anni della Doc. L’obiettivo che ci poniamo resta quello di dare più appeal ai nostri vini sui mercati, aumentarne l’immagine ed il livello dei prezzi. Condizioni essenziali per risolvere il vero problema della viticoltura locale che è il prezzo dell’uva ancora poco remunerativo per i viticoltori. Continueremo quindi con convinzione il lavoro che il Consorzio sta portando avanti per valorizzare il ricco patrimonio che caratterizza il nostro territorio anche attraverso attività di incoming al fine di far conoscere da vicino e comunicare al meglio il valore ma anche le potenzialità della nostra area.”.

    Vicepresidente del Consorzio è stato eletto Cataldo Calabretta, giovane viticoltore e titolare dell’omonima azienda nata nel 2008. Calabretta è tornato a Cirò dopo gli studi di enologia a Milano e diverse esperienze lavorative in giro per l’Italia.

    Oggi, la Doc Cirò rappresenta Circa l’80% del vino doc calabrese. Il potenziale produttivo del distretto, che conta 530 ettari (nei quattro Comuni di Cirò, Cirò Marina, Melissa e Crucoli), con 300 viticoltori e 60 cantine, è di oltre 3 milioni di bottiglie (3,1 quelle certificate nel 2018). La filiera della Doc Cirò e Melissa è composta prevalentemente da piccole e medie aziende e il prodotto che genera è assorbito per il 65% dei volumi dall’Italia e all’estero la penetrazione commerciale è concentrata sui mercati più maturi.

     

    I membri del Consiglio direttivo che resterà in carica per tre anni fino al 2022 sono:

    Viticoltori

    Paolo Librandi
    Giuseppe Sicilia
    Salvatore Caparra junior
    Domenico Spataro

    Vinificatori

    Vincenzo Ippolito
    Armando Susanna
    Carlo Siciliani
    Massimiliano Capoano

    Imbottigliatori

    Raffaele Librandi
    Cataldo Calabretta
    Salvatore Caparra senior

  • Radici del Sud 2019, la 14a edizione di un grande evento

    Radici del Sud 2019, la 14a edizione di un grande evento

    Lunedì 10 giugno torna il Salone dei vini e degli oli del Meridione a Sannicandro di Bari con 125 tra cantine e frantoi. Cena conclusiva con i piatti di 5 chef

    Partita la quattordicesima edizione di Radici del Sud, che si concluderà lunedì 10 giugno al Castello di Sannicandro di Bari con il Salone dei vini e degli oli del Mezzogiorno. L’orario di apertura al pubblico sarà dalle 11.00 alle 21.00 e ospiterà quest’anno 125 aziende vitivinicole e olearie (qui l’elenco) con i migliori prodotti di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia.

    Nella settimana precedente oltre 40 giornalisti e buyer nazionali e internazionali (qui l’elenco dei giornalisti e buyer) saranno impegnati in visite alle aziende e in degustazioni guidate per decretare i vincitori del concorso di Radici del Sud 2019.

    Al secondo piano del Castello di Sannicandro verrà allestita un’area food che ospiterà la migliore tradizione gastronomica del Sud Italia (qui l’elenco di tutti gli espositori del salone). Dalle 13.00 alle 15.00 la sala diventerà un’area ristorazione dedicata alla pausa pranzo con possibilità per i visitatori di scegliere tra piatti caldi e freddi. Alle 19.00 nella biblioteca del Castello si terrà il convegno Scenari mondiali del mercato del vino e il ruolo del Sud (qui programma e ospiti). Il primo intervento avrà come titolo I vitigni antichi e il futuro tra Champagne e Sud Italia, dove verrà analizzato e confrontato l’impatto economico di questi vigneti nel panorama attuale. Sarà seguito dal dibattito Sosteniblità, cambiamento climatico e invecchiamento dei vigneti: quanto condizionano il mercato. Durante il convegno interverranno alcuni giornalisti e buyer partecipanti alla settimana di Radici, il responsabile della comunicazione della cantina Tarlant e i partner dell’evento.

    A seguire si svolgeranno le premiazioni delle cantine vincitrici di Radici del Sud 2019.

    La chiusura dell’evento sarà nel cortile interno del Castello a partire dalle 21.00, con il grande banco d’assaggio di tutti i vini e gli oli del concorso. Questi verranno abbinati a cinque piatti preparati da altrettanti chef e tutti realizzati attorno al tema Il mare e gli orti del Sud Italia.

    Nazario Biscotti del ristorante Antiche Sere di Lesina (FG) preparerà un carpaccio di cefalo di Laguna con salicornia all’aceto; Leonardo Vescera de Il Capriccio di Vieste (FG) porterà un rochè di pesce azzurro in crosta di mandorle su guazzetto di pomodoro olive e capperi; Michele di Palma dell’Antica Cucina 1983 di Barletta servirà i ceci rossi lisci di Cassano con calamaro e musciska; Antonio Scalera de La Bul di Bari proporrà lo sgombro in olio, scalogno affumicato e maionese al bergamotto e Donato Calvi del Ristorante Calvi di Altamura (BA) presenterà un torrone di lenticchie di Altamura IGP. Anche quest’anno i suoni e le note musicali saranno curate da Toni Grandolfo.

    Radici del Sud è organizzato con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Sannicandro di Bari e in collaborazione con Ardeasal e IPPU Packaging Srl. Partners dell’evento sono: AIS, AEPI, Vinarius, Assoenologi e Slow Wine.

    Per informazioni e acquisto dei biglietti:

    RADICI DEL SUD 2019 – Salone dei vini e degli oli del Sud

    Dove: Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari (BA)

    Apertura al pubblico: 10 giugno 2019

    Orario: Salone dalle 11.00 alle 21.00, cena a buffet conclusiva dalle 21.00 alle 24.00

    Ingresso: kit di degustazione €15 (comprensivo di bicchiere, sacca portabicchiere e quaderno di degustazione). Il biglietto del Salone comprende anche l’accesso alla cena conclusiva. Ingresso ridotto con biglietto a €10 per i soci Ais, Fis, Onav, Fisar

    Parcheggio: disponibile

  • Nasce il Consorzio dei vini di Reggio Calabria

    Nasce il Consorzio dei vini di Reggio Calabria

    È nato il Consorzio dei vini di Reggio Calabria – “Vinum Reginum” composto da 28 produttori Il nome non è stato selezionato dai produttori “a caso” bensì è quello che appare nelle antiche anfore impiegate per il trasporto del prezioso e pregiato vino dall’area della Magna Grecia fino alla città di Roma e testimonia la storicità ed il legame di questa produzione con il territorio.

    Durante l’assemblea tenutasi per la costituzione del Consorzio, è stato eletto sia il direttivo in rappresentanza dei nove vini a DO e IG prodotti nella Città metropolitana che il Presidente del Consorzio, il dott. Domenico Ielasi, produttore di vino Greco di Bianco a DO. Il passo successivo del Consorzio sarà l’ottenimento del riconoscimento da parte del Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, per lo svolgimento delle funzioni di tutela e valorizzazione riconosciute dalla legge n. 238/2016 e dalla vigente normativa. Nel frattempo, gli operatori sono pronti a lavorare insieme per salvaguardare il prodotto e promuoverne la commercializzazione nei mercati nazionali ed internazionali.

    “Con la nascita di questo Consorzio – ha dichiarato il Presidente della Camera di commercio di Reggio Calabria Antonino Tramontana – si aprono nuovi e importanti scenari per la tutela e la valorizzazione della produzione vitivinicola di eccellenza del nostro territorio e, soprattutto, si concretizza la volontà di collaborare e di lavorare in maniera sinergica da parte dei produttori che, durante tutta la fase che ha preceduto la costituzione del Consorzio, hanno sempre dimostrato unità di intenti e forte spirito di coesione. Come Camera di commercio abbiamo promosso la costituzione del Consorzio e ci siamo impegnati a facilitare i contatti e il dialogo e a coordinare riunioni ed incontri durante tutto il percorso che ha condotto a questo soddisfacente risultato. Abbiamo ricevuto anche apprezzamenti e il sostegno del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria, pronto a supportare la promozione dei vini reggini attraverso i Consorzi tra imprese”.

    Il consiglio di amministrazione

    Domenico Ielasi (Presidente) D.O. Greco Di Bianco
    Teresa Vozzo (D.O. Bivongi)
    Antonino Tramontana (I.G. Arghillà)
    Francesco Santo Tramontana (I.G. Costa Viola)
    Marialetizia Longo (I.G.Locride)
    Antonino Altomonte (I.G.Palizzi)
    Francesco Calabrò (I.G.Pellaro)
    Consolato Malaspina (I.G.Scilla)
    Diego Visalli  (I.G.Calabria)

    Le aziende che hanno aderito al consorzio

    1. BRANCATI FILIPPO
    2. BARONE GR MACRI’
    3. AZIENDA AGRICOLA CERAMIDA DI PASSALACQUA RODOLFO
    4. OPPEDISANO ROBERTO
    5. AZIENDA AGRICOLA NESCI DI NESCI FRANCESCO SAVERIO
    6. CANTINE CACCAMO SAS DI LEANDRO CACCAMO & C.
    7. SOCIETA’ AGRICOLA F.LLI ZAGARELLA
    8. CASA VINICOLA CRISERA’ SRL
    9. LATELLA FLAVIO
    10. VISALLI DIEGO
    11. MAISANO MARIA
    12. TERRE GRECANICHE SOCIETA’ COOP. AGRICOLA
    13. AZIENDA AGRICOLA FEUDO GAGLIARDI DI VOZZO TERESA
    14. MALASPINA CONSOLATO
    15. IELASI FERDINANDO
    16. AZIENDA AGRICOLA CALABRO’ FRANCESCO
    17. ENOPOLIS BIVONGI SRL
    18. AZIENDA VINICOLA TRAMONTANA SRL
    19. ALTOMONTE ANTONINO
    20. BRANCATISANO BEATRICE
    21. I CALANCHI SRLS
    22. ARANITI FORTUNATA
    23. SOCEM SRL
    24. AZIENDA AGRICOLA TRIMBOLI BRUNO
    25. MACRI’ FRANCESCO
    26. VIGLIANTI MARIA IMMACOLATA
    27. LOMBARDO ANTONELLA
    28. CANTURI GIUSEPPE
  • Impara il wine english. Arriva a Cirò il laboratorio dedicato

    Impara il wine english. Arriva a Cirò il laboratorio dedicato

    Arriva in Calabria il tagVINOlab, il laboratorio linguistico-pratico di inglese tecnico ideato dalla traduttrice Daniela Poni e rivolto ai professionisti del vino che desiderino apprendere, ampliare, o consolidare l’inglese della Wine Industry.

    Il laboratorio intensivo che si terrà l’8 giugno 2019, ha una durata di 8 ore (9:30 – 18:30), durante le quali alle attività linguistiche si affiancheranno momenti complementari in lingua inglese legate alla degustazione e alla descrizione di 3 vini (bianco | rosato | rosso).

    Completeranno la giornata di studio dei mini-test alla fine di ciascun modulo.
    La terminologia trattata nel corso della giornata di studio – dal punto di vista puramente linguistico riguarderà i seguenti argomenti:

    – Suolo e Clima
    – Vite e Uva
    – Vigna e Cantina
    – Caratteristiche del vino
    – Difetti del vino
    – Descrittori del vino
    – Terminologia utile

    Il corso è dedicato agli operatori del settore e agli studenti che intendono approfondire l’argomento. L’evento sarà ospitato dall’azienda IPPOLITO 1845, Via Tirone118, Ciró Marina (KR).

     

    PER INFORMAZIONI:
    www.tagvino.it/tagvinolab
    info@tagvino.it
    +39 3939427894

  • Cirò, eletto consiglio di amministrazione del consorzio

    Cirò, eletto consiglio di amministrazione del consorzio

    Eletto il nuovo consiglio del Consorzio di Tutela e Valorizzazione del vino Cirò e Melissa che governerà le sorti del vino e del territorio vitivinicolo, simboli del comparto calabrese, per i prossimi 3 anni.

    Il nuovo consiglio eletto venerdì 24 maggio 2019 è composto dalle 3 anime che compongono il mosaico del consorzio (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori) sceglierà al suo interno il presidente e il vicepresidente il prossimo 5 giugno durante la prima seduta ufficiale.

     

    Viticoltori

    Paolo Librandi

    Giuseppe Sicilia

    Salvatore Caparra junior

    Domenico Spataro

     

    Vinificatori

    Vincenzo Ippolito

    Armando Susanna

    Carlo Siciliani

    Massimiliano Capoano

     

    Imbottigliatori

    Raffaele Librandi

    Cataldo Calabretta

    Salvatore Caparra senior

  • Inizia il primo week end di Cantine Aperte

    Inizia il primo week end di Cantine Aperte

    Vino, territorio, cultura, enogastronomia. Un poker d’indubbio successo che si prepara ad animare l’areale del vino calabrese dal Nord al Sud della regione per l’appuntamento annuale di Cantine Aperte 2019. Organizzato dal Movimento Turismo Vino a livello nazionale nel week end del 25 e 26 maggio in Calabria, grazie alla disponibilità del presidente nazionale Nicola D’Auria, l’evento si concede il bis con un’appendice programmata per 1 e 2 giugno come evidenza della «grande attenzione degli appassionati a questo appuntamento che celebra i produttori ed i territori». L’ha dichiarato Pierluigi Aceti, presidente di Mtv Calabria nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2019 presso la Cittadella regionale a Catanzaro insieme al consigliere delegato per l’agricoltura, Mauro D’Acri.

    Ben diciotto i produttori aderenti al movimento che animeranno i due week end in programma con visite ai vigneti, momenti di degustazione, intrattenimento e molto altro, trasformando le cantine in avamposti di racconto del territorio e spazio di socialità e promozione dei migliori prodotti gastronomici calabresi, in stretta sinergia con i produttori dell’agroalimentare. «Il dinamismo importante che c’è sul territorio regionale attorno al mondo del vino ci permette di far conoscere la bellezza culturale, gastronomica e paesaggistica degli areali calabresi – ha ricordato Aceti –  rilanciando e promuovendo la nostra azione sui territori rimarcando la voglia di raccontare lo stretto legame con il contesto produttivo, valorizzando la cultura del vino di qualità, ecosostenibile e nel rispetto del giusto equilibrio tra innovazione e tradizione».

    Il movimento turismo del vino negli anni è cresciuto e si è consolidato come realtà capace di intercettare il bisogno e la voglia dei produttori di innestarsi nel grande segmento del turismo enogastronomico che in Italia muove migliaia di appassionati e crea indotto che va canalizzato a beneficio dei territori in stretta sinergia con le istituzioni locali e regionali, offendo una «strategia d’insieme che ci veda protagonisti allo stesso tavolo per creare economia sostenibile e racconto della biodiversità».

    «La Regione Calabria – ha affermato il consigliere delegato all’Agricoltura, Mauro D’Acri – è vicina ad eventi di questo genere, convinta che attraverso la sinergia con le associazioni, i produttori ed i territori si possa realizzare una grande opera di promozione del vino calabrese e farlo diventare, insieme alla filiera dei prodotti agroalimentari, il nostro fattore vincente in campo turistico ed economico. Con il Presidente Oliverio stiamo facendo leva sulla sinergia e sul sistema enogastronomico nel suo complesso e i risultati cominciano a vedersi. Siamo una realtà in crescita e con un potenziale, rispetto alle altre regioni ormai sature, davvero enorme. I vini calabresi e i nostri 300 prodotti tipici rappresentano oggi una grande risorsa per la Calabria».

     

    Sabato 25 e domenica 26 maggio il primo week end utile per scoprire i territori attraverso gli eventi che coinvolgeranno le cantine regionali del Movimento Turismo Vino. Momenti di degustazione e visita alle cantine che sarà possibile replicare anche nel fine settimana del 1 e 2 giugno, per andare alla scoperta della Calabria del vino grazie al contributo di Azienda agricola Serragiumenta di Altomonte, Cantine Zagarella di Reggio Calabria, Feudo dei Sanseverino di Saracena, La pizzuta del Principe d Strongoli, Ferrocinto e Tenuta Celimarro di Castrovillari, Baroni Capoano, Francesco Malena di Cirò Marina, Giraldi&Giraldi di Rende, Marrelli Wines di Isola Capo Rizzuto, azienda vitivinicola Altomonte di Palizzi, Cantine Elisium e Rocca Brettia Kairos 45 di Cosenza, Girolamo Basile di Belsito, Feudo Gagliardi di Caulonia, Statti di Lamezia Terme, Archeo Enoligica Acroneo di Acri, Spadafora di Mangone.

  • Vinarius nel cirotano per il premio al territorio

    Vinarius nel cirotano per il premio al territorio

    Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, è partita alla volta della Calabria per un viaggio studio volto a conoscere caratteristiche e sfumature del territorio insignito del Premio al Territorio 2018, giunto ormai all’8° edizione: l’area del Cirò. Dal 19 al 22 maggio una delegazione di soci Vinarius e AEPI – l’Associazione degli enotecari professionisti – sono infatti andati alla scoperta di una terra che, come spiegato dallo stesso Presidente Vinarius Andrea Terraneo, è “ricca di contraddizioni e contrasti sorprendenti”.

    Lo scorso novembre, in occasione del Merano Wine Festival, Vinarius ha infatti consegnato all’area del Cirotano l’8° Premio al Territorio. Si tratta di un riconoscimento che l’associazione attribuisce a un particolare ambito geografico in virtù della sua vocazione vitivinicola, del suo paniere agroalimentare, dello sviluppo sostenibile, della tradizione, della storia e della sua accoglienza turistica. La terra del Cirò, area vitata fra le più prestigiose della Calabria, è abbracciata da mare e montagne, una terra dove, come spiega il Presidente Terraneo “mare, terra e vento sono magicamente fusi insieme e sapientemente domate dall’uomo che le ha trasformate in arte, storia e cultura di cui la magna grecia è un patrimonio trasmesso di generazione in generazione”. 

    Durante il viaggio studio i partecipanti hanno avuto l’occasione di conoscere da vicino i vigneti di questa terra, partecipare a degustazioni e banchi d’assaggio e visitare il sito Archeologico di Capo Colonna e il Museo Nazionale di Archeologia di Crotone.

    Per Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane che, ad oggi, conta un centinaio di locali sul territorio nazionale e una decina in tutto il mondo, l’esperienza dei viaggi studio rappresenta un momento di formazione fondamentale e imprescindibile. Impegnata da sempre nella promozione della cultura del vino italiano, l’associazione sta infatti in questi anni investendo moltissimo su questo tema, nella consapevolezza che solo un processo di evoluzione culturale nel mondo del vino potrà condurre ad un approccio intelligente e consapevole sul tema alimentare più in generale.

    Durante il viaggio Vinarius ha premiato le tre personalità che per la loro storia e per la loro identità illustrano e ben rappresentano il territorio stesso. Quest’anno il premio è stato assegnato a Carmine Abate, scrittore che ha saputo trasmettere con la prosa, la storia, la tradizione e la cultura del suo territorio, contribuendo alla diffusione della conoscenza di questi splendidi ambienti, come ne “Il banchetto di nozze e altri sapori”; a Caterina Ceraudo, chef che ha valorizzato e promosso le eccellenze del territorio Cirotano, raccontando da appassionata divulgatrice la qualità che questa terra esprime. Verrà infine premiato Giovanni Gagliardi, uomo profondamente appassionato del vino della sua terra d’origine, che ha fatto della narrazione del vino di Calabria uno dei suoi cavalli di battaglia portandone la conoscenza ai quattro angoli del mondo attraverso il mondo digitale.

    In questa splendida cornice Gianfranco Manfredi, giornalista calabrese, è stato inoltre nominato Ambasciatore AEPI, l’Associazione degli enotecari professionisti. La nomina è avvenuta il 21 maggio nel corso della cena organizzata a Torre Melissa. Come spiegato dallo stesso Presidente AEPI, Francesco Bonfio “la competenza di Manfredi in materia enogastronomica, la sua capacità divulgativa e la sua passione danno la certezza che rappresenterà, promuoverà e valorizzerà al meglio il ruolo dell’enotecario professionista italiano”.

  • Cantine Aperte 2019, la Calabria si prepara

    Cantine Aperte 2019, la Calabria si prepara

    È un settore che gode di buona salute ma che stenta a decollare e a non sfruttare tutto il suo potenziale economico e occupazionale per la mancanza di forti strategie pubblico-private che mettano in rete e a sistema le risorse di un Paese in cui il vino e il buon cibo sono fortemente interconnessi con le bellezze artistiche e paesaggistiche di tanti territori. La sfida del prossimo futuro, soprattutto in una regione come la Calabria, storicamente vocata alla produzione vitivinicola, è questa: rafforzare il sistema vino mettendo a sistema gli investimenti pubblici per sostenere le economie locali che gravitano attorno al sistema vino. La ricetta è bella e pronta e la sollecita al mondo istituzionale, tanto quanto al sistema dei produttori, il presidente del Movimento Turismo Vino Calabria, Pier Luigi Aceti, alla vigilia di Cantine Aperte, l’appuntamento annuale di valorizzazione dei territori e del sistema produttivo vitivinicolo.

    Il 25 e 26 maggio e nel week end successivo del 1 e 2 giugno tutte le cantine calabresi aderenti al Movimento Turismo Vino saranno impegnate sui territori dal Pollino all’Aspromonte, passando per la Valle dell’Esaro, il territorio del Lametino fino al crotonese, al cirotano ed al reggino, per accogliere gli enoturisti che anche in Calabria iniziano a rappresentare un segmento turistico legato al fattore esperienziale di grande importanza per le economie territoriali. 

    Una vera festa del vino con oltre 800 cantine nazionali coinvolte nell’iniziativa che si rinnova da 27 anni e consente agli appassionati di andare a visitare luoghi di produzione vitivinicola e offre nello specifico la possibilità di fare un viaggio tra i filari e le botti di tutto il Paese. Una occasione «imperdibile per la nostra associazione – spiega il presidente di Mtv Calabria, Pier Luigi Acetie la rete di produttori calabresi per innestarsi nel contesto di promozione e valorizzazione dei territori e amplificare la portata dell’enoturismo, creando sistema e integrando l’offerta ricettiva in cantina con quella dei territori, innescando sistemi virtuosi di relazione e collaborazione con le realtà locali e gli enti territoriali. La sfida è far crescere il turismo enogastronomico mettendo a sistema gli interventi e collaborando con la politica per convogliare risorse disponibili, a partire dal bando sui piccoli comuni, nel rafforzamento dei servizi a supporto di questo importante trend economico che in Italia muove milioni di turisti e genera ricadute importanti in termini di economia locale legata all’enogastronomia».

    Nella prossima settimana il Movimento Turismo Vino presenterà ufficialmente a Catanzaro, presso la Cittadella Regionale, l’edizione 2019 della manifestazione Cantine Aperte, offrendo un quadro complessivo degli appuntamenti e delle cantine coinvolte nell’evento per eccellenza dedicato alla promozione del vino e dei suoi protagonisti.

  • Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio 2019

    Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio 2019

    Sabato prossimo, 11 maggio, la “Giornata Nazionale della Cultura del Vino e dell’Olio” sarà celebrata in Calabria in una location eccezionale, il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Roccelletta di Borgia (CZ) con un evento altrettanto straordinario. Per iniziativa dei sommelier dell’AIS Calabria, in collaborazione col Ministero per i Beni Culturali e la direzione della struttura museale di Roccelletta di Borgia, saranno, infatti, illustrati i reperti archeologici e storici, testimonianza delle millenarie “radici” della cultura del vino e dell’olio nella regione.

    Giunta alla IX Edizione, l’iniziativa promossa dai sommelier AIS in prestigiose “location” in venti regioni per la celebrazione delle produzioni di eccellenza italiana, si svolge col patrocinio dei Ministeri delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo (MIPAAFT), dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), dei Beni Culturali (MIBAC), della Rai e del TG Regionale.

    I sommelier dell’AIS Calabria, guidati dalla presidente Maria Rosaria Romano, hanno inteso così focalizzare l’attenzione sull’antica Scolacium organizzando un incontro per parlare e riflettere sul vino e sull’olio extravergine d’oliva e sullo straordinario patrimonio culturale che questi due prodotti rappresentano per il nostro Paese.

    L’iniziativa di sabato è aperta al pubblico e avrà inizio alle ore 9:00 con una  visita guidata dell’area archeologica del Parco Scolacium, del Museo e del Frantoio  che avrà come tema conduttore “Vino e Olio come indicatori produttivi”.

    Alle 11 è previsto l’avvio del convegno “Il Turismo enogastronomico” con i saluti d’apertura di Antonella Cucciniello, Direttore Museo e Parco Archeologico Nazionale Scolacium, di Maria Rosaria Romano, Presidente Associazione Italiana Sommelier Calabria e di Elisa Nisticò, Referente Museo e Parco Archeologico Nazionale Scolacium.

    Il programma del dibattito, i cui lavori saranno moderati dal giornalista Gianfranco Manfredi, vedrà impegnati a trattare i temi cruciali dell’evento: Rosario Branda, Direttore Unindustria Calabria (Cibo, vino e olio: marcatori d’identità territoriale), Antonio Andreoli, Formatore e consulente di strategie digitali (Il turismo enogastronomico nell’era digitale), Brunella Brusco, Tour Operator “Le Vie della Perla” (Turismo enogastronomico. esperienze e conoscenza del territorio), Simone Cambrea, Guida turistica e docente di Storia dell’Arte (Enoturismo e formazione per le guide turistiche) e Antony Rizzitano, Funzionario ICQRF Italia meridionale (L’attività dell’Icqrf nella lotta alla contraffazione).

    Dopo la tavola rotonda ci saranno suggestivi banchi d’assaggio con la degustazione dei vini e degli extravergini del territorio.

    L’associazione italiana Sommelier – ha sottolineato il Mibact nel lanciare la scorsa edizione della Giornata nazionale della Cultura dell’Olio e del vino – ha il lodevole merito di aver ideato e fatto maturare, in questi anni, “un evento che mette insieme interlocutori qualificati e produttori in grado di esprimere, nei propri oli e vini, l’essenza del territorio”.

    “Quella di sabato – rimarca dal canto suo Maria Rosaria Romano – sarà una tappa importante dell’impegno dei sommelier calabresi che da anni promuovono e fanno conoscere le antichissime origini della produzione enologica e dell’olio d’oliva. Quest’anno sottolineandone le straordinarie potenzialità di attrattività turistica. Siamo convinti che così si mettono in luce l’identità territoriale e le potenzialità di una regione ricca di storia, di bellezze paesaggistiche, tradizioni enogastronomiche, cultura e valori umani”.

  • Wine and Travel Italy presents: Calabria

    Wine and Travel Italy presents: Calabria

    Valorizzare le produzioni del settore enologico calabrese attraverso azioni mirate, promuovendo al tempo stesso il territorio regionale come nuova destinazione del turismo enogastronomico, è tra gli obiettivi di “Wine and Travel Italy”, il progetto della Camera di Commercio Italiana in Canada (CCIC) che per la prima volta punta il proprio sguardo sulla Regione Calabria.

    Venerdì 10 maggio, alle ore 11,00 nella sala Paolo Orsi del MArRC (Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria), verrà presentato il progetto “Wine and Travel Italy presents: Calabria”. A discutere di sinergie, collaborazioni attuali e future fra il mercato calabrese e quello nordamericano Paola Aloe, funzionario settore internazionalizzazione della Regione Calabria, che ha co-finanziato il progetto; Ruggiera Sarcina, Direttrice Italia Camera di Commercio Italiana in Canada; Carmelo Malacrino, Direttore Museo Archeologico Reggio Calabria; Jacques Orhon, scrittore, sommelier e formatore; Antonino Tramontana Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, Giovanni Benvenuto, Amministratore Delegato Cantine Benvenuto e Gennaro Convertini, Presidente Enoteca Casa dei Vini di Calabria.

    Per la Camera di commercio italiana in Canada – da oltre 50 anni impegnata nel ruolo di interfaccia fra i due paesi – i settori vitivinicolo e turistico rappresentano due dei maggiori ambiti di intervento: ha perciò sviluppato un originale modello d’azione – Wine and Travel Italy – che consente, anche alle cantine di piccole dimensioni, di accedere ad un mercato complesso, come quello canadese con forti barriere di ingresso e allo stesso tempo facilita la promozione degli attrattori enoturistici e la promozione di nuovi itinerari e pacchetti di turismo enogastronomico per wine lovers, turisti e appassionati nord americani. Wine and Travel Italy ha website dedicato www.wineandtravelitaly.com che consente di comunicare direttamente con il mercato nord americano ed una serie di servizi correlati di assistenza alle imprese.

    Un modello vincente anche per la Calabria se si pensa che nelle tre manifestazioni d’interesse promosse dalla CCIC sono oltre 130 le aziende che hanno manifestato interesse al progetto, un record che testimonia la particolare attenzione del territorio. Anche per la Calabria, la valorizzazione delle produzioni enologiche verrà strettamente associata ad una promozione del territorio attraverso percorsi di turismo esperienziale.

    L’evento, è realizzato in collaborazione con Enoteca Casa dei Vini di Calabria, ed è solo il taglio del nastro di un progetto unico per la punta dello Stivale che segna l’inizio di un percorso determinante per la produzione vinicola regionale e per il territorio. “Wine & Travel Italy” presenterà un programma esclusivo per la regione Calabria che, se da un lato guarda all’export dei vini calabresi, dall’altro punta ad esaltare il già citato binomio vino-territorio sia grazie alla costituzione di partnership strategiche con Tour Operator canadesi interessati ad integrare la propria offerta con nuovi itinerari e pacchetti dedicati, sia grazie alla costruzione di un piano di comunicazione dedicato ai potenziali consumatori e viaggiatori canadesi veicolato dal sito web e dai social media.

    “Wine and Travel” sarà un vero e proprio viaggio alla scoperta delle opportunità del mondo enoico calabrese per il mercato canadese, una mission cui contribuirà una delle personalità internazionali più influenti del settore, Jaques Orhon, giornalista e sommelier franco-canadese che ha fatto conoscere al Canada l’eccellenza vitivinicola del nostro Paese.

  • Il compleanno di 50 anni del Cirò al Vinitaly ’19

    Il compleanno di 50 anni del Cirò al Vinitaly ’19

    di Alessandra Molinaro*

    In occasione dei 50 anni della DOC Cirò, lunedì 8 Aprile durante la fiera internazionale Vinitaly si è tenuta la più profonda degustazione di Gaglioppo della storia. Un’occasione fortemente voluta dal Consorzio di Tutela guidato da Raffaele Librandi, organizzato da Giovanni Gagliardi e sapientemente guidata da Walter Speller, referente per l’Italia di JancisRobinson.com. Con loro anche Gennaro Convertini, Presidente dell’Enoteca Regionale Calabria.

    La Doc nasce nel 1969, con certezza una delle più antiche d’Italia, ma la storia del Cirò risale all’800 a.C. proprio quando i Greci approdano sulle coste cirotane. Rimangono così colpiti dalla fertilità di questa terra che decidono di chiamarla Enotria, ovvero terra di vino e di vite. Il vino prodotto a quei tempi divenne, così, il vino ufficiale delle Olimpiadi offerto in dono ai vincitori della competizione. “Il primo caso di sponsorship tra vino e sport della storia”, ricorda Speller durante l’incontro.

    Oggi sono rimasti 415 ettari a testimonianza di una storia così importante: un territorio, quello di Cirò, fra mare e appenino di cui la vigna ne è regina. Non a caso il primo risultato su GoogleMaps è proprio l’immagine di uno dei tanti filari che percorrono la zona. D’altronde poche cose sanno raccontare un territorio come il vino e nessun altro vitigno, in Calabria, è in grado di esprimerlo più del Gaglioppo: di forte personalità, maturo, ma austero, in grado di dar voce al paesaggio con tracce terrose, profumi erbacei e suggestioni marine, senza mai perdere l’acidità.

    Un carattere identitario ben delineato che per qualche anno è stato dimenticato e poco valorizzato.

    La modifica del disciplinare della DOC nel 2010, con cui si è introdotta la possibilità di aggiungere una percentuale di vitigni internazionali, ne è la dimostrazione.

    In quegli anni si cercava di seguire una strada già battuta, ignorando che le scorciatoie non sempre restituiscono qualcosa in termini d’identità. Per fortuna negli stessi anni alcuni vigneron hanno deciso di continuare a produrre in purezza, rispettando la naturale vocazione del vitigno. Una vera e propria rivoluzione.

    Dunque, sette calici in degustazione per ripercorrere l’identità del Cirò e delinearne la storia e la sua evoluzione:

    • Cirò Rosso Classico Riserva 1969, Ippolito 1845
    • Cirò Rosso Classico Superiore Riserva 1973, Caparra & Siciliani
    • Cirò Rosso Classico Superiore Riserva “Duca San Felice”, Librandi
    • Cirò Rosso Classico “Alceo” 1999, Zito
    • Cirò Rosso Classico Superiore Riserva “Arcano” 2007, Senatore Vini
    • Cirò Rosso Classico Superiore Riserva “Più Vite” 2011, Sergio Arcuri
    • Cirò Rosso Classico Superiore 2013, Cataldo Calabretta

    Nei primi calici c’è tutta la tradizione, quando ancora non si parlava di vitigni internazionali. Negli ultimi due c’è integrità”, conclude Gennaro Convertini.

    Prossimo passo a cui puntare: la Docg.

     

    Foto di Gae Saccoccio


    *Alessandra Molinaro
    Dopo la laurea magistrale in Giurisprudenza presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Si appassiona ai temi della enogastronomia e intraprende un percorso formativo nel settore frequentando il corso di Sommelier con FIS.
    Si trasferisce a Milano e prosegue gli studi conseguendo un Master breve in Diritto Alimentare e Legislazione Vitivinicola presso Altalex e un Master di I livello in Food & Wine Communication presso IULM. Quest’ultimo determina la sua carriera professionale che inizia con la collaborazione con wine2digital nella gestione dei social media a Vinitaly 2017.
    Nello stesso anno si aggiudica un progetto di guerrilla marketing per il MagCafè e lavora come Responsabile eventi e comunicazione presso il ristorante Oste e Cuoco – Filippo La Mantia. A Milano realizza il primo Food & Beverage Communication Lab per Isola food district 2018. In Calabria, invece, dedica particolare attenzione ai vini rosati di Cirò e ne racconta in diverse degustazione. Partecipa all’evento Terra Madre – Salone del Gusto 2018 con un incontro sui rosati calabresi. Oggi collabora attivamente con le Guide del Gambero Rosso e con la Guida Osterie d’Italia di Slow Food.