• Radici Wine Experience con i vini calabresi vincitori

    Radici Wine Experience con i vini calabresi vincitori

    Lunedì 25 febbraio a Sannicandro di Bari torna l’annuale appuntamento con Radici Wines Experience.

    Dalle ore 18:00 nelle scuderie del Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari sarà presentata la App Radici Guides 2019, la guida ai Vini del Sud, alle Pizzerie e ai Ristoranti della Puglia e dintorni. All’evento parteciperanno esperti di cucina, alimentazione e salute, oltre che i più rinomati chef e pizzaioli. Si affronteranno temi relativi alla corretta alimentazione, alla cultura della salute a tavola e alle materie prime utilizzate in cucina.

    La serata si concluderà con la degustazione delle 70 etichette dei vini premiati nella edizione del 2018 di Radici del Sud e di alcune preparazioni degli chef e dei maestri pizzaioli.

    I VINI CALABRESI VINCITORI DI RADICI DEL SUD 2018 che saranno in degustazione all’evento sono:

    SPUMANTI ROSÈ DA UVE AUTOCTONE
    Giuria Wine Writers
    Primo Classificato
    Centocamere Rosè, 2016, Barone Macri’

    Giuria Wine Buyers
    Secondo Classificato
    Dovi Rosè, 2015, Ferrocinto

     GRECO
    Giuria Wine Writers
    Secondo Classificato
    Greco, 2017, Statti

    GRUPPO MISTO VINI ROSSI DA VITIGNI AUTOCTONI
    Giuria Wine Buyers
    Primo Classificato
    Lamezia, 2017, Statti

    Per maggiori informazioni scrivete a info@radicidelsud.it o visitate il sito www.radicidelsud.it

  • Il Cirò e la finezza mediterranea

    Il Cirò e la finezza mediterranea

     

    di Roberto Polisicchio

    Straordinario l’evento tenutosi, sabato 9 febbraio 2019, presso il ristorante Abbruzzino stella Michelin, ed allestito dalla Fondazione Italiana SommelierCalabria. Ci sono appuntamenti imperdibili, così quando ho visto la locandina “Cirò e il gaglioppo, un’altra armonia” con la partecipazione di Matteo Gallello di Porthos, ho prenotato e ho pensato “que la fête commence …già la festa del 50° anniversario della DOC Cirò “settima doc creata in Italia” come ha ricordato Cataldo Calabretta nel suo breve intervento.

    Correva l’anno 1969 quando l’allora presidente della Repubblica Saragat firmò il Decreto Istitutivo della Denominazione di Origine Controllata Cirò.

    Ad avermi maggiormente colpito della degustazione è stata la scoperta che il motore di successo dei produttori dei vini assaggiati, della famiglia Abbruzzino e del redattore Matteo Gallello risulta la regola delle tre P, che un grande maestro di vita mi instillò: Passione, Preparazione, Pazienza caratteristiche per individuare ed annoverare le persone da seguire ed apprezzare.

    Ecco un breve diario della serata organizzata dalla sommelier Laura Boccuto.

    Matteo Gallello, di origine calabrese, racconta della visita sul territorio cirotano nel 2016, inizialmente legge la traccia “Il Cirò racchiude l’eredità dirompente della finezza mediterranea, il vitigno Gaglioppo è il mezzo per riportarla alla luce. Attraverso lo spettro cromatico antico leggiamo la memoria dello Jonio, legata indissolubilmente a un paesaggio dolce e duro, alla sua irregolarità. Luogo e vino creano un altro concetto di armonia: altipiani che si sollevano repentini dal mare, che percorrono le valli profonde scavate dal torrente Lipuda; il tannino serrato, la partecipazione gustativa e il corpo sinuoso”. Poi parla a braccio alternandosi con Cataldo Calabretta e Francesco Maria De Franco (‘A vita); dai discorsi dei viticoltori emerge che a Cirò esiste una vigna per ogni famiglia, essi spiegano cosa vuol dire fare il vino in un grande terroir con un grande vitigno – gaglioppo – e narrano che alcuni giovani vignaioli nel 2005, a seguito dei 20.000 quintali di uva invenduta dalle loro parti, decidono di darsi da fare, “di confrontarsi e di ottenere” il loro vino del luogo. Nella vita ci sono momenti in cui è necessario prendere posizione, di agire: così avranno pensato questi giovani vignaioli che, con innato culto della difesa della zona viticola tra le più antiche d’Italia, hanno deciso di fare squadra e produrre il gaglioppo in purezza meritandosi prima l’appellativo “Cirò Boys” e subito dopo quello di Cirò Revolution: viticoltori calabresi con un’amicizia e uno spirito di collaborazione incredibile che lavorano soprattutto in vigna e poi in cantina.

    Infine, l’intervento di benvenuto del patron Antonio Abbruzzino che saluta i partecipanti riferendo che il suo locale ha due carte dei vini: una nazionale ed internazionale ed una calabrese.

    Ed allora prima di passare ad elencare i vini degustati con i piatti preparati dallo chef Luca Abbruzzino e dai suoi collaboratori è bene dire che tutte le portate sono state ottime ed in esse ho riletto quanto scritto da Rosalia Cavalieri “assaporare una pietanza è un susseguirsi di gesti e di sensazioni complementari in cui tutti i sensi entrano in scena, protagonisti del gusto …. respirare i profumi di un piatto, ammirare i colori e le forme, avvertirne gli aromi, riconoscere i gusti, apprezzarne le consistenze, lasciarsi pungere dal pizzicore delle spezie, sentirne il suono quando mordiamo il cibo e poi lo mastichiamo, è un’esperienza non soltanto multisensoriale, ma anche cognitiva ed emotiva” (n.d.a La passione del gusto, Il Mulino Saggi, ottobre 2016, pagg. 21).

    Di seguito il menù e le etichette in ordine di degustazione:

    Triglia, nduja, arance e curcuma: rosati Il fegò di Rocco Pirito e Cirò Rosato di Tenuta del Conte;

    Brasato di manzo, cavolo viola e cipolla rossa: rossi Caraconessa Melissa di Fezzigna e Cirò classico Gemme di Dell’Aquila;

    Plin di coniglio, burro e sugo di arrosto con polvere di anice nero: rossi Cirò classico superiore di Cataldo Calabretta e Cirò Aris classico superiore di Sergio Arcuri;

    Maiale, Topinambur, cacao e pera: rossi Cirò Riserva di ‘A vita e Cirò classico superiore di Cote di Franze;

    Dessert Pitta ‘Nchiusa  con ‘OX vino da uve stramature di ‘A vita.

    I piatti sono stati illustrati da Antonio Abbruzzino e dal personale di sala, attento e cortese; i vini, serviti dai sommelier FIS, sono stati commentati da Matteo Gallello che si è soffermato sugli abbinamenti, anche Sergio Arcuri, altro vignaiolo presente, ha parlato su qualche vino.

    Veramente una bella degustazione di grandi prodotti calabresi che ha rafforzato in me la convinzione che c’è tanta gente con un immenso amore per la nostra bellissima terra!

  • Un portale dedicato all’enoturismo in Calabria

    Un portale dedicato all’enoturismo in Calabria

    L’Enoteca Regionale Casa dei vini di Calabria ha indetto una manifestazione di interesse rivolta agli operatori agricoli e del turismo interessati ad aderire al nuovo portale online del turismo enogastronomico calabrese pensato per valorizzare non solo le aziende e le produzioni di qualità afferenti alle diverse aree della regione ma per veicolare la bellezza e la ricchezza del territorio nella sua interezza.

    L’idea del sito nasce anche dalla volontà di attirare un turista sempre più informato, curioso e alla ricerca di un’esperienza di vita a contatto con l’identità e la cultura del luogo che sceglie di visitare. Ciò comporta l’esigenza di offrire un’offerta turistica organizzata, integrata e di qualità alla quale le aziende in possesso di determinati requisiti di qualità possono contribuire.

    La manifestazione d’interesse è rivolta alle aziende agricole, vitivinicole e di produzione o trasformazione di prodotti tipici agroalimentari, alle aziende agrituristiche, ai ristoranti, alle trattorie, alle vinerie e alle aziende ricettive.

    info su www.casadeivini.info

    Per incontrare e preparare gli operatori l’Enoteca Regionale ha organizzato un tour nei diversi territori regionali

    • 8 febbraio 2019 presso l’Agriturismo Costantino a Maida alle ore 16.30
    • 14 febbraio 2019 presso l’istituto IIS F.sco La Cava a Bovalino alle ore 16.30
    • 15 febbraio 2019 presso il centro sperimentale dell’Arsac a San Marco Argentano alle ore 16.30
    • 18 febbraio 2019 presso l’istituto professionale alberghiero turistico “IPALB TUR” a Villa San Giovanni alle ore 16.00
    • 19 febbraio 2019 presso il museo della liquirizia Amarelli a Rossano alle ore 16.30
    • 20 febbraio 2019 presso l’istituto “IPSAR-LC” Praia a Mare alle ore 16.30
    • 22 febbraio 2019 presso il Museo di Lilio a Cirò alle ore 16.30
    • 25 febbraio 2019 presso l’istituto professionale IPSEOA “E. Gagliardi” a Vibo Valentia alle ore 16.30

    Scarica il modello dal link www.casacalabria.info e presenta la tua manifestazione di interesse.

    È possibile ricevere maggiori informazioni chiamando al numero 349-8090996 o tramite il seguente indirizzo e-mail: enotecaregionale@casacalabria.info

     

  • Matteo Gallello indaga il Gaglioppo da Abbruzzino con FIS

    Matteo Gallello indaga il Gaglioppo da Abbruzzino con FIS

    Fondazione italiana sommelier – Calabria ha coinvolto Matteo Gallello di Porthos e calabrese di origine per una degustazione dedicata al Cirò.

    Il Cirò racchiude l’eredità dirompente della finezza mediterranea, il vitigno Gaglioppo è il mezzo per riportarla alla luce. Attraverso lo spettro cromatico antico leggiamo la memoria dello Jonio, legata indissolubilmente a un paesaggio dolce e duro, alla sua irregolarità. Luogo e vino creano un altro concetto di armonia: altipiani che si sollevano repentini dal mare, che percorrono le valli profonde scavate dal torrente Lipuda; il tannino serrato, la partecipazione gustativa e il corpo sinuoso.

    In questo scenario un nucleo di giovani vignaioli è finalmente unito dall’intenzione e dalla possibilità di agire insieme, di confrontarsi e di ottenere davvero il vino del luogo.
    La limpida vocazione dei rossi e dei rosati misurerà la propria sintonia gastronomica con le ricette e la cucina della famiglia Abbruzzino.

    Cirò e il gaglioppo, un’altra armonia sabato 9 febbraio ore 20.30

    La degustazione prevede una cena con quattro portate e un dessert con l’abbinamento di otto vini.
    I posti sono limitati.

    info 392 673 7542

  • In Calabria la prima delegazione multietnica dei sommelier AIS

    In Calabria la prima delegazione multietnica dei sommelier AIS

    Il “battesimo” della delegazione AIS-Calabria della comunità di origine albanese

    Vini, calici, sommelier, una riflessione a più voci sull’enogastronomia del territorio ma non solo. Ha avuto respiro internazionale, a San Demetrio Corone (CS), l’evento che ha inaugurato la nuova Delegazione “Arbëreshë  e Alto Ionio” dei sommelier dell’AIS Calabria. Un’iniziativa senza precedenti: si tratta, infatti, della prima struttura organizzativa dei sommelier italiani che fa riferimento non solo ad un’area territoriale ma anche ad una comunità, quella di origini albanesi che da oltre cinque secoli ha saputo mantenere vivo il legame con la patria d’origine, integrandosi pacificamente ed efficacemente in Calabria e in altre zone d’Italia.

    A testimoniare e valorizzare l’iniziativa, c’erano presenze e interventi qualificati. Dal Console onorario della Repubblica di Albania, Aldo Marino all’ Onorevole Fatmir Toci, Parlamentare della Repubblica delle Aquile, dal Presidente della Camera di Commercio della Regione di Vlora, Arben Breshani, a Blerim Kokomani, titolare dell’omonima, importante cantina albanese. E a rappresentare la categoria, il Presidente dell’Associazione Sommelier Albania, Dashamir Elezi e Vincenzo Vitale, Referente del Club AIS Albania.

    Lo spessore culturale e civile dell’evento – fortemente voluto dalla presidente dell’AIS-Calabria Maria Rosaria Romano che ha presenziato all’inaugurazione – è stato sottolineato nell’incontro pubblico tenuto nella storica location del Collegio Italo Albanese di Sant’Adriano dal Sindaco di San Demetrio, Salvatore Lamirata e dal Sommelier Salvatore Mauro, Consigliere dell’AIS Calabria, che ha moderato il dibattito.

    “L’avvio di questa nostra nuova realtà organizzativa – ha affermato Maria Rosaria Romano –, la prima in Italia a non far riferimento solo ad un ambito territoriale, ha l’obbiettivo di rimarcare una saliente peculiarità. Da secoli qui si svolge non solo una importante storia di integrazione e accoglienza e di reciproco rispetto delle culture ed è tangibile quanto la preservazione di radici antiche, le contaminazioni e la fusione armonica di lingua, cultura e tradizioni, sono ancora oggi un ‘valore aggiunto’ non solo per la Calabria”.

    La cerimonia tenuta a San Demetrio Corone (a due mesi dall’incontro del presidente Mattarella e del Presidente albanese, Ilir Meta) si è conclusa con una degustazione “triangolare”, di vini calabresi, di cantine dell’area Arbëreshë e di vini “schipetari”: un confronto “calici alla mano” curato impeccabilmente dalla neo-responsabile della Delegazione “Arbëreshë  e Alto Ionio” Carmela Chimento e dal gruppo di servizio dei sommelier di AIS Calabria.

    Da sx Dashamir Elezi, presidente Sommelier Albania, Carmela Chimento, responsabile Delegazione “Arbëreshë e Alto Ionio” Ais Calabria e Maria Rosaria Romano, presidente AIS Calabria

  • Niente di più. Niente di straordinario! L’appello di 8 produttori di Cirò

    Niente di più. Niente di straordinario! L’appello di 8 produttori di Cirò

    Nel mese di ottobre 2018 più di 800 mm di pioggia sono caduti sul territorio cirotano. I danni conseguenti sono stati ingenti Vigneti alluvionati e rasi al suolo dall’esondazione dei torrenti; tutte le strade poderali in condizioni pietose, alcune completamente franate; briglie e opere di contenimento dei torrenti distrutte; la strada provinciale 12 (Cirò M.- Melissa) chiusa al traffico perché franata in due punti, isolando di fatto il comune di Melissa.
    Gli eventi meteo certamente sono stati eccezionali, ma le cause del dissesto idrogeologico non sono da imputare solo a Madre Natura. Lo stato attuale delle campagne cirotane sono l’epilogo di una storia che corrisponde ad anni di abbandono e incuria, senza il minimo intervento di manutenzione ordinaria, su opere realizzate più di 50 anni fa!
    È arrivato il momento che il comparto vitivinicolo del Comprensorio Cirotano lanci il suo grido di rabbia e disperazione; perché è paradossale che soprattutto gli enti locali, lascino in balia degli eventi le aziende del più importante distretto vitivinicolo calabrese, unico ed ultimo vanto di questo territorio.
    Se è vero che il comparto vitivinicolo regge l’economia di questo territorio, se è vero che le vigne rappresentano una risorsa paesaggistica, sociale e culturale, allora non è più ammissibile il silenzio e l’apatia delle istituzioni di fronte alla prospettiva che molte piccole aziende chiuderanno ed i vigneti, già da decenni al limite della sostenibilità economica, saranno abbandonati.
    Un silenzio che lascia basiti per quanto è chiaro che al declino della viticoltura cirotana corrisponderà l’inesorabile fine economica e sociale di questo territorio. Perchè finita la risorsa viticoltura non esiste altro.
    È necessario risolvere l’emergenza, visto che a breve si ricomincia con i lavori in vigna, chiediamo però ai Comuni e agli altri Enti preposti di andare oltre l’emergenza, di dare il giusto peso all’importanza economica e sociale della vitivinicoltura del cirotano.
    L’invito rivolto a tutti i viticoltori è di far sentire la propria voce, per non scomparire nell’indifferenza generale, per dire alle istituzioni che DEVONO interessarsi alle sorti delle vigne del Cirò, alle sorti del Cirò. Basta fare il proprio dovere.
    Niente di più. Niente di straordinario!
    Vignaioli cirotani
    Cataldo Calabretta, Francesco De Franco, Mariangela Parrilla, Assunta Dell’Aquila, Sergio Arcuri, Francesco Fezzigna, Vincenzo e Francesco Scilanga, Cristian Vumbaca e Francesco Scala.
  • I vini franchi calabresi alla manifestazione NOT

    I vini franchi calabresi alla manifestazione NOT

    L’evento dedicato ai vini franchi con 6 produttori a rappresentare la Calabria e  la produzione esecutiva e la comunicazione curata dalla calabrese Gagliardi Associati.

    Mancano pochi giorni al grande festival del vino franco.  Dal 12 al 14 gennaio, NOT – Rassegna dei vini franchi riunisce a Palermo, per la prima volta al centro del Mediterraneo, oltre 100 piccoli produttori e vignaioli dall’Italia e dall’estero , con più di 500 vini da degustare CLICCA QUA. I Cantieri Culturali alla Zisa, che ospitano l’evento, diventeranno l’hub di riferimento per il movimento culturale dei piccoli produttori che sta facendo la sua parte nel grande scenario enologico, diffondendo una pratica del vino che mette al centro la figura del vignaiolo, il lavoro artigianale, la salvaguardia della Natura e dell’identità territoriale. Sarà l’occasione per il pubblico degli appassionati, degli operatori di settore, del mondo della ristorazione, della distribuzione e della la stampa di conoscere, attraverso un ricco programma di appuntamenti, la filosofia produttiva espressione di un preciso di stare al mondo, sintetizzato nel pay off della rassegna “Do Not Modify, Do Not Interfere”.

    Sei le aziende che rappresenteranno la Calabria alla manifestazione:

    ‘A VITA, Cirò Marina (KR)
    CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE, Cirò Marina (KR)
    CRETAPAGLIA AGRICOLA, San Marco Argentano (CS)
    GIUSEPPE CALABRESE AGRICOLTORE A SARACENA, Saracena (CS)
    TENUTA DEL CONTE, Cirò Marina (KR)
    VINI TRACLÒ, Bova (RC)

    Durante le giornate della fiera  si svolgeranno 5 seminari tematici tenuti da critici del vino e personaggi del mondo enogastronomico: Matteo Gallello terrà un approfondimento, il 12 gennaio alle 15, dedicato ai territori e ai vitigni del Sud; Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari presenteranno, il 12 gennaio alle 17, il loro ultimo lavoro editoriale, scritto insieme ad Armando Castagno, “Vini Artiginali Italiani, piccolo repertorio per l’anno 2019” in abbinamento ai vini dei vignaioli raccontati nel libro; Sandro Sangiorgi, fondatore di Porthos, farà il punto con una degustazione-riflessione, dal titolo “Il vino naturale, le luci e le ombre”, sull’evoluzione di questo mondo produttivo e sulle sfide nuove; Gae Saccoccio di naturadellecose.com condurrà la degustazione “Il vino umano come energia tra scienza e magia. Tecnicna/Cultura/Mistificazione”, il 13 gennaio alle 15; la cuoca Bonetta Dell’Oglio insieme al panificatore Davide Longoni si cimenteranno, il 13 gennaio alle 17, con l’aiuto di Francesco Pensovecchio in una degustazione di “Pane e Vino”, un percorso mistico e tecnico tra pani da grani autoctoni e vini naturali.

    Uno dei focus dell’evento è la biodinamica. NOT, infatti, ospiterà l’incontro annuale di Renaissance Italia, l’associazione facente parte di Renaissance Des Appellations fondata dal padre della viticoltura biodinamica, Nicolas Joly, che conta oltre 200 produttori nel mondo. Si articolerà in un ciclo di approfondimenti, inedito sull’Isola, per produttori, operatori e amanti del vino, promosso insieme ad AgriBio Italia, sul metodo agricolo ispirato ai principi antroposofici di Rudolf Steiner sotto la conduzione straordinaria dello stesso Joly.

    (vedi lista LINK https://rassegnanot.com/landing-not/Programma.html)

    NOT sarà una festa per tutti, porterà i vignaioli e i loro vini nei ristoranti, nelle pizzerie, nelle enoteche, nelle gallerie d’arte, nelle botteghe del gusto di Palermo e di altre città della Sicilia con i NOT OFF. Fuori salone attorno alla tavola e al cibo, strutturati per mettere in rete ristoratori e produttori, con l’obiettivo di diffondere la cultura dei vini franchi, e incuriosire gli appassionati del vino.

    Condirà il ricco programma “NOTte”, la festa con i vignaioli del sabato sera, 12 gennaio, che si terrà nel cuore del centro storico di Palermo al Real Teatro Santa Cecilia. Dopo uno schiticchio palermitano (il tipico aperitivo rinforzato locale) con i vini di NOT, l’attrice Arianna Porcelli Safonov si cimenterà nella performance ironica dal titolo inequivocabile “Monologhi sul vino naturale, sulla sua gente e su altri castighi sociali”. Concluderà il concerto del Brass Group Swing Ensamble.

    NOT è organizzato da Franco Virga e Stefania Milano di Good Company, società che gestisce una delle realtà più dinamiche della ristorazione palermitana con 4 insegne (Gagini Restaurant, Aja Mola, Buatta, Bocum) da Giovanni Gagliardi e Manuela Laiacona dello studio di consulenza Gagliardi Associati che si occupa di progettazione di contenuti e materiali di comunicazione per le imprese e le istituzioni del comparto agroalimentare.

  • Il primo corso di sommelier itinerante in Calabria

    Il primo corso di sommelier itinerante in Calabria

    Diventare sommelier sul campo, esplorando il territorio di Cirò, l’area più importante della produzione del vino calabrese e al contempo una delle più antiche d’Italia.

    Sono i due obiettivi ambiziosi e al tempo stesso raggiungibili che Fondazione Italiana Sommelier propone ai Calabresi con il primo “Corso di sommelier itinerante”, in partenza a fine mese nella cittadina dello Ionio. L’appuntamento è fissato per il prossimo 26 gennaio, alle ore 10, presso il Museo del Calendario Luigi Lilio, a Cirò, per la presentazione del percorso formativo, che consentirà agli iscritti di avvicinarsi al mondo del vino e padroneggiare sia  la tecnica della degustazione che le nozioni fondamentali di questo settore.

    Le lezioni, che prenderanno il via la settimana successiva, avranno cadenza settimanale, il sabato mattina alle ore 10, e si svolgeranno nelle principali cantine della zona, secondo un calendario che sarà reso noto ai partecipanti, per consentire loro di conoscere da vicino le aziende, i protagonisti, le differenze tra filosofie e stili produttivi.

    “Abbiamo pensato a un corso itinerante per offrire un valore aggiunto ai futuri sommelier, consentendo loro  di arricchire il proprio bagaglio formativo conoscendo sul campo, azienda dopo azienda, Cirò, il territorio principe della viticoltura calabrese” spiega Gennaro Convertini, Presidente del Comitato Organizzativo per la Calabria di Fondazione Italiana Sommelier.

    “Il progetto, d’altro canto, ha un forte valore aggregativo, grazie alla collaborazione e alla lungimiranza dei produttori che, aderendo all’iniziativa, riusciranno a presentare Cirò come area produttiva nella sua interezza al pubblico degli appassionati” continua Convertini.

    Per avere informazioni più dettagliate sul corso itinerante, è possibile visitare la pagina facebook /Fondazioneitalianasommeliercalabria  o inviare una mail a corsifiscalabria@gmail.com

  • 2009 – 2019. Inizia oggi il nostro 10° anno

    2009 – 2019. Inizia oggi il nostro 10° anno

    Questo che inizia oggi è il 10° anno di vita di Vinocalabrese.it. 10 anni dedicati alla creazione e alla divulgazioni di contenuti dedicati ad un comparto che ormai è diventato maturo, in grande sviluppo e che vede una consapevolezza nuova da parte di tutti gli attori in campo.

    1o anni fa il refrain era: da fanalino di coda del settore vitivinicolo italiano, la Calabria sta pian pian muovendo i suoi passi verso l’affermazione di una viticoltura degna della sua storia e biodiversità. Oggi la percezione che abbiamo e che ci restituiscono gli operatori e gli appassionati è quella di un treno in corsa che sta conquistando il suo ruolo nel settore. Il viaggio lungo ma è iniziato.

    Festeggeremo questo decimo anno con una proposta indecente: i dettagli nei prossimi giorni. Per ora vi anticipiamo che in cantiere, per il tributo a questo obiettivo (che per il web è importante), ci sono 4 progetti. 3 idee utili e 1 futile per continuare il nostro lavoro al servizio del vino calabrese.

    Intanto buon 2019 e salute a tutti.

  • Nasce a Santa Severina (KR) la prima Enoteca Comunale Calabrese

    Nasce a Santa Severina (KR) la prima Enoteca Comunale Calabrese

    Si chiama Enoteca Comunale Valle del Neto ed è la prima enoteca istituzionale promossa da un comune calabrese e affidata alla gestione di una cooperativa di giovani. Nella Castello di Santa Severina (XI sec.) considerato una delle antiche fortezze meglio conservate dell’Italia meridionale.

    È un’enoteca che nasce “dal basso”. L’ha voluta fortemente il sindaco Lucio Salvatore Giordano che ha coinvolto la Pro Loco, il Touring Service, l’associazione Borghi più Belli d’Italia e i sommelier dell’AIS Calabria. Ed è anche una creatura delle sette aziende vitivinicole della Valle del Neto, che producono vino nelle valli e sui fianchi addolciti dall’argilla delle colline fra Strongoli, Crotone, Rocca di Neto, Casabona: Borgovalle, Ceraudo, Librandi, Pizzuta del Principe, Russo&Longo, Val di Neto e Vetere.

    Per tenere a battesimo l’Enoteca Comunale – un’idea del giornalista Virgilio Squillace – si è tenuto un convegno, L’Oro di Bacco, sulle tradizioni più antiche del vino con l’antropologo Fulvio Librandi e lo storico Giuseppe Squillace, entrambi docenti all’Università della Calabria.

    Nelle sale del Castello destinate all’Enoteca, la degustazione è stata curata dai sommelier AIS, dei vini delle aziende che hanno aderito all’Enoteca e ricadono nel territorio dell’IGP Val di Neto e accompagnata dalla performance jazz del Corrado Quartet.

    Nella foto il disegno di Santa Severina dell’artista olandese Escher

  • Rosso Calabria 2018, nei luoghi d’arte e nelle piazze delle 5 città calabresi

    Rosso Calabria 2018, nei luoghi d’arte e nelle piazze delle 5 città calabresi

    Le produzioni enogastronomiche, l’artigianato ed i luoghi culturali simbolo della Calabria saranno i protagonisti dell’edizione 2018 di Rosso Calabria, l’evento che precede le festività natalizie, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari ed il Dipartimento Turismo. Si terrà sabato 15 dicembre nelle cinque città capoluogo di provincia. In contemporanea, infatti, gli eventi Rosso Calabria si terranno, a partire dalle ore 16, in cinque location di grande valenza storica e culturale: Palazzo Arnone a Cosenza, il Complesso Monumentale San Giovanni a Catanzaro, i Giardini di Pitagora a Crotone, il Museo D’Arte Limen a Vibo Valentia ed il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
    Coinvolti tutti gli attori del comparto, dai Consorzi di Tutela dei prodotti a denominazione, alle aziende del comparto agroalimentare, dei settori vitivinicolo ed oleario, ai Gal (Gruppi di Azione Locale). Si comincerà con un convegno, che si svolgerà in contemporanea nelle cinque location, dal titolo “Dalla Terra nasce il Futuro. I primi risultati del PSR Calabria 2014/2020”, un “road show” del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per condividere gli obiettivi centrati nel comparto agroalimentare grazie all’ausilio delle risorse dei fondi comunitari. Al termine dei convegni, via alle degustazioni dei vini e dei prodotti tipici rappresentativi del territorio regionale. E ancora, spazio al l’artigianato Made in Calabria, con i lavori selezionati da Confartigianato Calabria: alle 18 a Cosenza la tessitura tradizionale, a Catanzaro la lavorazione del legno e Arte e Serica; a Crotone l’artigianato della casa e il design, a Vibo Valentia lavorazione dell’argilla e a Reggio Calabria intreccio del castagno.

     

    Dalle 20 il gran finale con le piazze in festa per celebrare Rosso Calabria con il “Festival delle tradizioni calabresi”, a cura del Dipartimento Turismo della Regione Calabria. Gli spettacoli di Cosimo Papandrea e Taranta Nova a Cosenza, Sabatum Quartet e Taranta Live a Catanzaro, Francesca Prestia ed Otello Profazio a Crotone, Mimmo Cavallaro a Vibo Valentia, Parafonè e Hantura a Reggio Calabria daranno vita ad una vera e propria rassegna etnofolk che potrà essere seguita in contemporanea dai maxi schermi istallati nelle cinque piazze. Il presidente Oliverio sarà accompagnato in questa lunga “maratona” di promozione calabrese dal conduttore radiofonico e televisivo Federico Quaranta.

  • Sulle strade del Magliocco, VI edizione

    Sulle strade del Magliocco, VI edizione

    Tutto pronto per la sesta edizione dell’evento automobilistico “Sulle strade del Magliocco”. Una manifestazione di regolarità per automobili d’epoca che propone agli equipaggi partecipanti un suggestivo percorso tra i paesaggi del Parco Nazionale del Pollino e della Piana di Sibari.
    Un appuntamento dedicato a tutti gli appassionati di auto d’epoca del Sud Italia che quest’anno avrà una connotazione maggiormente enoturistica grazie alla partnership stretta con le Cantine Ferrocinto: una delle realtà vitivinicole più interessanti della Calabria.
    La data dell’edizione 2018 della manifestazione automobilistica, organizzata dall’Historic Club di Castrovillari, è fissata per Domenica 9 dicembre.
    La partenza della prima vettura è prevista per le 10 dal centro cittadino di
    Castrovillari, da qui gli equipaggi percorreranno un suggestivo itinerario che attraverserà i territori in cui viene prodotto il rinomato vitigno autoctono calabrese: il Magliocco. Le vetture percorreranno circa 100 chilometri attraversando i centri abitati di Frascineto, Sibari, Villapiana Scalo e Francavilla Marittima per poi varcare il pressostato finale all’ingresso delle suggestive Tenute Ferrocinto dove sarà organizzato un pranzo speciale in abbinamento ai migliori vini prodotti dall’azienda.
    “Ogni anni cerchiamo di introdurre novità all’evento per renderlo più appetibile agli occhi dei partecipanti” afferma il presidente dell’Historic Club Castrovillari, Domenico Campilongo. “Siamo un gruppo di appassionati di auto d’epoca ma allo stesso tempo amiamo il territorio in cui viviamo e per questo motivo cerchiamo di valorizzarlo attraverso le nostre manifestazioni. Pertanto, abbiamo deciso di dare all’edizione “Sulle Strade del Magliocco 2018”una connotazione prettamente enoturistica che permetterà ai driver provenienti da tutto il meridione di scoprire una delle realtà vitivinicole più importanti della provincia della nostra regione: l’azienda Campoverde S.p.A.. Vogliamo che gli eventi automobilistici che organizziamo ogni anno diventino volano per lo sviluppo turistico della nostra regione. Vogliamo, nel nostro piccolo, contribuire alla promozione delle nostre bellissime aree poco spesso valorizzate. Mi è a cuore, infine, ricordare che questa competizione di regolarità, sarà valida per il terzo“trofeo Franco Minasi”: un premio, che abbiamo voluto di dedicare ad uno dei soci fondatori della nostra associazione scomparso qualche anno fa”.

    da www.abmreport.it