• Vinocalabrese.it compie 10 anni

    Vinocalabrese.it compie 10 anni

    10 anni fa in uno scantinato di Saracena (non è vero ma funziona dal punto di vista della comunicazione emozionale) abbiamo costruito questo portale. Il 2019 sarà l’anno dell’anniversario e ci darà l’occasione per costruire insieme la nuova stagione di questo strumento per sostenere e promuovere ancora meglio il comparto del vino calabrese. Per questo motivo, per il decennale, abbiamo progettato alcune iniziative che lanceremo nei prossimi giorni.

    Intanto vi presentiamo il logo celebrativo del 10 anno, ideato dal nostro reparto creativo (gagliardiassociati.com) che accompagnerà le attività programmate per il prossimo anno. Rimanete connessi.

  • Due cantine calabresi in Opera Wine 2019

    Due cantine calabresi in Opera Wine 2019

    Opera Wine 2019 è la selezione e degustazione dei 100 vini migliori d’Italia di Wine Spectator, organizzata da Vinitaly International, che da qualche anno fa da prologo al Vinitaly (sarà di scena il 6 aprile 2019, a Verona). Tra i 100 ci sono i vini di Ippolito 1845 di Cirò Marina (KR) e di Odoardi di Nocera Terinese (CZ).

    L’annuncio della lista definitiva dei vini scelti è arrivato direttamente dalla voce di Alison Napjus, il 26 novembre, a “Wine2Wine”, business forum firmato da VeronaFiere & Vinitaly.

    Qui la lista completta > clicca

  • L’onda calabra al Mercato FIVI 2018

    L’onda calabra al Mercato FIVI 2018

    16 vignaioli indipendenti, una pastora e una ristoratrice a Piacenza per il grande mercato della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti LE FOTO

    di Roberto Polisicchio

    A Piacenza nella grande vetrina della Fivi del 24 e 25 novembre 2018, come ogni anno, la Calabria riscuote un successo strepitoso. Io ci sono stato.

    La mia avventura FIVI è iniziata da tempo, con i soci storici calabresi è cominciata una consuetudine di rapporti che si è tramutata in amicizia e stima reciproca. Non sono un esperto, semplicemente un appassionato di enogastronomia: quando ero giovane il mio maestro è stato papà (scomparso da anni, classe 1925) che mi ha insegnato ad apprezzare la vita, i piaceri della tavola e soprattutto la passione per il “lavoro ben fatto” e per la tutela dell’ambiente; valori quest’ultimi che riscontro, giorno dopo giorno, nella sensibilità e nelle aspirazioni degli associati Fivi. Dunque, come nel passato, ho partecipato al Mercato dei vignaioli indipendenti per conoscere, degustare ed acquistare vini artigianali: ottava edizione da record con un numero crescente di espositori nel 2018 600 di cui 16 calabresi (nella settima 509 di cui 11 calabresi nella sesta 425 di cui 7 calabresi) e di pubblico 18.500 visitatori (15.000 il 2017 e 9.000 il 2016).

    Perché andare al Mercato FIVI? Lo spiega Cataldo Calabretta < Tre cose per cui vale la pena fare il mercato: è una grande opportunità per le aziende “periferiche”, come quelle calabresi, di farsi notare, è il secondo evento più importante in Italia per quantità di pubblico, è l’occasione di fare nuove amicizie e confrontarsi con altri produttori, grazie alla sua formula orizzontale, un produttore al suo debutto nel mondo del vino si trova al suo fianco uno storico produttore, un’esperienza di arricchimento incredibile!
    Poi non meno importante l’assemblea dei vignaioli, che rappresenta il momento di confronto e di condivisione dei problemi dei vignaioli, che racconta al meglio il principio cardine della fivi: essere l’associazione che rappresenta nelle istituzioni i vignaioli italiani.

    Nel tourbillon di assaggi, mi sono fermato in tutti gli stand calabresi, riporto le dichiarazioni di qualche cantina partecipante così Carla e Laura Pacelli < Per noi il Mercato dei Vini FIVI a Piacenza è un appuntamento irrinunciabile: non solo per la visibilità e le opportunità che offre ma anche per l’energia che ogni anno possiamo condividere e riusciamo ad alimentare con tutti gli altri Vignaioli d’Italia presenti; un’atmosfera che solo qui si crea, anche più che a Fivi a Vinitaly. Quella che conferma che il lavoro che stiamo facendo resterà e conterà nel futuro per lo sviluppo del vino italiano>. Cosmo Rombolà < sono titolare della piccola azienda vitivinicola, Cantina Masicei, partecipare a questa fiera, per il secondo anno consecutivo, è un’occasione unica di crescita e confronto con altre aziende già avviate, passeggiando al mercato dei vini si percepisce tutto l’entusiasmo che anima tutti noi vignaioli indipendenti e il forte amore per i territori da cui proveniamo>. Claudio Viola dopo aver ricordato che anche la sua cantina partecipa per il secondo anno al mercato di Piacenza, specifica il motivo <crediamo molto in questa associazione che raggruppa solo cantine che vinificano le proprie uve garantendo prodotti di alta qualità>. Giuseppe Chiappetta (Terre di Balbia) < a FIVI per la seconda volta, la cosa più entusiasmante è la partecipazione di moltissimi giovani visitatori, tutti molto preparati ed alla ricerca di novità. Come Calabresi dobbiamo sfruttare questa opportunità con i nostri prodotti puntando sui nostri vitigni da vinificare in purezza >. Christian Vumbaca (Scala cantina e vigneti) dice <entusiasti di partecipare per il secondo anno a questa splendida manifestazione, ci sentiamo di far parte di una grande famiglia, piena di persone che ci mettono passione e amore nel produrre vini in cui risalta la genuinità, la tipicità e la territorialità>. Infine, l’esordiente Eugenio Cundari < primo anno a Piacenza: bellissima esperienza da rifare assolutamente, esplosione di profumi e sapori dei vignaioli indipendenti con scarpe grosse e cervello Fivi…>.

    Ho un grande rispetto per questi vignaioli che cercano di dare ai propri vini un’identità unica, ho vissuto per due giornate magici momenti fatti di attenzioni e di tradizioni vinicole: li vedi colmi di “adrenalina pura” con una voglia di far conoscere i propri vini e specialmente di migliorarli anno dopo anno.

    Siamo accorsi in massa, infatti sempre un maggior numero di persone abbraccia la filosofia di consumare vino della Fivi, perché coltivare ed affermare dei valori accresce la credibilità e proprio al Mercato di Piacenza oltre ad ascoltare i racconti del vino, il prodotto viene tastato con le proprie mani cioè con l’olfatto e il gusto.

    Devo ammettere che in questo Mercato mi sento a mio agio, ma cosa accomuna i visitatori? Credo le emozioni che ti dà il mondo FIVI, chiedo ad amici piacentini in visita le loro impressioni, secondo il dottor Andrea Chiozza < ogni anno sempre più grande, più ricco e più coinvolgente. Si ha la possibilità di scoprire ogni anno nuovi vignaioli, con modalità conviviali, rilassanti, ideali per gli appassionati del vino>, l’avvocato Maria Letizia Pellacani aggiunge < una manifestazione davvero di alta qualità, con spunti interessanti per tutti, dal semplice curioso non addetto ai lavori al super esperto. Un grazie soprattutto ai vignaioli calabresi, professionali, entusiasti, veri ambasciatori della loro splendida terra >. Girando senza tregua nei vari stand si incontrano tra il pubblico persone che magari non vedi da tempo come l’avvocato Edoardo Ferragina arrivato con alcuni amici da Viareggio che osserva: < nonostante l’elevato numero di visitatori l’organizzazione mi è parsa impeccabile. Non mi avventuro in giudizi tecnici sulla qualità dei vini, non essendo un esperto, ma posso dire che questa fiera si contraddistingue per l’aria molto familiare e rilassata che si respira fra i vari stand. I produttori più che competitor mi sono sembrati una squadra di amici e questo clima giova sicuramente alla buona riuscita della manifestazione.

     

    Ricorderò a lungo questi mercati di Piacenza e mi auguro che il vino FIVI, in particolare quello calabrese, disseti tante generazioni.

     

    Gli espositori calabresi: ‘A VITA, CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE, TENUTE PACELLI, TENUTA DEL CONTE, SCALA CANTINE E VIGNETI, DELL’AQUILA, CASA COMERCI, SANTINO LUCÀ, CANTINE VIOLA, CANTINE MASICEI, TERRE DI BALBIA VITICOLTORI IN ALTOMONTE, CANTINA CUNDARI EUGENIO, CANTINE ELISIUM, CERCHIARA AGOSTINO, LE MOIRE, ROMANOVINI DI ROCCO PIRITO. Per la Calabria, nel padiglione due, area food, erano presenti anche Maria Procopio e Pasquale Pino dell’Azienda Santanna (Amantea, Cs) che produce formaggi di capra. Per la nostra regione, è stato promosso punto d’affezione Fivi il Donna Orsola Restaurant di Ricadi (VV).

  • Bibenda (FIS) 2019, i 5 grappoli calabresi

    Bibenda (FIS) 2019, i 5 grappoli calabresi

    Assegnati i 5 grappoli diBibenda 2019,  edizione n. 21 della guida curata dalla Fondazione Italiana Sommelier (Fis) di Franco Maria Ricci. Nella prima edizione, datata 1999, c’erano 713 aziende, e 156 vini premiati con il massimo riconoscimento, nell’ultima edizione le cantine sono 2029, e i vini premiati 609 a raccontare “un contesto produttivo che ha visto crescere la qualità in maniera diffusa su tutto il territorio nazionale”, spiegano i curatori della guida.

    Per la Calabria i vini premiato sono 3:
    Cirò Rosso Classico Superiore Ripe del Falco Riserva 2010 – Ippolito 1845
    Gravello 2016 – Librandi
    Greco 2017 – Statti

  • Berebene 2019 del Gambero Rosso, i premi

    Berebene 2019 del Gambero Rosso, i premi

    La guida Berebene, è una pubblicazione storica, per il Gambero Rosso, che ha esordito nel 1991 con il nome di Almanacco del Berebene, seguendo l’idea che un vino quotidiano e di qualità fosse possibile. All’epoca la soglia di prezzo presa come limite massimo erano 10.000 lire, e i vini ritenuti meritevoli di entrare in guida per l’ottimo rapporto qualità/prezzo erano 1500.

    Oggi, la pubblicazione che accompagna gli appassionati e gli specialisti del settore all’acquisto intelligente, comprende 895 vini che rientrano in una fascia di riferimento da 10 a 13 euro. Solo 12 mesi fa erano 773 e un anno in cui la platea di vini meritevoli di entrare nella selezione si è molto allargata, ma l’aumento non si deve a nessuna particolare novità, se non alla sempre più consapevole sicurezza che in Italia, sempre più spesso, è possibile concedersi un’ottima bottiglia senza svuotare il portafogli.

    Nelle 9 etichette che incarnano, per i curatori, lo spirito della pubblicazione (tre di bianco, tre di rosso e tre di rosato suddivise tra nord, centro e sud) figura il Cirò Rosato ’17 dell’azienda Malena di Cirò (KR) che si aggiudica Premio Qualità/Prezzo Vini Rosati.

    Oltre a questo podio nazionale, la guida assegna i Premi Qualità/Prezzo Regionali che quest’anno va al Libìci ’15  di Casa Comerci di Nicotera (VV).

     

  • Il Critone, un calabrese nella Top 100 di Wine Spectator

    Il Critone, un calabrese nella Top 100 di Wine Spectator

    Dal 1988 la cosiddetta “Bibbia” del vino in America, Wine Spectator, fondata nel 1976, compila la lista dei 100 migliori assaggi effettuati durante l’anno dalla grande redazione che alimenta contenuti della prestigiosa rivista e nell’ultimo numero in uscita a Dicembre racconta le storie delle aziende e dei vini menzionati.

    La Top 100 del 2018, da poche ore annunciata in anteprima, rappresenta una grande occasione di visibilità commerciale per il vino italiano. Torna in prima posizione un vino nostrano, simbolo della rinascita post-metanolo, il Sassicaia. Questa esposizione mediatica data dal primo posto garantisce una grande occasione anche per gli altri 13 vini italiani presenti in lista e grazie al Critone dell’azienda cirotana Librandi, la Calabria del vino conquista un posto in quella che è considerato l’olimpo del vino mondiale.

    Si tratta – commenta la famiglia Librandi – di un premio al vino, ma in qualche modo anche al lavoro di tutto il nostro team ed il fatto che lo abbia ricevuto proprio il ‘Critone’ rimane un evento pieno di significato, a testimonianza di come la nostra azienda abbia investito, lavorato e puntato con forza alla produzione di qualità, facendo sì che questa fosse accessibile ai più. Il mercato ha sempre gratificato il ‘Critone’ e questo premio in qualche modo ne suggella e impreziosisce i risultati“.

    “Fresco, floreale, con sentori di fiori di tiglio, kiwi, pesca e sorbetto all’arancia sanguinello, questo bianco di medio corpo è supportato da un’acidità vibrante e si sofferma su spezie e accenti di grafite”, afferma Wine Spectator nella nota di degustazione.

  • L’Enoteca Regionale in Germania per la “Settimana della cucina italiana nel mondo”

    L’Enoteca Regionale in Germania per la “Settimana della cucina italiana nel mondo”

    Cene a tema con menu ed itinerari enogastronomici e territoriali tra Saarbrücken, Francoforte e Offenbach alla scoperta dei saperi e dei sapori calabresi

    Ricco e variegato il programma della Terza settimana della cucina italiana nel mondo che quest’anno il Consolato Generale d’Italia a Francoforte ha organizzato proponendo a Francoforte, Offenbach e Saarbrücken un ricco tour di eventi per raccontare i saperi ed i sapori calabresi.

    Il ciclo di eventi culturali promosso dal Ministero Affari esteri italiano vede impegnato il Consolato Generale di Francoforte insieme a Enit Francoforte, all’Enoteca Regionale Casa dei Vini di Calabria, a Ballabio Winery, Fedegari Group, AIC delegazione di Francoforte, associazione ristoratori in Germania ARMIG, Camera di commercio italiana per la Germania ed enoteca Emilia Romagna. Sette eventi in vari settori che si contraddistinguono per cene a tema con menu ed itinerari enogastronomici e territoriali alla scoperta dei saperi e sapori calabresi con il cuoco Carmelo Fabbricatore e lo chef Ivan Carelli, sfide tra metodi classici “le bollicine” della Calabria e dell’Oltrepo Pavese con due serate chiamate “AperItalia”, una cena di gala dedicata all’Emilia Romagna, ma anche un incontro-presentazione del libro “La cucina salvavita” (Gribaudo, 2017) della giornalista Santa di Salvo.

    Dal 16 al 23 novembre, dunque, l’Enoteca regionale Casa dei vini di Calabria, presieduta da Gennaro Convertini, sarà impegnata nella circoscrizione consolare di Francoforte per questo grande evento che si fonda su varietà, passione, identità, scoperta del territorio e dei prodotti DOP della Calabria.

    Per l’enoteca regionale calabrese è la seconda esperienza di partecipazione ad un evento di tale portata e rappresenta «una nuova occasione per presentare il ricco paniere di prodotti che la Calabria possiede – ha dichiarato Gennaro Convertini -: oltre al vino, le bollicine, l’olio extravergine di oliva, i salumi di maiale nero razza calabrese, la nduja, i formaggi saporiti delle nostre montagne, i preziosi agrumi, i fichi, la liquirizia, il torrone di Bagnara e tante altre prelibatezze cariche del gusto e di conoscenze tramandate, che si racconteranno negli eventi gastronomici in programma».

     

    Nella foto Gennaro Conventini (Presidente Enoteca Regionale) con il Console Maurizio Canfora (primo a destra) e la Sindaca di Saarbrucken (al centro)

  • Il Cirò entra nel patto dei “vini rosa italiani”

    Il Cirò entra nel patto dei “vini rosa italiani”

    Il Consorzio calabrese entra nel Patto d’Intenti per la tutela e la promozione unitaria dei vini rosa italiani assieme al Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino.

    Il Consorzio Vini Cirò e Melissa entra ufficialmente a far parte del Patto del Rosé. L’accordo, siglato durante il Merano Wine Festival dal Presidente del Consorzio Raffaele Librandi, sancisce la visione comune sul futuro del vino rosa. Con il Patto del Rosé i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, del Valtènesi, del Cerasuolo d’Abruzzo, del Castel del Monte, del Salice Salentino, e ora anche del Cirò, sottolineano la volontà di perseguire un obiettivo preciso: valorizzare il vino rosa autoctono e portare nel mondo uno stile italiano del rosé, fatto di un’interazione unica e irripetibile tra il sapere umano e la peculiare vocazione di vitigni tradizionali, suoli e climi. I territori sono quelli che da sempre esprimono una particolare vocazione nella produzione di vini rosé e che costituiscono oggi i capisaldi dei rosati a menzione geografica ottenuti da uve autoctone.

    “Siamo felici che anche il Consorzio Vini Cirò e Melissa sia entrato a far parte del Patto del Rosé – spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio del Chiaretto di Bardolino e capofila del progetto – a conferma del fatto che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Quello della DOC calabra è un territorio che ha molto in comune con quello delle altre cinque realtà che hanno aderito all’accordo, un territorio ricco di storia e di tradizione, produttore di uno dei vini rosati più antichi e apprezzati”.

    “Entrare nel Patto del Rosé con gli altri cinque Consorzi – continua Raffaele Librandi – significa valorizzare ulteriormente il Cirò e il suo patrimonio storico-culturale di grande valore. Basti pensare che viene considerato uno dei più antichi vini al mondo, già prodotto quando Cirò era una colonia greca ed era conosciuta come Cremissa”.

    Il Cirò rosato, ottenuto da uve gaglioppo, viene prodotto in una zona DOC compresa tra i Comuni di Cirò, Cirò Marina, Crucoli e Melissa, in provincia di Crotone. Le sue origini risalgono alla Grecia antica: il vino di oggi è un discendente diretto del Krimisa, che veniva offerto ai vincitori dei Giochi Olimpici. A testimonianza del fatto che da sempre il territorio è legato al mondo del vino, a Cirò si ergeva un importante tempio greco dedicato a Bacco, divinità del vino.

    L’auspicio dei sei Consorzi di tutela è quello di giungere presto alla costituzione di un Centro del Vino Rosa Autoctono Italiano che possa essere sede di confronto, promozione e ricerca.

    Nella foto Raffaele Librandi (secondo da sinistra)

  • “Vini Artigianali Italiani” il repertorio di Castagno Gravina Rizzari

    “Vini Artigianali Italiani” il repertorio di Castagno Gravina Rizzari

    È appena uscito “Vini Artigianali Italiani” il nuovo lavoro del collaudato trio Castagno Gravina Rizzari per i tipi di Paolo Bartolomeo Buongiorno. L’ultima fatica editoriale del gruppo di giornalisti, che da qualche anno firma insieme libri/guide come Vini da Scoprire e la Riscossa dei vini leggeri (Giunti), è un repertorio delle novità scovate nel corso dell’anno. La novità assoluta dell’opera è la scelta di “abbinare” ad ognuno dei 118 vini menzionati, un’opera d’arte o un particolare di essa che “costituisce un ambiente di lettura per i testi, ai quali è legata per analogie semantiche, cromatiche, materiche, compositive, metaforiche, storiche e concettuali“.

    Il libro è dedicato ai vini artigianali e  l’ambito di azione dell’indagine è definito dallo stesso Gravina in una delle schede quando afferma che “nel vino, la concretezza di un approccio artigianale fondato sull’osservazione, che rinuncia ai protocolli e reinventa a ogni stagione le sue strategie di lavoro in vigna e in cantina, può approdare ad un oggettivo incremento della biodiversità e della qualità”.

    Il libro colpisce anche per un aspetto, che potrebbe sembrare marginale ma che ne racconta la cifra estetica complessiva: la confezione. I materiali scelti, la cura artigianale della realizzazione, la grafica asciutta e diretta restituiscono un manufatto di grande pregio anche dal punto di vista materiale oltre che di contenuto, ca va sans dire.

    Tra le 118 storie del volume ne scovano 4 in Calabria:

    Cielo, Cantina Benvenuto – Francavilla Angitola (VV)
    Cirò Rosato, Tenuta del Conte – Cirò Marina (KR)
    Caraconessa, Fezzigna – Melissa (KR)
    Gemme Cirò, Dell’Aquila, Cirò Marina (KR

     

    Per comprare il libro clicca qua

     

  • Il Territorio del Cirò vince l’ottavo premio Vinarius

    Il Territorio del Cirò vince l’ottavo premio Vinarius

    La magnifica terra del Cirotano si aggiudica il riconoscimento dell’Associazione delle Enoteche Italiane
    La preziosa terra del Cirotano ha vinto l’ottava edizione del Premio al Territorio, il riconoscimento che Vinarius attribuisce un particolare ambito geografico in virtù della sua vocazione vitivinicola, del suo paniere agroalimentare, dello sviluppo sostenibile, della tradizione, della storia e della sua accoglienza turistica. 
    L’area vitata del Cirò è una fra le più prestigiose della Calabria; una tradizione millenaria la lega alla produzione vinicola in un ambiente unico al mondo che da una parte abbraccia il mare e dall’altra è stretto fra le montagne, come spiega Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio del Cirò. 
     
    Sono particolarmente felice che l’associazione abbia scelto per l’8a edizione il territorio Cirotano – dichiara Librandiper portarlo all’attenzione del pubblico di consumatori e appassionati del quale parleremo per tutto il prossimo anno. Ritengo importantissima questa scelta di riscoprire grandi territori di cui l’Italia è ricca, soprattutto in questo momento storico, per sostenere il settore e i giovani imprenditori dell’agroalimentare e turismo”.
     
    Vinarius, l’Associazione delle Enoteche Italiane, rinnova anche quest’anno il suo impegno nella promozione e nella valorizzazione del patrimonio paesaggistico ed enogastronomico italiano e dal palco del Teatro Puccini, durante il Merano Wine Festival, il Presidente, Andrea Terraneo, ha esposto la motivazione con la quale è stata premiata la terra del Cirò: “Sorprendenti contrasti la caratterizzano e aspre contraddizioni ne fanno il concentrato di mare, terra e vento magicamente fuse e sapientemente domate nel tempo dall’uomo che le ha trasformate in arte, storia e cultura di cui la magna grecia è  un patrimonio trasmesso di generazione in generazione.
     
    L’annuncio di oggi è solo l’inizio di un cammino fianco a fianco fra Vinarius e l’area del Cirò: il Premio al Territorio prevedrà nei prossimi mesi un viaggio studio delle Enoteche Vinarius nel territorio premiato e la degustazione in contemporanea in tutte le enoteche dell’Associazione.
     
    VINARIUS è l’associazione delle enoteche italiane che, ad oggi, conta un centinaio di locali sul territorio nazionale e una decina in tutto il mondo, impegnati nella promozione della cultura del vino italiano. L’associazione, nata nel 1981, si occupa in concreto della formazione dell’enotecario, dei suoi collaboratori e dipendenti, degli aggiornamenti professionali, individuando e ponendo in essere tutta una serie di attività che vanno dall’organizzazione di viaggi studio a stage di approfondimento nei vari luoghi di produzione, partecipando attivamente a convegni, mostre, fiere, manifestazioni di vario genere.
  • A Cirò (KR) la Giornata Europea dell’Enoturismo

    A Cirò (KR) la Giornata Europea dell’Enoturismo

    Si dice enoturismo, si legge capacità ed opportunità di raccontare e promuovere, attraverso le migliori produzioni vitivinicole, la particolarità e la varietà dei territori, autentici mosaici naturali che prendono colori, profumi e sapori dal microclima in cui si sviluppano; la tradizione secolare che si tramanda di padre in figlio; il patrimonio culturale, identitario e paesaggistico che ne fa da sfondo. – Mancano 2 giorni all’evento regionale che intende mettere insieme tutte queste declinazioni. È tutto pronto per la 4a edizione dell’evento regionale FESTA del VINO CALABRESE e dell’ENOTURISMO – Vino Novello sotto il Castello, che a CIRÒ, DOMENICA 11 NOVEMBRE 2018, FESTA DI SAN MARTINO, dalle ORE 17, porterà nel borgo storico della Città del Vino e del Calendario, le aziende vitivinicole e dell’agroalimentare di qualità calabresi.

    Il Sindaco e coordinatore regionale delle CITTÀ DEL VINO calabresi Francesco PALETTA esprime soddisfazione per le numerose adesioni manifestate dalle associazioni di categoria e dalle reti associative ufficiali, dai piccoli produttori di agroalimentare a filiera corta ed artigianali dell’intero territorio regionale che andranno ad impreziosire l’itinerario emozionale, del gusto e sensoriale all’interno del borgo.

    L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale insieme al Progetto NOSTOS – Marcatori Identitari per i Turismi ed all’Associazione Europea OTTO TORRI sullo JONIO, in collaborazione con l’associazione Giovanni PAOLO II, l’associazione culturale LE QUATTRO PORTE e la PROLOCO CIRÒ, si inserisce nel quadro delle iniziative 2018 della GIORNATA EUROPEA DELL’ENOTURISMO.

    Si partirà da PIAZZA della REPUBBLICA. Qui, all’interno dello stand comunale, insieme alle sacche ed ai calici, sarà distribuita la mappa curata dal Progetto NOSTOS che nei mesi scorsi, si è fatta promotrice di una partecipata invasione pacifica tra i vicoli e le strade meno praticate e note del borgo storico. L’itinerario seguirà quel percorso. Passando da ROCCA DEL DIAVOLO, la kissing zone, la terrazza degli innamorati con vista su MELISSA, STRONGOLI, S.NICOLA DELL’ALTO, VERZINO, PALLAGORIO, UMBRIATICO e CRUCOLI; dalla TERRAZZA del PALAZZO dei MUSEI dove, attraverso il telescopio, ci si potrà spingere con lo sguardo sui tetti del borgo e fino ai vigneti. Si potrà ammirare la zona marina protetta di MARINELLA da PIAZZA DELLA LEGALITÀ E DELLE LIBERTÀ; PUNTA ALICE  dal BASTIONE CANNONE. Da non perdere il panorama dalla TIMPA che si affaccia sul borgo e su rione VALLE.

    Il percorso sarà impreziosito dagli stand dei produttori che fanno parte delle reti del CONSORZIO di TUTELA VINI DOC di CIRÒ e MELISSA, dell’enoteca regionale CASA DEI VINI di CALABRIA, della CIA, delle due Condotte Slow Food POLLINO SIBARITE ARBERIA e CROTONE, CONFAGRICOLTURA e COLDIRETTI Catanzaro, CROTONE e VIBO VALENTIA.

    Nel corso della serata resteranno aperte tutte le caratteristiche chiese del Centro Storico e tutte e 4 le diverse aree museali di CIRÒ: quella contadina e del vino, quella archeologica, quella dedicata al cirotano Giano LACINIO l’ultimo grande alchimista della storia universale e quella dedicata a Luigi LILIO

    CS

    foto da www.lavinium.it

     

  • #unbicchieredivinoperunpulmino

    #unbicchieredivinoperunpulmino

    La notte del 26 Settembre scorso, un incendio di natura dolosa, ai danni della cooperativa “Tre Melograni” di Cirò Marina, ha bruciato il pulmino utilizzato per il trasporto dei bambini che frequentano la scuola paritaria “Baby kinder park”.

    Per questo motivo l’ 11 Novembre a partire dalle 17, Fondazione Italiana Sommelier, con lo slogan #unbicchieredivinoperunpulmino, ha deciso di organizzare una degustazione di vini e utilizzare il ricavato per poter sostenere l’acquisto di un nuovo scuolabus.

    Numerose cantine del Consorzio di Cirò e Melissa, tra cui Cataldo Calabretta, Fezzigna , Tenuta del conte, Salvatore Caparra, Brigante, Librandi, Sergio Arcuri, Dell’Aquila, Scala, Romano, Pizzuta del principe, Greco, ‘A vita, Adamo e Romano, Capoano, Mangone e Beppe Vulcano, parteciperanno mettendo a disposizione i loro vini.

    Si potranno degustare anche le specialità dell’azienda agricola “Masseria De Tursi” e del panificio “Mastropane Greco”.

    Per l’ingresso è prevista una donazione minima di 10 euro che permetterà la degustazione di tutti i vini. In serata si terrà una riffa ed in premio ci sarà una selezione di bottiglie dei produttori che hanno aderito all’iniziativa.