• VINITALY 2017 #1. Viaggio inedito nella Calabria del vino con 10 appuntamenti d’autore

    VINITALY 2017 #1. Viaggio inedito nella Calabria del vino con 10 appuntamenti d’autore

    Un viaggio inedito nella Calabria attraverso 10 appuntamenti d’autore. La terra del sud dalla storia vitivinicola più antica, in piena evoluzione e rivoluzione, sarà protagonista al Vinitaly 2017 con un palinsesto di degustazioni e incontri, all’interno del padiglione (12) Calabria, con la stampa di settore, i guri e le penne tra le più autorevoli della scena internazionale, i buyer italiani e stranieri. Il palinsesto è curato da vinocalabrese.it, con la produzione esecutiva dello studio Gagliardi Associati.

    Sotto i riflettori il fermento vinicolo che vede in prima linea grandi aziende e vignaioli, produttori che hanno fatto la storia del mondo del vino calabrese, i giovani dell’avanguardia viticola e gli emergenti.

    Dal Pollino all’Aspromonte, passando per la Sila, con lo sguardo che spazia tra le coste bagnate dal mare Jonio e Tirreno, il percorso si dipana attraverso i terroir più vocati della regione, ricchi di tesori e nuove realtà.

    Un focus articolato che rivela, come mai prima ad ora, un comparto in pieno fermento in grado di competere sul palcoscenico globale e di primeggiare con un nuovo percorso di valorizzazione dei vitigni autoctoni.

     

    Il calendario partirà domenica 9 aprile con l’evento dedicato ai ROSATI CALABRESI alla presenza di Bernardo Conticelli – Responsabile Italia Bettane+Desseauvee e Ambasciatore dello Champagne in Italia. La Calabria che ha scoperto i vitigni a bacca bianca sarà declinata nel confronto con Richard Boudains di Decanter alle 13.30. Nel pomeriggio prima la degustazione dedicata ai ROSSI CALABRESI coordinata da Angelo Peretti di InternetGourmet in programma alle ore 15.00 e un’ora dopo NON SCURDAMMECE ‘O PASSITO: Mauro Giacomo Bertolli, Andar per vini de Il Sole 24 Ore, direttore di italiadelvino.com e presidente commissione del Merano Wine Festival accompagnerà il pubblico nella scoperta dei passiti del Pollino con il Moscato di Saracena e della Locride con il Greco di Bianco e di Gerace.

     

    Lunedì 10 aprile sarà il Magliocco ad aprire la serie di incontri nello spazio espositivo di Veronafiere presso il Padiglione 12 – quartier generale della collettiva di produttori calabresi. Il Vitigno delle terre di Cosenza sarà raccontato da Walter Speller Responsabile Italia Jancis Robinson. Per il secondo anno consecutivo, alle ore 13.00, l’esclusivo appuntamento di Intravino, il blog tra i più seguiti del web sarà ospitato nel padiglione Calabria. LA SCOPERTA DALL’AMERICA sarà l’appuntamento dedicato al contesto dell’internazionalizzazione del vino calabrese negli Usa con gli ospiti d’eccezione Cathy Huyghe – Forbes, Jeff Porter – Wine director, Mario Batali, Claire Hennessy – Colangelo & Partners, Alfonso Cevola – Import Wine Director, Southern Glazer’s, autore On the wine trail in Italy. All’appuntamento parteciperanno anche Maurizio Martina – Ministro Agricoltura, Nicodemo Oliverio – Commissione Agricoltura Parlamento italiano, Mauro D’Acri – Consigliere Regionale Delegato Agricoltura, Mario Oliverio – Presidente Regione Calabria.

     

    È dedicato invece al Cirò la mattina di martedì 11 aprile con Il Cirò delle piccole vigne il primo appuntameto con Armando Castagno, autore e degustatore e Matteo Gallello, giornalista Porthos offriranno un viaggio nella terra del Cirò. Seguirà alle 13.00 un focus sul Gaglioppo con la degustazione di annate storiche del Cirò Riserva. Evento che sarà affidato a Marco Sabellico, curatore della Guida “Vini d’Italia” del Gambero Rosso editore e Massimo Lanza, Responsabile Calabria della Guida “Vini d’Italia” del Gambero. L’areale di Reggio e Lamezia avrà uno spazio dedicato alle ore 15.30 coordinato da Giancarlo Gariglio, Direttore Slow Wine e Luciano Pignataro, giornalista de Il Mattino, autore del blog lucianopignataro.it e Slow Wine.

    Poi il gran finale nell’ultimo giorno della fiera di settore più importante del Paese con un arrivederci al Vinitaly 2018.

    ISCRIZIONI -> box@vinocalabrese.it

  • Rinasce la DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto

    Rinasce la DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto

    E’ stata presentata nella cantina Marrelli Wines, in località Sant’Andrea, la DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, denominazione salvata dopo 30 anni grazie al rosato “Bizantino” 2016 DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, appena imbottigliato. L’evento a cui erano presenti alcuni rappresentanti delle istituzioni del territorio, la stampa, ma anche esperti del settore come Maria Rosa Romano, presidente dell’AIS Calabria e Saverio Martino, componente Condotta Slow Food Crotone, è stato moderato dal giornalista Gianfranco Manfredi, esperto di enogastronomia. Durante la presentazione sono intervenuti anche Francesco Carvelli, Project Manager dell’azienda vinicola che si è fatto portavoce di una proposta di modifica del disciplinare vigente, oramai datato (1979) per far sì che lo stesso possa consentire la produzione di un vino bianco DOP Sant’Anna ed ha lanciato l’invito al vicesindaco di Isola Capo Rizzuto, Carmela Maiolo, presente all’iniziativa, di farsi portavoce di un incontro pubblico insieme ai pochi viticoltori rimasti nella zona per avviare un’azione di stimolo finalizzata alla ripresa produttiva dei vecchi vigneti secondo quanto previsto dal disciplinare della DOP. Subito dopo è seguito, inoltre, l’intervento dell’enologo dell’azienda, Vincenzo Ippolito, che ha posto, invece, in evidenza le peculiarità dei vini realizzati secondo il disciplinare della DOP Sant’Anna i quali presentano caratteristiche uniche per quanto riguarda acidità e freschezza di beva. “Molto si può fare per recuperare una storia antica – ha detto Manfredi – ma anche posti di lavoro, economia, in una stagione in cui anche in America parlano bene della Calabria e dei suoi prodotti tipici”. Il Vicesindaco del comune isolano, Carmela Maiolo, ha colto al volo l’invito, ripromettendosi di “impegnare la classe dirigente locale a spendersi per tale iniziativa che serve da stimolo all’economia, fortemente compromessa, di questo territorio. Occorre riconoscere l’abnegazione e la forte volontà dell’azienda di non far perdere occasioni di sviluppo a questa terra – ha aggiunto la Maiolo a proposito dell’ultima iniziativa imprenditoriale di Massimo Marrelli, il medico imprenditore che ha deciso di investire nel campo agro-alimentare e dell’energia pulita a Sant’Anna, località a ridosso dell’Aeroporto Pitagora. Dopo la presentazione e l’assaggio tecnico dei tre vini, il bianco Liberty, Igp Calabria 2016, il rosato Bizantino DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto e il rosso Lakinio, Igp Calabria 2013 è seguita una cena a base di piatti tipici locali. Il DOP Sant’Anna torna sulle tavole dei calabresi e magari, dopo il Vinitaly di Verona, potrà valicare anche i confini nazionali. L’azienda non solo è riuscita a ridar vita ad una denominazione importante, quale la DOP Sant’Anna, ma da diversi anni produce ben 5 etichette dai 15 ettari di vigneto biologico.

     

    Comunicato Stampa

  • Il New York Times insiste sulla Calabria

    Il New York Times insiste sulla Calabria

    Ormai il New York Times ha preso di mira la Calabria e torna a parlare di noi in una importante “classifica” dedicata a vitigni poco conosciuti da tutto il mondo. L’articolo è firmato da Eric Asimov, giornalista che si occupa di vino per l’importante quotidiano neworkese. Asimov fa una classifica di 12 uve “esotiche” e poco conosciute negli Usa e tra queste indica il gaglioppo come una novità da non perdere. A rappresentazione del vitigno cita i vini di ‘A Vita e di Cataldo Calabretta entrambi di Cirò e il Savuto.

    Come ammette lo stesso Asimov nell’introduzione, già qualche anno fa si preoccupò di segnalare agli americani una classifica rendendo famosi alcuni vini sconosciute: sicuramente, visto il prestigio della testata e del giornalista, si potrà ripetere la stessa performance anche per il nostro.

    La Calabria è in mezzo ad una rivoluzione, queste notizie, come quella di Caterina Ceraudo, incoronata prima chef donna per la Michelin, come la segnalazione sempre del New York Times della Calabria come unica tappa italiana per il 2017 ne decretano il riconoscimento internazionale che noi dall’interno già registravamo.

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  • 30 anni di Città del Vino

    30 anni di Città del Vino

    Siena 21 marzo 1987 – Roma 21 marzo 2017

    Nella sala Protomoteca del Campidoglio i sindaci dei territori vitivinicoli si ritrovano per il Trentennale dell’Associazione e presentare il “Libro Bianco” su sviluppo e prospettive dei Comuni associati. Lo studio descrive uno spaccato rurale di società italiana costituita da 407 municipi (l’11,7% della popolazione nazionale) dove si consuma meno territorio, dove spesso la cementificazione trova un argine nella vigna, dove ci sono più laureati e diplomati e più lavoro: nei borghi e nelle comunità del vino il tasso di disoccupazione è di circa 3 punti più basso della media nazionale. Merito anche dell’enoturismo? Tra il 2007 e il 2015 la crescita esponenziale di servizi e strutture turistiche: più 99% contro il 28% del dato italiano

     

    L’evento è stata anche l’occasione per consegnare il  Premio Città del Vino a ex presidenti dell’Associazione, giornalisti, ricercatori, amministratori e a 17 famiglie di produttori di altrettante regioni, per la Calabria è stata premiata la Librandi di Cirò a testimonianza regionale di un fenomeno che vede oltre il 90% della vitivinicoltura italiana  legata alle tradizioni e alla continuità familiare.

     

  • La Calabria a Dusseldorf per il ProWein 17

    La Calabria a Dusseldorf per il ProWein 17

    La Regione Calabria, con il Dipartimento Agricoltura e Risorse agroalimentari, parteciperà all’edizione 2017 di ProWein, la fiera tra le più importante a livello internazionale di vini e liquori, riservato ai soli professionisti del settore, che si terrà a Dusseldorf, in Germania, da domenica a martedì. Il salone, in particolare, è dedicato ai visitatori specializzati che operano nel commercio al dettaglio, nel commercio estero e all’ingrosso, nel commercio di trasformazione, nella gastronomia e nel settore alberghiero. A questa edizione della manifestazione fieristica prenderanno parte oltre 55.000 buyer e operatori del settore provenienti da ogni parte del mondo.

    Riparte quindi dalla Germania l’opera di valorizzazione dei vini calabresi, con la Regione che avrà uno stand istituzionale allestito dall’Associazione dei Sommelier della Germania, la De.S.A., Deutschland Sommelier Association.

    Alla fiera saranno presenti circa venticinque aziende calabresi, per un totale di oltre sessanta etichette di vini regionali.

    Il Dipartimento Agricoltura, insieme all’Associazione dei Sommelier della Germania, ed in collaborazione con l’Enoteca regionale “Casa dei vini di Calabria”, hanno elaborato un programma di animazione che parte dal sabato precedente l’apertura della fiera, con la partecipazione al Big Bottle Party, un evento serale fuori fiera, organizzato da “Falstaff”, una delle riviste di riferimento del mondo del vino in Germania.

    Con il giornalista della stessa rivista Otmar Kiem è prevista invece una presentazione di vini e territorio calabresi nello stand di Falstaff.

    Sono in programma, inoltre, tre degustazioni a tema, una sui bianchi, una sui rossi e una sui passiti calabresi, all’interno della piazza De.S.A., rivolta a quaranta ospiti specializzati, guidate dai giornalisti Christian Eder della rivista “Vinum” e da Veronika Crecelius.

    All’interno dello spazio Enoteca Calabria sono previste tre degustazioni giornaliere, alcune delle quali guidate dal giornalista e blogger Helmut Knall, supportato da Gennaro Convertini, presidente di Enoteca Regionale “Casa dei vini di Calabria”.

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  • Gianfranco Biondi, ricordo dell’enologo calabrese

    Gianfranco Biondi, ricordo dell’enologo calabrese

    Qualche giorno fa si ha lasciato l’enologo Gianfranco Biondi, uno dei più importanti riferimenti della Calabria del vino. Promotore e fondatore della Cooperativa Enocalabria, tra i primi a lavorare sul Magliocco e tra i più attivi a disegnare la nuova enologia calabrese anche con la redazione del disciplinare della nuova Terre di Cosenza Dop.

    Pubblichiamo un ricordo della sua amica e collega Saveria Sesto.

    Se n’è andato Gianfranco Biondi, enologo di Cosenza , dopo aver combattuto per anni .

    A lui sono legati  diversi vini di piccole aziende della Calabria che negli anni sono cresciute facendo un salto di qualità dallo sfuso alla bottiglia e si sono affermate con i vini doc Savuto e Donnici, poi diventati Doc “Terre di Cosenza”, ad indicare come si sia evoluto il panorama enologico negli anni.

    La formazione professionale di Gianfranco, come di chi scrive,   ha avuto due pilastri di questo mondo enologico: il prof Pietro Fabiano a Cosenza e il prof Eynard a Torino   presso la scuola   di specializzazione in enologia e viticoltura che hanno plasmato e impresso in chi li ha conosciuti i valori dello studio tenace, della caparbietà, della ricerca e dell’attaccamento al lavoro e alla terra.

    La vite ed il vino per Gianfranco sono state espressioni di bellezza da ricercare in ogni territorio e i vitigni autoctoni , già 25anni fa, sinonimo di autenticità , originalità, personalità e identità : Magliocco, Pecorello e Mantonico le sue varietà preferite che assurgevano da perfetti sconosciuti e ignorati nell’omologato panorama varietale.

    L’enologo Gianfranco Biondi nelle sua convinta azione li ha fatti risorgere : sono sue le prime prove di spumantizzazione del Mantonico presso la scuola agraria di Scigliano, le indagini sulla fermentazione malolattica dei vini bianchi della Calabria e poi l’interpretazione delle attitudini del Magliocco che era destinato prima a sparire da Donnici e poi ritornato nelle vigne.

    Amava il confronto e non faceva mancare il suo punto di vista dalla Sagra di Donnici, ad eventi, corsi di degustazione, convegni, concorsi , lì dove si parlava di vino e si degustava la sua presenza è stata sempre gradita per la puntuale competenza anche quale responsabile del laboratorio di analisi Enocalabria a Cirò.

    Oggi a suo nome possono parlare i vini: Antiche vigne, Savuto superiore, Savuto classico, Gida, Terre di ginestre , Iuvenis, sue creature nate nell’azienda di Gianfranco Pironti di Marzi (CS), giovane produttore che ha creduto nel suo enologo lasciandosi condurre in un viaggio fuori dal perimetro locale per varcare l’ Italia ed anche in Europa.

    Che siano i suoi vini e le viti che migliaia di volte ha osservato, scrutato, misurato ed interpretato a continuare a renderlo vivo. Noi possiamo solo dire grazie a Gianfranco per tutto quello che ci ha donato e lasciato in eredità.

    Saveria Sesto

  • La Calabria di Sorgente del Vino Live a Piacenza

    La Calabria di Sorgente del Vino Live a Piacenza

    Dall’11 al 13 marzo 2017 a Piacenza Expo torna la manifestazione che si ispira alla proposta etica di Veronelli. In libera degustazione e vendita diretta le etichette degli oltre 150 vignaioli italiani presenti, con un focus sui terroir di Umbria e Sardegna.

    “Il vino si fa nella vigna” ribadiscono all’unisono i 150 vignaioli provenienti da tutta Italia e ed Europa per raccontare e far conoscere ad appassionati e addetti del settore le nuove annate in vendita diretta. “Quando il vino è fatto senza aggiungere additivi e conservanti in cantina e rispettando i suoi naturali tempi di evoluzione ogni anno è una vera scoperta! Lo sanno bene le migliaia di persone che tornano ad incontrare questi vignaioli con la curiosità di assaggiare il frutto di una nuova vendemmia portando a casa qualche bottiglia che è piaciuta particolarmente.” spiega entusiasta Paolo Rusconi, ideatore della manifestazione.

    Sorgentedelvino LIVE, giunta ormai alla nona edizione, conta su un crescente interesse da parte del pubblico – 4000 le presenze nel 2016 – che raggiunge Piacenza Expo per conoscere, degustare e acquistare direttamente dai 150 vignaioli le nuove annate e i prodotti gastronomici del territorio, fatti rispettando la terra e il consumatore.

    Tra le aziende presenti quest’anno, non solo i nomi storici del vino naturale italiano, ma anche nuove proposte e giovani viticoltori scelti dall’organizzazione.

    Dalla Calabria 9 aziende a rappresentare il mosaico del territorio vitivinicolo regionale:

    • Cantine Lucà, Bianco, Reggio-Calabria
    • Casa Comerci, Nicotera, Vibo-Valentia
    • Cataldo Calabretta Viticoltore, Cirò, Crotone
    • Ciavola Nera, San Marco Argentano, Cosenza
    • Diana Azienda Agricola, Saracena, Cosenza
    • Giuseppe Calabrese, Saracena, Cosenza
    • L’Acino, San Marco Argentano, Cosenza
    • Stillo Agricoltura, Tarsia, Cosenza
    • Tenuta del Conte, Cirò Marina, Crotone

    Il programma di Sorgentedelvino LIVE 2017 prevede anche degustazioni guidate, incontri e conferenze: interessanti occasioni per approfondire la conoscenza di questo piccolo ma estremamente vitale settore dell’agricoltura italiana.

    Gli orari di apertura degli stand sono: sabato dalle 14 alle 19, domenica dalle 10 alle 19 e lunedì dalle 12 alle 18.

    Ingresso: 15 euro incluso calice da degustazione e catalogo.

    Per gli operatori Horeca (ristoratori, enotecari ed addetti ai lavori) sono previste modalità di accesso agevolate, previa registrazione sul sito www.sorgentedelvinolive.org entro lunedì 6 marzo 2017.

     

     

  • Incoming Calabria del vino

    Incoming Calabria del vino

    Venticinque buyer europei arrivera in Calabria per partecipare all’iniziativa “Incoming Calabria” organizzata dall’Istituto per il Commercio Estero (ICE), Unindustria Calabria e Kalos, il Consorzio agroalimentare per l’internazionalizzazione delle imprese calabresi.

    Per tre giorni 70 imprese calabresi, pugliesi, campane e siciliane ed i buyer provenienti da 11 paesi dell’Unione Europea si confronteranno nell’ambito di un ricco programma dedicato all’internazionalizzazione del settore agroalimentare che si articola in momenti seminariali, incontri meeting B2B e visite aziendali.

    L’avvio dei lavori si terrà in Confindustria Cosenza il 21 febbraio alle ore 10 con il seminario “Valorizzare le eccellenze del Made in Italy sui Mercati Internazionali”. Introdurranno i lavori per Unindustria Calabria il presidente Natale Mazzuca e Fortunato Amarelli, alla guida della Sezione Agroalimentare. Interverranno gli specialisti Domenico Del Sorbo e Achille Bianchi, Marcello Gentile dell’ufficio Agroalimentare e Vini ICE ed il Responsabile SACE, Mauro Pasqualucci.

    Una degustazione di prodotti tipici regionali offerti dalle aziende coinvolte sarà curata degli Chef del Consorzio Assapori.

    Il tour farà visita alle aziende settore vino e olio Magna Graecia, Ferrocinto e IGreco.

    Per il Presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca “siamo felici che l’Ice abbia inteso promuovere in Calabria una iniziativa che coinvolge tante realtà produttive del Sud Italia. La notizia del New York Times che ha indicato la nostra regione come uno

    dei 52 luoghi da visitare nel 2017 per la bellezza e varietà dell’enogastronomia indica come l’agroalimentare sia uno dei punti di forza della nostra economia. Dobbiamo continuare a lavorare per creare nuove sinergie e forme di collaborazione che consentano anche alle piccole realtà di raggiungere nuovi mercati”.

    “Promuovere l’immagine del prodotto calabrese nel mondo – dichiara il presidente della Sezione Agroalimentare di Unindustria Calabria, Fortunato Amarelli, alla guida anche del Consorzio Kalos – rappresenta una priorità per il sistema economico regionale. Avere l’opportunità di far apprezzare in loco a buyer selezionati il meglio delle produzioni regionali è ancora più importante perché favorisce l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Insieme all’Ice e con Sace e Simest si possono aprire nuovi mercati per le produzioni di qualità della Calabria”.

    La missione “Incoming Calabria”, rientra nella terza annualità del “Piano Export Sud” – Piano Azione Coesione (PAC) del PON Ricerca e Competitività 2007-2013 messo a punto dal Mise, coinvolge le aziende calabresi che hanno manifestato interesse rispondendo ad un apposito bando di selezione. I Paesi stranieri target dell’attività di incoming sono Albania, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Kazakistan, Polonia, Romania, Russia, Slovenia e Ungheria.

  • Le 8 aziende Ecofriendly della Calabria

    Le 8 aziende Ecofriendly della Calabria

    Vinibuoni d’Italia valorizza in collaborazione con Verallia, i valori che rappresentano il nuovo corso del vino italiano: produzioni bio, risparmio energetico e pratiche rivolte alla sostenibilità. Per questo motivo alcune delle aziende selezionate nella guida si sono meritate il riconoscimento di azienda Ecofriendly.

    Il territorio è il punto di forza del vino italiano, che sulle cultivar e sulla biodiversità ha costruito nel mondo il suo successo. Ma i consumatori, oggi, non chiedono solo più vini buoni e “tipici”: vogliono anche vini “sostenibili” dal punto di vista ambientale.

    Nel corso degli anni la guida ha monitorato un trend positivo che quest’anno annovera ben 731 aziende impegnate sui valori della sostenibilità ambientale su un totale di 1641 aziende inserite. Una percentuale molto significativa – il 44,5% – sul totale delle aziende selezionate.

    In Calabria le cantine selezionate sono

    – Cantine Elisium
    – Ferrocinto
    – Feudo dei Sanseverino
    – Ippolito 1845
    – L’Acino Vini
    – Malaspina Consolato
    – Senatore Vini
    – Statti

  • Breaking news: Anna Sacco si dimette

    Breaking news: Anna Sacco si dimette

    Anna Sacco ha rassegnato le sue dimissioni da Presidente dell’Associazione Accademia del Magliocco. 

  • Motta Santa Lucia in Città del Vino

    Motta Santa Lucia in Città del Vino

    Motta Santa Lucia entra nella rete Nazionale delle Città del vino e nel giorno della Santa Patrona del piccolo paese della Calabria, Paolo Benvenuti consegna la bandiera al sindaco Amedeo Colacino nella sala consiliare alla presenza di autorità , cittadini e appassionati del settore.

    Un momento di sobria celebrazione che vuole rappresentare un impegno per il futuro nell’ individuare forme di collaborazione tra l’amministrazione , l’associazione e le aziende sui temi dell’enoturismo, dell’ospitalità e della valorizzazione delle tipicità e dei piccoli borghi .

    Temi affrontati nell’arco della serata attraverso i contributi del sindaco e Paolo Benvenuti , di Ernesto Paola , caporedattore del settimanale italo-canadese Grandangolare, dello storico locale Mario Grandinetti, della docente della scuola Media Pina Mancuso, dell’agronomo Saveria Sesto e di Paolo Chirillo , titolare dell’azienda Le Moire, coordinati dal giornalista di Tele Italia Sergio Tursi Prato.

    A conclusione dell’incontro il brindisi finale con i vini Zaleuco a base Greco bianco ed il rosso Annibale da Magliocco dell’azienda presente ha suggellato un patto con tra i promotori del nuovo rilancio della viticoltura montana di Motta S. Lucia.

     

    Comunicato stampa

  • Radici del Sud 2017, i vini e gli oli meridionali

    Radici del Sud 2017, i vini e gli oli meridionali

    Per la prima volta quest’anno Radici affiancherà alla rinomata kermesse intorno ai Vini da Vitigno Autoctono Meridionali un ampio spazio dedicato agli Oli Extravergini del Sud Italia ospitando la produzione olivicola delle aziende già partecipanti alla manifestazione con le proprie etichette enologiche e anche quella di alcuni produttori di solo olio selezionati tra i più rappresentativi e pregevoli. In questa prima edizione del Salone dell’Olio Extravergine i produttori potranno durante le due giornate previste di apertura al pubblico presentare e offrire in degustazione tutti i loro oli extravergini mentre il resto delle numerose attività della nutrita settimana di Radici del Sud saranno dedicate ancora per quest’anno ai soli produttori di vino. Tra le novità infatti previste a Radici del Sud 2017 quella di concedere maggior spazio al Salone del Vino e al salone dell’Olio che rimarrà aperto per ben due giornate, le conclusive, per permettere l’affluenza del pubblico degli appassionati e degli addetti ai lavori domenica 4 giugno e lunedì 5 giugno.

    Nell’ottica di spingere le Cantine partecipanti a generare un’informazione completa e convincente della propria struttura e determinazione come conseguenze di un lavoro di organizzazione e preparazione attentamente studiato dove niente sia lasciato al caso, un’altra importante novità sarà rappresentata dall’eliminazione del servizio d’interpretariato finora a carico dell’organizzazione di Radici del Sud: ogni Cantina sarà pertanto chiamata a presentarsi al cospetto degli operatori stranieri e nazionali tramite un proprio delegato preparato a fornire ogni dettaglio tecnico, filosofia e suggestione che sottende all’attività produttiva.

    In questo modo dovrebbe essere più immediato e convincente poter trasferire, durante gli incontri con i compratori, le visita nelle Cantine, il concorso delle etichette in lizza e il Salone del Vino, l’idea di un settore agguerrito e capace di affrontare la sfida globale con mezzi autonomi e più che sufficienti a chi si rivolga con curiosità e interesse al mondo del Vino da Vitigno Autoctono del Sud Italia e ne debba comunicare il messaggio.

    Nel novero, inoltre, dei buyer e dei giornalisti chiamati ad esprimere il proprio giudizio riguardo alle etichette in concorso, la quota degli esperti italiani, dei grandi conoscitori dei vini autoctoni del Sud, sarà numericamente più importante rispetto alle precedenti edizioni della manifestazione perché anche in sede di valutazione dei vini e confronto con gli altri giurati i particolari caratteri identitari dei vari vitigni possano essere più facilmente riconosciuti e apprezzati anche dai meno avvezzi a questo particolare comparto enologico.

    I press-tour, infine, quest’anno si terranno nelle Terre del Primitivo, passando per l’Alta Murgia, nei territori del Nero di Troia e nelle terre dell’Aglianico e del Gaglioppo.

     

    L’idea alla base degli interventi migliorativi inseriti, nasce dalla necessità di offrire agli operatori esteri un quadro sempre più appassionante del Sud Italia ma che anche ne evidenzi l’organizzazione e l’efficienza raggiunte nel corso degli ultimi anni tali da consentirgli di imporsi al vasto pubblico senza incertezze o dovendo dipendere anche solo in parte dalle indicazioni di addetti ai lavori terzi seppur esperti, ma estranei alla sua realtà.

     

    La sede delle attività di Radici del sud sarà lo spettacolare Castello di Sannicandro di Bari coinvolto in ogni suo spazio, dalle sale superiori a quelle del museo per finire alle scuderie.