• Magliocco, nasce l’Accademia dedicata al vitigno calabrese

    Magliocco, nasce l’Accademia dedicata al vitigno calabrese

    Si chiama “Accademia del Magliocco” l’associazione nata pochi giorni fa a Cosenza con il preciso intento di promuovere la cultura, la diffusione e la valorizzazione dei vini prodotti dalle uve dei vitigni autoctoni calabresi, con particolare attenzione per il vitigno “Magliocco” prodotto nel territorio delle Terre di Cosenza Dop e del Savuto Dop.

    Ne fanno parte, come soci fondatori, sedici professionisti che ruotano attorno al settore vitivinicolo, della comunicazione enogastronomica, della promozione territoriale, della ristorazione, dell’imprenditoriale e della cultura, che nella serata di costituzione del sodalizio hanno scelto all’unanimità, in qualità di presidente, Anna Sacco. Funzionario pubblico, esperta in processi di internazionalizzazione e di sviluppo del territorio con 15 anni di esperienza tra Italia e Paesi esteri ed amante del vino la Sacco sarà affiancata dal comitato direttivo composto Francesco Mauro Minervino, Maurizio Rodighiero, Simona Crea e Mario Reda.

    L’associazione Accademia del Magliocco nasce con lo scopo di attivare studi e attività di ricerca in ambito storico, culturale e tecnico-scientifico sui vitigni autoctoni calabresi e sui vini da essi derivanti, allo scopo di colmare le lacune di conoscenze che attualmente ne rallentano e penalizzano la competitività sui mercati nazionali e internazionali, promuovere attività di ricerca sul territorio di prodotti gastronomici e ricette storiche e tradizionali oltre a particolari emergenze di carattere ambientale, architettonico, storico-artistico di ambito materiale e immateriale che possano valorizzare gli aspetti più tipici e tradizionali del Magliocco dolce e dei vitigni autoctoni presenti nel territorio delle Terre di Cosenza DOP e del Savuto DOP. Tra le attività previste anche l’ambito della formazione finalizzata alla diffusione della conoscenza dei vitigni autoctoni calabresi, dei vini da essi derivanti e dei territori dai quali essi hanno origine, rivolte ai consumatori e agli operatori del commercio e della ristorazione; la valorizzazione delle produzioni vitivinicole e la attività di sperimentazione e divulgazione anche attraverso la pubblicazione di materiali cartacei e multimediali.

    «C’è tanto lavoro da fare – ha commentato subito Anna Sacco, ringraziando i soci fondatori per la fiducia accordatale – e sono certa che la passione comune ci guiderà e ci consentirà di realizzare iniziative ed interventi significativi per la promozione e la valorizzazione del Magliocco e del territorio in cui esso si produce. Nasciamo con la volontà di mettere insieme le risorse umane e culturali di cui l’associazione è ricca con le altrettanto poderose ricchezze di cui il territorio a cui facciamo riferimento è pregno, certi che la valorizzazione del nostro vitigno innescherà sinergie utili allo sviluppo della nostra area». 

  • Un calendario dedicato al vino

    Un calendario dedicato al vino

    Con i migliori e significativi bozzetti degli studenti che hanno partecipato al concorso Nazionale di Città del Vino nasce il calendario 2017 curato dalla docente Saveria Sesto.

    I disegni interpretano a proprio modo il vino tra i ricordi e i discorsi dei nonni, gli sguardi sul paesaggio   e la formazione scientifica che si costruisce nel Liceo, arricchendo di contenuto didattico il lavoro attraverso dotte citazioni ed aforismi che accompagnano ogni mese.

    Il bozzetto esprime non solo il pensiero degli studenti ma anche un potente messaggio e una incisiva comunicazione che sorprende per il significato colto da seppur giovani  adolescenti ma attenti ai valori e lontani da omologazioni .

    I dodici mesi, la copertina e la controcopertina parlano del vino come elemento caratterizzante dell’Italia e strumento di unità nazionale dal nord al sud della penisola, di valore culturale che si attribuisce al territorio, al paesaggio, all’ambiente rurale , all’economia viticola, all’arte stessa di produrre al Dna della vite e a ai personaggi del nostro Paese. A tale proposito il calendario è stato dedicato a Luigi Lilio, illustre scienziato della Calabria in occasione del 434° anniversario del calendario gregoriano mentre la copertina è dedicata a Galileo Galilei e alla sua celebre frase” Il sole con tutti quei pianeti che gli girano intorno e da lui dipendono, può ancora far maturare una manciata di grappoli d’uva come se non avesse nient’altro da fare nell’Universo”.

    Autori del calendario sono gli studenti: Stefania Turquassio, Aurora Butera, Angela Furfari, Alessandra Paone, Maria Muraca, Emanuele Lupia Palmieri, Sara Savio, Maria Francesca Iannò, Maria Celeste Cosentino, Maria Grazia Scalercio, Giovanni Gemelli, Martina Pallaria, Martina Greco   Francesco Azzarito

    Presenti all’iniziativa la dirigente Caterina Calabrese, i Sindaci di Cirò, Mario Caruso e di Cirò Marina e coordinatore regionale di Città del Vino, Nicodemo Parrilla, il sindaco di Motta S. Lucia, Amedeo Colacino, Mario Maiorana presidente del MIVA (vivaisti viticoli) e Paolo Benvenuti che hanno apprezzato le idee dei liceali e la capacità della scuola di formare giovani consapevoli.

  • Bibenda 2017, la presentazione in Calabria

    Bibenda 2017, la presentazione in Calabria

    25000 vini eccellenti, 1900 aziende vitivinicole menzionate, 1900 ristoranti segnalati, 750 oli di qualità e 50 fantastiche grappe.
    “Bibenda 2017”, la guida digitale di Fondazione Italiana Sommelier dedicata al Talento italiano, sarà presentata il 14 gennaio ad Amantea, nella suggestiva cornice del “Palazzo delle Clarisse”. All’evento parteciperanno produttori, sommelier, giornalisti di settore ed enoappassionati, tutti desiderosi di celebrare il meglio della nostra produzione regionale.
    Arrivata alla diciannovesima edizione, quest’anno la guida si arricchisce della geolocalizzazione, ovvero la possibilità di individuare, con qualunque dispositivo elettronico, l’azienda recensita dalla guida più vicina alla propria posizione geografica.
    L’ingresso per gli ospiti è a partire dalle ore 17, per discutere dei contenuti del volume e presentare i nuovi corsi di sommelier dell’olio, in partenza a fine gennaio.
    “I corsi di sommelier dell’olio, firmati da Fondazione Italiana Sommelier Calabria e Aiso (Associazione Italiana Sommelier dell’Olio), partiranno a fine mese, in quattro sedi diverse: Altomonte, Cosenza, Siderno e Lamezia Terme” precisa il presidente di Fondazione Italiana Sommelier Calabria, Gennaro Convertini.
    “Abbiamo ritenuto fondamentale allargare la nostra offerta formativa, che già ci vede impegnati con diversi corsi sul vino, in numerose zone della Calabria – aggiunge Convertini – poiché il comparto dell’olio della nostra regione è uno dei più rappresentativi d’Italia; si tratta di un settore fondamentale per l’economia calabrese, che merita pertanto di essere arricchito da nuove energie e competenze”.
    A seguire, dalle ore 18 in poi, si aprirà il banco d’assaggio, dove sarà possibile degustare i migliori vini e oli calabresi. All’evento parteciperanno, infatti, i produttori della nostra regione segnalati dalla guida, con i vini insigniti dei quattro e dei cinque “grappoli Bibenda” e con gli oli premiati con le “cinque gocce”.
    A concludere la serata, alle 20.30, la cena di gala firmata dallo chef Andrea Zazzaro.

    Per partecipare e avere informazioni sull’evento si può scrivere a info@fondazionesommeliercalabria.it o chiamare al numero 3299764689 – 098242033
    L’ingresso al banco d’assaggio è di 10 euro; il costo della cena è di 40 euro per i soci FIS, 45 euro per i non soci.

  • Il New York Times e il vino calabrese

    Il New York Times e il vino calabrese

    Ormai rimbalzano su tutti i media italiani le scelte dell’importante e influente testata americana che segnala tra i 52 posti da non perdere nel 2017, la Calabria. Il fatto che ci sia solo la nostra regione tra le mete italiane ha riempito di orgoglio tutti e soprattutto il mondo dell’agroalimentare e della ristorazione regionali a cui è dedicata questa menzione. Per il New York Times insieme al peperoncino e al bergamotto ci sono altri imporanti valori su cui si gioca questa scelta: la cucina incentrata su piatti leggeri, l’agricoltura biologica e i vini da uve autoctone (Known for spicy dishes and much of the world’s supply of bergamot, Calabria is pivoting toward lighter fare, organic farming and wine made acheter viagra en ligne avis from local grapes)Il lavoro dei tanti produttori impegnati nella valorizzazione del grande patrimonio ampelografico regionale raccoglie un altro e importante risultato.

  • Vini da scoprire, la presentazione

    Vini da scoprire, la presentazione

    di Roberto Polisicchio

    Questa frase di Walt Disney ”..non guardiamo indietro a lungo. Andiamo sempre avanti, aprendo nuove porte e facendo cose nuove, perché siamo curiosi…E la curiosità ci porta verso nuovi orizzonti”, mi ha spinto a partecipare sabato 17 dicembre 2016 all’evento “presentazione del libro e degustazione” organizzato da Vinocalabrese.it e dove sono intervenuti: uno degli autori, Giampaolo Gravina, e i vignaioli calabresi, citati nel testo, Cataldo Calabretta, Giuseppe Calabrese e Pierpaolo Greco, Damiano Mele e Michele Scrivano di Spiriti Ebbri.

    L’incontro, presso l’agriturismo Calabrialcubo di Nocera Terinese (CZ), intorno un bel tavolo per un light lunch ed i vini dei produttori ha messo in risalto un sorprendente viaggio nel mondo del vino. La cultura di Giampaolo Gravina, che ha richiamato nel suo discorso “Vino al vino di Mario Soldati”, ha creato le condizioni per sorridere alla vita, davanti ad un bicchiere di vino; le emozioni offerte dalla conversazione con il co-autore e i vignaioli mi hanno fatto innamorare del libro che ho acquistato per me e per alcuni amici!

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    Giampaolo parla della sua esperienza, parte dall’emotività di “coltivare la scrittura” per scrivere “anche del gusto”, ricorda un po’ la sua storia professionale e quella delle guide sui vini e spiega l’idea di fare un qualcosa di nuovo. Qui si leggono bellissimi brani, gli autori hanno realizzato un testo fantastico per raccontare l’identità da riscoprire e difendere e l’amore dei vignaioli per rivalorizzare i vigneti e luoghi in cui operano. Ascoltando le parole di Pierpaolo Greco, di Giuseppe Calabrese e di Cataldo Calabretta è emerso che l’ingrediente principale dei loro prodotti, oltre all’uva, è la passione del lavoro ben fatto!

    Dunque, per coloro che vorranno scoprire “nuovi orizzonti” nel mondo dell’enologia, comprare il testo è la mossa giusta: leggendo le pagine si scopriranno vini che non hanno avuto l’attenzione che meritano e un modo diverso di redigere una “guida”.

    Le interessanti bottiglie proposte per la degustazione, vini in perfetta sintonia anche con i piatti tradizionali delle prossime festività di Natale, sono state le seguenti:

    Cantina Spiriti Ebbri, Spezzano Piccolo (CS) (www.spiritiebbri.it):

    Cotidie Neostòs Bianco 2015 (trebbiano, malvasia, pecorello);

    Appianum Rosso 2015 (magliocco, gaglioppo, greco nero);

    Neostòs rosso 2015 (merlot, greco nero, e guarnaccia nera).

    Cantina Giuseppe Calabrese, Saracena (CS) (www.giuseppe-calabrese.it)

    Bianco 2015 (guarnaccia bianca e malvasia)

    Pollino Terre di Cosenza dop 2013 (magliocco in purezza)

    Peppina Moscato di Saracena

    Amigdala – Cataldo Calabretta Viticoltore, Cirò Marina (KR), www.cataldocalabretta.it

    Cirò Rosso Classico Superiore Riserva 2013 (gaglioppo in purezza… ottenuto dalla selezione dei migliori grappoli delle vigne ad alberello raccolti a mano in cassetta)

    Malvasia Passito Bianco (malvasia, ottenuto con l’antica tecnica della torsione del peduncolo del grappolo).

    Un appuntamento e un libro che mi hanno consentito di “staccare la spina” e vivere bene qualche ora.

     

    Armando Castagno, Giampaolo Gravina, Fabio Rizzari

    Vini da scoprire

    Giunti Editore – settembre 2016 euro 18,00

     

     

  • Gennaro Convertini è il presidente dell’Enoteca Regionale

    Gennaro Convertini è il presidente dell’Enoteca Regionale

    È Gennaro Convertini il nuovo presidente designato dalla presidenza della Calabria per guidare la nuova Enoteca Regionale Calabrese. Gennaro Convertini, 53 anni, sposato e padre 2 figli è divulgatore agricolo dell’Arsac e da sempre si occupa di vitivinicoltura calabrese.

    Nel 1999 ha promosso il primo corso per Sommelier AIS in Calabria, dal quale è nata la relativa Associazione regionale, e ne è stato presidente fino al 2014. Insieme alla formazione di una nuova “pattuglia” di degustatori calabresi, la grande operazione di Convertini, condivisa con tanti produttori, è stata la rinascita del mondo del vino cosentino con un percorso nato nel 2004. Prima con la progettazione e l’implementazione del PIF Vino “Gli itinerari dei vini della Calabria Citra” e del relativo Consorzio di produttori e dopo con la conquista della Dop “Terre di Cosenza”. Negli ultimi anni si è occupato anche dell’allestimento e la gestione dell’Enoteca della provincia di Cosenza, ha realizzato un libro dedicato al vino cosentino per Rubbettino ed ha seguito Franco Maria Ricci nell’istituzione della costola calabrese della Fondazione Italiana Sommelier. Tra le tante manifestazione ed eventi che promuove, dal 2014 è anche giudice internazionale del Concours Mondial du Vin di Bruxelles.

     

    Convertini sarà dunque il responsabile di questo nuovo soggetto nato dalla nuova legge regionale che dà al presidente dell’associazione «Enoteca regionale – Casa dei vini di Calabria», nominato dal capo della Giunta regionale, la titolarità di tutti i poteri di amministrazione e di rappresentanza.

    Come avevamo anticipato nel nostro post del 23 settembre il contenuto del nuovo corso si può sintetizzare in 3 concetti chiave rete, territorio, regia. Ovvero:

    1. alimentare la rete tra i produttori e le organizzazione dei produttori,
    2. promuovere il vino collegato al suo territorio ovvero promuovere complessivamente il sistema territorio (turistico-produttivo) lavorando su tutte le leve dell’enoturismo
    3. gestire e coordinare tutto questo processo di valorizzazione.

    Auguri di buon lavoro a Gennaro da tutto vinocalabrese.it

  • Vini da scoprire con Giampaolo Gravina a Calabrialcubo

    Vini da scoprire con Giampaolo Gravina a Calabrialcubo

    A Nocera Terinese la presentazione per la Calabria del libro edito da Giunti e scritto dai critici tra i più apprezzati del panorama italiano.

    Non è il solito libro che parla dei vini. Non uno di quei testi con dentro i soliti noti. Vini da scoprire, edito da Giunti, scritto da Fabio Rizzari, Armando Castagno e Giampaolo Gravina potrebbe essere definito il taccuino segreto di alcuni tra i più stimati critici vinicoli italiani, partiti alla scoperta delle bottiglie e delle cantine meno conosciute nel panorama vitivinicolo contemporaneo. Duecentocinquantasei pagine tutte da gustare con le storie di 120 vini.

     

    Tra questi anche alcune delle cantine della reinassance vitivinicola calabrese. E proprio con alcuni di loro Giampaolo Gravina, co-autore del libro uscito il 28 settembre, si incontra in Calabria per la presentazione del libro.

    Appuntamento Sabato 17 dicembre a partire dalle ore 11.30 presso l’agriturismo Calabrialcubo di Nocera Terinese per un intenso dialogo tra l’autore di Vini da scoprire e Cataldo Calabretta, dell’omonima cantina cirotana, Giuseppe Calabrese Agricoltore a Saracena e Pierpaolo Greco di Spiriti Ebbri dell’azienda nata ai piedi della Sila cosentina. La degustazione e la chiacchiera intorno ai vini e al libro saranno arricchiti dal buffet con i piatti dello chef resident dell’agriturismo Calabrialcubo, Luigi Lepore. L’evento è organizzato da Vinocalabrese.it in collaborazione con l’Azienda Agricola Fangiano.

     

    Vini da scoprire è un vero viaggio alla scoperta di vini sorprendenti, prodotti da vignaioli poco noti o sconosciuti perché alle primissime armi; oppure realizzati da vignaioli attivi da anni, ma ancora non abbastanza apprezzati, che meritano di essere sottratti alla zona d’ombra dove la critica li ha finora relegati; o ancora vini di vignaioli già affermati, che battezzano una nuova etichetta. Armando Castagno, Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari – i tre autori – condividono la stessa attitudine al gioco, alla leggerezza, all’ironia, la stessa esigenza di raccontare il vino senza prendersi troppo sul serio.

     

    Scritto senza troppi tecnicismi e termini gergali, il testo si presenta in forma chiara e godibile, mettendo al centro il lettore, anche quello più lontano dal mondo monomaniacale degli enofili. Nelle 256 pagine i tre critici italiani di settore suggeriscono 120 etichette nuove e buona da bere.

     PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA, solo 35 posti – 3292733721

  • Rosso Calabria, sensi e sapori alla Cittadella regionale

    Rosso Calabria, sensi e sapori alla Cittadella regionale

    Torna l’evento degli eventi dedicato all’enogastronomia calabrese organizzato direttamente dall’ente regionale nei quartier generale di Germaneto a Catanzaro. Quest’anno, dopo una tavola rotonda con importanti ospiti andrà in scena la grande degustazione con i consorzi di produzione di tutta la regione, alle 18.30, con tutte le Dop e Igp: dal vino all’Olio, dai formaggi ai salumi passando per i prodotti della terra (cipolla, clementine, …), i presidi Slow Food per la grande festa pre-nataliza dell’agroalimentare calabrese.

    Prima del momento di tasting un focus sul tema, alle 15.30, moderato da Giampaolo Gravina, giornalista, reduce dal successo del libro “Vini da scoprire”, edito da Giunti dedicato al mondo del vino emergente italiano.

    GLI INTERVENTI
    Saluta
    Mauro D’Acri / Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura e Risorse Agroalimentari

    Intervengono

    Sergio Bruni / Università di Cosenza / Scienze Statistiche
    Il ciclo economico ed i dati dell’agricoltura e del turismo. Un commento al Rapporto Svimez

    Silvio Greco / Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo
    Enogastronomia calabrese – Opportunità di sviluppo e nuovi mestieri

    Carlo Pietrasanta / Presidente Nazionale Movimento Turismo Vino
    Il ruolo delle aziende vitivinicole nei percorsi enoturistici

    Jole Piscolla / Città del Vino
    Sviluppo dell’enoturismo: numeri e prospettive

    Luigi Canino / Presidente Unasco
    Strategia futura dell’olio calabrese

    Filippo Teramo / Giornalista de “I Viaggi del Gusto”
    Collaborare per competere. Nessun vincitore crede al caso

     

    Conclude
    Mario Oliverio / Presidente della Regione Calabria

  • Gran Galà del vino di eccellenza della Calabria a Lamezia il 16

    Gran Galà del vino di eccellenza della Calabria a Lamezia il 16

    Una serata speciale, una cena di gala con la consegna dei premi e con la degustazione e i banchi d’assaggio dei migliori vini calabresi del 2017. Si chiama “Gran Galà del vino di eccellenza della Calabria” l’evento in programma per la serata di dopodomani, venerdì 16, promossa dai Sommelier dell’AIS Calabria presso il Casale Country di Feroleto Antico, alle porte di Lamezia Terme.

    La manifestazione si svolgerà a partire dalle 19:00 con la premiazione dei sei vini che hanno ottenuto il massimo punteggio della Guida AIS “VITAE 2017” (le Quattro Viti) e degli altri quattordici che, con Tre Viti e ½, completano il gruppo di testa dell’enologia regionale. Alla premiazione seguirà una cena a partire dalle ore 20:30 con i banchi di assaggio e la degustazione di tutti i vini premiati.

    Sarà un appuntamento da non perdere: andranno in scena le etichette che hanno ottenuto la massima valutazione nella Guida nazionale dell’AIS. Si tratta di ben tre rossi del Cirotano: il “160 anni” 2013 dell’azienda Ippolito 1845 di Cirò Marina; “Gravello” 2014 della Azienda Librandi di Cirò Marina); “Muranera” 2014 della Tenuta Iuzzolini di Cirò Marina. Sul podio più alto pure due bianchi, il “Petelia” 2015  di Roberto Ceraudo di Strongoli (che è entrato anche nella rosa dei 25 superpremiati con lo speciale Tastevin 2017) e il “Petramola” 2015 della Cantina Serracavallo di Bisignano, ed un rosato, il “Rosaspina” 2015 della Cantina Malaspina di Melito Porto Salvo.

    Ad essere premiate saranno anche le etichette che, con Tre Viti e ½, hanno sfiorato il massimo punteggio: “1915” Spadafora 1915 annata 2012; “Alarico” Terre Nobili annata 2014; “Colli del Mancuso r.cl. sup.riserva” Ippolito 1845 annata 2013; “Greco di Bianco” Lucà annata 2012; “Greco di Bianco” Viglianti annata 2013; “Hjur’” Masseria Falvo 1727 annata 2010; “Mantonico” Statti annata 2014; “Moscato passito di Saracena” Viola annata 2015; “Neruda” Baroni Capoano annata 2013; “Odoardi GB” Odoardi annata 2013; “Timpamara” Terre del Gufo annata 2014; “Vigna Savuco riserva” Serracavallo annata 2012; “Vitulia” Chimento annata 2014; “Jacca Ventu” La Pizzuta del Principe annata 2014.

    La Calabria del vino – spiega Maria Rosaria Romano, presidente dell’AIS Calabria – si conferma, insomma, protagonista del grande rinnovamento dell’enologia meridionale. Venerdì sera presenteremo gli eccezionali risultati raggiunti dai produttori che puntano con passione e impegno imprenditoriale alla riscoperta dell’eccezionale patrimonio degli antichi vitigni autoctoni applicando moderne tecniche agronomiche nei vigneti e metodiche d’avanguardia nelle cantine”.

    “Abbiano pensato di accendere i riflettori sulle migliori etichette – aggiunge – per festeggiare insieme, degustando anche deliziosi piatti legati al territorio e alle sue tradizioni, il definitivo ‘risveglio’ di una Calabria per troppo tempo considerata la ‘bella addormentata’ del vino italiano”.

    (per informazioni: www.aiscalabria.com)

  • Un produttore di vino alla guida dell’ente camerale reggino

    Un produttore di vino alla guida dell’ente camerale reggino

    Eletto a maggioranza alla guida della Camera di Commercio di Reggio Calabria il titolare dell’azienda vitivinicola Tramontana, Ninni Tramontana. Il giovane produttore (43 anni) già alla guida del Comitato piccola industria di Confindustria, ha ottenuto il 58% dei voti battendo il vicepresidente uscente e aggiudicandosi la presidenza dell’ente. Le congratulazioni da parte di tutto il mondo del vino calabrese per un esponente del nostro settore, che, grazie alla sua attività prevalente, conosce bene i temi della valorizzazione delle risorse territoriali e dell’importante comparto agroalimentare provinciale e regionale.

    foto dal web

  • Ippolito 1845 e Odoardi tra le 104 italiane di Wine Spectator

    Ippolito 1845 e Odoardi tra le 104 italiane di Wine Spectator

    Presentate la scorsa settimana, nel corso della terza edizione di wine2wine, il forum sul business del vino di Verona, le 104 aziende selezionate per la sesta edizione di OperaWine, “Finest Italian Wines: 100 Great Producers”. 2 le calabresi che rappresenteranno la nostra enologia sabato 8 cialis prix moyen aprile 2017 per la sesta edizione del prestigioso evento premiere di Vinitaly: Ippolito 1845 di Cirò Marina e Odoardi di Nocera Terinese. L’evento che si terrà a Verona, nel Palazzo della Gran Guardia, è organizzato da Vinitaly International in collaborazione con la rivista “Wine Spectator”, e offrirà agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i 100 produttori italiani selezionati dalla prestigiosa pubblicazione americana.

     

  • Il testo unico del vino, i contenuti

    Il testo unico del vino, i contenuti

    Approvata dopo il doppio passaggio parlamentare il TESTO UNICO DELLA VITE E DEL VINO, la legge che regolerà tutto il sistema vitivinicolo italiano.

    La acheter viagra legge si concentra su un’operazione di semplificazione su produzione, commercializzazione, denominazioni di origine, indicazioni geografiche, menzioni tradizionali, etichettatura e presentazione, gestione, controlli e sistema sanzionatorio. Un’unica legge di riferimento per il settore con un impianto chiaro che favorisce i produttori e gli operatori del settore e che porta a uno snellimento burocratico molto importante. Più certezza del diritto, meno contenziosi e un sistema di controlli migliore per la tutela di un settore chiave per l’agroalimentare italiano – fa sapere il ministero delle politiche agricole.

    Ospitiamo l’analisi di Giulio Castagno apparso qualche giorno fa sulla rivista Millevigne diretta da Maurizio Gily a questo indirizzo

    Accorpamento

    Sostanzialmente si tratta dell’accorpamento di 4 importanti normative: il decreto legislativo 260 sulle sanzioni, la legge Collavini sulla produzione ed il commercio, il decreto legislativo 61 sulle denominazioni, ed infine alcune parti del decreto campo libero che nel 2014 avevano anticipato qualche elemento di sburocratizzazione, ma che avevano anche generato un ulteriore testo in cui andare a cercare norme sul settore vitivinicolo.

    Impegni precisi

    Oltre alla razionalizzazione normativa, che deriva dall’accorpamento, sono stati assunti due precisi impegni che permetteranno una ulteriore diminuzione dei testi ed una minore proliferazione futura. Si tratta dell’impegno ad adottare, entro 12 mesi, i numerosi decreti applicativi destinati a sostituire quelli che applicavano il decreto 61 e la Collavini; il secondo impegno è quello di adottare celermente i decreti che si renderanno necessari per applicare in Italia le future modifiche delle norme comunitarie.

    Naturalmente si è colta l’occasione per introdurre alcune novità che riguardano il vigneto, la cantina, le denominazioni e gli aspetti di certificazione e controllo.

    Vigneto

    Per il vigneto viene introdotto un principio di “salvaguardia dei vigneti eroici o storici” che prevede un uso privilegiato del programma nazionale di sostegno per le aree vocate che necessitano di particolari interventi di tutela paesaggistica; i superi delle DOC, come già avveniva per quelli delle DOCG, potranno essere destinati ad altra DOC territorialmente compatibile ma solo se il consorzio di tutela della DOC di ricaduta è d’accordo; per evitare accaparramenti speculativi dei nuovi diritti d’impianto, che verranno concessi annualmente, sono previste sanzioni per chi ottiene tali diritti e poi non li esercita.

    Cantina

    Per la cantina vengono unificati il periodo vendemmiale e quello delle fermentazioni fissandoli, a livello nazionale e non più regionale, dal primo agosto al 31 dicembre. Le fermentazioni potranno durare più a lungo per particolari prodotti passiti o a vendemmia tardiva, anche senza denominazione, in base ad un provvedimento ministeriale annuale; viene ridotta a 350 mg/l la quantità tollerata di alcol metilico nei vini rossi mentre vengono dimezzati i limiti dei cloruri e dei solfati.

    Etichettatura

    Nell’etichettatura, per i casi in cui un nome di denominazione sia contenuto all’interno di una ragione sociale o indirizzo dell’imbottigliatore, viene stabilito l’obbligo di usare un carattere di dimensione non superiore alla metà (prima era un quarto) di quello della denominazione di origine.

    Visto il divieto UE ai nomi di vitigno che evocano una denominazione, viene inserita la possibilità di http://www.cialispharmaciefr24.com/meilleur-site-pour-commander-du-cialis/ prevedere norme nazionali in merito, mediante l’apposito decreto applicativo dell’etichettatura, per consentire comunque di informare il consumatore evitando, nel contempo, una possibile confusione fra denominazioni.

    Registri

    In materia di tenuta dei registri, e vista l’imminente entrata in vigore del sistema dematerializzato, viene considerato assolto il termine di registrazione con l’inserimento del dato nel sistema informatico aziendale e non con la sua trasmissione.

    Scende da 10 a 7 anni il periodo minimo per trasformare una DOC in DOCG mentre viene snellita la procedura per cancellare una denominazione che non viene abitualmente rivendicata.

    Controlli

    Per il sistema di controllo e certificazione viene eliminato il monopolio del poligrafico per i contrassegni delle DOCG che potranno anche essere stampati da tipografie autorizzate; I consorzi di tutela continuano ad essere incaricati di decidere quale sistema di tracciabilità usare per le DOC e potranno adottare il contrassegno, come per le DOCG, oppure il lotto o ancora:” un sistema telematico di controllo e tracciabilità alternativo per i vini confezionati a DOC e IGT”.

    Quando un produttore è soggetto a più piani di controllo affidati a organismi diversi, viene previsto un meccanismo per cui le visite ispettive ed i prelievi siano effettuati da un solo organismo di controllo.

    Per la certificazione delle DOCG resta obbligatorio un controllo sistematico sia analitico che organolettico; per le DOC con produzione superiore ai 10000 ettolitri sarà sistematico il controllo organolettico mentre le analisi potranno essere a campione in base ad un sistema di analisi dei rischi; le DOC più piccole potranno avere il controllo a campione sia organolettico che analitico mentre le IGT continueranno ad essere controllate solo a campione e solo analiticamente.

    Viene introdotto il principio del “ravvedimento operoso” per tutte le sanzioni che riguardano irregolarità di tipo documentale con riduzione consistente della sanzione per chi si autosanziona.