• Calabria vs Sicilia a Rosèxpo

    Calabria vs Sicilia a Rosèxpo

    Alla manifestazione dedicata ai rosati che si tiene da 3 anni in Puglia, organizzato da DeGusto Salento, l’associazione del Negroamaro, si terrà  una disfida meridionale tra i rosati calabresi e siciliani.

    Sicilia vs Calabria è la masterclass a cura di Radici del Sud

    – Salone del Vino da Vitigno Autoctono Meridionale che parlerà autoctono e avrà i profumi e i colori del profondo Sud Italia.

    Saranno 6 le etichette, 3 per azienda e per regione tutte aderenti all’XI edizione di Radici del Sud, 5 vitigni autoctoni che racconteranno un’enologia che respira lo iodio del mediterraneo e ha radici, in alcuni casi, elleniche.

    Per la Sicilia ci saranno Baglio del Cristo di Campobello (Campobello di Licata – AG) con C’D’C Nero d’Avola IGP Terre Siciliane, Paolo Calì (Vittoria – RG) con Frappato Rosato Terre Siciliane IGT, Tasca d’Almerita (Sclafani Bagni – PA) con Tenuta Regaleali Rosato Terre Siciliane IGT; la Calabria sarà presente con Casa Comerci (Nicotera – VV) con Granàtu Rosato Calabria IGT, Cataldo Calabretta (Cirò Marina – KR) con Cirò Rosé DOC, La Pizzuta del Principe (Strongoli – KR) con Calastrazza Val di Neto IGT.

    Conducono:

    • Nicola Campanile, ideatore di Radici del Sud
    • Francesco Muci, curatore Slow Wine Puglia
    • Giuseppe Baldassarre, componente della didattica naz.le AIS

    Domenica 5 giugno, ore 19,45 – sala Pignatelli Castello Carlo V

     

    Roséxpo – Salone Internazionale dei Vini Rosati è “l’incontro” tra i diversi terroir vocati alla produzione di rosé, un racconto sulla tipologia – unico nel Sud Italia – in blend con arte e cultura per regalare un’esperienza rosé indimenticabile.

    Ecco gli altri rosati calabresi presenti

  • “Evoluzione” il nuovo programma di Tommaso Caporale su Esperia TV

    “Evoluzione” il nuovo programma di Tommaso Caporale su Esperia TV

    Ha esordito lo scorso 17 maggio sulle frequenze televisive di Esperia Tv (can.18 del digitale terrestre in Calabria) la nuova rubrica di enogastronomia, firmata dal giornalista e sommelier Tommaso Caporale, dal titolo “Evoluzione, il respiro divino della terra“.

    Un format che racconta agli spettatori del piccolo schermo le realtà dell’agroalimentare di qualità, partendo dalla regione Calabria e dal vino, unico testimone della grande storia e tradizione della Magna Graecia.

    Ogni settimana alla scoperta di un’azienda e della sua evoluzione nel tempo. Dalle origini ad oggi, passando di generazione in generazione, lungo i traguardi e le conquiste di uomini

    e donne che hanno saputo ascoltare la natura con l’amore e la passione di sempre.

    Un viaggio itinerante che porterà la troupe di “Evoluzione” a solcare le produzioni più significative nei diversi territori della Calabria.

    Ogni martedì alle 14,30 e in replica mercoledì alle 20 e domenica alle 19,30.

  • La Calabria di Radici del Sud 2016

    La Calabria di Radici del Sud 2016

    Sono 183 le aziende produttrici di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia che parteciperanno con oltre 420 diverse etichette a Radici del Sud 2016 in scena a Bari, dal 7 al 13 giugno. La ricca adesione, anche quest’anno, conferma la piena fiducia da parte delle cantine all’evento di marketing e promozione che negli ultimi 10 anni ha dato un prezioso  contributo al comparto dei vini da vitigno autoctono di Puglia e del meridione.

    Novità sarà l’assetto della giuria. Quest’anno, infatti, varia in modo sostanziale rispetto al passato. Invece di essere divisi in gruppi diversi, quello estero e quello nazionale, tutti i giornalisti degusteranno insieme i vini in concorso nella stessa giuria. L’altra sarà invece composta dalla compagine dei compratori e degli importatori, anche in questo caso sia italiani che stranieri provenienti da 13 paesi esteri (Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Canada, Giappone, Lituania, India, Polonia e Brasile).

    Per arricchire la già ampia selezione dei vini, per la prima volta Radici del Sud accoglierà in concorso, anche gli spumanti ottenuti da uve autoctone, con metodo charmat o classico, suddivisi in bianchi, rosé e rossi.

    Radici Del Sud 2016 contempla una serie di attività che si svilupperanno nell’arco di più giornate, alcune dedicate agli incontri BtoB (8-10 giugno) fra i buyer e gli esperti esteri con i produttori di vino, altre dedicate alla conoscenza delle realtà produttive del meridione attraverso la visita diretta delle cantine da parte della stampa estera.

    Il 13 giugno sarà la giornata dedicata al pubblico dei winelovers.  Dalle 10 fino alle 20, presso l’Una Hotel Regina di Bari, circa 150 aziende di vino accoglieranno il pubblico di settore italiano e straniero. I visitatori potranno così, presso i banchi d’assaggio, conoscere le diverse produzioni delle cantine e dialogare direttamente con il produttore informandosi sulle peculiarità delle etichette. Inoltre, ci saranno anche gli stand di piccoli produttori locali di salumi e formaggi e i giovani chef dell’Istituto Eccelsa che durante la prima parte del Salone proporranno piatti a i visitatori.

    Alle 19,30 andrà in scena la conferenza conclusiva “Alle origini della sostenibilità” e per l’occasione interverranno numerosi ospiti stranieri e italiani tra cui i rappresentanti delle associazioni pugliesi di settore come Assoenologi, Le Donne del Vino, Vinarius, Slow-wine e DeGusto Salento.

    Nutrita la delegazione calabrese con 18 aziende a rappresentare i diversi territori e le diverse anime dalla Calabria del vino e Giuseppe Gatto di Da Lucrezia di Trebisacce (CS) ambasciatore degli osti calabresi per la cena-degustazione del 13 giugno prossimo.

    Con l’asterisco (*) le aziende presenti con un banco di assaggio il 13 giugno prossimi

    * ‘A Vita

    Barone GR Macrì

    Cantina Enotria

    * Cantine De Mare

    Cantine Viola

    * Casa Comerci

    * Cataldo Calabretta Viticoltore

    * Cote Di Franze

    * Du Cropio Vinery

    * Ferrocinto

    Garrubba

    * IGreco

    La Peschiera

    * La Pizzuta Del Principe

    Librandi

    * Scala Cantina E Vigneti

    Senatore Vini

    * Tenuta Del Conte

  • “Selezione del Sindaco”, 11 premi alla Calabria

    “Selezione del Sindaco”, 11 premi alla Calabria

    1 Gran Medaglia d’Oro, 2 Medaglie d’Oro e 8 d’Argento. Un successo per le cantine regionali il concorso enologico internazionale organizzato dalle Città del Vino, all’Aquila. La prima classificata è la cantina Librandi, di Cirò Marina: 93 punti al suo Cirò Doc da uve gaglioppo.

    ecco la classifica

    GRAN MEDAGLIA D’ORO

    93,00

    DUCA SANFELICE

    CIRÒ ROSSO CLASSICO SUPERIORE DOC RISERVA 2012

    LIBRANDI ANTONIO E NICODEMO SPA

    CIRÒ MARINA (KR)

    MEDAGLIA D’ORO

     

    89,60

    MANTONICO PASSITO

    AZIENDA AGRICOLA BACCELLIERI

    BIANCO (RC)

    88,25

    L’ARALDO 2011

    MAGLIOCCO CALABRIA

    NICOTERA SEVERISIO FERDINANDO S.S.AGRICOLA

    LAMEZIA TERME

    MEDAGLIA D’ARGENTO

    86,80

    DONNA GIOVANNA – VENDEMMIA TARDIVA 2015

    TENUTA IUZZOLINI

    CIRÒ MARINA (KR)

    86,60

    GRECO DI BIANCO DOP 2006

    GRECO DI BIANCO DOC

    AZIENDA AGRICOLA MARIA MAISANO

    85,50

    MAGNO MEGONIO

    VAL DI NETO ROSSO IGT 2013

    LIBRANDI ANTONIO E NICODEMO SPA

    CIRÒ MARINA (KR)

    85,00

    ARMACIA 2015

    COSTA VIOLA ROSSO

    CASA VINICOLA CRISERA’

    REGGIO CALABRIA

    85,00

    GRECO 2015

    CALABRIA IGT

    STATTI

    LAMEZIA TERME

    84,60

    MAGLIOCCO 2010

    CALABRIA IGT

    CANTINE LENTO

    LAMEZIA TERME

    84,40

    SICCAGNO 2015

    AZIENDA AGRICOLA BACCELLIERI

    BIANCO (RC)

    84,40

    GRECO 2015

    LAMEZIA DOP

    CANTINE LENTO

    LAMEZIA TERME

    Al prestigioso concorso enologico internazionale “La Selezione del Sindaco”, organizzato dalle Città del Vino, la regione Calabria conquista 11 Medaglie: 1 Gran Medaglia d’Oro, 2 Medaglie d’Oro e 8 d’Argento. Il punteggio più alto va a cantina Librandi, di Cirò Marina: 93 punti al suo Cirò Doc da uve gaglioppo. Complessivamente, tra le regioni italiane e i Paesi stranieri, sono state assegnate 16 Gran Medaglie d’Oro; 108 Medaglie d’Oro; 215 Medaglie d’Argento. L’elenco di tutti i vini premiati sul sito www.cittadelvino.it

     

    Biologici, passiti, autoctoni, in argilla, kosher, spumanti e – sempre e comunque – “piccole partite di vino di qualità, prodotte nelle Città del Vino”. Sono stati questi i vini protagonisti della nuova edizione del concorso delle Città del Vino, associazione che aggrega 450 Comuni in Italia e un migliaio in Europa attraverso Recevin. E che ora dà il benvenuto a due nuove Città del Vino: l’Aquila e Arielli (Ch).

     

    La Selezione del Sindaco è un concorso enologico unico perché le cantine possono partecipare solo se partecipa anche il Comune di riferimento. Inoltre il concorso è focalizzato sulle piccole produzioni da 1.000 a 50.000 bottiglie e ha un’attenzione particolare a vitigni autoctoni, vini passiti, vini maturati in argilla e produzioni di qualità delle cantine sociali. Anche in questa XV edizione non erano previste medaglie di bronzo, mentre il limite inferiore di quelle d’argento è stato innalzato dal punteggio minimo di 82 a 84,40, segno d’ulteriore distinzione e qualità per i vini premiati.

     

    Dalle Città del Vino i ringraziamenti alla Regione Abruzzo, alla Camera di Commercio, al comune dell’Aquila e all’Istituto Alberghiero L. da Vinci – O. Solecchi dell’Aquila per l’ottima organizzazione e l’ospitalità. Un benvenuto particolare all’Aquila che diventa Città del Vino.

     

    “La Selezione del Sindaco si conferma il primo concorso enologico internazionale organizzato in Italia – commenta il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon -. Con la realizzazione del concorso all’Aquila abbiamo voluto mantenere viva l’attenzione sulle problematiche che ancora permangono dopo il terremoto in Abruzzo e dare un segnale di come attraverso la viticoltura di qualità sia possibile rilanciare un’area con forti vocazioni anche enoturistiche. Il 4 luglio – conclude Zambon – torniamo all’Aquila per un grande evento di degustazione che consentirà al pubblico di assaggiare le 1.100 etichette partecipanti”.

  • Cantine Aperte 2016: sabato e domenica in 8 cantine calabresi

    Cantine Aperte 2016: sabato e domenica in 8 cantine calabresi

    L’appuntamento più amato del Movimento Turismo del Vino, in programma sabato 28 e domenica 29 maggio da Nord a Sud dello Stivale con degustazioni, visite in vigna ed eventi in cantina per celebrare il sodalizio tra vino e territorio.

    Cantine Aperte è l’evento enoturistico più importante in Italia. Dal 1993, l’ultima domenica di maggio, le cantine socie del Movimento Turismo del Vino aprono le loro porte al pubblico, favorendo un contatto diretto con gli appassionati di vino.

    Cantine Aperte è diventato nel tempo una filosofia, uno stile di viaggio e di scoperta dei territori del vino italiano, che vede, di anno in anno, sempre più turisti, curiosi ed enoappassionati avvicinarsi alle cantine, desiderosi di fare un’esperienza diversa dal comune. Oltre alla possibilità di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente in azienda, è possibile entrare nelle cantine per scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento.

    Protagonisti di Cantine Aperte sono giovani, comitive e coppie, che contribuiscono ad animare le innumerevoli iniziative di cultura gastronomica ed artistica che fioriscono attorno all’evento in tutto il Paese, su iniziativa degli stessi vignaioli.

     

    In Calabria 8 le cantine, dal Pollino allo stretto, che apriranno le porte ai winelovers e celebreranno la 24a edizione dell’evento enoturistico nazionale. Grande la soddisfazione di Pier Luigi Aceti, presidente del Movimento Turismo Vino calabrese, che da qualche anno è impegnato per la valorizzazione di una questa leva strategica per il comparto vitivinicolo regionale.

     

    BIANCO – RC

    Az. Agr. BACCELLIERI

    Loc. S. Antonio, SS 106 – Tel. 338 4569570 – 335 5244570

     

    CIRÒ MARINA – Kr

    Az. Vitiv. ZITO

    Via Scalaretto – Tel. 0962 31853

     

    FRANCAVILLA ANGITOLA – VV

    Cantine BENVENUTO

    aperta anche sabato 28 C.da Ziopà – Tel. 331 7292517

    (uscita A3 Pizzo C.)

     

    LAMEZIA T. – CZ

    Cantine STATTI

    C.da Statti – Tel. 0968 456138

     

    PALIZZI – RC

    Az. Vitiv. ALTOMONTE

    Centro Storico – Tel. 338 4965032

     

    PALIZZI MARINA – RC

    Az. Agr. NESCI

    Via Fondaco Nesci – Tel. 320 9785653

     

    RIACE – RC

    Az. Ag. Biologica CASA PONZIANA

    via Nazionale 15 – Tel. 338 4311989

     

    SARACENA – CS

    Az. Vitiv. FEUDO DEI SANSEVERINO

    aperta anche sabato 28

    Via Vitt. Emanuele, 108 – Tel. 0981.21461 – 320 4316645 (uscita A3 Firmo)

  • Un video-promo “sui generis” per la Dop Terre di Cosenza

    Un video-promo “sui generis” per la Dop Terre di Cosenza

    I produttori del Terre di Cosenza Dop insieme davanti all’obiettivo per raccontare, in modo insolito, le eccellenze del territorio, i vini e i prodotti. Ecco il format inedito di video-interviste sulla nuova denominazione realizzato da Vinocalabrese.it e  Il Tempo delle Storie di Manuela Laiacona e Francesca Ciancio per il Consorzio Tutela Vini Dop Terre di Cosenza in collaborazione con Camera di Commercio di Cosenza in occasione del Vinitaly 2016.

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    I protagonisti:

    Mauro Colacino – Colacino Wines

    Eugenio Cundari – Cantine Cundari

    Vincenzo Ippolito – De Caro (enologo)

    Stefano Coppola – Ferrocinto (enologo)

    Vincenzo Chimento – Chimento

    Ippolito Spadafora – Spadafora 1915

    Flaviana Bilotti – Serracavallo Azienda Agricola

    Ermanno Falvo – Masseria Falvo 1727

    Gianfranco Pironti – Antiche Vigne

    Daniela Gallo – La Peschiera

    Maurizio Bisconte – Feudo dei Sanseverino

    Demetrio Stancati – Presidente Consorzio Terre di Cosenza

     

    Guarda il video clicca qua

     

     

  • La giornata della cultura del vino e dell’olio di Ais a Locri

    La giornata della cultura del vino e dell’olio di Ais a Locri

    L’Associazione Italiana Sommelier celebrerà in tutta Italia con 20 appuntamenti, distribuiti in tutte le regioni e legati alla storia del vino e dell’olio, con relatori, ospiti, sommelier e pubblico per la giornata dedicata a due dei protagonisti del made in Italy: il vino e l’olio.

    Appuntamento in Calabria il 20 e il 21 nella Locride con 2 appuntamenti organizzati dalla sezione calabrese dell’Ais

    ecco il programma

    20 Maggio

    Enoteca Gambero Rosso

    ore 21.00 Cena degustazione i piatti del mare Ionio di Riccardo Sculli in abbinamento ai vini minerali – costo euro 60

    da confermare entro ore 15.00 del 13 maggio

    Pierfrancesco Multari 348-7915426

     

    21 Maggio

    Casignana e Bianco

    ore 9,30 – Visita alla Villa Romana di Casignana – costo 5 euro

    ore 11,00 Visita alle Cantine Lucà con degustazione del Greco di Bianco 2011 insignito dei 4 tralci nella Guida Vitae 2016

    ore 13,00 Pranzo degustazione presso Agriturismo – costo 25 euro

    Prezzo totale della mattinata 30 euro

     

    Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizephiri*

    ore 17,00 Convegno: “I contenitori del vino e dell’olio dalla Magna Grecia ai giorni nostri”

    Interventi:

    Maria Rosaria Romano Presidente Associazione Italiana Sommelier Calabria

    Rossella Agostino Direttore Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizephiri – Archeologia del vino e dell’Olio in Calabria

    Ferdinando Verdiglione – Ispettore ICQRF Ministero Politiche Agricole e Forestali – Realizzazione, utilizzo e comprensione dell’etichetta

    Pierluigi Tavella – Presidente Associazione Amici della Carolea

     

    ore 18.30 Visita guidata alla Mostra dei Reperti archeologici dei Contenitori del vino e dell’olio in età antica

    ore 19.30 Banchi di Assaggio Vini & Oli di Calabria – Stand enogastronomici – costo 15 euro

    ore 21.00 Concerto  Duo Loccisano – Special Guest Francesco Sicari – costo 10 euro comprensivo di entrata al museo

    Prezzo totale del pomeriggio/serata al Museo 25 euro

     

    * Il Museo resterà aperto fino alle ore 24,00 per la notte del Musei Aperti

     

    Convenzione Hotel Kennedy

    – Camera doppia uso singola DUS 45 euro con prima colazione

    – Camera doppia/matrimoniale 54 euro con prima colazione

     

    Prenotazioni Pierfrancesco Multari 348-7915426

     

  • Raffaele Librandi Presidente Consorzio Cirò, Zito vice

    Raffaele Librandi Presidente Consorzio Cirò, Zito vice

    Nominati ieri sera i vertici del Consorzio di Tutela del Cirò e Melissa. Raffaele Librandi eletto presidente e Valentino Zito vicepresidente.

    Raffaele Librandi, dell’omonima azienda, 40 anni appena compiuti lo scorso primo maggio, maturità scientifica e laurea magistrale in Economia alla Bocconi di Milano è il nuovo presidente di un consiglio nato da elezioni che hanno segnato una svolta storica all’interno del territorio più rappresentativo della viticoltura regionale. Quasi completamente rinnovato nella sua compagine con una pattuglia composta da giovani produttori di prima generazione e dai figli dei fondatori delle aziende che hanno fatto grande la Calabria del vino negli anni della rinascita.

    Nel consiglio e tra i soci verranno presto scelti i delegati alle diverse commissioni strategiche del Consorzio e del territorio: promozione, organizzazione tecnica, ricerca.

    Vinocalabrese.it fa i migliori auguri al nuovo presidente e ai protagonisti della nuova stagione del Cirò

     

    Il nuovo consiglio eletto 26 aprile 2016

    Viticoltori

    • Raffaele Librandi
    • Francesco Porti
    • Domenico Spataro
    • Giuseppe Siciliani

    Vinificatori

    • Francesco Maria De Franco
    • Pasquale Iuzzolini
    • Paolo Librandi
    • Saverio Calabretta

    Imbottigliatori

    • Valentino Zito
    • Vincenzo Ippolito
    • Gaetano Lonetti

    foto da pagina FB: librandi wine

  • Attilio Scienza “volorizziamo i vitigni autoctoni” e cita la Calabria

    Attilio Scienza “volorizziamo i vitigni autoctoni” e cita la Calabria

    Attilio Scienza, professore di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano e riferimento tra i più autorevoli del mondo del vino non solo italiano, in una intervista di Francesco Moscatelli a La Stampa  afferma con forza che il futuro del vino passi dalla valorizzazione dei vitigni autoctoni che per l’Italia fanno e potranno fare sempre più la differenza sul mercato globale.

    Alla domanda del giornalista sulla provenienza di questo patrimonio il professore racconta le dinamiche e nell’esempio cita il caso del Sangiovese: “Negli ultimi trent’anni, grazie all’analisi del Dna, siamo stati in grado di arrivare ad alcune certezze sui rapporti di parentela fra i vari vini. Ad esempio abbiamo scoperto che il Sangiovese non è nato in Toscana ma è il frutto di un incrocio fra un vino campano e un vino calabrese.

    Leggi l’intervista

  • Concorso mondiale di Bruxelles, 4 vini calabresi premiati

    Concorso mondiale di Bruxelles, 4 vini calabresi premiati

    Si è da poco concluso il Concorso Mondiale di Bruxelles che quest’anno si è svolto a Plodiv (Bulgaria) dal 29 aprile al 1 maggio scorso. La Calabria porta a casa 4 medaglie con vini provenienti tutti dal cosentino e 3 espressione della nuova dop Terre di Cosenza.

    MEDAGLIA D’ORO

    Don Fili’ 2015 Terre di Cosenza DOP

    Serracavallo Azienda Agricola

    Jentilino Terre di Cosenza DOP 2015

    La Peschiera

    MEDAGLIA D’ARGENTO

    Quattro Lustri Terre di Cosenza DOP 2014

    Serracavallo Azienda Agricola

    Vigna Savuco 2011 Valle del Crati IGT

    Serracavallo Azienda Agricola

    I vini sono stati degustati da una commissione di 350 giudici divisi per giornalisti (50%) sommelier (25%) ed enologi (25%) e hanno passato in rassegna 8752 vini provenienti da tutto il mondo di cui 1260 italiani. I giurati italiani erano 38 e in rappresentanza della Calabria c’era Gennaro Convertini, presidente della Fondazione Italiana Sommelier Calabria che ha partecipato alla giuria a cui sono state assegnate batterie di vini francesi, cileni e greci.

     

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  • Vinitaly 2016, non ci siamo persi in un bicchier d’acqua

    Vinitaly 2016, non ci siamo persi in un bicchier d’acqua

    Due anni fa un gruppo di 40 produttori rispose alla chiamata di vinocalabrese.it per condividere un momento di discussione e riflessione, fuori dai convegni politico-istituzionali, sulla partecipazione della Calabria al salone del vino più importante d’Italia, al Vinitaly. Il titolo provocatorio, per noi stessi, era NON PERDIAMOCI IN UN BICCHIER D’ACQUA (leggi qua). Da qualche tempo era matura l’idea in tanti produttori che era arrivato il momento di fare un gesto comune, di gettare le basi per una presenza corale e convinta a Verona: non fosse altro che il brand “Calabria” cominciava a tirare e conveniva stare tutti sotto lo stesso tetto.

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    Dopo questa fase, passato tutto il periodo fisiologico di assestamento del nuovo governo regionale, siamo andati a parlare con il Presidente e il dipartimento e quello che era un seme condiviso ha cominciato a germogliare: abbiamo trovato la politica e la struttura regionale pronte a sostenere un progetto importante, un’apertura di grande rilievo che ha dato un segnale.  

    Poi il Vinitaly del cinquantenario è arrivato e la forza propulsiva calabrese delle cose fatte bene si è sentita e vista. 

    Raccolti i frutti di un’azione di squadra senza precedenti, mossi i primi passi decisivi e fondamentali per la costruzione di un nuovo percorso di promozione e valorizzazione che si basa sul fare sistema (traguardo non affatto scontato), mi permetto di sottolineare 10 punti cardine e solo 1 da risolvere:

    1) 56 aziende insieme non si erano forse mai viste (qualcuno ricorda il Vinitaly della statua di ghiaccio di Carlo Rambaldi, ma penso non sia paragonabile a questo momento di crescita e consapevolezza del vino calabrese)

    2) Due consorzi di tutela, del Cirò e Melissa e del Terre di Cosenza, protagonisti di uno spazio di degustazione e di 2 eventi dedicati al territorio, alla storia e alla cultura vitivinicola delle 2 aree calabresi più rappresentative.

    3) La presenza di una collettiva all’interno del fuori salone, il Vinitaly and the City, organizzata dal consorzio del Terre di Cosenza e dalla Camera di Commercio di Cosenza con 35 vini in degustazione nello spazio centrale dell’evento, nel Cortile del Mercato Vecchio, il cuore antico di Verona. Lo spazio è stato letteralmente assalito da winelover e turisti tanto da finire il vino prima della chiusura della manifestazione.

    4) La squadra messa in campo dal Dipartimento Agricoltura ha funzionato: sia l’allestimento che lo staff dedicato a comunicazione ed eventi erano all’altezza delle aspettative di un evento complesso come quello del Vinitaly.

    5) Gli ospiti e le iniziative del programma sono state ben articolate e hanno raccontato bene il fermento della nostra regione e le varie sfaccettature del patrimonio vitivinicolo regionale.

    6)bicchieri in abbondanza e la selezione di prodotti identitari della nostra terra hanno fatto da corredo a una produzione vitivinicola matura che sta sempre più smettendo di scimmiottare altri stili.

    7) Il clima che si respirava era quello giusto: tutti hanno pensato che stavano dando un contributo importante alla svolta che il mondo della produzione sta imprimendo alla percezione dei nostri prodotti vitivinicoli. Pochi lamenti, sempre i soliti, emersi anche dalle schede di valutazione.

    8) Il “ritorno a casa” di piccoli e grandi big della nostra vitivinicoltura. I cosiddetti Cirò Boys, che non sono più solo Boys per fortuna, e grandi produttori, quali, Librandi, Lento e Senatore, hanno voluto essere presenti allo stand e aziende come Ferrocinto, Spadafora e Iuzzolini/San Francesco si sono avvicinati nel padiglione 12 per stare vicini all’area calabrese. 

    9) Gli affari che tanti ci hanno raccontato di aver fatto: perché quando le cose cominciano a funzionare, il lamento passa in secondo piano e i compratori sono felici di godere delle nostre produzioni.

    10) Una cosa non abbiamo compreso e ce ne siamo stati zitti pubblicamente fino ad ora per non alimentare polemiche preliminari inutili e sterili. Ulizzare il brand Rosso Calabria per la nostra spedizione a Verona poteva diventare un boomerang: penso che tutti se ne siano accorti per tempo e questa scelta è rimasta timida sullo sfondo. Comprendiamo la voglia di dare continuità a un evento ma non possiamo permetterci di usarla in manifestazioni extra-regionali. Siamo famosi per i passiti (il Greco di Bianco e il Moscato di Saracena), siamo forti nei bianchi, sebbene con poca tradizione, in quanto la nostra viticoltura può godere di escursioni termiche e di altitudini che altri sud non hanno, siamo frequentati dai turisti del mare e la nostra cucina di pesce in abbinamento a vini più freschi è sempre più sostenuta da giovani chef e apprezzata. Ci hanno detto di non semplificare il concetto di Calabria e tutta la ricchezza che la caratterizza legandola al colore del vino. Capiamo e tifiamo per il peperoncino e la cipolla di Tropea ma il Rosso Calabria è una denominazione Igp e poteva succedere l’irreparabile. Peccato, perché il corposo lavoro sui social intestati a Rosso Calabria rimarrà in archivio con questo, con l’augurio che rimanga solo una parentesi e che il prossimo anno si possa chiamare  CALABRIA POTENTE.

    Giovanni Gagliardi

    PS: a mio parere dobbiamo dare seguito al lavoro e fare un incontro a breve: esistono decine di strumenti da attivare per continuare nel grande percorso di rinascita messo in campo negli ultimi anni dalle aziende e oggi anche con l’ausilio delle istituzioni. Perchè a riperdersi in un bicchier d’acqua ci vuole poco….

  • Il pranzo inedito con gli stellati calabresi

    Il pranzo inedito con gli stellati calabresi

    Un grande spettacolo in onore dell’eccellenza calabrese quello andato in scena all’evento di Aspettando Radici del Sud svoltosi presso Tenuta delle Grazie a Curinga.
    numeri dicono che la buona scelta per i tifosi di Roma

    All’anteprima itinerante del salone dedicato ai vini e ai vitgni autoctoni meridionali, in programma a Bari dal 7 al 13 giugno, per la prima volta gli chef stellati della regione si sono riuniti per celebrare la cultura enoica e gastronomica del sud. L’ensamble d’autore, che non ha precedenti, ha promosso una Calabria di alto profilo. Protagonisti: Luca Abbruzzino per il ristorante di Catanzaro Antonio Abbruzzino Alta Cucina Locale, Agostino Bilotta de L’Approdo della famiglia Lopreiato Greco di Vibo Marina, Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo dell’azienda Ceraudo di Strongoli e Riccardo Sculli del Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica. L’happening, organizzato da Vinocalabrese.it di Giovanni Gagliardi in partnership con i quattro ristoranti, ha visto sotto i riflettori anche le cantine regionali che parteciperanno all’intensa settimana pugliese.

     

    Applausi a scena aperta per i quattro chef che attraverso 9 portate (una entrée, tre antipasti, due primi, un secondo, un dolce e una gustosa selezione di piccola pasticceria) hanno raccontato a tavola la Calabria più buona declinando le migliori peculiarità dei territori di provenienza, puntando l’attenzione sulle identità e valorizzando i prodotti. Prima del pranzo nel giardino abbracciato da secolari uliveti, gli ospiti hanno potuto degustare i vini di ‘A Vita, Cataldo Calabretta, Scala Vigneti e Cantina, Tenuta del Conte di Cirò, Ferrocinto di Castrovillari, La Peschiera di San Lorenzo del Vallo, Casa Comerci di Badia di Nicotera, Barone GR Macrì di Locri, Ceraudo, insieme ai salumi artigianali di Ioppolo Salumi di San Giorgio Morgeto, ai formaggi di capra dell’azienda Santanna di Campora San Giovanni di Maria Procopio e Pasquale Pino, all’olio di Olearia San Giorgio della famiglia Fazari e alle produzioni (olio, marmellate e sott’oli) di Mariangela Costantino dell’Agriturismo Costantino di Maida.

     

    Il pranzo, che si è tenuto nella sala interna dell’antico casale, ha visto il tutto esaurito segno della grande attesa per questa prima ed esclusiva reunion degli stellati calabresi. L’entrée di Ceviche di dentice, bergamotto, lime e cipolla (di Caterina Ceraudo) ha aperto la lunga carrellata del menù. A seguire il tris di antipasti: Gambero, mandorla, ciliegia e pepe rosa (Luca Abruzzino); Ricciola in frisella di pomodoro e acciughe (Riccardo Sculli) e Duetto di triglia farcite con verdura e formaggio vaccino “Il Moro” e vellutata di arance e zenzero (Agostino Bilotta). Due i primi: Mezze maniche, spigola e le sue uova (Riccardo Sculli) e dei Saccottini ripieni di calamari in salsa di scalogno al limone, pomodorini confit e quenelle di ricotta di pecora al profumo di timo e maggiorana (Agostino Bilotta). Sapori di terra nel secondo con il Filetto di maiale con caramello di cipolle (Caterina Ceraudo). In chiusura il dessert Latte, camomilla e nespole (Luca Abbruzzino) e una selezione di piccola pasticceria.

     

    «Questa è la Calabria che vogliamo vedere» ha dichiarato a fine pasto tra gli applausi dei commensali Luca Abbruzzino a nome dei quattro colleghi stellati.. Soddisfatto ed entusiasta anche il patron di Radici del Sud, Nicola Campanile, che nel suo saluto al pubblico presente ha esaltato le qualità e le potenzialità di una terra «tutta da vivere e da gustare».

     

    Media partner dell’appuntamento: LucianoPignataro.it con il patrocinio di Cooking Soon, di Assapori e del Centro per la Valorizzazione dell’Agroalimentare Meridionale. Tra gli sponsor tecnici: Caffè Aiello e l’azienda Rotondo di Catanzaro Lido.

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