• Aspettando Radici, in giro per l’Italia e a Cosenza ad aprile

    Aspettando Radici, in giro per l’Italia e a Cosenza ad aprile

    In programma da febbraio a maggio in Puglia, in Calabria a Roma e a Napoli gli eventi che preludono al Salone del Vino da Vitigno Autoctono meridionale

    In sette tappe è diviso il cammino che ci separa dalla decima edizione di Radici del Sud che tornerà quest’anno in quel di Bari nel consueto periodo dell’inizio di giugno.

    Sette occasioni di piacevole e colto intrattenimento alla scoperta dei diversi vini da vitigno autoctono meridionali attraverso l’esperienza diretta e il racconto degli addetti ai lavori. A partire dalla metà di febbraio fino alla fine di maggio, secondo un calendario di eventi organizzati in Puglia, Lazio, Sicilia, Campania l’appassionato del buon bere potrà in anteprima conoscere approfonditamente alcune tra le realtà più pregevoli della produzione enologica del sud Italia approfittando di bellissime serate ad esse dedicate che si concluderanno con cene a tema dove i vini troveranno la loro massima compiutezza nell’accompagnarsi al cibo. Si parte giovedì 12 febbraio da Masseria Barbera di Minervino Murge con il “Nero di Troia tra asprezze e dolcezze”, evento giunto alla sua terza edizione, per proseguire venerdì 27 all’Osteria Grano e Vino di Gravina di Puglia con una serata dedicata ai bianchi della Puglia collinare.

    A marzo, giovedì 5 all’Osteria Botteghe Antiche di Putignano sarà la volta del Fiano di Avellino del ‘98, Nerello Mascalese del ‘98, Gaglioppo del ‘96, Aglianico del Vulture del ‘93 e del Negroamaro del’90, che saranno valutati nell’abbinamento con piatti a base di carne di maiale e giovedì 26 a Roma sarà di scena il Primitivo. A metà aprile in Calabria l’evento sarà invece dedicato a giovani chef e produttori calabresi. Venerdì 8 maggio a Palermo focus sui rosati del sud e mercoledì 20 a Napoli sarà la festa delle bollicine alla presenza del produttore.

  • Slow Wine 2015: Giancarlo Rafele è il nuovo coordinatore regionale

    Slow Wine 2015: Giancarlo Rafele è il nuovo coordinatore regionale

    Sarà Giancarlo Rafele a guidare per le prossime annate la degustazione e le visite della redazione calabrese di Slow Wine. Rafele, famoso nell’enomondo per le sue E-card dedicate al vino, è stato delegato Ais Catanzaro e nella vita si occupa di progetti di inclusione sociale con la Casa di Nilla. Rafele dopo aver affiancato negli ultimi anni il coordinatore regionale Luciano Pignataro e il curatore nazionale Giancarlo Gariglio, eredita il lavoro già iniziato dalla guida di Slow Food per la volorizzazione della grande viticoltura regionale, che saprà sicuramente gestire ed amplificare.

  • Cirò. Oggi il nuovo consiglio.

    Cirò. Oggi il nuovo consiglio.

    Scade oggi l’assemblea ordinaria convocata per confermare il Consiglio di Amministrazione della più importante denominazione calabrese, la Cirò. La lista dei soci candidati a guidare per i prossimi anni il Consorzio sono:

    1. Gaetano Cianciaruso

    2. Valentino Zito

    3. Pasquale Iuzzolini

    4. Nicodemo Amoruso

    5. Gaetano Leonetti

    6. Salvatore Ippolito

    7. Vincenzo De Luca

    8. GIuseppe Scala

    9. Raffaele Lucà

    10. Raffaele Senatore

    11. Giuseppe Garruba

  • Calabria Master Wine a Mormanno

    Calabria Master Wine a Mormanno

    L’Osteria del Vicolo di Mormanno (CS) promuove un approfondimento sui vini calabresi per i suoi clienti e per gli appassionati dell’area del Pollino calabrese. 3 appuntamenti nati dalla collaborazione dai titolari dell’Osteria e la neonata Associazione Sommelier Calabresi che faranno il punto sul patrimonio vitivinicolo calabrese.

    Ecco il programma

    Sabato 7 febbraio:Primo incontro

    L’evoluzione del VIGNETO CALABRIA (dai Greci ad oggi);

    Dalla Cantina Sociale alla Cantina Aziendale: la qualità delle diversità;

    I principali vitigni autoctoni della Calabria: Il Gaglioppo; Gli “Stili del Cirò”;

    I vitigni minori: Greco nero, Greco bianco, e altri;

    Focus: Gaglioppo rosè;

    La tecnica della degustazione in “pillole”: L’esame visivo.

    Gaglioppo spumante-Gaglioppo rosato-Gaglioppo rosso giovane-Gaglioppo rosso evoluto

    Sabato 21 febbraio:Secondo incontro

    I principali vitigni autoctoni della Calabria: Il Magliocco Dolce;

    Gli “Stili del Magliocco” nelle Terre di Cosenza e nel Savuto Classico;

    I vitigni minori: Greco nero, Guarnaccia bianca, Mantonico bianco, Pecorello;

    Focus: I Bianchi;

    Più unico che raro: ilMoscato di Saracena;

    La tecnica della degustazione in “pillole”: L’esame olfattivo.

    Magliocco in purezza-Magliocco e Greco-Magliocco e internazionale- Moscato di Saracena

    Sabato 28  febbraio:Terzo incontro

    I principali vitigni autoctoni della Calabria:

    Il Magliocco Canino e il Calabrese;

    Gli “Stili dei vini nel Savuto, Lamezia e Reggio Calabria”;

    I vitigni minori: Greco nero, Castiglione, Nocera, Prunesta; Malvasia; Inzolia;Focus: Gli Spumanti calabresi;

    Più unico che raro: il Greco di Bianco;

    La tecnica della degustazione in “pillole”: L’esame gustativo;

    Magliocco Canino-bianco Greco-Nerello calabrese-Greco di Bianco

    FOTO DAL WEB: www.svinando.com

  • “Il viaggio” il flash mob di Ais Calabria

    “Il viaggio” il flash mob di Ais Calabria

    Qualche giorno fa l’Ais Calabria ha organizzato una iniziativa insolita per l’associazione, un flash mob per le strade del centro di Cosenza.

    L’esperimento è raccontanto nel video di Giuseppe Grosso Ciponte: qui il video

  • Vite trifera in Calabria. Se ne parla a Cosenza

    Vite trifera in Calabria. Se ne parla a Cosenza

    Durante l’incontro promosso dal MeetUp di Cosenza alla Sala Nova della Provincia si parlerà della ricchezza colturale della nostra regione in un incontro a più voci dal titolo FRUTTI DIMENTICATI. Dei tanti esempi del patrimonio colturale antico anche la Vite Trifera, una varietà di origine egiziana ritrovata in Calabria, di cui parla già Plinio il Vecchio ma che sembrava scomparsa.

    Tra i relatori anche il produttore Antonello Canonico de L’Acino di San Marco Argentano che racconterà la sua esperienza di valorizzatore di vitigni storici calabresi eOrlando Sculli che da anni si occupa materialmente di raccogliere antiche piante di vite, spesso abbandonate in vecchie vigne dell’area aspromontana e di riorganizzarle in un “campo raccolta” per lasciarne memoria al futuro della vitivinicoltura calabrese. Insieme ci saranno anche Samanta Zelasco, ricercatrice del CRA di Rende  che interverrà su : “La biodiversità vegetale in agricoltura: conservazione, caratterizzazione e valorizzazione: l’esempio dell’olivo in Calabria”, Yvonne Piersante, dell’associazione Centro Internazionale Crocevia Calabria su: “Semi autonomi: un progetto territoriale per le sementi e i diritti contadini”.

    Appuntamento sabato 31 gennaio alle ore 17 in piazza XV Marzo a Cosenza presso il Palazzo del Governo.

    FOTO: http://digitalgallery.nypl.org

  • Il Consorzio del Cirò cerca il suo nuovo presidente

    Il Consorzio del Cirò cerca il suo nuovo presidente

    Il Corsorzio del Cirò, nato nel gennaio 2003 e poi esteso, nel 2007, anche alla tutela e alla valorizzazione del vino DOC Melissa, territorio contiguo è ad un bivio.

    Il consorzio è guidato dalla sua fondazione da Gaetano Cianciaruso che si avvale di un consiglio di amministrazione composto da soci produttori e da 3 commissioni che si occupano di promozione e valorizzazione, di monitoraggi sui vini e sul rispetto del disciplinare dei vini tutelati e di ricerca e sperimentazione sugli aspetti vegeto-produttivi.

    Gli organi amministrativi del Consorzio oggi sono da rinnovare e tante situazioni sono in movimento.

    Fonti ben informate ci raccontano di incontri e proposte che partono dalle nuove generazioni dei produttori cirotani e dai tanti nuovi piccoli vignaioli che insieme stanno portando avanti e rinnovando la storia della più importante denominazione calabrese.

    Insieme a questo movimento propositivo apprendiamo da IlCirotano.it della lettera del sindaco di Cirò Marina,Roberto Siciliani, che suono come una vera e propriadenuncia indirizzata a Cianciaruso. Siciliani chiede più democrazia e “di ragionare su una più equa assegnazione dei poteri decisionali in seno allo stesso C.d.A”.

    “Ritengo – continua Siciliani – che la decisione affrettata di procedere al rinnovo del C.dA. più che unire possa portare ad una disgregazione per cui, prima delle elezioni, sarebbe opportuno rimodulare lo Statuto adeguandolo all’evoluzione che il patrimonio viticolo ed enologico, nel corso degli anni, ha avuto. Mi preme sottolineare l’importanza ed il ruolo che il Consorzio dovrà avere nel promuovere un settore che rappresenta al meglio il nostro territorio, per questo mi auspico una maggiore sinergia con questo Ente prevedendo nello Statuto la partecipazione del Comune e coinvolgendo tutte le realtà vitivinicole del comprensorio in vista anche dell’importante appuntamento con l’ Expo 2015. Confido nella Vostra sensibilità e nell’interesse sempre dimostrato verso un comparto fondamentale per l’economia di Cirò Marina per rivedere la decisione e concedere una maggiore partecipazione, auspicandomi che si arrivi presto ad un nuovo concetto di rappresentatività che permetta ai vignaioli, quali principali protagonisti della qualità del nostro vino, di essere maggiormente coinvolti e ascoltati nelle decisioni importanti e delicate che riguardano l’intero settore”.

  • Anticipazioni sulla 10a edizione di “Radici del Sud”

    Anticipazioni sulla 10a edizione di “Radici del Sud”

    Puntuale all’appuntamento di giugno Radici del Sud si presenterà quest’anno a Bari con un ricco programma di attività attraverso le quali rendere omaggio alla qualificata compagine di produttori dei vini da vitigno autoctono meridionale e per offrire credibili spunti per una ponderata promozione di quest’ultimi.

    Saranno infatti presenti alla prossima edizione di Radici del Sud esperti provenienti da ogni parte del mondo e non mancheranno occasioni per ascoltare le indicazioni che si sentiranno di offrire sulla base della loro significativa esperienza e per confrontarsi nel merito delle strategie commerciali da adottare per i tempi a venire. In quest’ottica la prossima edizione di Radici del Sud prevede intanto che la partecipazione del numeroso pubblico di appassionati che già negli anni precedenti si è affacciato con curiosità e interesse alla manifestazione possa essere più attiva perché ci si potrà prenotare alle varie attività in programma anche se non si appartiene di fatto alla categoria degli addetti ai lavori e durante le varie sessioni di blind tasting attraverso le quali si valuteranno i vini da premiare, sarà organizzato in parallelo un banco d’assaggio riservato appunto al pubblico perché con la guida dei degustatori esperti possa meglio conoscere, comprendere e penetrare la complessità dei vini in concorso. Radici del Sud 2015 si svolgerà da martedì 9 a lunedì 15 giugno a Bari, sede scelta per la facilità di raggiungere il capoluogo pugliese ottimamente e direttamente servito da numerosi collegamenti aerei e ferroviari anche internazionali. L’elenco dei giornalistiimportatori e wine buyer che interverranno comprende professionisti di grande rilievo provenienti dallaSvizzera, Austria, Irlanda, Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, USA, Cina e Hong Kong. Proprio gli esperti dell’estremo oriente asiatico, mercato dimostratosi di estrema rilevanza strategica negli ultimi anni, animeranno un interessante focus in programma nella giornata di venerdì 12 giugno. Gran parte delle attività previste saranno dedicate agli incontri commerciali tra produttori e wine buyer mentre la stampa sarà impegnata in tour di conoscenza e approfondimento organizzati presso cantine pugliesi ed anche delle limitrofe regioni del sud in programma nell’intero arco della durata della manifestazione. Altra sensibile novità del prossimo Radici del Sud riguarda la composizione delle batterie dei vini all’assaggio delle due giurie quest’anno composte la prima da 20 degustatori esteri e la seconda da altrettanti degustatori italiani: la suddivisione dei vini sarà operata a seconda del vitigno e non più come nelle precedenti edizioni per regione geograficanell’intento di identificare più facilmente i tratti salienti dei vari vitigni al di là delle aree in cui il vitigno viene coltivato e prodotto econferire di conseguenza maggiore forza persuasiva all’impatto del brand Radici del Sud, una volta proposto sui vari mercati esteri e nazionali, puntando su una più immediata riconoscibilità e distinzione del prodotto. L’ultima giornata sarà interamente dedicata al Salone del Vino da Vitigno Autoctonoin orario 10.00/20.00 operatori di settore e pubblico potranno approfittare dell’accattivante e ricchissima fiera enogastronomica del meridione per conoscere e apprezzare la qualità e particolarità della produzione locale. Chiuderà la X edizione una cena realizzata a più mani con la regìa dei migliori chef di uno dei territori regionali pugliesi (Gargano, Salento, Alta Murgia, Gravine Tarantine, Valle d’Itria), che proporranno una serie di piatti per celebrare i vini vincitori di Radici del Sud 2015, insieme ai 4 chef rappresentanti le altre regioni del Sud.

    Dal primo febbraio saranno aperte le iscrizioni per le aziende vinicole e dal mese di aprile sarà possibile per il pubblicoaccreditarsi alle varie attività attraverso il sito della manifestazione. In attesa di Radici del Sud 2015 e come prologo a questo sarà presto reso noto l’elenco delle attività itineranti lungo il sud Italia, a partire dal prossimo febbraio fino a giugno, attraverso le quali scoprire e apprezzare tante eccellenti realtà esistenti sul territorio.

    Comunicato stampa

  • A Lamezia il Wine Fest il 27 e il 28 dicembre

    A Lamezia il Wine Fest il 27 e il 28 dicembre

    Il Lamezia Wine Fest il 27 e il 28 dicembre riporterà il piacere del vino tra le mura di Palazzo Nicotera in un percorso a più tappe tra degustazioni e work shop. Un programma intenso ma snello quello approntato dalla Pieffe Comunicazione che prevede il debutto sabato alle 18.30 con la presentazione del libro “Vini di Calabria. Storie (minime), di uomini, donne, luoghi e uve”, scritto da Rosario Branda, direttore Confindustria Cosenza.

    Il volume, edito da Rubbettino, rappresenta un originale affresco della Calabria, fatto tramite il vino, i vignaioli, l’evoluzione dell’enologia. Ben 114 i vini ‘raccontati’ e che raccontano la regione.

    Ad affiancare Branda,  in un dibattito sul valore culturale ed antropologico del cibo e del vino, saranno il critico cinematografico ed imprenditore Gianlorenzo Franzì (Comics Cafè) e il presidente della Fondazione Italiana Sommelier ( F.I.S.)  Gennaro Convertini.

    La seconda serata, domenica 28 dicembre, sarà improntata sul valore aggiunto della degustazione con la presentazione della guida Slow Wine 2015. Taglio del nastro sempre alle 18.30 e dibattito animato da Giancarlo Rafaele, della redazione calabrese di Slow Wine, Michele Ruperto, patron del Theatro del Gusto di Amantea, Massimo Tigani Sava, direttore della testata Local Genius e Antonello Rispoli,  fiduciario Condotta Slow Food Lamezia Terme.

    In entrambe le serate, ad accogliere il pubblico dopo i workshop sarà la degustazione di ben dieci cantine del Sud Italia. Un record quello raggiunto dalla quarta edizione del festival che permetterà di raccogliere il meglio della produzione enologica calabrese. In particolare, le cantine presenti saranno Statti, Lento, Davoli, Tenute Ferrocinto, Cote di Franze, Criserà, Odoardi e Spadafora, Senatore Vini e Colacino Wines.

    L’accompagnamento musicale della due giorni  sarà affidato al trio composto da  Yazan Greselin, Tonino De Sensi e Carlo Caligiuri. Per tutta la durata della rassegna nella sala polivalente sarà, infine, possibile visitare la mostra fotografica a cura di Instagramers Lamezia Terme.

    Al termine della rassegna tramite l’associazione Aspilos alcuni dei pregiati vini ospiti del festival verranno donati ad alcune famiglie disagiate seguite dalla Caritas diocesana.

    A moderare la due giorni sarà il giornalista Paolo Giura.

  • Torna la Festa del Vino a Lungro (CS)

    Torna la Festa del Vino a Lungro (CS)

    Dopo il successo della prima edizione della “Festa del vino e dei sapori antichi del territorio”, svoltasi nell’anno 2013, l’associazione culturale ACTA UNGRA ha ritenuto doveroso riproporre la rassegna enogastronomica che ha come tematiche la valorizzazione dei prodotti tipici e l’imprenditoria del settore.

    In virtù dell’afflusso di visitatori durante la prima edizione e vista la mole di novità messe in campo da ACTA UNGRA, si è deciso di estendere a due giorni la durata della manifestazione, che si svolgerà il 27 e 28 dicembre 2014 a Lungro, tra Corso Skanderberg e Piazza Casini.

    La manifestazione ha trovato il sostegno di alcuni enti ed organizzazioni, quali il Parco Nazionale del Pollino, il Comune di Lungro, la Pro Loco di Altomonte, FEDERAGRI, Coldiretti, Campagna Amica e SlowFood, oltre alla collaborazione, per il secondo anno consecutivo, di Enzo Barbieri.

    L’evento avrà inizio il 27 dicembre alle ore 17.00 con un convegno dal titolo “Imprenditoria enogastronomica e cooperazione”, per proseguire con l’assegnazione dei “Premi all’imprenditoria giovanile enogastronomica” e “Premi alle eccellenze imprenditoriali calabresi”. Dalle ore 18.00 apriranno al pubblico gli stands delle aziende produttrici di vino, olio e prodotti tipici. Alle ore 18.30 si terrà il momento clou della serata con il “cooking-show”, una esibizione culinaria a cura di chef di fama internazionale. Non mancheranno musicisti di strada e gruppi folk del paese. La seconda giornata, il 28 dicembre, inizierà alle ore 15.00 con il “Palio delle botti”, un gioco popolare. Alle ore 17.00 sarà presentato il volume “Vini di Calabria. Storie (minime) di uomini, donne, luoghi e uve” di Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza. Il culmine della serata si raggiungerà con la “Gara del vino nuovo dell’Arbëria del Pollino”, in cui si sfideranno i vinificatori di Lungro e del comprensorio.  Alle ore 18.00, come da programma, apriranno gli stands enogastronomici. La serata sarà allietata dalla band calabrese “TACABUM”.

    In entrambe le serate saranno allestite mostre fotografiche e di pittura, esposizioni artigianali e una scenografia a tema lungo il percorso della manifestazione.

  • Peppe Voltarelli con vini e prodotti calabresi

    Peppe Voltarelli con vini e prodotti calabresi

    Sabato 20 settembre Peppe Voltarelli terrà vicino Roma un reading musicale, ovvero la presentazione del suo libro “Il Caciocavallo di Bronzo” con la proposta di alcune canzoni. Gli ospiti potranno godere di un evento calabrese a tutto tondo. Infatti la serata avrà come accompagnamento naturale la degustazione di alcuni prodotti tipici calabresi:

    Tenute Ferrocinto di Castrovillari (Cs)

    www.tenuteferrocinto.it

    Casa Comerci di Badia di Nicotera (VV)

    http://www.casacomerci.it/

    Forno Orlando di Castrovillari

    https://www.facebook.com/pages/Forno-Orlando/1545592082330600

    Salumi Coinas di Mormanno (Cs)

    www.salumificiocoinas.it

    CacioCavallo Silano DOP distribuito da Campoverde Agricola di Castrovillari (Cs)

    http://www.campoverdeagricola.it/

    – Per la prenotazione inviare mail a info@villacolledellerose.com

    – Costo degustazione e serata 20 euro

  • E’ nato il Consorzio di Tutela del TdC dop

    E’ nato il Consorzio di Tutela del TdC dop

    Si è costituito in data odierna, presso la Camera di Commercio di Cosenza, il “Consorzio di tutela dei vini Terre di Cosenza DOP”, al termine di un’assemblea alla quale hanno partecipato numerose aziende vitivinicole della provincia.

    A far parte del Consiglio di Amministrazione sono stati eletti:

    Luigi Nola della Campoverde agricola SpA, Mauro Colacino della Colacino Wines, Ippolito Spadafora delle Cantine Spadafora, Pier Giorgio Falvo della Masseria Falvo 1727, Demetrio Stancati dell’az. Agricola Serracavallo, Pierfrancesco Giraldi delle cantine Giraldi&Giraldi, Maurizio Bisconte della Feudo dei Sanseverino, Cataldo Maio dell’az. Agr. Piana di Sibari, Pierluigi Carci dell’az. Agr. Donnici ’99.

    Il Consiglio di Amministrazione, con voto unanime, ha eletto alla presidenza, Demetrio Stancati, dell’azienda Serracavallo.

    La costituzione del Consorzio di Tutela rappresenta una tappa importante di un percorso di miglioramento qualitativo e di valorizzazione delle produzioni viticole del territorio, che i viticoltori cosentini hanno iniziato da circa un decennio, recuperando tradizioni viticole che le Terre di Cosenza vantano da secoli.

    Aree storiche quali Donnici, Verbicaro, Pollino, San Vito di Luzzi e Savuto, insieme alle emergenti zone delle Colline del Crati, Esaro e Condoleo si sono riunite sotto la Denominazione Terre di Cosenza per affermare sui mercati locali e internazionali i vini di Magliocco Dolce e dei numerosi altri vitigni autoctoni presenti nei vigneti dello straordinario territorio cosentino.

    Il neo eletto presidente Demetrio Stancati, nel corso del suo primo intervento all’assemblea dei soci, ha ringraziato l’organizzazione professionale agricola per il supporto garantito in tutte le fasi della costituzione e si è soffermato sull’importante ruolo giocato nella stessa direzione dalla Camera di Commercio di Cosenza, che ospiterà la sede legale dello stesso Consorzio, dicendosi, altresì, convinto che le aziende cosentine siano ormai in grado di entrare a pieno titolo nel novero delle eccellenze enologiche italiane e che il Consorzio sarà lo strumento fondamentale per il conseguimento di questo obiettivo.