• La Calabria al Merano Wine Festival 2023

    La Calabria al Merano Wine Festival 2023

    Uno spazio dedicato ed esclusivo nel fuori salone, 7 aziende, una masterclass

    Una prima assoluta per la Calabria in una kermesse che vuole esaltare le eccellenze del settore enogastronomico nazionale ed internazionale. Parte venerdì 3 novembre il Merano WineFestival, manifestazione alla quale la Regione partecipa per la prima volta e che si concluderà martedì 7 novembre.

    “La Calabria partecipa per la prima volta al Merano WineFestival – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo – che è una manifestazione di grande lignaggio nel panorama della promozione vitivinicola nazionale ed internazionale. Stiamo lavorando per creare ulteriori occasioni per la crescita del sistema vitivinicolo con manifestazioni che potrebbero svolgersi anche nella nostra regione. Intanto godiamoci questa partecipazione con i nostri vini pluripremiati, che stanno iniziando a sbalordire l’Italia e non solo”.

    L’evento che rientra nell’azione di promozione messa in campo dall’assessorato alle politiche agricole, in collaborazione con Arsac, che guarda al presente ed al futuro delle aziende agricole calabresi e lo fa attraverso un evento che raggruppa in sé produttori, visitatori, stampa ed operatori del settore di tutto il mondo, in un convivio fatto di attualità, storia, confronti e bellezza.

    Saranno, infatti, 3000 gli operatori presenti nella kermesse altoatesina e 650 le aziende vitivinicole; fra queste, sette calabresi, ovvero Fezzigna Vignaioli, Librandi, Ippolito 1845, Statti, Cantine Caccamo, Cantina Campana e Feudo Della Sagitta Di Toscano Antonio”.

    Nello spazio dedicato alle regioni, come detto, anche la Calabria, che permetterà ai visitatori di degustare i vini calabresi protagonisti di un percorso di crescita all’insegna di una qualità, riconosciuta a livello nazionale ed internazionale.

    Tanti gli appuntamenti, che, ogni giorno, prenderanno il via alle 11.30 per concludersi in serata fra degustazioni, laboratori, dibattiti con esperti del settore e banchi d’assaggio. Particolarmente atteso è l’incontro previsto per sabato 4 novembre, alle ore 10.30, sempre nello stand Calabria, sul tema: “Calabria terra d’uve. Cuore del vino mediterraneo”.

    Prenderanno parte all’iniziativa l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, il direttore generale del Dipartimento agricoltura della Regione Calabria, Giacomo Giovinazzo, il presidente dell’Enoteca regionale “Casa dei vini di Calabria”, Gennaro Convertini, ed Andrea Rudic, giornalista e conduttore televisivo. 

    Giocomo Giovinazzo – direttore generale Dipartimento Agricoltura e Gianluca Gallo – Assessore regionale Agricoltura a MERANO
  • Pollino Enoico, i vini del più grande Parco nazionale d’Italia si svelano

    Pollino Enoico, i vini del più grande Parco nazionale d’Italia si svelano

    A Campotenese di Morano Calabro il 4 e 5 novembre la seconda edizione del Festival che punta i riflettori sui vini del Parco Nazionale Pollino

    Seconda edizione a Campotenese alla Catasta di Pollino Enoico, il format per far conoscere e sostenere le cantine e la storia viticola del Parco Nazionale montano più grande d’Italia. Il 4 e il 5 novembre si replicherà all’interno della gigantesca struttura in legno una 2 giorni rivolta ai winelover e agli operatori di settore. Il programma prevede tante iniziative dai banchi d’assaggio con i produttori, alle cene, agli aperitivi, dalle visite in cantina alla grande festa. Sarà una grande occasione per il pubblico di entrare in contatto diretto con i produttori, di conoscere i vitigni autoctoni e di gustare le tante espressioni del territorio al calice. E sarà una vetrina per far conoscere i prodotti dei contadini, degli allevatori e delle piccole aziende del Parco.

    I vini di montagna sono un presidio culturale, identitario e non solo agricolo di grande importanza – spiegano gli ideatori del progetto Giovanni Gagliardi, Donato Sabatella, Sergio Senatore e Manuela Laiacona -. Rappresentano un importante modello di comunità e un fenomeno di resilienza a cui dare sostegno e guardare nell’ottica dello sviluppo economico e socioculturale del territorio. Per tale motivo abbiamo pensato di creare un progetto che possa consentire al grande pubblico e a chi lavora nel settore della ristorazione e dell’accoglienza di conoscere meglio questo tassello produttivo del Pollino. Si tratta di un format di iniziative satellite e tutte mirate alla valorizzazione della cultura enoica del Parco. Prima fra tutte il Festival, pensato come medium coinvolgente con l’obiettivo di favorire legami diretti con i produttori”.

    Sabato 4 ottobre dalle 15 alle 20 e domenica 30 il nucleo centrale del festival è definito dai banchi di assaggio che permetteranno al pubblico di conoscere dal vivo i produttori del Pollino Enoico.

    Saranno 14 i viticoltori a presiedere i banchi di assaggio per dare vita al primo walk auround tasting del Pollino: Ferrocinto da Castrovillari, Casa Vinicola Franco Gialdino da Morano Calabro, Azienda Vitivinicola Rizzo e Tenute Ferrari da Frascineto, Vozzi Vini da Chiaromonte, Feudo dei Sanseverino, Cantine Viola, Giuseppe Calabrese, Maradei, Diana da Saracena, Stamati da Plataci, Cervinago e Intrè da Civita e Boccafolle da Mottafollone.

    La sera del sabato si accenderà con la grande festa VINI-LI wine & food party a base di piatti e prodotti del territorio, i vini del Pollino Enoico al calice e il dj set del torinese Andra Margiotta, sulla scena musicale dal 1997, uno dei primi a far ballare il pubblico, sempre più numeroso, sui ritmi del jazz e di tutti i suoi derivati e contaminazioni, facendo girare dischi esclusivamente in vinile.

    Per prenotare e maggiori informazioni > www.catasta.org

    POLLINO ENOICO
    è un progetto di
    SOC. COOP. CATASTA POLLINO IMPRESA SOCIALE
    Campotenese, Morano Calabro (CS) 87016

    scopri di più

    in collaborazione con CENTRO PER LA VALORIZZAZIONE AGROALIMENTARE MERIDIONALE

    scopri di più

    Pollino Enoico
    è il progetto di Catasta dedicato al vino del più grande Parco Nazionale d’Italia, il Festival di territorio con i produttori protagonisti

    Sabato 4 novembre

    15-19

    BANCHI DI ASSAGGIO

    con i produttori di Pollino Enoico e oltre 50 vini in degustazione

    ingresso libero

    10€ x 5 gettoni > primo acquisto

    2€ x 1 gettone

    5€ cauzione bicchiere > restituite alla riconsegna

    ore 19 – 24

    VINI-LI

    Vini del Pollino Enoico e selezione di dischi con Andrea Margiotta DJ

    Ingresso libero

    ore 21

    VINI-LI Wine & Food Party

    piatti e prodotti del territorio, i vini del Pollino Enoico al calice e il dj set del torinese Andra Margiotta 15 € il cibo – 2 € il calice – prenotazione 0981 1907009

    Domenica 5 novembre

    11-19

    BANCHI DI ASSAGGIO

    con i produttori di Pollino Enoico e oltre 50 vini in degustazione

    ingresso libero

    10€ x 5 gettoni > primo acquisto

    2€ x 1 gettone

    5€ cauzione bicchiere > restituite alla riconsegna

    12-15

    PRANZO DELLA DOMENICA

    con I VINI DEL POLLINO ENOICO AL BICCHIERE

    16-20

    ENO DJ SET

    con Andrea Margiotta DJ

    ingresso libero

    Tutti i giorni

    VISITE GUIDATE E DEGUSTAZIONI NELLE CANTINE

    info www.catasta.org

    Le aziende del 2023 con i vini in degustazione

    1. BOCCAFOLLE – Mottafollone
    2. CANTINA GIALDINO – Morano C.
    3. CANTINA RIZZO – Frascineto
    4. CANTINE VIOLA – Saracena
    5. CERVINAGO – Civita
    6. DIANA – Saracena
    7. FERROCINTO – Castrovillari
    8. FEUDO DEI SANSEVERINO – Saracena
    9. GIUSEPPE CALABRESE – Saracena
    10. INTRÈ – Civita
    11. MARADEI – Saracena
    12. STAMATI – Plataci
    13. TENUTE FERRARI – Frascineto
    14. VOZZI VINI – Chiaromonte

    Il vino del Pollino > Nel territorio del Parco Nazionale del Pollino ci sono 6 denominazioni del vino, 4 DOP, 2 IGP, 1 Presidio Slow Food

    • • POLLINO Terre di Cosenza DOP
    • • VERBICARO Terre di Cosenza DOP
    • • ESARO Terre di Cosenza DOP
    • • CALABRIA IGP
    • • GROTTINO DI ROCCANOVA DOP
    • • BASILICATA IGP
    • • MOSCATO DI SARACENA Presidio SF
  • Il programma degli eventi OFF del Cirò Wine Festival

    Il programma degli eventi OFF del Cirò Wine Festival

    Trekking tra le vigne, degustazioni e aperitivi in cantina, spettacoli teatrali nel cuore della produzione del vino cirotano, musica e cucina tipica per gustare il tempo lento mentre le vigne risplendono dei frutti maturi, pronti per la raccolta della prossima annata. La Doc più antica di Calabria si veste a festa in attesa dell’evento estivo che il 10 agosto chiuderà l’edizione 2023 del Cirò Wine Festival con i banchi d’assaggio delle ventinove aziende partecipanti.  Un unico filo conduttore lega gli appuntamenti proposti al pubblico di turisti e wine lovers nel calendario del Cirò Wine Festival Off che dal 1 all’8 agosto animerà il territorio con una offerta diversificata per soddisfare i gusti di tutti gli amanti del vino: far conoscere e valorizzare le cantine e gli uomini e le donne del Cirò. Coordinate dal “Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò Doc e Melissa Doc” che organizza l’evento, le cantine  ‘A Vita, Baroni Capoano, Brigante, Cantine Dell’Aquila, Cantina Malena, Cantine Campana, Cantine De Mare, Cantine Vulcano, Caparra&Siciliani, Cataldo Calabretta Viticoltore, Cerminara, Enotria, Esposito Vini, Fezzigna Vini, Ippolito 1845, La Pizzuta Del Principe, Librandi, Maddalona Del Casato, Mimmo Vinci, Romano & Adamo, Salvatore Caparra Vini, Senatore Vini, Sergio Arcuri, Tenuta Del Conte, Tenuta Renda, Tenuta Santoro, Vigneti Ferraro, Vigneti Vumbaca, Vini Giuseppe Pipita propongono esperienze diffuse e visite guidate su prenotazione in una sorta di grande anteprima in attesa dei giorni clou dell’evento vitivinicolo estivo della Cirò Doc. Sarà Borgo Saverona ad accogliere il primo appuntamento in programma venerdì 4 agosto con una cena a buffet, musica e i vini del Consorzio. Il giorno dopo sabato 5 agosto alle ore 16:30 Wine trekking da Umrbiatico fino alla Cantina Fezzigna con aperitivo e degustazione finale dei vini aziendali, mentre alle ore 18:00 “Contrade, vigne e vignaioli” è lo spazio per conoscere da vicino e degustare le micro vinificazioni delle sottozone della Doc Cirò. Domenica 6 agosto spazio al teatro dentro la cantina di Tenuta Senatore con “Cristo di periferia” lo spettacolo di Davide Sacco con Francesco Montanari, abbinato ad una degustazione dei vini dell’areale cirotano. Mercoledì 9 agosto alle ore 19:00 Calici al Tramonto è l’aperitivo proposto da Baroni Capoano sulla terrazza panoramica dell’azienda, con musica dal vivo e degustazione di eccellenze territoriali. Un programma di eventi collaterali per scoprire e conoscere da vicino tutto il mondo del Cirò, incontrare produttori, agricoltori, vini, cantine, in un abbraccio comune per raccontare una delle più longeve comunità del vino del Sud Italia che prepara alla due giorni conclusiva che inizia l’8 agosto con la degustazione tecniche “Il cirò è il rinascimento calabrese” affidata a Luca Gardini, alla quale seguiranno quelle del 9 agosto “La vocazione al rosato del Gaglioppo” sempre con Luca Gardini e “Il Cirò ovvero della longevità di un grande rosso del Sud” con Luciano Pignataro. Poi il 10 agosto il gran finale con i banchi d’assaggio a Madonna di Mare arricchiti dalla special food box territoriale a cura di Lagust ristorante, enoteca e dispensa con selezione di prodotti di alta gastronomia, e la musica d’autore di Peppe Voltarelli. 

  • Cirò Wine Festival 2023

    Cirò Wine Festival 2023

    Il Consorzio di tutela, guidato da Raffaele Librandi si prepara a dieci giorni di animazione tra vigneti, cantine, tour, masterclass prima della grande festa finale a Madonna di mare. Ospiti di quest’anno Luca Gardini e Luciano Pignataro. 

    Nel borgo dei vignaioli e dei marinai dove oltre cinquant’anni fa nacque la prima Doc della Calabria tutto è pronto per l’edizione 2023 del Cirò Wine Festival, lo storico appuntamento dedicato alla valorizzazione del vino dell’areale e al racconto diffuso dei produttori che aderiscono al “Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò Doc e Melissa Doc”.   Un ricco programma tra vigne e cantine, tour tra le realtà vitivinicole della più significativa denominazione di Calabria, che si concluderà, come ormai da tradizione, nell’evento finale di Madonna di Mare il 10 agosto con i banchi d’assaggio, il food territoriale e la musica d’autore. Un evento nato per focalizzare l’attenzione sulla zona produttiva enologica calabrese più conosciuta al mondo, valorizzarne il territorio, il lavoro dei produttori e dei viticoltori che oggi raggruppa storiche aziende ultracentenarie e le nuove generazioni di vigneron in un mix perfetto tra tradizione e modernità che rappresenta una rete di cooperazione importante capace di promuovere sui mercati nazionali ed internazionali il Gaglioppo e le altre uve autoctone.    Dieci intensi giorni sul territorio con una variegata proposta di appuntamenti per promuovere al meglio tutte le realtà vitivinicole nel periodo estivo in cui Cirò si riempie di turisti, operatori di settore, winelovers, appassionati e giornalisti dell’enogastronomia che arrivano qui per approfondire sul campo gli aspetti e le tecniche produttive del vino calabrese più famoso al mondo.   Quest’anno a curare le masterclass del Cirò Wine Festival arriveranno Luca Gardini, il wine killer (come viene definito per la sua capacità di riconoscere i vini alla cieca) insignito del titolo di miglior sommelier del mondo e di sicuro un punto di riferimento per il vino a livello internazionale, e Luciano Pignataro, giornalista professionista del quotidiano Il Mattino, grande narratore dell’enogastronomia meridionale, ideatore e direttore responsabile dello spazio web che porta il suo nome seguitissimo da tutti gli appassionati di cibo e vino, che animeranno gli eventi (su prenotazione obbligatoria https://www.eventbrite.it/e/biglietti-degustazioni-guidate-ciro-wine-festival-23-684838509417) in programma l’8 e il 9 agosto presso la Sala consiliare del comune di Cirò.   Il 10 agosto il grande evento finale a Madonna di Mare, nello spazio dei Mercati Saraceni, con la degustazione aperta al pubblico alla quale prenderanno parte numerose aziende aderenti al Consorzio di Tutela dei Vini Cirò e Melissa e la festa in musica con il concerto di Peppe Voltarelli.

  • Il Cosenza Wine District conferma il successo e si consolida come grande evento del vino – FOTO

    Il Cosenza Wine District conferma il successo e si consolida come grande evento del vino – FOTO

    C’era il pubblico delle grandi occasioni ieri alla Villa Vecchia di Cosenza per suggellare il successo conclamato del Cosenza Wine District che, dopo la grande performance in termini di partecipazione della prima edizione, ha confermato di essere il modello di evento esperienziale capace di promuovere e valorizzare i vitigni calabresi e il mondo produttivo vitivinicolo regionale. Lo dicono i numeri: oltre quattromila mila presenze nell’arco della serata conclusiva nel cuore del centro storico di Cosenza, il sold out per la degustazione dedicata alla Dop Terre di Cosenza, guidata dal giornalista Luciano Pignataro, celebrata nella splendida Dimora storica della Giostra Vecchia Palazzo Grisolia 1809 grazie all’accoglienza della famiglia Lorenzon e la sinergia con il Consorzio guidato da Demetrio Stancati, e le ampie partecipazioni del pubblico ai quattro i appuntamenti itineranti nei locali della città, affidati ai wine comunicator calabresi Claudia Maremonti, Cristina Raffaele, Guglielmo Gigliotti e Kevin Alberto Galioto che hanno generato curiosità e narrazione intelligente delle cantine regionali con una intensa interazione tra pubblico e operatori del mondo vitivinicolo.    L’evento organizzato da Feed It e Saturnalia aps, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Cosenza e della Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura e inserito nel panel di eventi di Calabria Straordinaria, ha saputo non tradire le attese del pubblico e degli operatori entrambi soddisfatti della macchina organizzativa messa in piedi per valorizzare il mondo enologico calabrese e creare l’ambiente giusto per mettere in connessione le arti di strada, il food di qualità, i consumatori, i produttori in un contenitore innovativo, ispirato ai grandi eventi del vino, che ha saputo realizzare il mix giusto per diventare un momento di promozione non solo della viticoltura, ma anche di racconto dei vitigni autoctoni e dei territori che vogliono fare dell’enoturismo una leva di sviluppo economico sostenibile e possibile per coniugare cultura, storia, tradizione, innovazione.    «Quando un’idea risulta vincente, come quella che hanno avuto i giovani organizzatori del Cosenza Wine district, l’Amministrazione comunale non può restare indifferente – ha sostenuto il sindaco di Cosenza, Franz Caruso – Ed è per questa ragione che siamo stati favorevoli a concedere la nostra partnership, anche perché siamo certi che, continuando di questo passo, la manifestazione potrà esercitare, nell’immediato futuro, un potere attrattivo nei confronti di quelle forme di turismo esperienziale che, partendo da un percorso di valorizzazione dei prodotti del comparto enologico, potranno favorire quei flussi interessati anche alla conoscenza della città di Cosenza, della sua storia, delle sue bellezze e del suo patrimonio artistico e culturale».   A salutare sia la marterclass con Pignataro che l’evento in Villa Vecchia c’era l’assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. «Credo che questa sia l’ennesima occasione attraverso la quale possiamo raccontare quanto di meglio possibile sui vitigni e i vini calabresi. Stiamo lavorando ad una azione di promozione che dovrà spingere i nostri produttori – che in questi anni sono cresciuti in termini di qualità avendo questa unica ambizione – per fare in modo che attraverso manifestazioni che coinvolgono migliaia di persone si possa costruire un sistema di consapevolezza diffuso sul territorio e che possa poi, attraverso l’unica ambizione che deve essere quella della qualità, costruire un nuovo modello di sviluppo che coinvolga il vino – che può essere un elemento guida – insieme al prodotto territorio»   Esprime soddisfazione per la riuscita dell’evento anche Antonio Castellano di Feed It, project manager del Cosenza Wine District. «Aver replicato il successo dello scorso anno con un grande progetto di promozione territoriale, in una Cosenza Vecchia che torna ad animarsi, coinvolgendo decine di realtà locali e tanti giovani imprenditori in una macchina organizzativa che ha funzionato alla perfezione, è davvero un grande orgoglio».    «Possiamo dire concretamente di aver compiuto la mission che ci eravamo prefissati – ha dichiarato Christian Russo di Saturnalia – Realizzare una grande festa che fosse un momento di  socializzazione ma al tempo stesso un’occasione per consolidare una grande consapevolezza attorno alla qualità del vino calabrese e più in generale dei prodotti della nostra terra. Crediamo che il vino possa essere un ambasciatore straordinario per la Calabria e l’attenzione che i turisti e gli operatori della comunicazione stanno dando ai territori di produzione ne sono la conferma più lampante».    Dal Pollino allo Stretto oltre quaranta cantine dalle storiche aziende ai giovani vigneron che animano la rete regionale del vino, insieme ai consorzi Terre di Cosenza Dop e Cirò e Melissa, hanno deciso di aderire alla manifestazione che ora guarda già con rinnovato impegno alla prossima edizione avendo l’ambizione di voler diventare uno spazio consolidato per creare attenzione attorno all’enologia calabrese.    «Anche quest’anno con il Cosenza Wine District abbiamo creato un momento unico di promozione e comunicazione per il settore vitivinicolo di tutta la Calabria in uno dei luoghi simbolo della città di Cosenza – ha aggiunto Rosella Ruggiero anima degli eventi vinicoli targati Saturnalia –  Siamo felicissimi di aver saputo cogliere l’interesse di un folto pubblico generalista, dei wine lowers che in maniera sempre più crescente partecipano ai nostri eventi, ma anche – e questo ci rendere ancora più orgogliosi – di tanti operatori di settore e giornalisti, cosi come dei consumatori finali, i quali, attraverso le loro scelte negli acquisti, influenzano in maniera rilevante il mercato del mondo del vino. Il successo dell’evento è frutto di una grande squadra di collaboratori, sinergie istituzionali e sostegno degli sponsor (Chiappetta, Veccho Amaro del Capo, CNA, Cesario, Strano Srl) con i quali condividiamo il successo di questa seconda edizione convinti che insieme si possa andare lontano e fare sempre più e meglio per il vino calabrese».    La cantine protagoniste della seconda edizione: Ferrocinto, Tenuta del Travale, Magna Graecia, Colacino Wines,  Terre di Balbia, Le Conche, Cantine Viola, Poderi Marini, Tenuta Celimarro, Cantine Chimento, Serracavallo, Giraldi & Giraldi, Feudo dei San Severino, Azienda Agricola Granata, Azienda agricola Diana, Consorzio terre di Cosenza, Statti, Dell’Aera Vigneti e Cantina, Cantina Petrania, Cantine Lento, Consorzio Cirò, Russo & Longo, Ippolito 1845, Zito, Tenuta Iuzzolini, Enotria azienda vitivinicola, Brigante Vigneti & Cantina, Fratelli Dell’Aquila, Fezzigna, Maddalona del Casato, Santoro, Vigneti Vumbaca, Campana, Associazione Viticoltori Vibonesi con le cantine Casa Comerci, Cantine Artese, Cantine Benvenuto, La Marchisa, Origine & Identità, Cantina Masicei, Cantine Rombolà, Cantine Dastoli, Azienda Vinicola Tramonta, Ceratti e Casa vinicola Criserà. 

  • Aspettando il Cosenza Wine Discrict

    Aspettando il Cosenza Wine Discrict

    Quattro eventi, a partire da giovedì 22 giugno, scandiranno il conto alla rovescia per la grande festa del vino calabreseApprofondire la conoscenza delle cantine che saranno protagoniste dell’evento alla Villa Vecchia di Cosenza il 30 giugno, ma anche proporre nuove esperienze di abbinamento tra cibo e vino. Promuovere cultura enogastronomica e soprattutto scandire il conto alla rovescia in attesa della grande festa del vino calabrese, che porterà nel cuore del centro storico bruzio oltre 40 cantine in rappresentanza dell’enologia regionale. Il calendario di eventi collaterali del Cosenza Wine District è un percorso in divenire che prenderà il via giovedì 22 giugno alle ore 20:00 da La malteria botanica con una serata di degustazione tra 6 pizze e 4 vini calabresi. A guidare il pubblico negli abbinamenti tra i vini regionali e gli spunti di degustazione proposti, sempre diversi e gustosissimi, ci saranno quattro narratori d’eccezione: Claudia Maremonti, Cristina Raffaele, Guglielmo Gigliotti e Kevin Alberto Galioto. Un poker d’assi di wine communicator del panorama calabrese che sapranno arricchire di spunti e approfondimenti le serate che vogliono valorizzare gli areali calabresi dell’enogastronomia. Dopo la prima serata di giovedì, è per lunedì 26 giugno la seconda data da segnare in calendario con l’aperitivo DiVino e il dj set presso Fresco Foodbar a partire dalle ore 19:00. Poi l’aperiRoom in centro città, sempre alle 19:00, martedì 27 giugnooffrirà lo spazio ideale per abbinare i vini regionali con le stuzzicherie gustose, prima del gran finale presso Panestorto Lab alle ore 18:00 di mercoledì 28 giugno, per un viaggio alla scoperta dei prodotti della panificazione e identità alimentari del territorio in abbinamento ai vini dell’associazione viticoltori vibonesi. Nel corso delle quattro serate ogni locale che ospiterà l’evento attiverà lo spazio per acquistare il ticket degustazione per partecipare all’evento in Villa Vecchia del prossimo 30 giugno. Resta comunque attiva la prevendita su eventbrite (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cosenza-wine-district-2023-647907547917) o presso i rivenditori ufficiali nel territorio cosentino dove acquistare i ticket cartacei a numero limitato: Fresco Foodbar, Cheers, Tennis Club Cosenza, Quipò più di un bar (Mendicino), Pane storto lab, Chiappetta sport village, Bar Tabacchi Nani 11, Cinque Sensi Store (Rende), Tre cipolle sul comò, Mosto 97 e Bar Continental Il Cosenza Wine District è organizzato da Saturnalia aps e Feed It e gode del patrocinio istituzionale del Comune di Cosenza e della Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura. 

  • Ritorna il Cosenza Wine District

    Ritorna il Cosenza Wine District

    Una grande festa del vino calabrese, spazio di incontro tra i consumatori, winelovers e i produttori regionali per una narrazione di tutti gli areali vitivinicoli. Cosenza Wine District ritorna nella città dei Bruzi nella cornice suggestiva della Villa Vecchia, nel cuore del centro storico, il prossimo 30 giugno.

    Oltre quaranta cantine del panorama produttivo regionale si daranno appuntamento per la manifestazione organizzata da Saturnalia aps e Feed It che registra tra i partner istituzionali il Comune di Cosenza e la Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura. Nato lo scorso anno come evento collaterale in occasione del Concours Mondial de Bruxelles che ha fatto tappa in Calabria, è ormai diventato un grande momento di confronto e valorizzazione del vino calabrese, capace di focalizzare l’attenzione anche sul segmento dell’enoturismo che sta diventando un filone di sviluppo importante capace di attrarre tanti appassionati verso le esperienze da vivere nelle cantine o attraverso i consorzi della rete regionale del vino.

    La Villa Vecchia di Cosenza dunque diventerà una cittadella del vino calabrese nella quale scoprire la ricchezza e la varietà interpretativa dei vitigni autoctoni della Calabria che ormai hanno saputo conquistare i mercati, ma anche le giurie dei più importanti concorsi nazionali e internazionali, accompagnati da buona musica – grazie alla joint venture con il festival Alterazioni – e performance di arte di strada per una serata evento unica nel suo genere, senza tralasciare il gusto con i migliori street food della regione.

    La manifestazione vuole focalizzare l’attenzione degli appassionati di tutto il Sud attorno alle potenzialità del vino calabrese, ponendosi come spazio multiforme per far dialogare i protagonisti della scena enologica con i settori affini come il food, l’intrattenimento e le arti in genere, generando cosi forme nuove di collaborazione per realizzare sviluppo sui territori.

    Per partecipare all’evento è necessario acquistare un ticket che da diritto all’ingresso e alla degustazione di sei vini a scelta libera. E’ già partita la prevendita su eventbrite (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cosenza-wine-district-2023-647907547917) o presso i rivenditori ufficiali nel territorio cosentino: Fresco Foodbar, Cheers, Tennis Club Cosenza, Quipò più di un bar (Mendicino), Pane storto lab, Chiappetta sport village, Bar Tabacchi Nani 11, Cinque Sensi Store (Rende), Tre cipolle sul comò

  • Radici 2023, torno la grande kermesse dedicati ai vini del sud

    Radici 2023, torno la grande kermesse dedicati ai vini del sud

    Radici del Sud 2023, si avvicina l’appuntamento con la diciottesima edizione del Salone dei vini e degli oli del Sud Italia – 8-12 giugno, Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari – e tutti i dettagli della manifestazione vanno ulteriormente a fuoco.

    Completo ad esempio l’elenco delle quattro giurie internazionali incaricate di testare e valutare le etichette di vini e oli provenienti da ben 140 aziende provenienti da Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia. Si tratta di due consessi internazionali e due nazionali che avranno il compito di testare e valutare i vini presenti da due diversi punti di vista: quello di una prospettiva di più ampio respiro, quello di un’ottica più “glocal”. 

    La prima giuria internazionale, il Gruppo 1, sarà presieduta da Luca Matarazzo (20italie.com), e annovera tra i suoi componenti Anais Cancino (Wineteller, Messico), Liz Palmer (wine journalist, autrice e influencer, Canada), Torge Thies (TRCT MEDIEN GmbH, Germania), Anthony Rose (Decanter, freelance wine journalist e autore, Regno Unito).

    La seconda giuria internazionaleil Gruppo 2, è invece presieduta da Richard Baudains (Decanter, Regno Unito), ed è costituita da  Young Shi (TS Wine, www.tastespirit.com, Regno Unito), Robert McNulty (Wine Academy Italia, Usa), Jeff Barrows (Food Wine Click, Usa), Ben Little (Thenativegrapes.com, Irlanda).  

    Quanto alle giurie nazionali, la prima – Gruppo 1 – è presieduta da Maurizio Valeriani (Vinodabere.it), e composta da Franco Santini (Acquabuona.it), Luigi Salvo (Vinup.it) e dagli enologi Francesco Fortunato e Salvatore Digiacomo; 

    la seconda, che vede la guida di Andrea Terraneo (presidente Vinarius), comprende invece Francesco Bonfio (presidente AEPI) e Katarina Andersson (Grapevine Adventures), e gli enologi Matteo Esposito e Tiziana Micelli. 

    Nutrita (e planetaria) anche la schiera degli importatori presenti al Salone 2023:  Alia Reniers (Abfoodwines, Texas), Inese Vicupa (Whitehousesrestaurant, Lettonia), Jung Yong Cho (Curious Wine Seoul, Corea del Sud), Marija Stramkale (Noblewine, Lettonia), Meiquin Kuang (Die Weingaleristen GmbH & Co. KG, Germania), Ryan Lewis (Hidden Vines UK, Regno Unito), Duy Tuan Nguyen Toan Quoc Trading and Service Import Export Company Limited (TopWine.Vietnam), Alessandro Furlan (Saper Divino Selections, Usa), Yuanjun Zhang (COMPTOIRS ET CIES SAS, Cina), Carlo Zuccherini (Chef wine truffles, Olanda), Anders Bizzozero (Great Wines & Spirits, Svezia),  Luigi Pucciano (Terre Lente, Olanda)

    Un appuntamento, quello di Radici del Sud, che da diciotto anni racconta il giacimento ampelografico del Meridione d’Italia agli addetti ai lavori e alla stampa di tutto il mondo, grazie ai press tour e ai buyers tour nei territori delle regioni del Sud, ma anche grazie al Salone presso il Castello di Sannicandro di Bari, dove lunedì 12 giugno dalle 15 alle 21 verranno presentate le nuove annate dei vini e degli oli di aziende provenienti da tutto il Sud alla stampa, agli importatori e al grande pubblico; presente anche un’area food dove protagonisti saranno invece le aziende produttrici e di trasformazione e i cuochi del Sud Italia. Dalle 21 in poi presso la corte del Castello, invece, in programma una grande festa animata da pizzaioli e chef e dedicata ai cento vini del Sud Italia vincitori del concorso di quest’anno.

    Sarà però anche l’occasione per un confronto tra esperti sui temi dell’attualità enologica: lunedì 12 giugno dalle 11 alle 12.30, durante la conferenza conclusiva che premierà i migliori vini selezionati dalle quattro giurie del concorso – che dallo scorso anno torna a contemplare anche le categorie dei vini dolci naturali, passiti e ossidativi –  molto si discuterà infatti tra l’altro, con il contributo delle istituzioni e degli esperti presenti, delle sperimentazioni adottate già trent’anni fa dall’agricoltura meridionale e oggi oggetto di confronto anche nell’Italia enologica del Nord a causa della crisi climatica in atto. 

    L’evento è realizzato con il Patrocinio del Consiglio regionale Dipartimento Agricoltura e Comune di Sannicandro di Bari, e alla collaborazione di Assoenologi Pbc, Vinarius, AEPI, al partner tecnico AIS Puglia e ai partner – sponsor: Mondelli Agrifarma, Caffè Cavaliere, Sistemi Taranto, Lgs Label, Tonnellerie Saref, Asfodelo, la Pasticceria Fieschi, il Panificio di Gesù, il Caseificio di Cecca e il pastificio artigianale SemeAntico di Altamura, La Panetteria “Il Pan… Zeun” di Sannicandro di Bari e le due pizzerie “Lievita 72” di Gallipoli e “Senti la pizza” di Bari e Trani. 

    Kit di degustazione comprensivo di bicchiere, sacca porta-bicchiere e quaderno di degustazione 20 euro; ingresso alla Corte del Castello con circa 100 vini in assaggio libero e degustazione di piatti serviti a buffet 20 euro; ingresso al salone e accesso alla serata conclusiva 35 euro.

    LE AZIENDE CALABRESI

    1. AZIENDA AGRICOLA NESCI
    2. BARONE G.R. MACRÌ                                    
    3. CANTINA MASICEI
    4. CANTINE ARTESE
    5. CANTINE BENVENUTO
    6. CANTINE CACCAMO
    7. CASA COMERCI
    8. LIBRANDI
    9. MAGNA GRECIA
    10. MARCHISA
    11. ORIGINE & IDENTITÀ
    12. STATTI
    13. TENUTA DEL TRAVALE
    14. TENUTE PACELLI                                             
    15. TERRE DI CALABRIA   

  • Reggio Calabria, i vini del Mediterraneo – EVENTO

    Reggio Calabria, i vini del Mediterraneo – EVENTO

    Una giornata di approfondimento dei vini, degli areali e dei protagonisti della nuova realtà vitivinicola calabrese. E’ quella organizzata il 6 marzo presso la sede della città Metropolitana dal Consorzio Terre di Reggio Calabria. L’areale compreso da tra Palizzi, la Costa Viola, Bianco, Pellaro e la Locride in cui dominano il Mediterraneo e la sua potente influenza, sarà raccontato nel corso di una giornata intensa ed articolata dedicata agli operatori horeca, alla stampa, ai winelover e le istituzioni, in un grande excursus narrativo che approfondirà la vitivicolutura della punta dello stivale.   Il Consorzio guidato dal presidente Vincenzo Vozzo, con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Camera di Commercio di Reggio Calabria, incontrerà nella mattina, a partire dalle ore 10:30, gli operatori del mondo horeca e la stampa presentando, in una degustazione guidata a cura di Mattia Antonio Cianca, sommelier e wine consultant, le peculiarità pedoclimatiche, storiche, culturali e colturali delle diverse anime del vino di Reggio Calabria.   «Vogliamo rendere conosciuto e riconoscibile il vino di Reggio Calabria – afferma il presidente del consorzio, Vincenzo Vozzo – costruendo un percorso di valorizzazione che stringa alleanze con il territorio, le istituzioni, gli operatori del settore wine e food, puntando a strutturare una immagine importante del nostro areale produttivo. Quello di Reggio Calabria è l’inizio di un percorso di promozione che ci porterà a raccontare, in maniera sempre più approfondita, i nostri areali e i produttori che hanno fatto grande il vino reggino e, con il loro impegno e passione, continuano a tramandare una tradizione vitivinicola eroica che fonde storia, qualità, identità e modernità».   A seguire un pranzo con i produttori e tutti i vini del consorzio permetterà di testare a tavola le varie interpretazioni dei vitigni più rappresentativi di questa realtà con la cucina reggina. Sarà il convegno previsto nel pomeriggio alle ore 16:30 con i rappresentanti delle istituzioni locali, l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo, a mettere a fuoco le prospettive di sviluppo del Consorzio dei vini di Reggio Calabria su scala nazionale e internazionale, anche alla vigilia dell’importante appuntamento fieristico del Vinitaly.   La giornata si concluderà con un aperitivo di saluto con i produttori del territorio aperto al pubblico.   
    Mattia Antonio Cianca – Sommelier e Wine consultantOriginario di Roma, ha trascorso oltre 10 anni della sua vita lavorando come Sommelier in alcuni dei migliori ristoranti in Australia insieme a chef influenti come Ben Shewry e Heston Blumenthal. Dopo anni di studio, esami e concorsi, nel 2017 Mattia vince il titolo di Best Sommelier of Australia. Nel 2018 si trasferisce nuovamente in Europa e dopo aver collaborato con Alexander Gusto Antico di Cortina d’Ampezzo e vincere il titolo di Miglior Sommelier d’Italia 2019, sceglie di stabilirsi nella capitale mondiale del vino, Bordeaux, dove ora ha sede la sua società di servizi legati al vino. La sua passione per il vino e il suo desiderio di continuare ad imparare lo hanno portato a ricevere diversi riconoscimenti e a rappresentare l’Italia al Concorso per il Miglior Sommelier del Mondo nel 2023.

  • In libreria il primo profilo storico-culturale del Magliocco.

    In libreria il primo profilo storico-culturale del Magliocco.

    “Il Magliocco – Un antico vitigno autoctono calabrese”, edito per i tipi di Luigi Pellegrini è curato da Maurizio Rodighiero, presidente dell’Accademia del Magliocco e sarà presentato a Cosenza lunedì 12 dicembre, alle ore 17, presso la Galleria nazionale di Palazzo Arnone. All’incontro, moderato dalla giornalista Antonietta Cozza, parteciperanno, oltre al curatore, il sindaco di Cosenza Franz Caruso; Bruno Maiolo, direttore generale dell’ARSAC; Antonello Savaglio, Deputato di Storia Patria della Calabria; Demetrio Stancati, Presidente del Consorzio Terre di Cosenza; Angelo Paesano, Direttore commerciale Credem euromobiliare private banking; e Gianluca Gallo, Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria. “Il Magliocco – Un antico vitigno autoctono calabrese”, dunque, è un volume che consente di mettere a fuoco le qualità di questo straordinario prodotto del territorio calabrese. Come ben evidenzia il curatore nella sua introduzione, “il Magliocco è un elemento di forte connotazione culturale, un pezzo importante dell’identità vinicola calabrese e meridionale, perché distinguersi in una terra così ricca di vitigni autoctoni, non è da poco”. E ancora: “Un vino che ha “il colore deciso, brillante e morbido delle nostre terre; dei nostri tramonti accesi, la dolcezza e la complessità delle nostre albe. Il profumo delle nostre baracche, dei nostri fiori, della nostra frutta, degli alberi, delle nostre radici, e non solo in termini antropologici”.

    L’insieme di luci, colori, profumi con cui Rodigliero introduce sulla scena la conoscenza del vino e, in particolare, del Magliocco, è arricchito dagli scritti di Antonio La Marca, Stefania Mancuso e Mariarosaria Salerno, dell’Università della Calabria; Antonello Savaglio; Vincenzo Antonio Tucci, Direttore dell’Archivio diocesano di Cosenza; Giuseppe Tagarelli, ricercatore del Consiglio nazionale delle Ricerche, Piero Giuseppe Savaglio, studente di Lettere e beni culturali all’UniCal (“Buon sangue non mente”, è il caso di dire, essendo il giovane studioso figlio di Antonello), e Vincenzo Roseti, agronomo e ricercatore presso l’Istituto Caramia di Bari.

    La serata in programma a Palazzo Arnone sarà conclusa da una degustazione di vini e prodotti tipici.

    foto dal web – magliocco Masseria Falvo

  • Al Mercato dei Vini della FIVI, 28 aziende calabresi

    Al Mercato dei Vini della FIVI, 28 aziende calabresi

    Apre oggi l’undicesima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti fino a lunedì 2022 a Piacenza. Dopo il grande successo del 2021, con 20mila ingressi e più di 670 espositori, quest’anno il Mercato torna ed esplode letteralmente registrando la partecipazione di 866 Vignaioli provenienti da tutte le regioni italiane. Confermandosi la più grande fiera del vino italiana dopo il Vinitaly.

    Per ospitare tutte le aziende iscritte al Mercato e il pubblico che da anni affolla la manifestazione, quest’anno saranno ben tre i padiglioni dedicati al vino, dove si potranno conoscere, assaggiare e acquistare migliaia di vini frutto del lavoro e della passione delle Vignaiole e dei Vignaioli FIVI. Una tensostruttura dedicata accoglierà infine l’area della gastronomia, dove gli artigiani del cibo completeranno la rassegna con le loro proposte.

    Ecco la spedizione calabrese:

    1. ‘A VITA
    2. ALTOMONTE
    3. ANTICHE VIGNE DI PIRONTI GIANFRANCO
    4. ASPROMONTE
    5. BARONE G.R. MACRÌ
    6. BRIGANTE VIGNETI & CANTINA – CIRÒ
    7. CANTINA MASICEI
    8. CANTINE ELISIUM
    9. CANTINE LUCÀ
    10. CANTINE VIOLA
    11. CASA COMERCI
    12. CERMINARA
    13. CERVINAGO – AZIENDA BIOLOGICA
    14. FEUDO GAGLIARDI
    15. FEZZIGNA VIGNAIOLI
    16. LE MOIRE
    17. MADDALONA DEL CASATO
    18. ROCCA BRETTIA
    19. ROCCO PIRITO VINI CIRO’
    20. SERGIO ARCURI
    21. TENUTA DEL CONTE
    22. TENUTA DEL TRAVALE
    23. TENUTA SANTORO
    24. TENUTE PACELLI
    25. TENUTE PAESE
    26. TERMINE GROSSO
    27. TERRE DI BALBIA – VITICOLTORI IN ALTOMONTE
    28. VIGNETI VUMBACA

  • Golosaria 2022, il diario di Roberto Polisicchio

    Golosaria 2022, il diario di Roberto Polisicchio

    di Roberto Polisicchio

    Prima di scrivere questo breve articolo ho voluto attendere un po’ sia per conoscere qualche parere e sia soprattutto per far diminuire il mio entusiasmo ad aver partecipato a Golosaria che si è tenuta a Milano dal sabato 5 a lunedì 7 novembre 2022, 17 edizione di una manifestazione, con magnifici produttori di cose buone, coordinata dai geniali PaoloMassobrioe Marco Gatti, noti giornalisti del settore: www.ilgolosario.it.  Tema“Gusto della distinzione”.

    La Calabria possiede un’enogastronomia eccellente: e c’è stata! Lo spazio a disposizione è limitato, impensabile raccontare tutto di una kermesse dove abbiamo notato operatori di settore, ristoratori, produttori di eccellenze, e tantissimi visitatori un’iniziativa con un preciso scopo far conoscere ad un ampio pubblico ottimi prodotti e “locali”.  Prima di addentrarmi nell’argomento del vino, rammento i best seller “il golosario 2023 – guida alle cose buone d’Italia – Il Gatti Massobrio – il taccuino dei Ristoranti d’Italia 2023 –

    Ed allora, riguardo la nostra Terra posso affermare che visite accurate da moltissime persone sono state fatte nell’area dedicata alla Regione Calabria cheha partecipato.  Ecco un breve diario dell’area dei wine tasting, degustazioni guidate per approfondire il mondo del vino – dove il sabato e la domenica ci sono stati due incontri:  

    • Vini da storici vitigni: una Calabria ricca di storia che guarda al futuro. In collaborazione con Regione Calabria. Hanno condotto Paolo Massobrio e Marco Gatti con la partecipazione dei sommelier Elvia Gregorace e Guglielmo Gigliotti.
    • La Calabria che non ti aspetti: fine effervescenza. In collaborazione con Regione Calabria. Ha condotto Fabio Molinari con la partecipazione dei sommelier Elvia Gregorace e Guglielmo Gigliotti.

    Prima di soffermarci su tali degustazioni è doveroso segnalare il brillante intervento del Senatore Fausto Orsomarso, assessore al Turismo e Marketing territoriale della Regione Calabria, nell’area Agorà dove Paolo Massobrio ha condotto il talk show: Aperitivo in una Calabria straordinaria.

    L’effetto dei wine tasting è stato certamente positivo, Elvia Gregorace e Guglielmo Gigliotti con preveggenza si sono organizzati al massimo per sfruttare l’opportunità di far conoscere al meglio le potenzialità e qualità dei vini calabresi e declinare le peculiarità dei vitigni calabresi. Il tutto con la tecnica della degustazione dei sommelier quindi con l’analisi sensoriale suddivisa in tre fasi per ciascun vino: visiva, olfattivo e la sintesi gusto olfattiva.

    Per me un’avventura enoica sensazionale. I due sommelier – che hanno dimostrato preparazione e amore per la Calabria e per le letture non banali – si sono alternati descrivendo due bottiglie ciascuno e la quinta insieme. Naturalmente sono intervenuti anche i moderatori che hanno condotto i due eventi.

    Cos’altro aggiungere? Certamente i vini degustati.

    Nell’ordine di bevuta: per quanto riguarda “vini da storici vitigni: una Calabria ricca di storia che guarda al futuro”  Greco nero (ViniAspromonte), Narobio (Tenute del Castello), Cirò Rosso Classico Superiore Riserva (Cataldo Calabretta) Don Filippo (Cantine Cundari) Laos (Verbicaro Viti & Vini); per quanto concerne “la Calabria che non ti aspetti: fine effervescenza” – vale a dire le bollicine – Almaneti (Librandi), Zoe (Tenute Pacelli), Dovì (Ferrocinto), Magliocco Canino (OI Origine & Identità), Rosaneti (Librandi).

    Ed ancora è il caso di segnalare che nell’ambito di Golosaria sono stati assegnati alcuni premi, quelli relativi all’enoico sono stati i seguenti: Acri (CS) Cantina Acroneo Top2022 -Vino di Raffaele 2019; Luzzi (CS) Vivacqua Top dei top 2022Rosati – Terre di Cosenza Rosato San Vito di Luzzi 2020; Cirò Marina (KR) Cerminara Fuoriditop 2022 – Cirò Rosso 2020 (sono “40 i Fuori di Top cantine, per lo più piccole o piccolissime, con vini eccellenti che sono promossi direttamente da Massobrio o da Gatti senza passare dalle degustazioni plenarie”). Mentre Cantina Memorabile dell’anno è stata la Tenuta Terre Nobili di Montalto Uffugo (CS).

    Nella categoria enoteche tra le 13 d’Italia premiate, un premio è andato a Donna Nela Wine Bar di Polistena (RC). Avanti tutta Calabria!

    In copertina Roberto Polisicchio e Maurizio Pescari, giornalista, autore ed esperto di Olio