• Un 2021 movimentato per il vino calabrese

    Un 2021 movimentato per il vino calabrese

    Anche in un anno come quello che si sta per chiudere (o si è appena chiuso se leggi in differita) sono accaduti fatti interessanti che ci proiettano nel 2022 con vigore.

    Andando a ritroso nel tempo iniziamo dalla presentazione pubblica di un ESPERIMENTO COLLETTIVO ad opera del gruppo di vignaioli cirotani, (li chiamano i Cirò Revultion), che ha vinificato in simultanea 9 vigne diverse del Cirò rappresentative di 9 sottozone della DOC tra le più longeve d’Italia. (leggi qua)

    A Cosenza RI-NASCE e per la prima volta organizza un evento pubblico, l’Accademia del Magliocco per studiare e sostenere l’uva del cosentino. (leggi qua)

    Un sindaco calabrese ai VERTICI dell’associazione nazionale del comuni a vocazione vitivinicola (Città del Vino): Paletta di Cirò, eletto vicepresidente. (leggi qua)

    La grande notizia, l’importante CONCORSO MONDIALE (Concours Mondial Bruxelles) programmato in Calabria. Il sistema Cosenza (istituzioni e produttori) ha vinto la candidatura per organizzare la più grande riunione di “vini” e opinion leader del vino in terra calabra a maggio 2022. (leggi qua)

    A Cosenza un gruppo di produttori artigianali si organizza e si struttura per promuovere i vini dell’ALTA CALABRIA. Sono 9 aziende dal Pollino a Donnici che fanno rete e vogliono fare cose (Vignaioli Artigiani di Cosenza). (leggi qua)

    A Cirò si sarebbe dovuto realizzare un parco eolico SOVRADIMENSIONATO sulle straordinarie colline vitate nel cuore della denominazione. Il mondo del vino catalizza tempestivamente l’attenzione dell’opinione pubblica e con determinazione dimostra l’illegittimità legale del progetto. L’idea fallisce e le colline sono salve. (leggi qua)

    L’apertura dell’anno si era aperto con la notizia del New York Times e con un vino dell’azienda Odoardi tra i migliori 20 vini al mondo sotto i 20 dollari. (leggi qua)

    Buon 2022

  • Declinazioni di Gaglioppo

    Declinazioni di Gaglioppo

    di Roberto Polisicchio

    Un sabato, il 18 dicembre 2021, all’insegna del “Cirò” e del suo vitigno Gaglioppo” nell’evento “contrade vigne particelle vignaioli”con la partecipazione di Matteo Gallello.  La “settima doc creata in Italia” ha più di 50 anni ed è stratosferica l’intuizione nata tra persone che hanno la comune sensibilità di far valere la specificità territoriale della zona in cui vivono e producono. L’incontro di degustazione delle “microvinificazioni di gaglioppo provenienti da differenti vigne del cirò” è il tentativo di chi ha una grande volontà di distinguersi, per iniziare a scrivere delle pagine sulle sottozone della denominazione. Lo scopo è quello di fornire una robusta spinta al mondo del vino per far crescere su basi nuove sia l’enoturismo sia il consumo del “Cirò”, vino radicato in Calabria e fermamente conosciuto in tutto il mondo. Non conosco come sia nata l’idea, credo però che il progetto sia chiaro ed è quello di promuovere sul piano culturale prima, e poi su quello del gusto il vino del “terroir” in questione. Una gran bella ambizionenel senso positivo della parola – per fare ancora di più per un vino, penso che mai una generazione di vignaioli dalle nostre parti facendo squadra ha messo in atto tale rivoluzione che giova sicuramente a tutti – qualcosa di eccezionale ed inimmaginabile fino ad oggi. Ungruppo di aziende “che condividono la stessa filosofia produttiva e approccio al mercato (produzione biologica delle uve, sapienza artigianale e poco intervento enologico e chimico in cantina) ha intrapreso uno studio per indagare e conoscere le diverse declinazioni delle sottozone della denominazione” vinificando “con lo stesso metodo e in uno solo luogo le uve provenienti da differenti vigne e di diversi territori della denominazione. Il tutto per far percepire le diverse “sfumature che emergono dal bicchiere”.

    Nel “laboratorio degustativo odierno” un’emozione lunga circa due ore, un sorprendente viaggio, in una zona di tradizione vinicola secolare, brillantemente condotto da Matteo Gallello che ha introdotto l’argomento parlando di degustazione geosensoriale e richiamando un passo di un bellissimo libro (nda Jacky Rigaux – Sandro Sangiorgi, Il vino capovolto “La degustazione geosensoriale & altri scritti” – Porthos Edizioni) e rimarcando la funzione della bocca e “il gusto del luogo”. Matteo, alternandosi a Cataldo Calabretta e Francesco De Franco che hanno illustrato delle slide sui “campi coltivati da ciascun vignaiolo da cui proveniva l’uva”, si è soffermato sulle “percezioni gustative” del palato per singolo vino arrivando a parlare per due di essi quasi di “Grand Cru”. Dobbiamo essere tutti consapevoli che il “Cirò è un terroir, per come definito dall’INAO: “uno spazio geografico delimitato dove una comunità umana ha costruito, nel corso della storia, un sapere intellettuale collettivo di produzione, fondato su un sistema d`interazioni tra un ambiente fisico e biologico ed un insieme di fattori umani, dentro al quale gli itinerari socio-tecnici messi in gioco rivelano un’originalità, conferiscono una tipicità e generano una reputazione ad un prodotto originario di questo terroir” (cfr. una delle prime slide).

    Mi sono entusiasmato nello scoprire che all’interno di un territorio possono esserci varie “diversità sensoriali”, perché ogni “appezzamento di terra” a secondo delle proprie caratteristiche – terreno argilloso (argilla bianca o rossa) calcareo marnoso sabbioso, ecc. – può portare il vino in purezza del gaglioppo a “inclinazioni gustative specifiche”. Ogni tanto può sembrare più o meno austero e tannico, con vari sentori, ma per quel che mi riguarda con il suo colore granato scarico (con svariate gradazioni) è un vino che rappresenta il mio modo di bere perché è fine ed elegante, a volte “contadino” (nel senso più nobile del termine) che per me è sinonimo di maggiore “naturalità”.

    Ben vengano queste sinergie produttive! Del gruppo fanno parte i viticoltori, accomunati dal simbolo Revolution, Cataldo Calabretta Viticoltore (capofila), ‘A Vita, Sergio Arcuri, Tenuta del Conte, Cote di Franze, Dell’Aquila, Fezzigna, Il Brigante e Scala.

    L’evento si è tenuto, nel Comune di Cirò (KR), Palazzo dei Musei – Luigi Lilio – nella nuova sala degustazione della sede dell’Enoteca Regionale – Piazza della Repubblica. Ciò grazie alla sensibilità dell’amministrazione locale guidata da Francesco Paletta (coordinatore regionale dell’associazione Città del Vino e da poco eletto vicepresidente nazionale dell’alleanza dei comuni a vocazione vitivinicola) che è intervenuto.

    Un’ultima annotazione, in chiusura alcuni piatti deliziosi di Giuseppe Pucci chef di “A Casalura”.

    Matteo Gallello Si occupa di editoria e vino. Dal 2010 al 2021 redattore di Porthos e organizzatore dell’attività didattica della casa editrice indipendente. Co-Fondatore di Verticale, magazine semestrale, cartaceo, dedicato alle degustazioni verticali complete di alcuni dei vini che hanno lasciato o stanno lasciando il segno all’interno delle rispettive denominazioni e, più in generale, nel panorama enologico italiano

  • Vinitaly 2022, la Calabria accende i motori

    Vinitaly 2022, la Calabria accende i motori

    In vista della edizione della ripresa, la Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione – ha inditto una riunione, aperta ai Consorzi di Tutela dei vini ed alle aziende vitivinicole regionali, per raccogliere e coordinare idee e proposte finalizzate alla predisposizione del progetto di partecipazione della Calabria alla manifestazione fieristica Vinitaly 2022, che si terrà a Verona dal 10 al 13 aprile.L’incontro, al quale parteciperà l’Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, è convocato presso la Cittadella Regionale a Catanzaro – loc.Germaneto, per mercoledì 15 dicembre 2021 alle ore 15.00.

    Ai fini organizzativi, è necessario inviare conferma di partecipazione all’indirizzo mail: dirgen.agricoltura@regione.calabria.it, entro le ore 12.00 del 14.12.2021.Per coloro che non potranno essere presenti, sarà possibile partecipare in videoconferenza comunicando, entro il termine sopra indicato, la richiesta di ricevere le credenziali di accesso.

  • Il primo evento pubblico dell’Accademia del Magliocco. Un focus sulla storia del vitigno di Cosenza

    Il primo evento pubblico dell’Accademia del Magliocco. Un focus sulla storia del vitigno di Cosenza

    Nel Salone Degli Specchi della Provincia di Cosenza si terrà, giovedì 9 dicembre 2021 alle ore 10.00, il primo evento pubblico dell’Accademia del Magliocco. L’accademia è stata costituita nel 2017, con il fine di promuovere la cultura, la diffusione e la valorizzazione dei vitigni autoctoni calabresi, in particolare del Magliocco Dolce, prodotto nelle terre di Cosenza.

    L’incontro “Magliocco – il valore delle produzioni identitarie” sarà a carattere divulgativo e riguarderà la storia e le caratteristiche del vitigno autoctono del Magliocco.

    Il programma dell’incontro, moderato dal giornalista Massimo Clausi, prevede un indirizzo di saluto da parte delle Istituzioni, seguirà l’introduzione da parte del Presidente dell’Accademia del Magliocco Maurizio Rodighiero e relazioneranno studiosi ed esperti del settore. Alfonso Di Palma, storico dell’agricoltura, Antonio La Marca archeologo della Magna Grecia, Vincenzo Roseti, agronomo ricercatore dell’Istituto Caramia, Antonello Savaglio, Deputazione storia patria, Giuseppe Tagarelli, ricercatore CNR. Demetrio Stancati presidente del Consorzio Terre di Cosenza che riunisce i produttori di Magliocco. Al termine vi sarà una degustazione dei vini del Consorzio Terre di Cosenza e di altri prodotti di vari consorzi di tutela del territorio presso i locali dell’Enoteca Provinciale. L’accademia riscopre un vitigno che rispecchia in pieno il carattere di chi vive in queste terre. Caparbio, resistente, profumato, caldo e longevo.

    Ciò con l’aiuto di studiosi, storici e tecnici che supportano quello che è venuto alla luce su fonti originali, manufatti e racconti.

    Il magliocco dolce è stato iscritto al Ministero da poco tempo, pur essendo coltivato su un territorio dove si parla di vino dal 720 a.c., quando si ebbero i primi sbarchi in Italia dei greci a Sibari.

    In foto un’opera del Museo delle Bambole e del Costume Arbereshe di Frascineto (CS) tratta da VIAGGIART | clicca qua

  • Il vino calabrese protagonista al Rural Food Festival di Castrovillari (CS)

    Il vino calabrese protagonista al Rural Food Festival di Castrovillari (CS)

    Sarà il vino il protagonista della giornata inaugurale della prima edizione di Rural Food Festival, l’evento ideato dall’amministrazione comunale di Castrovillari, finanziato dalla Regione Calabria e patrocinato dal Parco nazionale del Pollino, dal Gal Pollino Sviluppo, da Cia e Coldiretti e sostenuto dalle condotte Slow Food Magna Graecia – Pollino e Valle del Mercure – Pollino. L’appuntamento, che si avvale del contributo economico di Gas Pollino, Automobile Club Cosenza e Glf e della media partnership di Il Quotidiano, Calabria Diretta News, L’Eco dello Jonio, Abmreport, Kontatto Radio Pollino, Radio Nord Castrovillari, Arca news, prende il via nel giorno di Perciavutti, il rito dell’assaggio del vino nuovo che coincide con la ricorrenza dell’Immacolata, con la visita alle cantine del territorio di Castrovillari, Saracena, Frascineto e Civita.

    Saranno le guide del parco nazionale del Pollino Gaetano Sangineti, Andrea Vacchiano, Silvio Carrieri e Francesco Sallorenzo a guidare gli iscritti alle uscite sul territorio nei contesti produttivi della viticoltura del Pollino presso le aziende Ferrocinto e Tenuta Celimarro di Castrovillari, Cantine Viola e Feudo dei Sanseverino a Saracena, Cervinago di Civita e Tenute Ferrari e Azienda vitivinicola Rizzo a Frascineto. Il Magliocco, vitigno tra i più rappresentativi del contesto vitivinicolo locale, e il Moscato di Saracena, presidio Slow Food con una tecnica di vinificazione unica al mondo, saranno al centro delle visite guidate aperte che punteranno l’attenzione anche sui contesti agricoli, naturalistici e urbanistici delle tappe sul territorio. Il pubblico avrà modo di incontrare i produttori, visitare le cantine con ingressi contingentati e nel pieno rispetto delle normative anti covid, degustare i vini più rappresentativi delle aziende coinvolte, abbinati ai pani, all’olio e ai formaggi dei produttori locali.

    Il vitigno del Pollino, il Magliocco, sarà poi celebrato in serata alle ore 19:00 con una degustazione tecnica presso l’accademia dei Sapori e dei Saperi di Castrovillari affidata alla critica enogastronomica Chiara Giorleo, referente Italia del concorso mondiale sull’enoturismo WBV – World’s Best Vineyards, docente AIS e wine tour leader. Il Corallo 2020 di Tenute Ferrari, C’era suolo e ce n’è ancora 2020 di Giuseppe Calabrese Agricoltore a Saracena, Pollino Magliocco 2020 di Tenuta Celimarro, Cervinago rosso 2019, Pollino riserva 2016 di Ferrocinto e Rosso Viola 2014 di Cantine Viola offriranno lo spunto per un viaggio tutto da gustare nel bicchiere tra i territori produttivi attorno al vitigno del Pollino. Sempre nella prima giornata del festival per la valorizzazione della identità alimentare del Pollino un momento istituzionale metterà a confronto i partner pubblici della manifestazione rappresentati dal Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, l’assessore al turismo, Ernesto Bello, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, l’assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo, i responsabili territoriali di Cia e Coldiretti, Giovanni Fazio e Giuseppe Gigliotti, con le strutture associative e di promozione e tutela della filiera agroalimentare: Gennaro Convertini, presidente enoteca regionale Calabria, Eugenio Muzzillo, presidente dei Vignaioli Artigiani di Cosenza, Pierluigi Aceti, presidente Movimento Turismo del Vino Calabria, Demetrio Stancati, presidente Consorzio Terre di Cosenza, Giovanni Gagliardi, Catasta Pollino, Andrea Casaleno e Teresa Maradei fiduciari delle condotte Slow Food Magna Graecia – Pollino e Valle Del Mercure – Pollino, Francesco Brogna, consigliere del Movimento Turismo dell’Olio Calabria, moderati dal giornalista e presidente dell’Accademia Nazionale Italiana Tradizioni Alimentari, Valerio Caparelli.

  • La Fivi regala un analizzatore enzimatico all’Istituto Agrario di Catanzaro

    La Fivi regala un analizzatore enzimatico all’Istituto Agrario di Catanzaro

    La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, in collaborazione con l’azienda DNAphone, ha regalato all’Istituto Tecnico Agrario Statale “Vittorio Emanuele II” di Catanzaro un analizzatore enzimatico per le analisi del vino nel laboratorio didattico. Lo strumento è stato consegnato durante il Mercato dei Vini FIVI a Piacenza Expo domenica 28 novembre alla dirigente Rita Elia e ai professori Alberto Carpino e Giuseppe Caruso in rappresentanza dell’Istituto. Da moltissimi anni gli studenti dell’Agrario guidati dai loro insegnanti producono vino, coltivando direttamente le vigne, raccogliendo le uve e vinificandole nella cantina dell’Istituto.

    “A nome del mio Istituto scolastico, di tutto il corpo docente e di tutti gli studenti desidero ringraziare la FIVI per averci voluto gratificare con un dono così importante – commenta la Dirigente Scoalstica– Siamo contenti di aver potuto visitare il Mercato e di aver fatto la conoscenza dei Vignaioli Indipendenti. La nostra scuola produce vino, sempre tra mille difficoltà, sin dal 1923 come è inciso sul primo gradino della nostra cantina. Questo dono per noi rappresenta un grande riconoscimento per il nostro lavoro e ci proietta nella  dimensione di una vitivinicoltura moderna”.

    Il prof. Alberto Carpino responsabile dell’azienda didattica e della Cantina ha dato nuovo impulso alle nostre produzioni ed è stato artifice di un nuovo impianto di viti con vitigni autoctoni a support del nuovo indirizzo vitivinicoltura ed enologia.

    Quello che è stato regalato agli studenti e ai docenti è un dispositivo prodotto da DNAphone per l’analisi enzimatica di controllo nelle varie fasi della produzione (maturazione, fermentazioni, affinamento) su un’unica piattaforma.

    L’assegnazione del premio è stata possible grazie alla segnalazione del Dottor Cataldo Calabretta sella sezione FIVI calabrese, Viticoltore impegnato nello promozione della vitivinicoltura regionale che collabora con  l’Istituto agrario V. Emanuele II di Catanzaro, già da qualche anno.

    “La sostenibilità passa attraverso la ricerca – commenta Matilde Poggi, Presidente della FIVI  –  Crediamo  nella  formazione  delle  nuove  generazioni  e  abbiamo  scelto  questo Istituto per la sensibilità e l’impegno nella realizzazione dei loro progetti. Speriamo che questo strumento possa essere un utile aiuto per la loro formazione, attendiamo con gioia di incontrare gli studenti e i docenti al Mercato dei Vini”.

    La Federazione ha recentemente lanciato FIVI4Future – I Vignaioli coltivano la ricerca, un progetto strategico pluriennale articolato in numerose azioni che mettono al centro la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità nei vigneti.

    Questi temi sono al centro delle tre giornate del Mercato dei Vini a Piacenza Expo, dove il pubblico potrà conoscere da vicino i Vignaioli indipendenti, custodi di una viticoltura autentica, e il loro lavoro.

    Alla cerimonia di consegna dell’Analizzatore enzimatico era presente il sottosegretario all’Agricoltura Gian Marco Centinaio con il quale la delegazione della scuola Catanzarese si è trattenuta a latere dell’Assemblea Nazionale per uno scambio di vedute sul sistema di istruzione agricolo e sulle possibilità di innovazione e crescita due temi molto sentiti nel mondo agricolo.

    LA DELEGAZIONE FIVI CALABRIA al Mercato Nazionale era composta da 21 aziende

    1. CANTINE ELISIUM, CS
    2. CERVINAGO – AZIENDA BIOLOGICA , CS
    3. ROCCA BRETTIA, CS
    4. TENUTE PACELLI, CS
    5. TERRE DI BALBIA – VITICOLTORI IN ALTOMONTE, CS
    6. LE MOIRE, CZ
    7. DELL’AERA VIGNETI E CANTINA, CZ
    8. BRIGANTE VIGNETI & CANTINA, KR
    9. TENUTA SANTORO, KR
    10. SERGIO ARCURI, KR
    11. CANTINA DELL’AQUILA, KR
    12. SCALA CANTINA E VIGNETI, KR
    13. CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE, KR
    14. FEZZIGNA VIGNAIOLI DAL 1957, KR
    15. COTE DI FRANZE, KR
    16. ROCCO PIRITO VINI CIRO’, KR
    17. TENUTA DEL CONTE, KR
    18. CANTINE LUCÀ, RC
    19. ALTOMONTE, RC
    20. CASA COMERCI, VV
    21. CANTINA MASICEI , VV

    in copertina il dirigente scolastico Rita Elia con i professori Alberto Carpino e Giuseppe Caruso

    La delegazione dell’Istituto con Matilde Poggi, presidente nazionale FIVI
    Il viceministro Centinaio con la delegazione dell’Istituto
    alcuni momenti della fiera
    alcuni momenti della fiera
  • Paletta, sindaco Cirò, eletto vicepresidente nazionale Città del Vino

    Paletta, sindaco Cirò, eletto vicepresidente nazionale Città del Vino

    A Barolo, capitale del vino d’Italia 2021 si è svolta l’Assemblea elettiva dell’Associazione nazionale Città del vino in cui è stato nominato anche il nuovo Consiglio nazionale per il triennio 2022-25 e il presidente.

    Angelo Radica, 54 anni, sindaco di Tollo dal 2012, ex funzionario della Provincia, è il nuovo Presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino che guiderà i 460 Comuni a vocazione vitivinicola d’Italia. Il suo vice è calabrese, Francesco Paletto, Avvocato e sindaco del comune di Cirò.

    Tra i punti programmatici che da subito ha dichiarato Angelo Radica  ci sono la sostenibilità e la transizione digitale che devono interessare le aree viticole, nonché rafforzare l’impegno nello sviluppo enoturistico, le buone  pratiche di gestione ambientale,  dei territori, a partire dal Piano Regolatore delle Città del Vino, il rafforzamento dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo del Vino in Italia e del concorso enologico internazionale delle Città del Vino e la presenza nei grandi eventi enoturistici nazionali.

    In Consiglio nazionale per la Calabria ci sarà oltre a Francesco Paletta in quanto coordinatore regionale anche Saveria Sesto come vice coordinatore della Calabria.

    I sindaci delle Città del vino della Calabria sono Rosaria Succurro (San Giovanni in Fiore), Sergio Ferrari (Cirò Marina), Renzo Russo (Saracena), Raffaele Falbo (Melissa Sergio Bruno (Strongoli) e Aldo Canturi (Bianco).

  • I VAC (Vignaioli Artigiani di Cosenza) a Catasta con Perullo (UniSG) per l’assaggio aptico

    I VAC (Vignaioli Artigiani di Cosenza) a Catasta con Perullo (UniSG) per l’assaggio aptico

    Nicola Perullo, il filosofo allievo diretto di Jaques Derrida, ricercatore, autore di numerosi libri e saggi sull’estetica del gusto, sulla filosofia gastronomica e sull’ approccio alternativo alla conoscenza intellettuale ed estetica condurrà, domenica 30 ottobre alle 16,30, un incontro inedito con il vino alla Catasta a Campotenese.

    Per la prima volta il docente di Estetica a Scienze Gastronomiche di Pollenzo, l’università fondata da Slow Food, approda sul Pollino per mostrare una nuova strada di approccio al vino chiamato ‘esperienza aptica’.

    Saranno sei i vini in assaggio e verranno gustati alla cieca. Non sarà una degustazione ma un modo di sentire il vino, non riduzionistico che rinuncia alla scomposizione sensoriale, alla griglia di valutazione e alla pretesa neutralità del degustatore. L’esperienza aptica per Perullo è un “sentire con” piuttosto che un “sentire di” che apre uno sguardo sullo stare ed essere al mondo. Insieme al professore al banco dei relatori ci saranno Angela Sposato, esperta in comunicazione ed estetica del gusto, ed Eugenio Muzzillo fondatore di Terre del Gufo e presidente dei VAC, l’associazione che riunisce i Vignaioli Artigiani di Cosenza, una squadra di 10 produttori di vino dal Pollino a territorio di Donnici in prima linea nella promozione della cultura enologica e del territorio della provincia di Cosenza.

    L’iniziativa del 30 ottobre non solo contemplerà l’assaggio aptico ma anche una cena aperitivo, in programma alle 19, dedicata ai prodotti e alle pietanze tipiche del Pollino. Occasione per degustare i vini dei Vignaioli Artigiani di Cosenza.

    L’evento è co-prodotto da dall’associazione VAC con CATASTA.

    Info e iscrizioni CLICCA QUA

  • Eno-ciclo-turismo tra le vigne

    Eno-ciclo-turismo tra le vigne

    di Saveria Sesto – Come una vigna può essere vissuta nella sua multifunzionalità e non solo luogo di produzione di uva, la cantina Librandi lo ha dimostrato organizzando una giornata esperienziale per cicloturisti con un tour in mezzo ai vigneti della Tenuta Rosaneti.

    Una proposta enoturistica di come coniugare sport, conoscenza delle vigne e tradizioni, e degustazione di vini che ha attirato 50 ciclisti che, su bike e biciclette a pedalata assistita fornite dal partner Hitinero e con il supporto delle guide, avventurandosi lungo percorsi ciclabili tra salite e discese, sentieri e strade sterrate  hanno guadagnato e scoperto panorami mozzafiato, orizzonti allargati, colori e profumi di ogni angolo della Tenuta Rosaneti, contornata da calanchi, paesini e borghi che fanno da cornice.

    Una Tenuta che si estende per 250 ettari tra vigneti e uliveti, con appezzamenti ben catalogati in base a specifici terroir e vitigni, dove ogni elemento e’ valorizzato, vuoi l’olivo millenario, il palmento antico dell’800, le essenze vegetali di ogni genere che rappresentano la biodiversità della macchia mediterranea, il labirinto della collezione degli autoctoni della Calabria, il tutto in armonia e con profondo rispetto e legame con la terra.

    Corbezzoli, siepi di rosmarino, finocchio, essenze aromatiche, querce, melograni fanno da contorno al palmento scavato nella roccia e al Museo 𝗩𝗜.𝗧𝗘.𝗦. 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗱𝗶 𝗩𝗶𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮, 𝗧𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗲 𝗦𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 che e’ stato presentato al pubblico per la prima volta.

    Uno spazio nel quale si raccolgono arnesi, strumenti e riproduzioni antiche del mondo vitivinicolo che raccontano storie, lavori, tecniche e reperti che da muti oggetti parlano ai visitatori attraverso la voce della guida Giacomo Gioia e di Nicodemo Librandi, genius loci della Tenuta, che va raccogliendo ogni testimonianza  in giro per la Calabria e che in questo ambiente risulta assicurata, conservata e valorizzata.

    Nel museo c’è ‘un innovativo angolo, la stanza dei profumi dove si può sperimentare il riconoscimento degli aromi del vino che si trasforma in un curioso e interattivo laboratorio del naso.

    Tenuta Rosaneti si e’ offerta come luogo di un’originale giornata, ricca di esperienze, di relazioni, di conoscenze, che regala una prospettiva diversa per guardare al mondo agricolo e degustare un calice di territorio del Doc Cirò che si palesa in tutta la sua variegata intensità di emozioni.

    Saveria Sesto – presidente associazione L’Albero della Vite

  • Il Concours Mondial Bruxelles 2022 si terrà in Calabria

    Il Concours Mondial Bruxelles 2022 si terrà in Calabria

    Grande notizia per il comparto vitivinicolo calabrese: la grande manifestazione del vino internazionale si svolgerà in Calabria dal 17 al 22 maggio a Rende (CS).

    Il Concours Mondial de Bruxelles è una competizione enologica internazionale di riferimento che coinvolge degustatori professionisti, provenienti da tutto il mondo, che degustano migliaia di campioni in competizione con l’obiettivo di selezionare vini di eccellente qualità, senza pregiudizi legati all’etichetta o al prestigio della denominazione.

    L’evento fa numeri da capogiro e sarà una grande vetrina per la Calabria e non solo del vino. Ogni anno all’evento, che vanta una esperienza ventennale, partecipano oltre 250 giudici da tutto il mondo che degustano 10.000 campioni di vino in contemporanea.

    L’edizione calabrese è il frutto di un lavoro sinergico che vede coinvolte diverse istituzioni come la Camera di Commercio di Cosenza, l’Arsac Calabria, il comune di Rende e il Consorzio di Tutela Vini Terre di Cosenza.

  • I premiati della guida Vini Buoni d’Italia 2022

    I premiati della guida Vini Buoni d’Italia 2022

    CORONE

    Ceraudo – Calabria Igt Bianco Grisara 2020

    Feudo dei Sanseverino – Terre di Cosenza Doc Pollino Moscato Passito Mastro Terenzio 2013

    Ippolito 1845 – Calabria Igt Bianco Pecorello 2020

    La Pizzuta del Principe – Val di Neto Igt Pecorello Molarella 2020

    Le Moire – Calabria Igt Bianco Zaleuco 2018

    Librandi – Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Duca Sanfelice 2019

    Santa Venere – Calabria Igt Marsigliana Nera Speziale 2020

    Serracavallo – Terre di Cosenza Doc Colline del Crati Magliocco Riserva Vigna Savuco 2016

    Statti – Calabria Igt Montonico Bianco Mantonico 2019

    Terre di Balbia – Calabria Igt Gaglioppo Ligrezza 2020

    GOLDEN STAR

    Cantine Benvenuto – Calabria Igt Zibibbo Benvenuto Orange 2020

    Ceraudo – Calabria Igt Rosato Grayasusi Etichetta Argento 2020

    Zito – Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Punta Faro 2017

  • Premiazione dei vini vincitori al concorso internazionale Città del vino

    Premiazione dei vini vincitori al concorso internazionale Città del vino

    È stata un’edizione straordinaria la 6° di Calici d’oro, sia per il significato che assume come segno della ritrovata ripartenza, sia per i risultati intrinseci del concorso, che si è tenuta nello scenario incantevole delle Terme Caronte di Emilio Cataldi. Una serata di celebrazione delle aziende e degli imprenditori presenti e delle 12 medaglie di cui 11 ori e un argento del Concorso Internazionale di Città del vino, che ha innescato   quel sano orgoglio che l’ass. l’Albero della Vite, organizzatore della serata e presieduto da Saveria Sesto, ha voluto trasmettere perchè questi risultati siano collettivi, condivisi e diffusi. Alle aziende vincitrici il Coordinatore di Città del vino, il sindaco Francesco Paletta, ha consegnato gli attestati di riconoscimento per i vini:

    • Barone G.R. Macrì –Centocamere bianco 2018 -Centocamere Rosé 2018 Terre di   Gerace Igt Calabria     
    • BriganteVigneti & Cantina –  Etefe2018 Ciro Doc – Essenzo 2018   Igt Calabria     
    • Cantine Lento- Lamezia Doc Greco 2020 -Lamezia Rosso Riserva 2016 Doc Lamezia 
    • Dell’Aera Azienda Agricola – Vanitas 2018 Igp  Calabria  
    • Feudo dei Sanseverino  –. Mastro Terenzio 2013 Passito – IGp Calabria     
    • Librandi Antonio e Nicodemo-Duca Sanfelice 2018 Cirò DOC Riserva Rosso Classico Superiore
    • Soc agricola De Luca  – Nettare Di Abramo Doc Cirò biologico   Melissa
    • Statti srl –Lamezia  Greco 2020  Doc Lamezia –      
    • Viticoltori di Verbicaro Soc. Coop- Borgo Bizantino 2017  Igp Calabria
    • Distilleria Caffo – Vecchia Grappa Caffo   

    Un’occasione anche per attribuire il Premio enologo Gianfranco Biondi, un uomo che ha creduto nella varietà autoctone e che nella sua carriera professionale ne ha fatte tante di iniziative e di innumerevoli degustazioni, animando discussioni e conversazioni sul vino, facendo crescere generazioni studiando e parlando di vino

    A premiare i tre enologi Giuseppe Liotti, Stefano Coppola e Fabio Mecca che hanno firmato i vini di tre medaglie d’oro e’ stata la figlia, Antonella Biondi che ha regalato una foglia in ceramica che riproduce vitigni autoctoni della Calabria, creata dal laboratorio Concreta di Graziella Cantafio e una confezione di confetture di tipicità dell’azienda Suriano di Campora.

    Istituito anche il primo Premio Paolo Benvenuti, compianto direttore di Città del vino scomparso un anno fa, che attribuiva alla scrittura il potere di connotarci come essere umani. E’ per questo che è stato attribuito a Paola Militano, direttore del Corriere della Calabria, con la motivazione “Per chiarezza, impegno, coraggio  e  serietà nell’esercizio del quotidiano lavoro di giornalista”, premiata dall’Ambasciatore di Città del vino Pio Bonato. La serata ha dato poi spazio ai convenuti alla libera degustazione dei vini  con il  giusto distanziamento  sociale.