Ieri a Lamezia, in conferenza pubblica i produttori dei vini di qualità della Calabria hanno costituito “il loro” Consorzio di Tutela dei vini Calabresi: un importante organismo che dà centralità ed equo riconoscimento all’intera filiera e che ha l’obiettivo di una specifica valorizzazione delle singole Denominazioni e la loro tutela, promozione con una incisiva informazione al consumatore e cura generale degli interessi relativi alle Denominazioni di Origine e delle Indicazioni Geografiche dei vini calabresi. Si tratta di ben 23 Aree a denominazione di qualità: 10 DOC e 13 IGT. Presidente del Consorzio è stato eletto Ippolito Spadafora di Cosenza, titolare delle Cantine Spadafora produttore di vini da tre generazioni nell’area DOC Donnici che commercializza sul mercato nazionale ed internazionale: un fiore all’occhiello dell’enologia calabrese. Vice Presidente è risultato Salvatore Pangallo di Reggio Calabria, agronomo e socio della cantina sociale di Bova, con maturata esperienza nel settore enologico nonché presidente provinciale dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vini (ONAV). I tanti produttori intervenuti hanno eletto anche i propri rappresentanti uno per ogni Denominazione di qualità per assicurare che ciascun territorio fosse rappresentato negli organi sociali. Infatti è rappresentata la prestigiosa Area del Greco di Bianco e dell’IGT Palizzi con le aziende vinicole Malaspina, Tramontana, azienda vinicola Pichilli, Lucà, Maisano, Vottari, Caridi, Vini Battaglia, Calabrò, Paviglianiti, Ceratti, Capozefiro, Vadalà, Cantina Sociale di Bova; e ancora dai territori del Savuto, del Donnici, Valle del Crati e dell’Esaro, Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto con le aziende Pironti, Le Moire, Donnici99 srl, Filice, Mazzei, Santoro, Turco, Paese, Astorino. Scopo essenziale ed oggetto principale del consorzio consiste nel tutelare e promuovere l’applicazione dei disciplinari dei “vini di qualità prodotti in Calabria” a Denominazione di Origine e Indicazione Geografica, alla salvaguardia delle denominazioni da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni tutelate e comportamenti comunque vietati dalla leggi in materia, o comunque atti a trarre in inganno l’acquirente e il consumatore. Vigilare inoltre, sui prodotti similari che, con false indicazioni sull’origine, la specie, la natura e le qualità specifiche dei prodotti medesimi, possono ingenerare confusione nei consumatori e recare danno alle produzioni Svolgere in Italia e all’estero, attività promozionali in favore delle denominazioni e intraprendere ogni iniziativa atta a diffondere e valorizzare l’immagine o comunque utile a facilitare la vendita e l’esportazione dei prodotti. Dopo la sottoscrizione dello Statuto i il Presidente del Consorzio Ippolito ed il vice Pangallo hanno voluto esprimere un ringraziamento a tutti per la fiducia accordata ed hanno voluto estendere il riconoscimento all’Assessore Mario Pirillo che lo scorso mese di Luglio ha voluto incontrare presso il Dipartimento i produttori vitivinicoli della Calabria per sollecitare la costituzione del Consorzio. I ringraziamenti anche a tutta la Coldiretti della Calabria che ha accolto e sostenuto le istanze con la qualificata operosità manifestata.