I vini dell’associazione calabrese EuVite sotto i riflettori della stampa e al palato degli operatori e degli appassionati nella prima presentazione ufficiale promossa a Milano con Edizioni L’Informatore Agrario. L’appuntamento, fissato il 7 maggio alloStarhotels Grand Rose in Piazza Fontana, metterà in luce i produttori e i vini che animano l’associazione, impegnata in un’importante opera di valorizzazione di vitigni autoctoni locali come Greco bianco, Mantonico, Gaglioppo e Magliocco espressi dalle denominazioni di origine e dalle indicazioni geografiche della regione.
“EuVite offre una testimonianza concreta del passaggio dalla massa critica degli anni Settanta alla qualità legata alla esaltazione di specifici terroir, immediatamente percepibile nel bicchiere – spiega Nicodemo Librandi, presidente dell’associazione. L’evento del 7 maggio costituisce il primo appuntamento promozionale per permetterci una più ampia distribuzione a livello italiano”.
L’appuntamento per i media prenderà il via alle 11.30, con la presentazione ufficiale del progetto EuVite, il primo modello per il Sud di associazione fra produttori. In primo piano cinque aziende, ciascuna in rappresentanza di un diverso terroir regionale, unite per promuovere i “frutti” più pregiati della vitivinicoltura calabrese condividendo competenze e conoscenze scientifiche, di marketing e della comunicazione. Dalle parole alla tavola: in quest’occasione, infatti, i giornalisti potranno assaggiare i vini da vitigni autoctoni calabresi in abbinamento con i piatti ideati dallo chef Salvatore Murano, patron della trattoria “Max” di Cirò Marina, in provincia di Crotone, e membro di Assapori, Consorzio di Qualità Ristorazione Calabrese.
Nel pomeriggio sono attesi operatori e appassionati. Dalle 15 alle 20, infatti, è prevista una degustazione delle perle enologiche di Librandi, Malaspina, Poderi Marini, Serracavallo e Statti, le cinque aziende aggregate in EuVite.
L’associazione Euvite, costituitasi nel 2008, rappresenta la vitivinicoltura che nasce da uve e da un territorio del tutto originale, promossa da un nucleo di aziende di diverse dimensioni, collocate in aree differenti: Librandi di Cirò (Crotone), Malaspina di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), Poderi Marini di San Demetrio Corone (Cosenza), Serracavallo di Bisignano (Cosenza) e Statti di Lamezia Terme (Catanzaro). Il progetto è in perfetta sintonia con l’opera di recupero dei vitigni autoctoni e di riqualificazione della viticoltura, valorizzando le caratteristiche specifiche dell’ambiente calabrese, progetto stimolato dalla Regione Calabria dagli Anni Novanta per contrastare gli effetti di una produzione di massa che aveva progressivamente incentivato l’abbandono di vitigni storici a favore di quelli internazionali.
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