La storia, i saperi tradizionali e la dedizione nel settore vitivinicolo non sono mai stati così vivi e rilevanti come oggi, specialmente in un’era segnata da sfide ambientali e climatiche sempre più pressanti. Nel cuore della Calabria, l’azienda Librandi si erge come esempio di innovazione, dimostrando come il passato possa dare spunti per futuro.
Questo sabato, il 29 marzo, presso la Tenuta Rosaneti, Librandi non solo condividerà le sue innovative sperimentazioni e i risultati ottenuti, ma riaffermerà il suo impegno verso pratiche agricole sostenibili e rispettose dell’ambiente. Il convegno, parte della Rete Musei d’Impresa della Calabria “SudHeritage”, si aprirà con una presentazione del museo aziendale e un tour immersivo che sottolineerà l’integrazione tra tecnologia e tradizione.
Il ritorno alle tecniche di potatura tradizionale e le fertilizzazioni naturali con tecniche di sovescio dimostrano un approccio olistico che non solo risponde alle sfide del cambiamento climatico, ma riscopre e valorizza metodi quasi dimenticati. L’innesto delle viti in campo e una gestione accurata delle risorse idriche sono solo alcune delle strategie adottate per garantire la resilienza dei vigneti alle condizioni climatiche estreme.
Gli sforzi di Librandi non si fermano qui: il loro lavoro con varietà di viti “nuove-antiche” attraverso un progetto articolato che include studi del DNA e analisi ampelografiche, evidenzia l’importanza di una comprensione approfondita delle risorse genetiche autoctone per il futuro dell’enologia.
Con la partecipazione di figure chiave come Paolo Librandi, co-titolare dell’azienda, e esperti del settore agronomico e enologico, il convegno promette di essere un crocevia di idee e soluzioni innovative per affrontare le problematiche del presente con la saggezza del passato.
Il modello di Librandi rappresenta un esempio di come le aziende possano guidare il cambiamento non solo attraverso l’adozione di tecnologie avanzate, ma anche riscoprendo e adattando la saggezza delle pratiche tradizionali. Questo “Ritorno al futuro” non è solo un paradigma di sostenibilità, ma una testimonianza vivente dell’impegno dell’azienda a preservare il patrimonio vitivinicolo della regione nel rispetto della terra e delle sue risorse naturali.
No comment