Fare sistema, produrre vini food friendly e con un elevato value e puntare sulla diversità: questa la ricetta di Michele Cianciulli, un importatore di vini italiani negli Stati Uniti, che suggerisce in una intervista a Franco Ziliani sul sito www.sommelier.itdell’Associazione Italiana Sommelier.
Interessanti spunti per i produttori italiani che negli ultimi anni hanno dovuto fare i conti con una inversione di tendenza del mercato del vino americano. I tempi sono cambiati e i vini da “consumare con le posate” non hanno più l’appeal di un tempo.
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