Per ricordare Paolo Benvenuti è stato impiantato un filare di viti in una vigna già esistente dedicata al poeta Franco Costabile nel parco pubblico Gancìa che si trova a Lamezia Terme.

Paolo aveva visitato il Parco e apprezzato questo vigneto-simbolo i cui filari hanno la forma di rosa dove ogni petalo è costituito dai vitigni autoctoni della Calabria Gaglioppo, Nerello, Marcigliana, Zibibbo, Magliocco ed altre varietà minori Annarella e Toccarina.

Aveva anche gradito l’idea di alcuni artisti di riportare su pannelli di ceramica nelle viuzze del centro storico di Sambiase alcune frasi del poeta lamentino che cantano il vino, la vigna, il lavoro della terra e nei campi.

Da qui è stato più che naturale per l’Associazione L’albero della Vite, ricordare l’instancabile ed illuminato direttore di Città del vino Paolo Benvenuti, mettendo a dimora in gennaio le barbatelle donate dal vivaio Maiorana e le piantine, pur abbandonate a se stesse nei mesi di distanziamento da Coronavirus, sono attecchite, sopravvissute anche loro, cresciute e oggi finalmente ripulite dall’erbacce, concimate, difese ed irrigate.

Il vigneto oggi appare in piena vegetazione, sano, colorato dalle rose rosse e potrà avere le cure e l’assistenza dell’associazione.

Ci piace l’idea di far vivere la memoria di Paolo Benvenuti attraverso una vigna narrante che racconta storie, poesie, impegno, che richiede fatica per curarla ma che non tradisce le attese alla vendemmia affidata agli studenti che si ritrovano in settembre per la Mostra delle uve e per l’analisi sensoriale alla raccolta.

La vigna Costabile-Benvenuti è un esempio di didattica, di laboratorio all’aperto dai molteplici significati anche perché la posizione in collina che guarda i tetti delle case del centro storico e sovrasta la città della Piana di S. Eufemia come direbbe Paolo “ è un luogo dello spirito” .

Saveria Sesto

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