16 vignaioli indipendenti, una pastora e una ristoratrice a Piacenza per il grande mercato della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti LE FOTO
di Roberto Polisicchio
A Piacenza nella grande vetrina della Fivi del 24 e 25 novembre 2018, come ogni anno, la Calabria riscuote un successo strepitoso. Io ci sono stato.
La mia avventura FIVI è iniziata da tempo, con i soci storici calabresi è cominciata una consuetudine di rapporti che si è tramutata in amicizia e stima reciproca. Non sono un esperto, semplicemente un appassionato di enogastronomia: quando ero giovane il mio maestro è stato papà (scomparso da anni, classe 1925) che mi ha insegnato ad apprezzare la vita, i piaceri della tavola e soprattutto la passione per il “lavoro ben fatto” e per la tutela dell’ambiente; valori quest’ultimi che riscontro, giorno dopo giorno, nella sensibilità e nelle aspirazioni degli associati Fivi. Dunque, come nel passato, ho partecipato al Mercato dei vignaioli indipendenti per conoscere, degustare ed acquistare vini artigianali: ottava edizione da record con un numero crescente di espositori nel 2018 600 di cui 16 calabresi (nella settima 509 di cui 11 calabresi nella sesta 425 di cui 7 calabresi) e di pubblico 18.500 visitatori (15.000 il 2017 e 9.000 il 2016).
Perché andare al Mercato FIVI? Lo spiega Cataldo Calabretta < Tre cose per cui vale la pena fare il mercato: è una grande opportunità per le aziende “periferiche”, come quelle calabresi, di farsi notare, è il secondo evento più importante in Italia per quantità di pubblico, è l’occasione di fare nuove amicizie e confrontarsi con altri produttori, grazie alla sua formula orizzontale, un produttore al suo debutto nel mondo del vino si trova al suo fianco uno storico produttore, un’esperienza di arricchimento incredibile!
Poi non meno importante l’assemblea dei vignaioli, che rappresenta il momento di confronto e di condivisione dei problemi dei vignaioli, che racconta al meglio il principio cardine della fivi: essere l’associazione che rappresenta nelle istituzioni i vignaioli italiani.
Nel tourbillon di assaggi, mi sono fermato in tutti gli stand calabresi, riporto le dichiarazioni di qualche cantina partecipante così Carla e Laura Pacelli < Per noi il Mercato dei Vini FIVI a Piacenza è un appuntamento irrinunciabile: non solo per la visibilità e le opportunità che offre ma anche per l’energia che ogni anno possiamo condividere e riusciamo ad alimentare con tutti gli altri Vignaioli d’Italia presenti; un’atmosfera che solo qui si crea, anche più che a Fivi a Vinitaly. Quella che conferma che il lavoro che stiamo facendo resterà e conterà nel futuro per lo sviluppo del vino italiano>. Cosmo Rombolà < sono titolare della piccola azienda vitivinicola, Cantina Masicei, partecipare a questa fiera, per il secondo anno consecutivo, è un’occasione unica di crescita e confronto con altre aziende già avviate, passeggiando al mercato dei vini si percepisce tutto l’entusiasmo che anima tutti noi vignaioli indipendenti e il forte amore per i territori da cui proveniamo>. Claudio Viola dopo aver ricordato che anche la sua cantina partecipa per il secondo anno al mercato di Piacenza, specifica il motivo <crediamo molto in questa associazione che raggruppa solo cantine che vinificano le proprie uve garantendo prodotti di alta qualità>. Giuseppe Chiappetta (Terre di Balbia) < a FIVI per la seconda volta, la cosa più entusiasmante è la partecipazione di moltissimi giovani visitatori, tutti molto preparati ed alla ricerca di novità. Come Calabresi dobbiamo sfruttare questa opportunità con i nostri prodotti puntando sui nostri vitigni da vinificare in purezza >. Christian Vumbaca (Scala cantina e vigneti) dice <entusiasti di partecipare per il secondo anno a questa splendida manifestazione, ci sentiamo di far parte di una grande famiglia, piena di persone che ci mettono passione e amore nel produrre vini in cui risalta la genuinità, la tipicità e la territorialità>. Infine, l’esordiente Eugenio Cundari < primo anno a Piacenza: bellissima esperienza da rifare assolutamente, esplosione di profumi e sapori dei vignaioli indipendenti con scarpe grosse e cervello Fivi…>.
Ho un grande rispetto per questi vignaioli che cercano di dare ai propri vini un’identità unica, ho vissuto per due giornate magici momenti fatti di attenzioni e di tradizioni vinicole: li vedi colmi di “adrenalina pura” con una voglia di far conoscere i propri vini e specialmente di migliorarli anno dopo anno.
Siamo accorsi in massa, infatti sempre un maggior numero di persone abbraccia la filosofia di consumare vino della Fivi, perché coltivare ed affermare dei valori accresce la credibilità e proprio al Mercato di Piacenza oltre ad ascoltare i racconti del vino, il prodotto viene tastato con le proprie mani cioè con l’olfatto e il gusto.
Devo ammettere che in questo Mercato mi sento a mio agio, ma cosa accomuna i visitatori? Credo le emozioni che ti dà il mondo FIVI, chiedo ad amici piacentini in visita le loro impressioni, secondo il dottor Andrea Chiozza < ogni anno sempre più grande, più ricco e più coinvolgente. Si ha la possibilità di scoprire ogni anno nuovi vignaioli, con modalità conviviali, rilassanti, ideali per gli appassionati del vino>, l’avvocato Maria Letizia Pellacani aggiunge < una manifestazione davvero di alta qualità, con spunti interessanti per tutti, dal semplice curioso non addetto ai lavori al super esperto. Un grazie soprattutto ai vignaioli calabresi, professionali, entusiasti, veri ambasciatori della loro splendida terra >. Girando senza tregua nei vari stand si incontrano tra il pubblico persone che magari non vedi da tempo come l’avvocato Edoardo Ferragina arrivato con alcuni amici da Viareggio che osserva: < nonostante l’elevato numero di visitatori l’organizzazione mi è parsa impeccabile. Non mi avventuro in giudizi tecnici sulla qualità dei vini, non essendo un esperto, ma posso dire che questa fiera si contraddistingue per l’aria molto familiare e rilassata che si respira fra i vari stand. I produttori più che competitor mi sono sembrati una squadra di amici e questo clima giova sicuramente alla buona riuscita della manifestazione.
Ricorderò a lungo questi mercati di Piacenza e mi auguro che il vino FIVI, in particolare quello calabrese, disseti tante generazioni.
Gli espositori calabresi: ‘A VITA, CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE, TENUTE PACELLI, TENUTA DEL CONTE, SCALA CANTINE E VIGNETI, DELL’AQUILA, CASA COMERCI, SANTINO LUCÀ, CANTINE VIOLA, CANTINE MASICEI, TERRE DI BALBIA VITICOLTORI IN ALTOMONTE, CANTINA CUNDARI EUGENIO, CANTINE ELISIUM, CERCHIARA AGOSTINO, LE MOIRE, ROMANOVINI DI ROCCO PIRITO. Per la Calabria, nel padiglione due, area food, erano presenti anche Maria Procopio e Pasquale Pino dell’Azienda Santanna (Amantea, Cs) che produce formaggi di capra. Per la nostra regione, è stato promosso punto d’affezione Fivi il Donna Orsola Restaurant di Ricadi (VV).