Ultime notizie

  • Il rosato dell’anno per il Gambero Rosso è calabrese

    Il rosato dell’anno per il Gambero Rosso è calabrese

    La storica testata di settore ogni anno, oltre a definire la lista dei grandi vini assegnando i tre bicchieri a quelli che rappresentano il meglio della produzione vitivinicola nazionale, ha istituito da qualche tempo alcuni premi speciali.

    Nella lista dei premi che riconosce tra gli altri il Viticoltore dell’Anno, la Cantina Cooperativa dell’Anno, il Vino Rosso dell’Anno per l’edizione 2022 fa ingresso un vino calabrese. Il miglior rosato per l’anno 2022 tra i migliaia di vini assaggiati e censiti dalla storica guida di settore è il CALABRIA IGT ZERO di BRIGANTE VIGNETI E CANTINE di Cirò (KR)

    A questo link un approfondimento sul premio e le dichiarazioni dei produttori Stefania Carè ed Enzo Sestito dell’azienda cirotana clicca qua

    Per conoscere tutti i premiati con i TRE BICCHIERI clicca qua

  • Il Concours Mondial Bruxelles 2022 si terrà in Calabria

    Il Concours Mondial Bruxelles 2022 si terrà in Calabria

    Grande notizia per il comparto vitivinicolo calabrese: la grande manifestazione del vino internazionale si svolgerà in Calabria dal 17 al 22 maggio a Rende (CS).

    Il Concours Mondial de Bruxelles è una competizione enologica internazionale di riferimento che coinvolge degustatori professionisti, provenienti da tutto il mondo, che degustano migliaia di campioni in competizione con l’obiettivo di selezionare vini di eccellente qualità, senza pregiudizi legati all’etichetta o al prestigio della denominazione.

    L’evento fa numeri da capogiro e sarà una grande vetrina per la Calabria e non solo del vino. Ogni anno all’evento, che vanta una esperienza ventennale, partecipano oltre 250 giudici da tutto il mondo che degustano 10.000 campioni di vino in contemporanea.

    L’edizione calabrese è il frutto di un lavoro sinergico che vede coinvolte diverse istituzioni come la Camera di Commercio di Cosenza, l’Arsac Calabria, il comune di Rende e il Consorzio di Tutela Vini Terre di Cosenza.

  • Top hundred 2021: 5 premi alla Calabria

    Top hundred 2021: 5 premi alla Calabria

    La selezione firmata da Paolo Massobrio e Marco Gatti compie 20 anni e premia 140 vini italiani di cui 5 calabresi:

    Farneto del Principe – Vino Rosso Bio Calabrese
    Aspromonte – Mantonico Bianco
    Carla Liguori – Neaithos
    Casa Comerci – Granatu
    Mario Alberto Romano Origine & Identità – Zibibbo Spumante Metodo Classico

    Un’altro punto di vista importante che conferma il livello crescente del vino calabrese che negli ultimi anni ha conquistato sempre più posti nella selezione dei 2 giornalisti, occupando sempre più posizioni: solo poche edizioni fa riusciva ad esprimere un solo posto in guida e con la edizione del ventennale invece sono addirittura 5.

  • I vini Slow della guida Slow Wine 2022 per la Calabria

    I vini Slow della guida Slow Wine 2022 per la Calabria

    “L’edizione 2022 della Guida di Slow Food Editore ci regala tre aziende new entry, qualche piacevole ritorno, un paio di orange wine, un blanc de noir, un metodo classico da riesling.” Questo l’incipit del post di Slow Wine Calabria per annunciare i nuovi vini che corrispondono all’ideale dell’associazione della chiocciola.

    Cirò Rosso Cl Sup Ris 17 di ‘A Vita
    Cirò Rosso Cl Sup Ris Aris 18 di Sergio Arcuri
    Zibibbo 2020 di Cantine Benvenuto
    Pollino TdC 2016 di Giuseppe Calabrese

    A questi si aggiunge in altro importante premio dedicato ai vini quotidiani, ovvero quei vini molto buoni, di facile beva e di ottimo prezzo. Per il 2022 il vino che rappresenta questi canoni è il Granatu IGP Calabria Rosato 2020 della Casa Comerci di Limbadi (VV).

  • I Tre Bicchieri Gambero Rosso 2022 per la Calabria

    I Tre Bicchieri Gambero Rosso 2022 per la Calabria

    La guida storica ai vini italici edita dal Gambero Rosso da qualche anno dedica una grande attenzione al vino calabrese. Si scorge fin dalle prime battute dell’introduzione alla sezione calabrese del volume

    Chi pensa che ormai in Italia non ci siano più nuovi territori vitivinicoli da scoprire farebbe bene a farsi un giro in Calabria…

    ma soprattutto emerge nella ricerca attiva di nuove insegne da segnalare per rappresentare meglio il fermento vitivinicolo di una regione che ancora ha un grande potenziale da esprimere.
    Gli ultimi anni sono stati segnati da premi coraggiosi e inediti e anche quest’anno la guida scova e premia 2 giovani aziende come Vigneti Vumbaca e Brigante della dop Cirò e conferma il percorso di Antonella Lombardo a Bianco. I 3 giovani produttori fanno compagnia a 2 aziende storiche per il comparto calabrese e per la guida e con un livello qualitativo complessivo sempre alto: la Librandi e la Ceraudo.

    Ecco i vini premiati:

    Cheiras 2019 Antonella Lombardo

    Cirò Rosso Cl. Sup. 2019 Vigneti Vumbaca

    Cirò Rosso Cl. Sup. Duca San Felice Ris. 2019 Librandi

    Grisara Pecorello 2020 Ceraudo

    Zero Gaglioppo Rosato 2020 Brigante

  • 2 medaglie d’oro al Concorso Mondiale dei vini estremi per i vini Elisium

    2 medaglie d’oro al Concorso Mondiale dei vini estremi per i vini Elisium

    La Calabria si fa notare anche in questo particolare concorso enologico e vince 2 medaglie d’oro con il bianco Petrara- 2020 e Capumasca Riserva – 2016 della Cantina Elisium e con un argento per il rosato Anthea – 2020 dell’azienda di Immacolata Pedace di Longobucco.

     Requisiti d’ammissione per il concorso sono che i vini derivino da vigneti in difficoltà strutturali permanenti quali altitudine superiore ai 500 m s.l.m. escludendo altopiano, pendenze del terreno superiori al 30% e impiantati su terrazze o gradoni.

    Tradotto significa condizioni estreme di montagna, alti costi di coltivazione e di gestione, maggiore rischio di avversità climatiche e per contro vini più sostenibili, con finezza, eleganza, delicati nella struttura e non eccessivamente alcolici.

    Promotore del concorso e’ il CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), in collaborazione con della Regione Autonoma Valle d’Aosta e altri enti del territorio, che da sempre si occupa di viticoltura di montagna, alias viticoltura eroica.

    Eroici sono i viticoltori Andrea e Marco Caputo, laurea in economia e scienze turistiche, che nel 2007 partendo da zero, senza arte né parte specifica, rompono gli schemi, sostenuti dalla famiglia comprano 14 ettari di terreno nella collina di Donnci a 578 m l.s.m. e impiantano le viti raccogliendo le marze da un vigneto di 90 anni di un anziano e saggio viticoltore che li indirizza verso le varietà da sempre coltivate e ben acclimatate in quest’area di pre Sila.

    La  piccola cantina verrà costruita nel 2015 insieme alla sala degustazione.

    Imparando a guidare il trattore, a potare, a controllare le variabilissime condizioni climatiche tra le correnti della Sila e del Tirreno, correggendo errori su errori, studiando, frequentando corsi e aggiornandosi, da autodidatti oggi sono diventati esperti che ascoltano le vigne e i vini.

    Quattro etichette in tutto la loro produzione, due soli vitigni il bianco Pecorello e il Magliocco dolce. Con il Pecorello in purezza nasce Petrara dal colore paglierino con riflessi verdolini, bouquet e  gusto fine ,unico nel suo genere. Dal Magliocco, anche questo monovitigno, da un cru ben identificato nasce il Capumasca, 250 bottiglie appena, prima riserva dell’azienda che all’esordio in concorsi ha meritato una medaglia d’oro per colore, struttura e persistenza.

    E’ il caso si affermare che in montagna il gusto ci guadagna.

    Saveria Sesto

  • I premiati della guida Vini Buoni d’Italia 2022

    I premiati della guida Vini Buoni d’Italia 2022

    CORONE

    Ceraudo – Calabria Igt Bianco Grisara 2020

    Feudo dei Sanseverino – Terre di Cosenza Doc Pollino Moscato Passito Mastro Terenzio 2013

    Ippolito 1845 – Calabria Igt Bianco Pecorello 2020

    La Pizzuta del Principe – Val di Neto Igt Pecorello Molarella 2020

    Le Moire – Calabria Igt Bianco Zaleuco 2018

    Librandi – Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Duca Sanfelice 2019

    Santa Venere – Calabria Igt Marsigliana Nera Speziale 2020

    Serracavallo – Terre di Cosenza Doc Colline del Crati Magliocco Riserva Vigna Savuco 2016

    Statti – Calabria Igt Montonico Bianco Mantonico 2019

    Terre di Balbia – Calabria Igt Gaglioppo Ligrezza 2020

    GOLDEN STAR

    Cantine Benvenuto – Calabria Igt Zibibbo Benvenuto Orange 2020

    Ceraudo – Calabria Igt Rosato Grayasusi Etichetta Argento 2020

    Zito – Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Punta Faro 2017

  • A Bianco (RC) il Palio Nazionale delle Botti

    A Bianco (RC) il Palio Nazionale delle Botti

    Con il patrocinio del Comune di Bianco l’Associazione Culturale Magna Grecia di Bianco, presieduta da Giovanni Daniele, ha organizzato una   tappa nazionale del Palio delle Botti di Città del vino.

    Cinque squadre in rappresentanza dei comuni aderenti a Città del vino si sono  ritrovate dopo un anno di pausa, sul lungomare di Bianco per la presentazione ufficiale sfilando in corteo per le vie della cittadina alla testa del quale il Sindaco Aldo Canturi, il presidente Giovanni Daniele dell’Associazione organizzatrice e tutti gli spingitori delle botti.Il Palio Nazionale delle Botti delle Città del Vino, nato da una idea dell’Associazione Nazionale Città del Vino nel 2007, è un appuntamento ricco di tradizione che anima le terre del vino e ogni anno cresce per numero di partecipanti e di squadre e per l’entusiasmo con cui si affronta la sfida e si gareggia.

    La gara consiste nel far rotolare per le vie del centro storico le botti da 5 hl che gli spingitori devono condurre senza incorrere in alcuna penalizzazione e in un tempo  cronometrato lungo i 600 metri di percorso per stabilire la griglia di partenza  per poi  affrontare la finale  su un percorso di 1400 metri.

    La vittoria è andata alla squadra di S. Venerina (Ct) e a seguire Vittorio Veneto, Furore, Bianco   e Lamezia Terme. Per quest’ultima gli spingitori sono stati Antonio Candurro, Vincenzo Cimino e Giuseppe Pugliese che, sotto  i consigli  di Gregorio e Saveria Sesto hanno acquisito la tecnica di spinta e di conduzione della botte di 500 hl per il percorso di abilità cronometrica e della gara su un percorso tra salite e discese.

     La serata si è conclusa con la premiazione da parte dal sindaco Aldo Canturi  e del presidente Gianni Daniele, con prodotti tipici e vino passito Greco di Bianco.

    Un’edizione il Palio di Bianco, pur con molte prescrizioni e nel rispetto del distanziamento, che ha dimostrato come anche un piccolo comune, associato  a Città del vino, possa  inserirsi in un circuito nazionale di iniziative ed eventi che spinge  gli enoturisti alla ricerca  di ricchezze culturali e di tradizioni enologiche dei territori vinicoli d’Italia.

    La prossima tappa sarà il  5 Settembre  ad Avio (Trento)  e la finalissima a Santa Venerina (Catania).

    Foto da Ilgiunco.net

  • A Bianco (RC), il Palio della Botti

    A Bianco (RC), il Palio della Botti

    Con il patrocinio del Comune di Bianco l’Associazione Culturale Magna Grecia di Bianco, presieduta da Giovanni Daniele, ha organizzato una   tappa nazionale del Palio delle Botti di Città del vino.

    Cinque squadre in rappresentanza dei comuni aderenti a Città del vino si sono  ritrovate dopo un anno di pausa, sul lungomare di Bianco per la presentazione ufficiale sfilando in corteo per le vie della cittadina alla testa del quale il Sindaco Aldo Canturi, il presidente Giovanni Daniele dell’Associazione organizzatrice e tutti gli spingitori delle botti.Il Palio Nazionale delle Botti delle Città del Vino, nato da una idea dell’Associazione Nazionale Città del Vino nel 2007, è un appuntamento ricco di tradizione che anima le terre del vino e ogni anno cresce per numero di partecipanti e di squadre e per l’entusiasmo con cui si affronta la sfida e si gareggia.

    La gara consiste nel far rotolare per le vie del centro storico le botti da 5 hl che gli spingitori devono condurre senza incorrere in alcuna penalizzazione e in un tempo  cronometrato lungo i 600 metri di percorso per stabilire la griglia di partenza  per poi  affrontare la finale  su un percorso di 1400 metri.

    La vittoria è andata alla squadra di S. Venerina (Ct) e a seguire Vittorio Veneto, Furore, Bianco   e Lamezia Terme. Per quest’ultima gli spingitori sono stati Antonio Candurro, Vincenzo Cimino e Giuseppe Pugliese che, sotto  i consigli  di Gregorio e Saveria Sesto hanno acquisito la tecnica di spinta e di conduzione della botte di 500 hl per il percorso di abilità cronometrica e della gara su un percorso tra salite e discese.

     La serata si è conclusa con la premiazione da parte dal sindaco Aldo Canturi  e del presidente Gianni Daniele, con prodotti tipici e vino passito Greco di Bianco.

    Un’edizione il Palio di Bianco, pur con molte prescrizioni e nel rispetto del distanziamento, che ha dimostrato come anche un piccolo comune, associato  a Città del vino, possa  inserirsi in un circuito nazionale di iniziative ed eventi che spinge  gli enoturisti alla ricerca  di ricchezze culturali e di tradizioni enologiche dei territori vinicoli d’Italia.

    La prossima tappa sarà il  5 Settembre  ad Avio (Trento)  e la finalissima a Santa Venerina (Catania).

    foto dal web ilgiunco.net

  • Premiazione dei vini vincitori al concorso internazionale Città del vino

    Premiazione dei vini vincitori al concorso internazionale Città del vino

    È stata un’edizione straordinaria la 6° di Calici d’oro, sia per il significato che assume come segno della ritrovata ripartenza, sia per i risultati intrinseci del concorso, che si è tenuta nello scenario incantevole delle Terme Caronte di Emilio Cataldi. Una serata di celebrazione delle aziende e degli imprenditori presenti e delle 12 medaglie di cui 11 ori e un argento del Concorso Internazionale di Città del vino, che ha innescato   quel sano orgoglio che l’ass. l’Albero della Vite, organizzatore della serata e presieduto da Saveria Sesto, ha voluto trasmettere perchè questi risultati siano collettivi, condivisi e diffusi. Alle aziende vincitrici il Coordinatore di Città del vino, il sindaco Francesco Paletta, ha consegnato gli attestati di riconoscimento per i vini:

    • Barone G.R. Macrì –Centocamere bianco 2018 -Centocamere Rosé 2018 Terre di   Gerace Igt Calabria     
    • BriganteVigneti & Cantina –  Etefe2018 Ciro Doc – Essenzo 2018   Igt Calabria     
    • Cantine Lento- Lamezia Doc Greco 2020 -Lamezia Rosso Riserva 2016 Doc Lamezia 
    • Dell’Aera Azienda Agricola – Vanitas 2018 Igp  Calabria  
    • Feudo dei Sanseverino  –. Mastro Terenzio 2013 Passito – IGp Calabria     
    • Librandi Antonio e Nicodemo-Duca Sanfelice 2018 Cirò DOC Riserva Rosso Classico Superiore
    • Soc agricola De Luca  – Nettare Di Abramo Doc Cirò biologico   Melissa
    • Statti srl –Lamezia  Greco 2020  Doc Lamezia –      
    • Viticoltori di Verbicaro Soc. Coop- Borgo Bizantino 2017  Igp Calabria
    • Distilleria Caffo – Vecchia Grappa Caffo   

    Un’occasione anche per attribuire il Premio enologo Gianfranco Biondi, un uomo che ha creduto nella varietà autoctone e che nella sua carriera professionale ne ha fatte tante di iniziative e di innumerevoli degustazioni, animando discussioni e conversazioni sul vino, facendo crescere generazioni studiando e parlando di vino

    A premiare i tre enologi Giuseppe Liotti, Stefano Coppola e Fabio Mecca che hanno firmato i vini di tre medaglie d’oro e’ stata la figlia, Antonella Biondi che ha regalato una foglia in ceramica che riproduce vitigni autoctoni della Calabria, creata dal laboratorio Concreta di Graziella Cantafio e una confezione di confetture di tipicità dell’azienda Suriano di Campora.

    Istituito anche il primo Premio Paolo Benvenuti, compianto direttore di Città del vino scomparso un anno fa, che attribuiva alla scrittura il potere di connotarci come essere umani. E’ per questo che è stato attribuito a Paola Militano, direttore del Corriere della Calabria, con la motivazione “Per chiarezza, impegno, coraggio  e  serietà nell’esercizio del quotidiano lavoro di giornalista”, premiata dall’Ambasciatore di Città del vino Pio Bonato. La serata ha dato poi spazio ai convenuti alla libera degustazione dei vini  con il  giusto distanziamento  sociale.

  • Il Consorzio Terre di Cosenza e la viticoltura sostenibile

    Il Consorzio Terre di Cosenza e la viticoltura sostenibile

    Il Consorzio Terre di Cosenza ha organizzato per giovedì 15 luglio un importante appuntamento informativo sul Progetto VIVA in collaborazione con le Università di Torino e di Piacenza e il Ministero della Transizione Ecologica.

    Lo scopo dell’incontro è quello di comprendere il contesto del progetto e le opportunità che offre alle singole aziende e, più in generale, al contesto produttivo del nostro territorio. L’appuntamento formativo si inserisce nel piano di sviluppo del Consorzio per il prossimo futuro che prevede, tra l’altro, di intraprendere un percorso di conversione, verso la sostenibilità, dell’intera vitivinicoltura delle Terre di Cosenza.

    GIOVEDI’ 15 LUGLIO – ORE 11,30 – 12,30

    Saluti
    Demetrio Stancati, Presidente del Consorzio delle Terre di Cosenza DOP
    Relazioni
    Fiamma Valentino, Ministero della transizione Ecologica
    Il progetto VIVA – Disciplinari di sostenibilità
    – Lucrezia Lamastra, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza
    La sostenibilità in viticoltura: valorizzazione del territorio e posizionamento sul mercato
    Maria Dei Svaldi, Rete vini sostenibili
    Progetti di sostenibilità territoriale in corso

    info e prenotazioni Gennaro Convertini cell. 329 6373315

  • Librandi presenta il primo bilancio di sostenibilità

    Librandi presenta il primo bilancio di sostenibilità

    Che cosa significa certificazione Equalitas per la cantina Librandi e per la Calabria   

     “Per le aziende enologiche non basta più produrre seguendo criteri green, riducendo l’uso degli antiparassitari ed il numero dei trattamenti. Se si vuole essere green per davvero e fare la propria parte per una nuova economia che guardi ad obiettivi globali, sociali ed ambientali allora bisogna mettere in atto azioni che nel tempo apportino ricadute di benessere generale

    E quindi abbandoniamo le vecchie idee di cantine, di vendemmia, di produzione ed impresa e proiettiamoci con un pensiero proattivo, anticipatore di problemi, e correttivo per operare secondo sostenibilità.Un termine entrato nel nostro lessico, spesso vago per molti, ma se praticato da un’impresa richiede invece un percorso di buone pratiche che si devono consolidare, concretizzare e rappresentarne la filosofia e la quotidiana   vita aziendale.”

    Equalitas è un protocollo volontario del settore vitivinicolo, nato nel 2015 da un’iniziativa di Feder doc ed Unione Italiana Vini, che fornisce una certificazione di   garanzia di qualità per il consumatore.

    La cantina Librandi applicando un rigido e articolato protocollo di impegni ha ottenuto la certificazione dopo anni di serio lavoro sui tre pilastri aziendali e su solidi requisiti sociali, economici ed ambientali.

    Rispetto a questi ultimi l’applicazione delle buone pratiche riguarda  tutte le fasi della produzione in vigna, in vinificazione, imbottigliamento   e packaging finalizzando tutto alla riduzione dei consumi, non solo di antiparassitari e prodotti enologici, ma di vetro delle bottiglie (oggi più leggere 600 g contro i 750 g di prima), di etichette su carte provenienti da filiere controllate e di fornitori certificati. Buone pratiche sociali ed economiche, ha significato per Librandi rapportarsi al capitale umano instaurando solide relazioni di crescita dei propri dipendenti con zero turnover in uscita, ma nuove assunzioni qualificate attraverso stage e percorsi di formazione, nel rispetto dei quali l’azienda applica pedissequamente il CCNL Industria alimentare, garantendo contratti a tempo indeterminato, benefit aziendali e retribuzione media superiore alla media territoriale. Sociale significa ancora accrescere la tutela dei piccoli conferitori, “I Vignaioli del Cirò, attraverso la sottoscrizione di un accordo di conformitàai principi di sviluppo sostenibile e di una politica dei prezzi adeguata.

    In relazione all’ambiente la cantina è dotata di un importante impianto fotovoltaico che provvede a circa il 25-30% del fabbisogno energetico e per il  futuro l’efficientemento energeticodi un -10% di consumo si otterrà con l’ammodernamento degli impianti di refrigerazione ed entro il 2022, la  riduzione della  Carbon Footprint(indicatore relativo alle emissioni di CO2 e altri gas serra) e della Water Footprint(quantità di acqua utilizzata dall’azienda) dovrà prevedere  meccanismi di  compensazione delle emissioni con iniziative sostenibili.Il percorso virtuoso si traduce in maniera oggettiva anche con le buone pratiche di comunicazione e trasparenza verso tutti gli stakeholder e nel rispetto del welfare aziendale connotato da valori sacrosanti: Non discriminazione, Integrazione, Rapporto paritario, Fiducia, Diligenza, Lealtà e Legalità.

    Bilancio di sostenibilità e “codice etico” sono visionabili e scaricabili dall’area “Sostenibilità” del sito web librandi.it.

    Saveria Sesto – agronomo

    Foto di prastowo Ufairah Art & Design