La Calabria si fa notare
anche in questo particolare concorso enologico e vince 2 medaglie d’oro con il
bianco Petrara- 2020 e Capumasca Riserva – 2016 della Cantina
Elisium e con un argento per il rosato Anthea
– 2020 dell’azienda di Immacolata Pedace di Longobucco.
Requisiti d’ammissione per il concorso sono
che i vini derivino da vigneti in difficoltà strutturali permanenti quali
altitudine superiore ai 500 m s.l.m. escludendo altopiano, pendenze del terreno
superiori al 30% e impiantati su terrazze o gradoni.
Tradotto significa
condizioni estreme di montagna, alti costi di coltivazione e di gestione,
maggiore rischio di avversità climatiche e per contro vini più sostenibili, con
finezza, eleganza, delicati nella struttura e non eccessivamente alcolici.
Promotore del concorso e’
il CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e
Valorizzazione per la Viticoltura Montana), in collaborazione con della Regione
Autonoma Valle d’Aosta e altri enti del territorio, che da sempre si occupa di
viticoltura di montagna, alias viticoltura eroica.
Eroici sono i viticoltori
Andrea e Marco Caputo, laurea in economia e scienze turistiche, che nel 2007
partendo da zero, senza arte né parte specifica, rompono gli schemi, sostenuti
dalla famiglia comprano 14 ettari di terreno nella collina di Donnci a 578 m
l.s.m. e impiantano le viti raccogliendo le marze da un vigneto di 90 anni di
un anziano e saggio viticoltore che li indirizza verso le varietà da sempre
coltivate e ben acclimatate in quest’area di pre Sila.
La piccola cantina verrà costruita nel 2015
insieme alla sala degustazione.
Imparando a guidare il
trattore, a potare, a controllare le variabilissime condizioni climatiche tra
le correnti della Sila e del Tirreno, correggendo errori su errori, studiando,
frequentando corsi e aggiornandosi, da autodidatti oggi sono diventati esperti
che ascoltano le vigne e i vini.
Quattro etichette in
tutto la loro produzione, due soli vitigni il bianco Pecorello e il Magliocco
dolce. Con il Pecorello in purezza nasce Petrara
dal colore paglierino con riflessi verdolini, bouquet e gusto fine ,unico nel suo genere. Dal
Magliocco, anche questo monovitigno, da un cru ben identificato nasce il Capumasca, 250 bottiglie appena, prima
riserva dell’azienda che all’esordio in concorsi ha meritato una medaglia d’oro
per colore, struttura e persistenza.
E’ il caso si affermare
che in montagna il gusto ci guadagna.
Saveria Sesto