Curiosità e questioni intorno al vino calabrese del 2020
Si è chiuso l’anno del decennale e la prima cosa che vogliamo fare è ringraziare i nostri tanti lettori, che si confermano in crescita, e i pochi ma buonissimi sostenitori che hanno voluto partecipare al nostro crowdfunding di inizio anno.
Il 2020 è stato un anno incredibile per tutti: sono saltati gli eventi e l’evento del vino per antonomasia, il Vinitaly, che negli ultimi anni ha permesso a tanti di noi di incontrarci dal vivo e mettere a tema progetti e questioni che ci stanno a cuore.
Il portale ha girato molto bene anche in questo periodo e anche se non abbiamo attivato nessuna iniziativa live, i risultati sono stato ragguardevoli e incoraggianti: a conferma che sale l’interesse verso il vino calabrese. Le notizie che hanno girato di più in assoluto nel 2020 riguardano i premi ai vini calabresi al Concours Mondial de Bruxelles (LINK), il riconoscimento di viticoltore dell’anno per Gambero Rosso per Antonella Lombardo (LINK) e la nascita della Fivi Calabria con l’elezione di Cataldo Calabretta a coordinatore (LINK).
Vi riproponiamo di seguito il video dedicato al vino calabrese di Giuseppe Gagliardi con le musiche di Peppe Voltarelli.
Fresco di stampa per la collana Storie di Impresa di Rubbettino editore il libro dedicato alla Librandi di Cirò Marina scritta da Gianfranco Manfredi, giornalista enogastronomico, penna raffinata e grande conoscitore della storia umana e aziendale della cantina più rappresentativa della Calabria.
Una confezione prestigiosa, con un apparato fotografico importante che approfondisce uno spaccato di una famiglia che ha fatto della vitivinicoltura un’occasione di riscatto sociale privata e collettiva. Un approfondimento molto accurato delle tappe salienti e dei risultati ottenuti dall’azienda, resi anche fruibile dalla trovata grafica di una timeline che accompagna le pagine del volume, ma soprattutto il racconto vivo dei protagonisti con aneddoti e approfondimenti e il tributo alla famiglia, alla sua storia e soprattutto al fondatore dell’azienda che conosciamo oggi, Antonio Cataldo, detto Tonino, scomparso nel 2012.
La storia di due fratelli, Tonino il maggiore e Nicodemo il giovane, forti degli insegnamenti del padre, consapevoli del potenziale del territorio e del prodotto, si spingono sempre più avanti fino a diventare un realtà italiana riconosciuta e stimata nel settore, dalla critica e dal mercato, come mai prima era riuscita un’azienda calabrese.
Gianfranco Manfredi, giornalista che da oltre 20 anni racconta il mondo enogastronomico regionale, ci restituisce, con una scrittura ricca e una ricerca approfondita, uno spaccato importante della storia contemporanea del vino calabrese: perché tra i meriti dell’azienda cirotana c’è anche quello di aver creduto nella vitivicoltura calabrese, “riempiendo un vuoto” come afferma Pillon nell’introduzione, permettendo al comparto di trovare l’humus giusto per la grande rinascita cui stiamo assistendo in questi ultimi anni.
Il libro è acquistabile anche nello store on line dell’editore a questo LINK
Gianfranco Manfredi Librandi Storia di uomini, vigneti e vini Collana: Storie d'impresa 2020, pp 272 isbn: 9788849865967 Italiano e Inglese €44
L’Associazione L’Albero della Vite di Lamezia Terme, presieduta da Saveria Sesto e l’Associazione nazionale Città del vino ci ricordano di non buttare i tappi di sughero delle bottiglie di vino e spumante che stapperemo per le feste.
Le festività infatti
sono un momento ottimale per non
sprecare i tappi del prezioso materiale che i cittadini potranno conservare decidendo
di portarli nell’ecobox di quanti hanno aderito a Lamezia all’iniziativa di raccolta : Liceo scientifico G. Galilei, Libreria
Tavella, Scuola Maggiore Perri, Enoteca Vini sfusi, Vineria 0.75,
Poliambulatorio Lametino, Rosalbin’s bar, ITAS Chmirri di Catanzaro
E’ importante non
disperdere questa materia prima considerando il tappo non più immondizia ma pregevole
risorsa che possiamo salvare dalla discarica e riutilizzarla per rigenerare
nuovi utensili e materiali per la casa, per l’arredamento e la bioedilizia.
Altri importanti
partner della ristorazione raccolgono grandi quantitativi di tappi Consorzio
Assapori Calabria (presidente Concetta Greco), ristorante d’Agostino di Pizzo,
L’Aragosta, La Kerkira di Bagnara, bar
Yoghurteria di Vibo marina e Slow Food Soverato e cantina dell’orologio di Polistena .
I tappi raccolti
vengono spediti per il riciclo in
Veneto ad Amorim
Cork Italia, leader nella produzione dei tappi di sughero e promotore del progetto ETICO. “Quest’anno il frutto di questa raccolta, tutta
affidata al volontariato ci ha consentito di effettuare la manutenzione del
gazebo, delle fioriere e delle panchine in legno del giardino dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio
di Catanzaro ove sostano ammalati oncologici e parenti in attesa”.
Presentata la guida del Gambero Rosso dedicata ai vini sotto i 13 euro che è giunta alla sua 30esima edizione. Una guida che mira a scovare i vini che esprimono insieme all’alta qualità intrinseca del prodotto anche un’altra qualità molto apprezzata, specie in periodi come questo di grande crisi economica: il prezzo.
A confermare la grande galoppata del vino calabrese nel posizionarsi sul palcoscenico dei grandi vini italiani c’è il PREMIO NAZIONALE QUALITA’/PREZZO VINI BIANCHI SUD per il Terre di Cosenza Bianco Pircoca ’18 – 10.80 euro di MASSERIA FALVO di SARACENA (CS)
Per la categoria PREMI REGIONALI miglior vino qualità/prezzo in assoluto per la CALABRIA Rèfulu ’19 Calabria IGP – 10.40 euro di CASA COMERCI di Badia di Limbadi (VV)
dalla guida:
Masseria Falvo loc. Garga | s.da prov.le Piana | Saracena (CS) | www.masseriafalvo.com Terre di Cosenza Bianco Pircoca ’18 – 10.80 euroPer i Falvo ristrutturare la settecentesca masseria di famiglia, dotarla di una moderna cantina e di 30 ettari di vigneto coltivati in biologico, non è stata né un’operazione nostalgica e neanche commerciale, ma un vero e proprio ritorno alle origini di famiglia che per generazioni ha vissuto di agricoltura. Vi suggeriamo il Pircoca ’18 dai profumi complessi e profondi di frutta esotica, rosa ed erbe aromatiche, spesso ma ben vitalizzato da una fresca e sapida vena acida in bocca.
Casa Comerci fraz. Badia di Nicotera | c.da Comerci 6 | Nicotera (VV) | www.casacomerci.it Rèfulu ’19 – 10.40 euro 30 ettari di cui una metà a vigneto, tutti biologici certificati: questo il patrimonio agricolo di questa cantina di Nicotera con un’antica storia alle spalle, ma che è stata completamente rifondata una decina di anni fa da Domenicantonio Silipo con i figli Francesco e Federico. Buonissimo il Greco Bianco Refulu ’19, floreale e iodato al naso anche se non mancano rimandi ai frutti bianchi, coerente il sorso, sapido, dotato di un bel nerbo acido, nitido e lungo anche il finale.
Paolo De Cristofaro e Antonio Boco chiudono la seconda stagione del programma dedicato al cinquantennale dell’opera di Mario Soldati “Vino al Vino”, con una straordinaria puntata dedicata alla Calabria del vino e non solo. Spunti interessati, approfondimenti, curiosità e grandi ospiti condiscono l’imperdibile podcast.
Dall’introduzione degli autori La seconda stagione di Vino al Vino 50 anni dopo si conclude in quella Calabria che Mario Soldati descrive come “immagine perfetta e ridotta dell’Italia”, riferendosi tanto agli aspetti ambientali quanto a quelli culturali e caratteriali.
O meglio nelle Calabrie, dove il legame quasi tribale con la terra convive con un’innata propulsione globalista, creando un sincretismo “mediterraneo-germanico” più unico che raro. Dicotomie che incontriamo puntualmente anche nelle faccende enogastronomiche e nelle quali ci immergiamo totalmente, non a caso con l’aiuto di due Calabresi per molti versi sinergici e complementari, nelle origini come nei percorsi umani e professionali.
A ricostruire le traiettorie storiche, viticole, territoriali e stilistiche del vino regionale è il “Catanzarese di mondo” Matteo Gallello, braccio destro di Sandro Sangiorgi nel progetto editoriale e divulgativo Porthos, che proprio in queste settimane ha rilasciato l’attesissimo numero 37. Il compito di guidarci nello straordinario giacimento di prodotti, preparazioni e ricette, di quella che si configura come la cucina rituale mediterranea per antonomasia, tocca invece al “Cosentino jonico” Piergiovanni Cristiano, bravissimo produttore di olio e agrumi in quel di Corigliano, con l’azienda agricola biologica Timpa dei Lupi.
Ne viene fuori un viaggio a dir poco colmo di affascinanti contrasti, che vanno a comporre il nostro consueto promemoria di consigli per letture, visioni, ascolti, visite, bottiglie, soste, deviazioni: la rivoluzione della “Gaglioppo Gang” di Cirò e “l’altra Calabria” enoica di San Marco Argentano e Bova; gli exploit internazionali della ‘nduja e della cipolla di Tropea; i segreti della sardella, i riti del maiale e della gastronomia natalizia; il “menu per Soldati” e la ricognizione delle migliori tavole contemporanee e tradizionali, e tantissimo altro.
Una dualità primordiale vissuta anima e corpo perfino dall’Ispettore Palma con la sua indagine sulla cucina calabrese: atmosfere da fanta-thriller che vibrano ulteriormente nella testimonianza di Annunziato Caruso, ultimo ospite di questo secondo ciclo di episodi.
E allora buon divertimento, ma soprattutto grazie ancora una volta per l’attenzione complice che avete riservato al nostro podcast: se volete, ci ritroviamo in primavera per la terza e ultima stagione di Vino al Vino 50 anni dopo.
In libreria per la casa editrice Montecovello il libro dedicato al vino calabrese di Carmine Sirufo, CONOSCERE IL VINO “Alla scoperta delle eccellenze calabresi”
Fresco di stampa e disponibile sia in formato cartaceo che in ebook il lavoro del sommelier Sirufo dedicato agli appassionati della cultura del vino, agli operatori del settore enogastronomico, ai produttori, agli studenti e ai docenti degli istituti alberghieri e agrari. Sintetizza in 140 pagine l’enografia nazionale, le tipologie e la classificazione dei vini, le modalità di produzione, cosa sono le denominazioni di origine e come siano distribuite quelle attuali, per passare poi ad approfondire la storia del vino in Calabria e la sua enografia, con lo scopo di mettere in risalto tutte le produzioni a denominazione. L’autore è docente di Enogastronomia/settore sala vendita all’Alberghiero Wojtila di Castrovillari (CS), sommelier A.I.S. e barman A.I.B.E.S.
“Investire su un brand enologico calabrese identificativo, fortemente ancorato ai valori tradizionali e culturali locali; Attraverso la formazione, rafforzare la conoscenza e la professionalità di tutti gli addetti ai lavori, iniziando da quelli della ristorazione, per arrivare ai promoters della distribuzione nazionale e internazionale.” sono la ricetta per il futuro del vino calabrese per l’autore, che sebbene riconosca il grande fermento che negli ultimi anni ha animato le produzioni vitivinicole regionali, lancia con questo lavoro una chiamata alle armi per affrontare questi aspetti ancora con più forza.
I 15 produttori che si sono uniti sotto l’insegna VAC, Vignaioli Artigiani Cosentini, hanno organizzato per il Natale 2020 una vendita collettiva dei loro prodotti. L’iniziativa #CONCIATEVIPERLEFESTE prevede la vendita di una scatola di vini, da 6 o 12 bottiglie, con il contenuto a sorpresa e un concorso a premi per i partecipanti.
Tutte le informazioni e le indicazioni per la prenotazioni delle mistery box dei VAC sono sul sito dell’associazione CLICCA QUA
l gruppo dei vignaioli calabresi aderenti alla FIVI si è ufficialmente costituita in delegazione e ha scelto il suo nuovo coordinatore regionale.
I 30 soci calabresi sono un nuovo soggetto che si struttura per lavorare più attivamente e portare il proprio contributo nelle scelte che si compiono a livello regionale in merito alle strategie e agli strumenti per la promozione e lo sviluppo del comparto.
Sarà Cataldo Calabretta dell’omonima azienda di Cirò Marina (KR) a coordinare il gruppo, avvalendosi di un rappresentate per provincia (in queste ore si stanno formalizzando i nomi) e un responsabile della comunicazione: Laura Pacelli della Tenute Pacelli di Malvito (CS).
Calabretta succede a Francesco Maria De Franco di ‘A Vita di Cirò Marina (KR) che ha coordinato il gruppo calabrese in questi anni fin dalla fondazione, costruendo, passo dopo passo, un gruppo ben rappresentativo del mondo dei vignaioli calabresi.
La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti ha lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani.
Per diventare soci i produttori devono soddisfare alcuni criteri: ovvero coltivare le proprie vigne, imbottigliare il proprio vino, curando personalmente il prodotto. Vendere tutto o parte del raccolto in bottiglia, sotto la propria diretta responsabilità, con nome ed etichetta. Inoltre il vignaiolo rispetta le norme enologiche della professione, limitando l’uso di additivi inutili e costosi, concentrando la sua attenzione sulla produzione di uve sane che non hanno bisogno del maquillage di cantina e rinuncia all acquisto delle uve e del vino
Ecco i premi della guida della Fondazione Italiana Sommelier guidata da Franco Maria Ricci per il vino calabrese.
Sono 6 i vini che raggiungono il massimo del punteggio che per BIBENDA si colloca da 91 centesimi in su e che diventano facilmente individuabili nell’opera per la pubblicazione delle corrispondenti etichette.
Qualche tempo fa come vinocalabrese.it abbiamo organizzato insieme a Riccardo Gabriele un tour in Calabria per Fred Nijhuis, “un appassionato esperto e critico…che può essere meglio descritto come un entusiasta” come scrive sul suo website. Nijhuis grazie ad alcuni laboratori di degustazione che ha organizzato in Olanda e alla conoscenza diretta delle ragione durante il nostro tour, restituisce ai lettori olandesi una rappresentazione approfondita e curata del nostro mondo. Un vero e proprio DOSSIER CALABRIA in cui affronta storia, costume, vitigni, territori, aziende e fornisce ai lettori e al pubblico professionale del comparto wine & food dei Paesi Bassi uno strumento di introduzione alla nostra terra, molto efficace.
“La Calabria è una delle regioni italiane meno comprese. Conosciuta come sconosciuta, “…
Se non conoscete l’olandese potete tradurre con Google traduttore! Foto dal web
Ecco svelati i vincitori della guida dell’Associazione Italiana Sommelier. Buon raccolto per la Calabria che porta a casa 7 primi premi (4 tralci). Vitae 2021 è la guida che premia più vini calabresi in assoluto:
Zingamaro – Pizzuta Del Principe (che ottiene anche il primo speciale Tastevin) Orange Benvenuto – Cantine Benvenuto Cirò Colli del Mancuso – Ippolito1845 Magliocco – Lento Terre Lontane – Librandi Ejà – Masseria Falvo 1727 Lamézia bianco – Statti
Grandi novità in casa Slow Food per la guida Slow Wine 2021 curata da Giancarlo Gariglio ed Fabio Giavedoni che ha come coordinatore della redazione calabrese Giancarlo Rafele.
Il momento difficile dovuto all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo non ha permesso le visite in azienda, fiore all’occhiello di questa guida, e quindi la redazione si è trovata a modificare alcuni parametri di valutazione.
La sospensione, per questa edizione, del riconoscimento della Chiocciola alle aziende è la novità più eclatante: era il simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpretava valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food.
Sono rimaste inalterate gli altri 2 premi: BOTTIGLIA e MONETA:
LE BOTTIGLIE
assegnate alle aziende che hanno espresso un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate alle degustazioni
‘A VITA
ARCURI
CANTINE BENVENUTO
MONETE
riservato alle aziende che hanno espresso un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie presentate alle degustazioni
CATALDO CALABRETTA
COTE DI FRANZE
PREMI AI VINI E’ stata abolita l’attribuzione di GRANDE VINO e sono stati riformulati i primi ai vini con un lista, distinta per ogni regione, denominata TOP WINES, ovvero il meglio della produzione, assaggiata durante le nostre degustazioni, espressa da quei territori.
La TOP WINES è suddivisa in VINI SLOW e i VINI QUOTIDIANI:
‘A Vita – Cirò Rosso Classico Sup Riserva 16 (vino slow)
Innalzamento a 12 euro della soglia massima di prezzo a cui si possono trovare, sugli scaffali di un’enoteca, i Vini Quotidiani.
Introduzione, per ogni vino, di un simbolo grafico che illustra le modalità e i contenitori in cui è stato vinificato.
Rielaborazione – con nuovi criteri, sia lessicali e sia grafici – della parte della scheda dedicata alla descrizione dei vini di ogni azienda.
Introduzione del simbolo dell’ospitalità in azienda.
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