Ultime notizie

  • Alla scoperta dei palmenti della Locride con Maisano Vini

    Alla scoperta dei palmenti della Locride con Maisano Vini

    Maisano Vini insieme all’Associazione Rudina, propone un’escursione alla scoperta del Bosco di Rudina e dei Palmenti rupestri, patrimonio dell’enologia mondiale.

    In Calabria sono stati catalogati più di 700 palmenti, risalenti ad epoche diverse ed in ottimo stato di conservazione, ove si produceva il vino che Romani, Greci e Bizantini esportavano nel mondo. Il percorso prevede anche un focus sui luoghi degli Armeni, uno dei popoli che ha lasciato tracce nelle storia e nella cultura calabrese.

    L’itinerario prevede
    Ore 15:00: Ritrovo e visita guidata al Museo del Vino di Bianco (RC).
    Ore 16:00 Trasferimento a Ferruzzano e visita guidata ai Palmenti Rupestri ed al Bosco di Rudina
    Ore 18:30: Rientro al Borgo abbandonato di Ferruzzano e breve passeggiata tra le sue suggestive vie.
    Ore 19: Degustazione a base di prodotti locali ed accompagnato da vini prodotti da vitigni autoctoni, tra cui il nostro Greco di Bianco Doc.

    info 329 789 1179

    foto dal web | ecodellalocride.it

  • Week End nelle Vigne, l’iniziativa di Movimento Turismo Vino Calabria

    Week End nelle Vigne, l’iniziativa di Movimento Turismo Vino Calabria

    E’ in forte crescita la richiesta di attività all’aria aperta, soprattutto tra campagne e vigneti, che importanti segmenti di turismo stanno manifestando nella ripartenza post Covid19. Una domanda alla quale il Movimento Turismo Vino Calabria, presieduto da Pierluigi Aceti, ha deciso di rispondere in maniera organizzata proponendo agli enoturisti e gli appassionati del settore una lunga serie di eventi nelle cantine calabresi. Da sabato 11 e domenica 12 luglio e per tutti i fine settimana fino ad ottobre, infatti, venti realtà produttive calabresi apriranno le porte ai wine lovers con degustazioni e visite nel pieno rispetto delle normative anti covid strutturando una proposta complessiva che sottolinea l’importante fermento che cresce attorno all’enoturismo soprattutto in Calabria, con tante realtà sempre più attenzionate dai viaggiatori appassionati ad identità e territorio. 

    Un grande evento itinerante che coinvolgerà dal Pollino allo Stretto le realtà più significative del Movimento Turismo Vino puntando sulla riscoperta dei territori, la valorizzazione delle produzioni agricole e il turismo di prossimità. Una forte alleanza strategica per il rilancio dell’economia sostenibile in una terra ricca di identità, agroalimentare di qualità, borghi ed areali pregi di storia, cultura, spiritualità che sintetizzano il potenziale di turismo esperienziale che può offrire la Calabria ai visitatori.

    Per tutte le info e le cantine aderenti basta consultare il sito www.mtvcalabria.it

  • In Calabria c’è una vigna dedicata alla memoria di Paolo Benvenuti

    In Calabria c’è una vigna dedicata alla memoria di Paolo Benvenuti

    Per ricordare Paolo Benvenuti è stato impiantato un filare di viti in una vigna già esistente dedicata al poeta Franco Costabile nel parco pubblico Gancìa che si trova a Lamezia Terme.

    Paolo aveva visitato il Parco e apprezzato questo vigneto-simbolo i cui filari hanno la forma di rosa dove ogni petalo è costituito dai vitigni autoctoni della Calabria Gaglioppo, Nerello, Marcigliana, Zibibbo, Magliocco ed altre varietà minori Annarella e Toccarina.

    Aveva anche gradito l’idea di alcuni artisti di riportare su pannelli di ceramica nelle viuzze del centro storico di Sambiase alcune frasi del poeta lamentino che cantano il vino, la vigna, il lavoro della terra e nei campi.

    Da qui è stato più che naturale per l’Associazione L’albero della Vite, ricordare l’instancabile ed illuminato direttore di Città del vino Paolo Benvenuti, mettendo a dimora in gennaio le barbatelle donate dal vivaio Maiorana e le piantine, pur abbandonate a se stesse nei mesi di distanziamento da Coronavirus, sono attecchite, sopravvissute anche loro, cresciute e oggi finalmente ripulite dall’erbacce, concimate, difese ed irrigate.

    Il vigneto oggi appare in piena vegetazione, sano, colorato dalle rose rosse e potrà avere le cure e l’assistenza dell’associazione.

    Ci piace l’idea di far vivere la memoria di Paolo Benvenuti attraverso una vigna narrante che racconta storie, poesie, impegno, che richiede fatica per curarla ma che non tradisce le attese alla vendemmia affidata agli studenti che si ritrovano in settembre per la Mostra delle uve e per l’analisi sensoriale alla raccolta.

    La vigna Costabile-Benvenuti è un esempio di didattica, di laboratorio all’aperto dai molteplici significati anche perché la posizione in collina che guarda i tetti delle case del centro storico e sovrasta la città della Piana di S. Eufemia come direbbe Paolo “ è un luogo dello spirito” .

    Saveria Sesto

  • 7 dei 100 migliori rosati italiani sono calabresi

    7 dei 100 migliori rosati italiani sono calabresi

    In arrivo in edicola per Slow Food Editore la GUIDA AI 100 MIGLIORI VINI ROSA D’ITALIA che rappresenta un viaggio tra i migliori 100 d’Italia selezionati da Slow Wine: dal Valtènesi Chiaretto al Cerasuolo d’Abruzzo, dal Chiaretto di Bardolino al Salice Salentino Rosato, dal Castel del Monte Bombino Nero al Cirò Rosato, senza tralasciare alcune etichette eccellenti prodotte in altre Regioni.

    Una guida per fare chiarezza sul curioso e particolare mondo dei vini rosa, raccontando i metodi di produzione, riportando la terminologia, analizzando le sfumature di colore, descrivendo i principali territori vocati a queste particolari vinificazioni.

    La Calabria è rappresentata da ben 7 vini di questa categoria:
    Cirò Rosato, ‘A Vita
    Cirò Rosato, Cote di Franze
    Cirò Rosato, Scala
    Cirò Rosato Segno, Librandi
    Cirò Rosè, Cataldo Calabretta
    Cirò Rosato Il Marinetto, Sergio Arcuri
    Granatu Calabria Igp, Casa Comerci

    **La Calabria è rappresentata dal Consorzio del Cirò nel PATTO DEI VINI ROSA ITALIANO – leggi qua

  • Il miglior rosato del Tirreno è della Sila

    Il miglior rosato del Tirreno è della Sila

    Un podio prevalentemente rossoblu, quello dell’ultimo concorso sui rosati, se vogliamo usare termini calcistici e mantenere un profilo cromatico. Ovvero restano “a casa”, nella provincia di Cosenza i primi 2 posti della classifica del 4° concorso dei vini rosati del Mar Tirreno, da quest’anno allargato anche alle province di Potenza e Salerno: Spiriti Ebbri di Celico(Cs) al primo e iGreco al secondo. Sul gradino più basso troviamo invece la veterana lucana Cantine del Notaio.

    Con un punteggio di 90/100 è stato dunque il rosato Cotidie, Calabria Igp della cantina silana Spiriti Ebbri, da uve magliocco canino, Cabernet e Nero d’Avola prevalentemente coltivate nel territorio di Lappano(CS), a convincere i giudici della gara svoltasi sabato 27 nella cornice del borgo di Donnici: il presidente di giuria, l’enologo brindisino Francesco Soleti, il giornalista enogastronomico Bruno Sganga e il maitre-sommelier Michele Giorno.

    Il Cotidie aveva già avuto altri riconoscimenti nelle passate edizioni e si riafferma anche quest’anno grazie ad una serie di elementi che lo rendono al tempo stesso complesso e amabile, dalle note raffinate e ricercate. Un rosato affascinante, dalle molteplici sfumature, dal carattere autorevole e poi morbido e avvolgente, fresco, che lascia il segno.

    Al secondo posto il Savù, Calabria Igp di iGreco, da uve Gaglioppo, cantina di Cariati che si riconferma tra i primi 3 classificati ormai dalla prima edizione. Infine la new entry, Il Rogito delle Cantine del Notaio di Rionero in Vulture, da uve aglianico del Vulture, primo rosato della provincia di Potenza.

    La giuria e l’organizzazione del concorso diretto dal giornalista Tommaso Caporale, svoltosi all’interno dell’Auditorium delle Vigne di Donnici, frazione di Cosenza fortemente vocata alla vitivinicoltura, ha poi assegnato altri riconoscimenti importanti a rosati che hanno ottenuto oltre i 70/100 di punteggio, tra cui il premio Maglia rosa per il miglior equilibrio vista-olfattivo alle Cantine Spadafora di Mangone(CS) con il loro ultimo nato l’Arsura, Terre di Cosenza Dop da uve magliocco dolce; menzione speciale della giura alla Vinicola Manna di Cosenza con il loro Lumsìa; il premio territorio è toccato al rosato di Farneto del Principe di Altomonte(CS). Con 73 punti troviamo l’Appianum rosato sempre di Spiriti Ebbri.

    Altre menzioni sono andate alle cantine Rocca Brettia (Premio innovazione), Elisium (Menzione ISF), Stragolia (Menzione pubblico), Paese (Menzione tecnica), Cerza Serra (Menzione tecnica), Celimarro e Terre di Balbia (Menzione Presidente di Giuria), Mirabelli (Menzione stampa).

    Alla cerimonia di premiazione dell’evento patrocinato dalla Regione Calabria e dall’Amministrazione comunale di Cosenza, assessorato al Marketing territoriale, hanno preso parte il presidente del Movimento Turismo del vino della Calabria, Pierluigi Aceti e il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto con cui si è brindato alla Notte romantica dei Borghi più belli d’Italia che quest’anno a Donnici si è colorata di rosa.

  • Le strade del Rosato a Cosenza

    Le strade del Rosato a Cosenza

    Il vino rosato si dà appuntamento per sabato 27 giugno a Donnici e nel suo borgo antico, teatro abituale della Sagra dell’uva e del vino che lo scorso anno ha celebrato la sua XXIX edizione e che si appresta, nel prossimo autunno, se tutto andrà bene, a tagliare il traguardo dei 40 anni. E lo fa con “Le strade del rosato”, concorso giunto alla sua quarta edizione e promosso dall’ISF (International Sommelier Foundation), dall’Associazione culturale “Città Futura” e con il patrocinio del Comune di Cosenza e della Regione Calabria. Con “Le strade del Rosato” l’ISF vuole richiamare l’attenzione sul periodo di crisi post Covid che non ha risparmiato le cantine ed i produttori di vino. La manifestazione sarà l’occasione per decretare il miglior vino rosato delle province di Cosenza, Potenza e Salerno e richiamerà ancora una volta l’attenzione della critica enogastronomica del Sud Italia. La manifestazione si svolgerà prevalentemente all’auditorium delle vigne “Alessandro Bozzo” di Donnici ed è la prima tappa di un progetto più complessivo che anche quest’estate percorrerà la Calabria, la Basilicata e la Campania, all’insegna del colore rosa, fino ad affiancare, nel mese di ottobre, il Giro ciclistico d’Italia. Un preludio a quello che diventerà poi un concorso nazionale dal titolo “Concorso dei vini rosati del Tirreno”, per il quale saranno selezionati tutti i produttori meritevoli delle regioni che si affacciano sul Mar Tirreno.
    Non poteva che essere Donnici – ha sottolineato l’Assessore al turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi Rosaria Succurro – ad ospitare le strade del rosato, per la vocazione naturale del suo territorio al turismo enogastronomico o enoturismo, nelle sue diverse declinazioni, da quello sensoriale a quello emozionale. Siamo fortemente impegnati da tempo – ha aggiunto Succurro – nel tentativo di far affermare, anche fuori dei nostri confini, grazie alle enormi potenzialità del territorio, le migliori espressioni vinicole del Donnici per fare del borgo antico alle porte di Cosenza un vero e proprio borgo del gusto nel quale le eccellenze enogastronomiche che è in grado di esprimere possano trovare la loro immediata sublimazione
    Il programma de “Le strade del rosato” si presenta variamente articolato. Si parte alle ore 10,00 di sabato 27 giugno con alcune escursioni in vigna tra le cantine di Donnici. Si proseguirà nel pomeriggio, quando una giuria di esperti sommelier ed esperti dell’ISF, guidati dal Presidente nazionale Alberto Giannattasio e nella quale figura anche l’enologo e tecnologo alimentare Francesco Soleti, degusterà gli oltre 30 campioni di vini rosati selezionati dalla squadra dei sommelier della Calabria, diretta dal giornalista enogastronomico Tommaso Caporale. A seguire, la cerimonia di premiazione del concorso alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni. Attesi il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, la Presidente della giunta regionale Jole Santelli e l’Assessore regionale all’agricoltura Gianluca Gallo. Sarà presente anche Pierluigi Aceti, Presidente del Movimento Turismo del vino della Calabria.
    Si tratta di un momento di riflessione e di supporto ai tanti produttori di vino che in questi mesi hanno sofferto tantissimo il dilagare del lockdown nel comparto della ricettività – ha dichiarato Tommaso Caporale. Vogliamo ripartire dal rosato, come emblema di una rinascita del settore. Il rosa come richiamo alla speranza in un contesto fortemente vocato alla viticoltura come Donnici, simbolo della Dop Terre di Cosenza e tra le più antiche denominazioni della Calabria. Lo facciamo nella serata dedicata ai borghi, quella della Notte Romantica, iniziativa dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia”, di cui Cosenza fa parte, tra i pochissimi capoluoghi di provincia”. La Notte romantica sarà anche quella dei ristoratori. Sarà, infatti, possibile cenare con un menu fisso promozionale in abbinamento ai vini rosati. L’evento si svilupperà nel massimo rispetto delle regole di sicurezza e distanziamento come imposto dalle normative vigenti. Per partecipare alle escursioni in vigna e alla batteria di degustazione della giuria occorre prenotarsi al 393.6287001 o via mail all’indirizzo dodicialitro@gmail.com.

  • 160.000 tappi di sughero per l’Ospedale Pugliese-Ciaccio

    160.000 tappi di sughero per l’Ospedale Pugliese-Ciaccio

    “Abbiamo salvato dalla discarica 480 Kg di tappi di sughero, li abbiamo raccolti e spediti ad Amorim Cork Italia (TV) per il riciclo e per dargli  nuova vita”

    A sottolinearlo il promotore della raccolta, l’associazione “L’albero della Vite”, rappresentato da Saveria Sesto,  che ha creato una gruppo ed un circolo virtuoso di cittadini, associazioni, scuole, cantine e ristoranti che silenziosamente e quotidianamente mettono da parte i tappi, sottraendoli  alla morte in discarica e salvando la  pregiata risorsa frutto di Madre Natura.

    Amorim Cork Italia, leader mondiale nella produzione di tappi in sughero per il vino, ha attivato il “Progetto Etico” che prevede la raccolta dei tappi negli ecobox destinati agli aderenti, che, periodicamente ritirati, vengono destinati al riciclo per produrre pannelli da bioedilizia o rigenerare nuovi oggetti.

    Amorim riconosce per la raccolta un compenso da devolvere esclusivamente per fini benefici e solidali. La raccolta avviata ormai da anni a Lamezia è puro frutto del volontariato dei cittadini e di recente nel mese di maggio l’Associazione L’Albero della Vite  ha spedito di 16 scatoloni di tappi, dal peso di 480 kg, che corrispondono all’incirca a  circa 160.000 tappi e dunque bottiglie di vino stappate.

    Il ricavato di quest’ operazione sarà donato al reparto di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro  come stabilito dall’associazione proponente.

     “E’ importante non disperdere questa pregiata “materia prima” considerando il tappo non più spazzatura ma risorsa da recuperare  per le successive  e differenziate rigenerazioni. È pur vero che la distribuzione degli ecobox non è capillare ed andrebbe implementata ma i cittadini possono conservare i tappi e consegnarli nei punti indicati” dichiara Saveria Sesto, anima della contagiosa raccolta che lungo il suo percorso ha trovato tanta disponibilità ma  altrettanta incredulità.

    Tra i soggetti che regolarmente raccolgono i tappi si elencano:  gli studenti del Liceo Scientifico G. Galilei , dell’Istituto Tecnico Chimirri di Catanzaro, Istituto comprensivo Maggiore Perri, il Poliambulatorio Lametino, Wine bar 0.75, Vini Sfusi, Libreria Tavella,  Enoteca La Cantinetta di Soverato,  Slow Food – Soverato e  importanti partner della ristorazione come il Consorzio Assapori Calabria presieduto da Concetta Greco,  L’Aragosta,  il  ristorante Da Agostino di Pizzo,  Il Galileo, la trattoria Bellavista,  La Yoghurteria  Il Delfino di Vibo Marina, Hotel Perla del Porto – Catanzaro  e tanti cittadini ed appassionati di vino, ma anche persone che praticano la raccolta differenziata  come virtuosa azione quotidiana.

  • Tornano i Wine Tour alla Senatore Vini di Cirò

    Tornano i Wine Tour alla Senatore Vini di Cirò

    Anche quest’anno la Senatore Vini di Cirò organizza un percorso coinvolgente all’interno della struttura offrendo nei mesi di luglio, agosto e settembre la possibilità di visitare la Tenuta.

    Inoltre, in partnership con il comune di Cirò (Città del Vino e del Calendario), a termine del Wine Tour nella Tenuta, sarà possibile visitare il borgo medievale di Cirò, dove si potranno visitare le sue bellezze, come la piazza dei Musei, il Bastione Cannone ed il Castello Carafa.

    Info e prenotazioni qua

  • Due cantine calabresi premiate a Pramaggiore

    Due cantine calabresi premiate a Pramaggiore

    Sono Tenuta Celimarro di Castrovillari e Vinicola Zito di Cirò Marina le due cantine calabresi premiate con la medaglio d’oro al concorso enologico nazionale “Pramaggiore 2020”, autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole e gestito da Assoenologi, svoltosi nell’ambito della Mostra Nazionale Vini Città di Pramaggiore. La prima con il Magliocco 2016 Terre di Cosenza Dop di Tenuta Celimarro, la seconda con i vini Cirò D.O.C. Rosso Classico Superiore Riserva “Lilio” 2015, Cirò D.O.C. Rosso Classico “Alceo” 2017, Calabria I.G.T. Merlot “Macalla” 2018, Cirò D.O.C. Bianco “Nosside” 2019, Cirò D.O.C. Rosato “Imerio” 2019. La manifestazione è il più antico concorso d’Italia, avendo raggiunto la 59° edizione, mentre la mostra vini è arrivata a festeggiare la 74° edizione.

  • Un nuovo vitigno per la collezione ampelografica della Calabria

    Un nuovo vitigno per la collezione ampelografica della Calabria

    Continuano le attività di tutela e valorizzazione delle eccellenze vitivinicole del territorio. Dopo le attività svolte sul Magliocco Dolce la Camera di Commercio di Cosenza ha inteso tutelare altri vitigni autoctoni. Infatti, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 152 del 17/06/2020, il decreto del MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI  9 Giugno 2020  “Modifiche ed integrazioni al registro  nazionale  delle  varietà di vite, con cui, la Camera di Commercio di Cosenza, il Centro di Ricerca Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”, il SINAGRI srl spin-off dell’UNIBA, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura in Calabria-ARSAC, il Consorzio DOP TERRE DI COSENZA e le associazioni di categoria, nell’ambito della campagna di tutela e valorizzazione delle produzioni ad alta valenza territoriale promossa dalla Camera di Commercio di Cosenza, hanno ottenuto l’iscrizione del “BRETTIO NERO N.” (codice varietale 906), vitigno autoctono del cosentino, presente in maniera importante in diverse aree viticole e in particolare nella zona di Donnici in cui viene localmente denominato “Mantonico Nero”. Di tale vitigno si trova descrizione dettagliata già nel Bollettino Ampelografico, del Ministero d’Agricoltura, Industria e commercio del 1881.

    La nuova denominazione che rievoca popoli e territori che hanno una importante storia vitivinicola come quella dei “Bretti”, rappresenta un altro dei motivi di orgoglio della storia, della cultura e delle peculiarità della nostra regione”, afferma Vincenzo Roseti, referente del gruppo di ricerca che insieme alla Camera di Commercio, all’ARSAC, al Consorzio DOP Terre di Cosenza nonché a tutti i partner cosentini è impegnato nello sviluppo di un programma di recupero e valorizzazione del germoplasma viticolo del cosentino, passo essenziale e propedeutico di tutti i programmi di valorizzazione commerciale dei prodotti vitivinicoli.

    Foto di Marco Mazzucotelli da Pixabay 

  • Enoturismo, riparte il progetto dei vignaioli cirotani

    Enoturismo, riparte il progetto dei vignaioli cirotani

    Dopo il blocco di tutte le attività dovuto all’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, sono ripartiti i lavori di costruzione di un’offerta turistica integrata che coinvolge i piccoli produttori cirotani che hanno costruito in questi anni una rete di relazione e di rapporti imprenditoriali che va oltre la semplice produzione del vino. Il progetto parte dalla constatazione che questo pezzo di territorio calabrese tra dallo Jonio sale sino ad una delle vette più alte e sconosciute della Sila, non è un luogo atrofico del turismo tradizionale, ma un vero e proprio spazio d’azione culturale e un grande cantiere di stimoli per accogliere un turismo attento ed evoluto.

    Del gruppo fanno parte un nucleo di produttori, accomunati dall’insegna Cirò Revolution, rappresentati dalle aziende Cataldo Calabretta Viticoltore, ‘A Vita, Sergio Arcuri, Tenuta del Conte,  Cote di Franze, Dell’Aquila,  Fezzigna , Il Brigante e Scala a cui si sono alleati altre piccole realtà del mondo produttivo e turistico del territorio interessato: Sant’Anna che produce formaggi da latte di capra, il ristorante e locanda Pecora nera di Buturo, il tour operator Ego Travel. Del consesso fanno parte infine lo studio di consulenza 3Hills di Pier Macrì che si occupa di sviluppo progettazione integrata sui programmi comunitari nel settore agricolo ed agroalimentare e lo studio Gagliardi Associati, specializzato in progetti di comunicazione per il comparto agroalimentare e turistico e di produzione di eventi per la promozione territoriale.

    L’obiettivo è disegnare nuovi paradigmi di collaborazione tra territori e aziende per raggiungere le finalità specifiche del progetto che prevedono attività di marketing territoriale e interlocuzione con gli stakeholder del territorio per il disegno e la comunicazione di pacchetti turistici dedicati. Insieme a queste attività principali sono previste la realizzazione di una sala di degustazione nel centro storico di Cirò in collaborazione con l’amministrazione della città del vino guidata da Francesco Paletta che ha messo a disposizione gli spazi nel museo di Lilio e una vineria d’alta quota situata in località Buturo nel Parco Nazionale della Sila dove accogliere ospiti e turisti e organizzare degustazioni e laboratori tematici.

    Questa ripartenza è per noi molto stimolante – afferma Cataldo Calabretta, capofila del progetto –­ in quanto ci permette di condividere con collaborazione e amicizia questo momento delicato della nostra vita aziendale, per costruire insieme uno strumento operativo concreto di sviluppo delle nostre singole aziende e del territorio”

    In questa rinnovata fase di progettazione è prevista l’armonizzazione dell’offerta ricettiva dei vari soggetti coinvolti e l’inizio dell’allestimento dei due spazi che fungeranno da luogo di partenza e di arrivo dei percorsi turistici come già discusso nel corso del primo incontro, a Cirò, che si era svolto poco prima del blocco, il 3 marzo, cui hanno partecipato oltre che i membri del partenariato anche i consulenti tecnici Simona Piccinelli di Cellar Tour e Consuelo Parlato, esperte di turismo enogastronico e l’architetto Vittoria Giardino che si occuperà dell’allestimento della sala degustazione.

  • No alla terza discarica

    No alla terza discarica

    Il mondo del vino e dell’enoturismo della Calabria rappresentati da Associazione nazionale Città del vino – Calabria, Movimento Turismo del Vino, Slow Food condotte di Catanzaro e Soverato, Fondazione Italiana Sommelier, Associazione Italiana Sommelier Calabria e L’Albero della Vite esprimono il forte dissenso verso la costruzione della terza discarica a Lamezia e l’ampliamento della prima e seconda vasca previste dall’ordinanza regionale del 20 maggio 2020.

    Non per puro pregiudizio, né per disconoscere la fase emergenziale dei rifiuti in Calabria, ma perché stanchi di metodi vecchi ed obsoleti, sfiduciati dall’inerzia della politica regionale e sdegnati per come si bistratti il mondo agricolo e le eccellenze della Piana di Lamezia.

    Il nostro vocabolario quotidiano è costituito non da parole ma da azioni e strumenti: Enoturismo, agricoltura di qualità e Piano regolatore delle Città del vino. Quest’ultimo inteso come strumento comunale di governo del territorio, con la sfida di gestirlo in modo sostenibile, a partire dal riconoscimento del valore del “sistema vigneto” e non per trovare un posto a tutte le esigenze urbane, ma per capire quali di queste possano essere soddisfatte dal territorio e a quali condizioni.

     In altre parole, si tratta di identificare la capacità di carico del territorio e a questa commisurare i progetti di sviluppo. È il territorio che detta le regole alla società, non più il contrario

    Questo strumento riconosce che la campagna esprime valori almeno di pari rispetto alla città, dunque la campagna non è più una categoria residuale e subalterna alle esigenze urbane, ma ha pari dignità e pari diritti. Una delle prime indicazioni, infatti, è di  salvaguardare i territori più adatti alla viticoltura e proteggerli da localizzazioni incongrue (discariche, aree industriali e opere a forte impatto), nonché studiare modi non conflittuali per inserire le localizzazioni compatibili  .Un altro elemento portante del Piano regolatore delle Città del vino è il rapporto con la popolazione e i produttori: nulla di serio si può fare se non si ascoltano e coinvolgono attivamente gli abitanti e gli agricoltori, primi depositari di saperi e autori/attori del territorio e del paesaggio, tanto più alla luce della Convenzione Europea del Paesaggio, che riconosce il ruolo strategico della “percezione” del paesaggio.

     Ciò premesso, le associazioni del Mondo del Vino, ritengono che   la Regione Calabria non possa gestire in continuo stato di emergenza la questione rifiuti con metodi vecchi, triti e ritriti da 20 anni, scegliendo la via più sbrigativa in vista dell’imminente estate, riabilitando la seconda vasca, peraltro sequestrata, e programmando la costruzione di una nuova terza discarica.

    Come il Comune di Lamezia Terme non può promuovere  il  Distretto del Cibo, patto siglato in questi giorni,  quale strumento per valorizzare le eccellenze agricole e non salvaguardare le aree vocate per il  vino Doc Lamezia, l’enoturismo tra i vigneti, le produzioni biologiche del suo comprensorio Doc, ma screditare il suo brand identitario, addirittura disattendendo i regolamenti n.2081/92/CEE e  n. 2092/91/CEE in  difesa dei marchi IGP e Doc.

    Lamezia deve essere identificata come Città del vino, dell’Olio, della Cipolla e di tutti i suoi sapori e saperi e non come la Citta delle tre discariche.  

    SAVERIA SESTO, L’Albero della Vite