Ultime notizie

  • Roberto Ceraudo è il benemerito della viticoltura italiana 2019

    Roberto Ceraudo è il benemerito della viticoltura italiana 2019

    Roberto Ceraudo è stato insignito della Gran Medaglia di Cangrande come Benemerito della Vitivinicoltura italiana per il 2019. La cerimonia si è svolta durante l’apertura del 53° Vinitaly a Verona.

    Intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly, il Premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana” viene assegnato fin dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che hanno contribuito e sostenuto il progresso qualitativo della produzione viticola ed enologica della propria regione e del proprio Paese.

    Era il 1973 quando Roberto decise di acquistare la tenuta appartenuta ai principi Campitello e Pignatelli e in seguito ai baroni Giunti, con i diversi edifici che compongono il borgo risalente al 1600, ora trasformato in parte in agriturismo di charme.
    Nello stesso anno avviò la trasformazione del terreno e nacquero, accanto agli olivi secolari, vere sculture a cielo aperto, i primi vigneti , da cui con tempo e sacrifici ottenne il primo vino.

    A fine anni ottanta decide di intraprendere una strada al quanto rischiosa, essendo stato tra i primi in Calabria ad applicare l’agricoltura biologica, a privilegiare le caratteristiche conferite dal nostro territorio e dal nostro clima. Nel 1991 riesce ad ottenere la certificazione Icea. “ La Natura non la si può governare, la si può soltanto assecondare. Ma per riuscire ad assecondarla bisogna conoscerla, profondamente. E si può arrivare a conoscerla soltanto amandola”.

    Complimenti da vinocalabrese.it

     

  • Saracena Wine Festival, il programma

    Saracena Wine Festival, il programma

    LA GRANDE FESTA DI COMUNITA’ CHE CELEBRA IL MOSCATO DI SARACENA, PRESIDIO SLOW FOOD, E I VINI DEL MOSAICO VITICOLO CALABRESE, NEL PICCOLO PAESE AI PIEDI DEL POLLINO.

    www.saracenawinefestival.it

    La kermesse mette in rete per quattro giorni produttori di vino, imprenditori dell’agroalimentare, operatori di settore e appassionati attraverso un ricco programma di attività e approfondimenti sulla cultura del vino. Degustazioni, banchi di assaggio, tavole rotonde, seminari, concerti sono le tappe di un percorso articolato di conoscenza e condivisione che valorizza anche la cultura gastronomica popolare, mettendo al centro l’identità territoriale.

    Saracena città del Moscato, oggi presidio Slow Food, da sempre emblema di una tradizione vitivinicola che si perde nella notte dei tempi, si prepara ad ospitare la decima edizione dell’evento regionale di promozione e valorizzazione del vino regionale.

    Il Saracena Wine Festivaldi fatto è il momento di confronto ed incontro più importante ed atteso per i produttori ed i consorzi regionali del vino, gli operatori di settore e la stampa specializzata italiana, le istituzioni e la filiera dell’agroalimentare che per quattro giorni si ritrovano nel borgo del Pollino conosciuto per la particolare tecnica di produzione del vino moscato più antico d’Italia.

     

    Dal 25 al 28 aprilela decima edizione dell’evento organizzato dal Comune di Saracena grazie al contributo della Regione Calabriadedicato agli eventi culturali e che vede le importanti partnership dell’Associazione Produttori Moscato di Saracena, dell’Enoteca Regionale della Calabria, dei Consorzi di Tutela dei vini Terre di Cosenza e Cirò e Melissa, di  Food Calabria e dei Produttori del Presidio della Podolica, si conferma non solo appuntamento dedicato alle degustazioni tecniche ed i banchi d’assaggio per avvicinarsi alla conoscenza diretta dei produttori regionali, ma anche momento di incontri e formazione, valorizzazione e promozione dell’intera filiera agroalimentare calabrese.

     

    Cornice principale dell’evento saràPalazzo Mastromarchiche ospiterà i banchi d’assaggioaperti al pubblico dal 26 al 28 aprile (dalle ore 16.00 alle 20.00) e lo spazio delle degustazioni tecniche che aprirà venerdì 26 aprile alle ore 18.00con “Il grande passito calabrese” a cura di Massimo Zanichelli, autore del testo “Grandi libro dei vini dolci d’Italia”, che permetterà di assaggiare i vini regionali presenti nel volume edito da Giunti. Sabato 27 aprile, invece, Gae Saccocciodi Natura delle cose, alle ore 18.00, proporrà una degustazione su “La naturale bellezza del buon vino”.Domenica 28 aprilealle ore 11.00, Matteo Gallelodi Porthos guiderà il pubblico tra le affinità, le divergente e le suggestioni del Magliocco e di altri vini del Mediterraneo. Nel pomeriggio spazio anche alle birre con Giuseppe Barretta, docente e giudice di UnionBirrai Beer Taster, che alle 16.00 proporrà un singolare viaggio tra le Wine Barrel Aged Beer e Italian Grape Ale prodotte in Calabria. Si chiuderà il capitolo delle degustazioni tecniche con un focus sull’olio calabrese, altra grande risorsa del panorama regionale, a cura del capo panel Massimiliano Pellegrino.

     

    Saracena Wine Festival si aprirà di fatto giovedì 25 aprilealle ore 13.00 con un grande evento rurale tra le montagne di Saracena che vedrà protagonisti la Podolica Calabrese, razza bovina presidio Slow Food, in un gemellaggio con i professionisti irpini della griglia Mario Laurino e Lello Tornatore. Una festa di comunità aperta al pubblico per iniziare nel segno della tradizione contadina questo festival del vino e dell’agroalimentare. Poi spazio alla formazione, una tra le novità di questa decima edizione, con Wine Jobtra i player del settore a livello nazionale che giorno 26 aprilea partire dalle ore 9.30 terrà un seminario formativo (aperto su prenotazione) sugli strumenti del digital marketing e le strategie di vendita ed ospitalità per il mondo del vino.

     

    Spazio anche al confronto nel ricco calendario di eventi curato da Giovanni Gagliardi con due momenti importanti tutti concentrati nella giornata di sabato 27 aprile. Al mattino presso l’Auditorium Mastromarchialle ore 10.30 produttori e istituzioni si confronteranno sul percorso di riconoscimento della denominazione per il Moscato di Saracena, strada per la protezione e la nuova valorizzazione di questo importante presidio vitivinicolo del Pollino e della Calabria intera. Mentre nel pomeriggio, alle ore 17.00, la presentazione della guida Vinibuoni d’Italiadel Touring Club Italiano sarà l’occasione per focalizzare l’attenzione sul turismo enogastronomicocome risorsa regionale per il mondo del vino.

     

    Non solo vino per l’appuntamento nel cuore del Parco Nazionale del Pollino ma anche attenzione e confronto sull’agroalimentare grazie alla presenza di Slow Food Italia e Calabriache hanno scelto Saracena per la convention regionale delle Comunità del Cibo- un progetto che chiama a raccolta produttori, singoli ed associazioni che fanno alleanza attorno a temi della terra, la valorizzazione e la tutela di produzioni agroalimentari – in programma alle ore 17.00 venerdì 26 aprile e la presentazione del nuovo percorso legato al logo dei presidi con la chiocciola sabato 27 aprile alle ore 15.00. Due appuntamenti che vedranno protagonisti Fabrizio Dellapiana, Network Area Italia di Slow Food, Salvatore Ciocioladell’ufficio nazionale dei presidi, Antonio Cherchidel comitato esecutivo Slow Food Italia e la rete regionale di Slow Food Calabria guidata dal portavoce del comitato esecutivo regionale Maurizio Rodighiero.

     

    Il gran finale del Saracena Wine Festival sarà con i vini, i produttori e la selezione musicale di Saro Costa protagonisti dell’after PCP (Piano di Curnetta Party)a partire dalle ore 22.00 di domenica 28 aprile che vedrà la partecipazione straordinaria dello Chef Francesco Mazzei.

     

    Tutti i giorni degustazione (su prenotazione) di sigari toscani e moscato a cura del Club amici del Toscanomentre il borgo di Saracena sarà animato da musica dal vivo nelle principali location del centro storico che per l’occasione si popolerà di botteghe artigiane, osterie di strada curate dalle associazioni della città segno inequivocabile di una intera comunità che si coinvolge e contribuisce a rendere unico l’evento che regala a Saracena il titolo di capitale del vino calabrese.

  • A Verona la grande celebrazione del Cirò

    A Verona la grande celebrazione del Cirò

    La storica doc calabrese festeggia le nozze d’oro con la degustazione più profonda della storia

    PER PRENOTAZIONI CLICCA QUA

    Sotto i riflettori della 53 esima edizione del Vinitaly il territorio di Cirò sarà protagonista con una degustazione storica che celebra il 50esimo anniversario della Doc Cirò, denominazione tra le più antiche d’Italia e prima in Calabria. Lunedì 8 aprile alle 15 nella sala Iris, al Pala Expo, prenderà vita un percorso di assaggio inedito di Gaglioppo lungo 50 anni di tradizione vitivinicola. Farà da cicerone Walter Speller, tra i massimi critici del vino nello scenario internazionale e referente per l’Italia di JancisRobinson.com, con il supporto di Gennaro Convertini, Presidente dell’Enoteca Regionale e di Giovanni Gagliardi di vinocalabrese.it. Si partirà dal 1969, anno di fondazione della Doc.

    Il viaggio nel tempo si dipanerà attraverso le sfumature e la straordinaria longevità del vitigno principe della cultura vinicola calabrese, già prestigioso in epoca Classica. Annata dopo annata si andrà alla scoperta della culla del vino incastonata tra dolci colline ai piedi della Sila e il mar Ionio, un habitat di particolare bellezza sferzato dalle brezze marine e dominato da ulivi millenari. Attraverso questo itinerario nel calice emergeranno racconti di saperi tramandati, di famiglie che hanno preservato generazione dopo generazione l’identità di questo territorio costituendo uno dei più solidi tessuti produttivi del Sud Italia. Saranno sette i vini che delineeranno il quadro vinicolo della Doc, tra passato, presente e futuro, vini di aziende che hanno scritto la storia contemporanea del Cirò e vini della nuova generazione di produttori e vignaioli che stanno portando avanti l’eredità di questo patrimonio culturale.

    Aprirà la batteria il Cirò Rosso Classico Riserva, 1969 della cantina Ippolito 1845, seguiranno il Cirò Rosso Classico Superiore Riserva, 1973 di Caparra & Siciliani, il Cirò Rosso Classico Superiore Riserva “Duca San Felice”, 1985 di Librandi e il Cirò Rosso Classico “Alceo” 1999 di Zito, si passerà poi agli anni 2000 con il Cirò Rosso Classico Superiore Riserva, 2007 di Senatore Vini e si sonderanno le espressioni delle vendemmie di questo decennio con il Cirò Rosso Classico Superiore Riserva “Più Vite”, 2011 di Sergio Arcuri e il Cirò Rosso Classico Superiore e 2013 di  Cataldo Calabretta.

    A fare gli onori di casa sarà Raffaele Librandi, presidente del Consorzio Vini di Cirò e Melissa. All’evento interverranno Giacomo Giovinazzo, direttore del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, Mauro D’Acri, delegato Agricoltura del Consiglio Regionale e Mario Oliverio, Presedente Regione Calabria.

  • Il 53° Vinitaly per la Calabria

    Il 53° Vinitaly per la Calabria

    Più che raddoppiate le cantine calabresi che quest’anno partecipano al Vinitaly 2019, Salone internazionale dei vini e distillati, in programma a Verona da domenica 7 aprile a mercoledì 10. Un appuntamento fisso per produttori, importatori, ristoratori, tecnici, giornalisti e opinion leader, che ogni anno si ritrovano in fiera per presentare i propri prodotti e conoscere le tendenze del mercato. Un evento che le cantine calabresi hanno imparato ad apprezzare sempre di più, passando dalle 32 del 2014 alle ben 73 di quest’anno. Un aumento che si riflette anche sull’area istituzionale ed espositiva dedicata alla Regione Calabria, collocata nel Padiglione 12, sempre più grande ed accogliente, oltre che rappresentativa delle realtà vitivinicole e delle esigenze dei suoi protagonisti.”Per la Calabria e per il suo settore enologico quello del Vinitaly è un appuntamento importante – ha affermato il Presidente della Regione Mario OliverioLe imprese di questo comparto hanno raggiunto un livello di altissima qualità e la Regione continua a fare la propria parte al loro fianco. La sinergia creata con le aziende già sta dando risultati in termini di ricaduta economica non solo nel settore agroalimentare ma anche in quello turistico. I nostri vini – ha aggiunto il Presidente – la cui eccellenza è riconosciuta a livello planetario, attraverso i canali più autorevoli, sono un volano in cui si esprime quel compendio di cultura, amore per le tradizioni e per l’ambiente che sono elementi identitari della Calabria. In questo ben si inserisce la presentazione a Vinitaly del secondo Meeting internazionale sulla Dieta Mediterranea”.

    Lo stand istituzionale della Regione Calabria di Vinitaly sarà inaugurato dal Presidente Oliverio domenica alle ore 13. Tanti saranno gli appuntamenti in programma nella tre giorni veronese. A cominciare dalla presentazione del secondo meeting internazionale della dieta Mediterranea a cura di Federico Quaranta, conduttore di “Linea Verde” su Rai Uno e di “Decanter” su Rai Radio Due, e di Francesco Mazzei, chef calabrese di fama internazionale. Evento dal titolo “Il vino marcatore identitario nella dieta mediterranea”, che avrà luogo domenica alle 14. Lunedì alle 15, invece, nella Sala Iris, si terrà l’evento dedicato ai “50 anni del Cirò”, vino DOC dal 1969, a cura di Walter Speller e Giovanni Gagliardi. E ancora, presso lo stand istituzionale, lunedì alle 10, è in programma la presentazione del progetto “Palmenti, vino e archeologia in Calabria: l’area della Locride”, a cura del professor Attilio Scienza, docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università degli Studi di Milano, uno dei maggiori esperti mondiali di viticoltura, il giornalista Rai Massimo Proietto ed il docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria Rocco Zappia. Nel pomeriggio, alle 17, si terrà invece un incontro sul “Turismo enogastronomico in Calabria”, a cura di Andrea Radic e Mattia Poggi, con “L’esempio delle terrazza sullo Stretto”. Ma nel corso della kermesse, si parlerà anche di “Magliocco dolce” e del patrimonio ampelografico e culturale della DOP Terre di Cosenza, della “Terra tra i due mari” e del “Ciró nel progetto Rosautoctono”.Nel padiglione 12, invece, è collocato lo stand della Regione Calabria di Sol&Agrifood, il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità che si svolge all’interno di Vinitaly, che ospiterà eventi di degustazione e narrazione su tante eccellenze calabresi, tra le quali bergamotto, pecorino crotonese DOP, fichi di Cosenza Dop, Torrone di Bagnara IGP, cipolla rossa di Tropea IGP, oli extravergine d’oliva e olive da mensa, salami e nduja.

  • Al Castello Svevo di Cosenza WineArt FESTIVAL

    Al Castello Svevo di Cosenza WineArt FESTIVAL

    Al Castello Svevo di Cosenza il 29 e 30 marzo andrà in scena la prima edizione del WineArt Festival. Un evento organizzato dalla società Svevo,  in collaborazione con il consorzio Terre di Cosenza DOP. L’evento sarà un happening con al centro i vini a marchio dop del territorio condito con mostre di arte e moda, show cooking, percorsi sensoriali, dj e live set, shooting fotografici.

    Queste le cantine che hanno aderito:

    – Vini Serracavallo

    – Masseria Falvo 1727

    – Cantine Giraldi&Giraldi

    – Terre del Gufo

    – Cantine Spadafora

    – Tenuta Celimarro

    – La Peschiera

    – Ferrocinto

    – CantineViola

    – Rocca Brettia

    – Le Conche

    – Cantine Cundari

    – Tenute Paese

    -Terre di Balbia

    PROGRAMMA

    PROGRAMMA

    Apertura ore 19:00/00:30
    3 aree degustazione vini I 12 cantine:
    • Rosso
    • Rosato
    • Bianco

    1 area- Wine Cocktail
    1 area- Mindful eating Wine
    1 area- Food&Wine Matching (degustazione guidata food&wine: max 25 posti- € 10,00 a persona)
    1 area- Food Experience

    Performances:
    – 6 dj set: Giuseppe Kerò Rimini, Fabio Nirta, Vincenzo Nac, Vinz Perfetti, Roberto Vagliolise, Brooklyn Dreams
    – 2 showcase
    – 8 live set
    – 2 shooting fotografici
    – 10 live art set

    Il ticket è di € 7,00 e comprende:

    • ingresso
    • n.3 ticket degustazione vini
    • il kit degustazione (calice+ porta calice) da restituire all’uscita

    Info e contatti: 0984 1811234 – info@castellocosenza.it

  • WineJob per la formazione professionale delle aziende del vino calabrese

    WineJob per la formazione professionale delle aziende del vino calabrese

    L’edizione 2019 del Saracena Wine Festival che suggella i dieci anni di vita dell’evento dedicato al comparto vitivinicolo calabrese, porterà con sè tante novità importanti. Una di queste è sicuramente l’ambito formativo che prenderà corpo venerdì 26 aprile, all’interno del programma del festival, con un’intera giornata di studio dedicata proprio ai produttori e gli operatori di settore affidata a WineJob, la più autorevole realtà italiana di recruitment e formazione nel management del vino. Per la prima volta al Sud un evento di WineJob per approfondire – con un seminario a numero chiuso – alcuni aspetti molto importanti dell’organizzazione aziendale. Un’occasione dedicata per focalizzare le strategie necessarie per la promozione della propria azienda del vino, replicabili anche in altri settori dell’agroalimentare. L’evento formativo, organizzato in collaborazione con Vinocalabrese.it, sarà curato da Jury Borgianni, Digital Strategist specializzato nel vino Vargroup Spa che si occuperà degli STRUMENTI DI DIGITAL MARKETING PER LE AZIENDE DEL VINO, e Valentina Bertoli, sales and marketing dell’azienda Querciabella, realtà consolidata nel campo biologico e biodinamico del Chianti che verrà proposto come case history alla platea dei partecipanti sul tema DALLA VENDITA ALL’OSPITALITÀ, STRATEGIE E CONSIGLI PER L’USO.

    All’evento parteciperà Andrea Pecchioni, fondatore e patron di WineJob Italia. Per info e iscrizioni www.vinocalabrese.it oppure direttamente a questo link

  • Cirò DOCG?

    Cirò DOCG?

    La Calabria del vino si appresta a compiere un passo avanti importante. Il Consorzio del Cirò sta lavorando da qualche mese al dossier per la richiesta della DOCG e all’assemblea, prevista per il 29 marzo, i soci dovranno dare il via all’iter.

    Per il vino Cirò rosso superiore riserva sembra solo questione di settimane, perchè il Consorzio vini Cirò e Melissa ha pronto il dossier. Per la regione, si tratterebbe di una prima volta e di un fondamentale riconoscimento al lavoro di questi anni dei produttori e al costante che hanno innalzato la qualità delle produzioni di questo rosso, a base di uve Gaglioppo, che sta avanzando sui mercati e che sta conquistando un posto di rispetto nel panorama enologico nazionale e l’interesse e la curiosità degli operatori commerciali e della critica internazionale. In questo lembo di costa Jonica, di denominazione garantita si parla già da un po’, ma sembra essere il 2019 l’anno giusto. Quello che celebrerà, tra l’altro, i cinquant’anni della Doc, e che porterà il territorio crotonese al centro dell’interesse di pubblico e specialisti. Oggi, la Doc Cirò rappresenta Circa l’80% del vino calabrese. Il potenziale produttivo del distretto, che conta 530 ettari (nei quattro Comuni di Cirò, Cirò Marina, Melissa e Crucoli), con 300 viticoltori e 60 cantine, è di oltre 3 milioni di bottiglie (3,1 quelle certificate nel 2018). La Docg dovrebbe essere costituita da un 5-10% dei volumi totali imbottigliati: il vertice della piramide qualitativa che potrà fare il suo esordio con l’annata 2020. L’attuale zona del Cirò classico, riservata ai territori di Cirò e Cirò Marina, dovrebbe diventare l’area della nuova Docg Cirò rosso superiore riserva. Le cantine hanno questa esigenza e hanno deciso di muoversi sempre di più nel percorso di valorizzazione del vitigno Gaglioppo, che passa dall’80% al 90%, si riduce la quota degli altri concorrenti che dovranno comunque essere vitigni autoctoni come Magliocco e Greco nero. L’imbottigliamento sarà obbligatorio nella zona di produzione. La filiera della Doc Cirò e Melissa è composta prevalentemente da piccole e medie aziende e il prodotto che genera è assorbito per il 65% dei volumi dall’Italia e all’estero la penetrazione commerciale è concentrata sui mercati più maturi.

    L’obiettivo resta quello di dare più appeal il vino sui mercati, aumentarne l’immagine ed il livello dei prezzi. Condizioni essenziali per risolvere il vero problema della viticoltura locale che è il prezzo dell’uva ancora poco remunerativo per i viticoltori” afferma Raffaele Librandi, presidente del Consorzio e contitolare dell’omonima azienda vitivinicola “L’obiettivo condiviso, insieme a molti altri progetti, sarà perseguito dal nuovo Consiglio di Amministrazione che si insedierà prima dell’estate, di cui di sicuro non sarò più alla presidenza. Siamo un bel gruppo di aziende ed abbiamo fatto un’importante esperienza di collaborazione in questi anni, in questo spirito è giusto un ricambio dei ruoli ed un coinvolgimento sempre più ampio di produttori”.

  • Torna il Saracena Wine Festival dal 25 al 28 aprile

    Torna il Saracena Wine Festival dal 25 al 28 aprile

    Organizzato dall’Amministrazione comunale di Saracena è un evento di comunità che mette in rete tutte le energie positive del territorio, aziende, associazioni e operatori culturali. Il festival continua sulla rotta della valorizzazione vino e del moscato di Saracena ed insieme dell’intero comparto enogastronomico del Pollino e calabrese con un ricco programma di degustazioni, incontri, momenti culturali, banchi d’assaggio. Quest’anno ampio spazio dedicato alla formazione con operatori di settore

     

    Una storia decennale improntata alla valorizzazione del vino calabrese, al racconto dei produttori, alla conoscenza delle realtà agroalimentari del Pollino e di tutta la Calabria. Il Saracena Wine Festival ritorna per la decima edizione dal 25 al 28 aprile, finanziato dalla Regione Calabria, qualificandosi sempre più come evento di settore tra i più importanti del meridione e spazio di confronto tra gli operatori di tutto il comparto regionale e gli esperti italiani del vino. Una vetrina importante per le realtà vitivinicole calabresi che per quattro giorni trovano a Saracena, patria del moscato riconosciuto presidio Slow Food per la sua particolare tecnica di produzione, il palcoscenico ideale per dialogare con giornalisti di settore, wine lovers e grande pubblico, attraverso banchi d’assaggio e degustazioni tecniche che nella scorsa edizione hanno registrato il tutto esaurito. La formula del decennale sarà arricchita da momenti culturali, incontri dedicati, presentazione di libri e da alcuni spazi formativi dedicati ai produttori ed agli operatori, qualificando sempre più l’offerta complessiva di questa grande manifestazione del vino calabrese.

    «Saracena con il Wine Festival diventa la capitale del vino regionale, sapendo coniugare l’accoglienza e la promozione del territorio con le grandi tematiche che stanno a cuore al mondo produttivo del vino e dell’agroalimentare calabrese – afferma il Sindaco, Renzo Russo – La nostra comunità è ben felice di poter diventare spazio di confronto tra le varie anime del mondo vitivinicolo calabrese, contribuendo ad implementare il sistema di relazioni e scambio tra i protagonisti del comparto agroalimentare. Questo evento, tra l’altro, ci offre la possibilità di mostrare a tutti le nostre capacità organizzative, promozionali, culturali ed associative, che all’unisono lavorano per accogliere i tanti turisti ed appassionati che sceglieranno di vivere insieme a noi questo grande momento di respiro nazionale».

    Per tutta la durata dell’evento, infatti, il centro storico di Saracena si animerà con botteghe artigiane, mangiari di strada, musica e spettacoli che arricchiranno il programma della manifestazione.

     Saracena Wine Festival, finanziato dalla Regione Calabria con il fondo dedicato agli eventi culturali, vede la partecipazione di importanti partnership del comparto agroalimentare che insieme all’Associazione Produttori Moscato di Saracena impreziosiranno l’evento: l’Enoteca Regionale della Calabria, i Consorzi di Tutela dei vini Terre di Cosenza e Cirò e Melissa, Slow Food Calabria e i Produttori del Presidio della Podolica.

  • La prima guida ai vini e agli oli della Calabria di Ais

    La prima guida ai vini e agli oli della Calabria di Ais

    S’intitola “I Vini e gli Extravergini della Calabria – La Guida dei sommelier AIS” edita da Rubbettino ed è in assoluto la prima e più completa Guida per raccontare al mondo (anche in inglese) i vini e gli olii extravergini della regione meno conosciuta. È un volume tascabile di 272 pagine fresco di stampa ed è stato presentato qualche giorno fa a Cosenza alla Sala Nova dell’Enoteca Regionale della Provincia ai giornalisti e a un pubblico di professionisti, produttori e appassionati “winelovers”. Insieme a Maria Rosaria Romano, Presidente AIS Calabria, a Gianfranco Manfredi, Giornalista e vicePresidente dei sommelier AIS Calabria, a Simona Cairo, Delegata AIS Cosenza e a Gianpaolo Palumbo, Grafico e sommelier, sono intervenuti alla presentazione Rosario Branda, Direttore Unindustria Calabria nonché competente e appassionato “winewriter” e Rosaria Succurro, Assessore Comunicazione, Turismo e Marketing territoriale del Comune di Cosenza.

    “I Vini e gli Extravergini della Calabria”, pubblicata da un editore locale ma dal prestigio nazionale qual è Rubbettino, è una guida unica nel suo genere. A cominciare dai numeri (che non hanno precedenti): 73 cantine e 38 produttori di extravergini, più di 450 i vini degustati (rigorosamente “alla cieca”), di questi 287 sono quelli segnalati e 187 i vini recensiti. Per ciascuna cantina c’è il racconto dell’azienda, dei vigneti e dei vini ma anche degli uomini e delle donne che li realizzano, le tecniche e le varietà d’uva utilizzate, le consulenze enologiche e agronomiche, le possibilità di visite in azienda e di acquisto diretto dei prodotti. E non basta: il volume propone 111 abbinamenti con piatti e preparazioni gastronomiche, sia per i vini che per gli extravergini e 73 indicazioni di ristoranti, trattorie e wine bar.

    E’ una Guida locale, fortemente radicata, ma ben attrezzata per parlare al mondo, grazie ai testi in inglese di tutte le descrizioni delle aziende vinicole e olivicole, ma anche alle mappe, ai codici QR e ai suggerimenti di ristoranti affermati e di nuove sicure promesse.

  • Radici Wine Experience con i vini calabresi vincitori

    Radici Wine Experience con i vini calabresi vincitori

    Lunedì 25 febbraio a Sannicandro di Bari torna l’annuale appuntamento con Radici Wines Experience.

    Dalle ore 18:00 nelle scuderie del Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari sarà presentata la App Radici Guides 2019, la guida ai Vini del Sud, alle Pizzerie e ai Ristoranti della Puglia e dintorni. All’evento parteciperanno esperti di cucina, alimentazione e salute, oltre che i più rinomati chef e pizzaioli. Si affronteranno temi relativi alla corretta alimentazione, alla cultura della salute a tavola e alle materie prime utilizzate in cucina.

    La serata si concluderà con la degustazione delle 70 etichette dei vini premiati nella edizione del 2018 di Radici del Sud e di alcune preparazioni degli chef e dei maestri pizzaioli.

    I VINI CALABRESI VINCITORI DI RADICI DEL SUD 2018 che saranno in degustazione all’evento sono:

    SPUMANTI ROSÈ DA UVE AUTOCTONE
    Giuria Wine Writers
    Primo Classificato
    Centocamere Rosè, 2016, Barone Macri’

    Giuria Wine Buyers
    Secondo Classificato
    Dovi Rosè, 2015, Ferrocinto

     GRECO
    Giuria Wine Writers
    Secondo Classificato
    Greco, 2017, Statti

    GRUPPO MISTO VINI ROSSI DA VITIGNI AUTOCTONI
    Giuria Wine Buyers
    Primo Classificato
    Lamezia, 2017, Statti

    Per maggiori informazioni scrivete a info@radicidelsud.it o visitate il sito www.radicidelsud.it

  • Il Cirò e la finezza mediterranea

    Il Cirò e la finezza mediterranea

     

    di Roberto Polisicchio

    Straordinario l’evento tenutosi, sabato 9 febbraio 2019, presso il ristorante Abbruzzino stella Michelin, ed allestito dalla Fondazione Italiana SommelierCalabria. Ci sono appuntamenti imperdibili, così quando ho visto la locandina “Cirò e il gaglioppo, un’altra armonia” con la partecipazione di Matteo Gallello di Porthos, ho prenotato e ho pensato “que la fête commence …già la festa del 50° anniversario della DOC Cirò “settima doc creata in Italia” come ha ricordato Cataldo Calabretta nel suo breve intervento.

    Correva l’anno 1969 quando l’allora presidente della Repubblica Saragat firmò il Decreto Istitutivo della Denominazione di Origine Controllata Cirò.

    Ad avermi maggiormente colpito della degustazione è stata la scoperta che il motore di successo dei produttori dei vini assaggiati, della famiglia Abbruzzino e del redattore Matteo Gallello risulta la regola delle tre P, che un grande maestro di vita mi instillò: Passione, Preparazione, Pazienza caratteristiche per individuare ed annoverare le persone da seguire ed apprezzare.

    Ecco un breve diario della serata organizzata dalla sommelier Laura Boccuto.

    Matteo Gallello, di origine calabrese, racconta della visita sul territorio cirotano nel 2016, inizialmente legge la traccia “Il Cirò racchiude l’eredità dirompente della finezza mediterranea, il vitigno Gaglioppo è il mezzo per riportarla alla luce. Attraverso lo spettro cromatico antico leggiamo la memoria dello Jonio, legata indissolubilmente a un paesaggio dolce e duro, alla sua irregolarità. Luogo e vino creano un altro concetto di armonia: altipiani che si sollevano repentini dal mare, che percorrono le valli profonde scavate dal torrente Lipuda; il tannino serrato, la partecipazione gustativa e il corpo sinuoso”. Poi parla a braccio alternandosi con Cataldo Calabretta e Francesco Maria De Franco (‘A vita); dai discorsi dei viticoltori emerge che a Cirò esiste una vigna per ogni famiglia, essi spiegano cosa vuol dire fare il vino in un grande terroir con un grande vitigno – gaglioppo – e narrano che alcuni giovani vignaioli nel 2005, a seguito dei 20.000 quintali di uva invenduta dalle loro parti, decidono di darsi da fare, “di confrontarsi e di ottenere” il loro vino del luogo. Nella vita ci sono momenti in cui è necessario prendere posizione, di agire: così avranno pensato questi giovani vignaioli che, con innato culto della difesa della zona viticola tra le più antiche d’Italia, hanno deciso di fare squadra e produrre il gaglioppo in purezza meritandosi prima l’appellativo “Cirò Boys” e subito dopo quello di Cirò Revolution: viticoltori calabresi con un’amicizia e uno spirito di collaborazione incredibile che lavorano soprattutto in vigna e poi in cantina.

    Infine, l’intervento di benvenuto del patron Antonio Abbruzzino che saluta i partecipanti riferendo che il suo locale ha due carte dei vini: una nazionale ed internazionale ed una calabrese.

    Ed allora prima di passare ad elencare i vini degustati con i piatti preparati dallo chef Luca Abbruzzino e dai suoi collaboratori è bene dire che tutte le portate sono state ottime ed in esse ho riletto quanto scritto da Rosalia Cavalieri “assaporare una pietanza è un susseguirsi di gesti e di sensazioni complementari in cui tutti i sensi entrano in scena, protagonisti del gusto …. respirare i profumi di un piatto, ammirare i colori e le forme, avvertirne gli aromi, riconoscere i gusti, apprezzarne le consistenze, lasciarsi pungere dal pizzicore delle spezie, sentirne il suono quando mordiamo il cibo e poi lo mastichiamo, è un’esperienza non soltanto multisensoriale, ma anche cognitiva ed emotiva” (n.d.a La passione del gusto, Il Mulino Saggi, ottobre 2016, pagg. 21).

    Di seguito il menù e le etichette in ordine di degustazione:

    Triglia, nduja, arance e curcuma: rosati Il fegò di Rocco Pirito e Cirò Rosato di Tenuta del Conte;

    Brasato di manzo, cavolo viola e cipolla rossa: rossi Caraconessa Melissa di Fezzigna e Cirò classico Gemme di Dell’Aquila;

    Plin di coniglio, burro e sugo di arrosto con polvere di anice nero: rossi Cirò classico superiore di Cataldo Calabretta e Cirò Aris classico superiore di Sergio Arcuri;

    Maiale, Topinambur, cacao e pera: rossi Cirò Riserva di ‘A vita e Cirò classico superiore di Cote di Franze;

    Dessert Pitta ‘Nchiusa  con ‘OX vino da uve stramature di ‘A vita.

    I piatti sono stati illustrati da Antonio Abbruzzino e dal personale di sala, attento e cortese; i vini, serviti dai sommelier FIS, sono stati commentati da Matteo Gallello che si è soffermato sugli abbinamenti, anche Sergio Arcuri, altro vignaiolo presente, ha parlato su qualche vino.

    Veramente una bella degustazione di grandi prodotti calabresi che ha rafforzato in me la convinzione che c’è tanta gente con un immenso amore per la nostra bellissima terra!

  • Un portale dedicato all’enoturismo in Calabria

    Un portale dedicato all’enoturismo in Calabria

    L’Enoteca Regionale Casa dei vini di Calabria ha indetto una manifestazione di interesse rivolta agli operatori agricoli e del turismo interessati ad aderire al nuovo portale online del turismo enogastronomico calabrese pensato per valorizzare non solo le aziende e le produzioni di qualità afferenti alle diverse aree della regione ma per veicolare la bellezza e la ricchezza del territorio nella sua interezza.

    L’idea del sito nasce anche dalla volontà di attirare un turista sempre più informato, curioso e alla ricerca di un’esperienza di vita a contatto con l’identità e la cultura del luogo che sceglie di visitare. Ciò comporta l’esigenza di offrire un’offerta turistica organizzata, integrata e di qualità alla quale le aziende in possesso di determinati requisiti di qualità possono contribuire.

    La manifestazione d’interesse è rivolta alle aziende agricole, vitivinicole e di produzione o trasformazione di prodotti tipici agroalimentari, alle aziende agrituristiche, ai ristoranti, alle trattorie, alle vinerie e alle aziende ricettive.

    info su www.casadeivini.info

    Per incontrare e preparare gli operatori l’Enoteca Regionale ha organizzato un tour nei diversi territori regionali

    • 8 febbraio 2019 presso l’Agriturismo Costantino a Maida alle ore 16.30
    • 14 febbraio 2019 presso l’istituto IIS F.sco La Cava a Bovalino alle ore 16.30
    • 15 febbraio 2019 presso il centro sperimentale dell’Arsac a San Marco Argentano alle ore 16.30
    • 18 febbraio 2019 presso l’istituto professionale alberghiero turistico “IPALB TUR” a Villa San Giovanni alle ore 16.00
    • 19 febbraio 2019 presso il museo della liquirizia Amarelli a Rossano alle ore 16.30
    • 20 febbraio 2019 presso l’istituto “IPSAR-LC” Praia a Mare alle ore 16.30
    • 22 febbraio 2019 presso il Museo di Lilio a Cirò alle ore 16.30
    • 25 febbraio 2019 presso l’istituto professionale IPSEOA “E. Gagliardi” a Vibo Valentia alle ore 16.30

    Scarica il modello dal link www.casacalabria.info e presenta la tua manifestazione di interesse.

    È possibile ricevere maggiori informazioni chiamando al numero 349-8090996 o tramite il seguente indirizzo e-mail: enotecaregionale@casacalabria.info