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  • Matteo Gallello indaga il Gaglioppo da Abbruzzino con FIS

    Matteo Gallello indaga il Gaglioppo da Abbruzzino con FIS

    Fondazione italiana sommelier – Calabria ha coinvolto Matteo Gallello di Porthos e calabrese di origine per una degustazione dedicata al Cirò.

    Il Cirò racchiude l’eredità dirompente della finezza mediterranea, il vitigno Gaglioppo è il mezzo per riportarla alla luce. Attraverso lo spettro cromatico antico leggiamo la memoria dello Jonio, legata indissolubilmente a un paesaggio dolce e duro, alla sua irregolarità. Luogo e vino creano un altro concetto di armonia: altipiani che si sollevano repentini dal mare, che percorrono le valli profonde scavate dal torrente Lipuda; il tannino serrato, la partecipazione gustativa e il corpo sinuoso.

    In questo scenario un nucleo di giovani vignaioli è finalmente unito dall’intenzione e dalla possibilità di agire insieme, di confrontarsi e di ottenere davvero il vino del luogo.
    La limpida vocazione dei rossi e dei rosati misurerà la propria sintonia gastronomica con le ricette e la cucina della famiglia Abbruzzino.

    Cirò e il gaglioppo, un’altra armonia sabato 9 febbraio ore 20.30

    La degustazione prevede una cena con quattro portate e un dessert con l’abbinamento di otto vini.
    I posti sono limitati.

    info 392 673 7542

  • In Calabria la prima delegazione multietnica dei sommelier AIS

    In Calabria la prima delegazione multietnica dei sommelier AIS

    Il “battesimo” della delegazione AIS-Calabria della comunità di origine albanese

    Vini, calici, sommelier, una riflessione a più voci sull’enogastronomia del territorio ma non solo. Ha avuto respiro internazionale, a San Demetrio Corone (CS), l’evento che ha inaugurato la nuova Delegazione “Arbëreshë  e Alto Ionio” dei sommelier dell’AIS Calabria. Un’iniziativa senza precedenti: si tratta, infatti, della prima struttura organizzativa dei sommelier italiani che fa riferimento non solo ad un’area territoriale ma anche ad una comunità, quella di origini albanesi che da oltre cinque secoli ha saputo mantenere vivo il legame con la patria d’origine, integrandosi pacificamente ed efficacemente in Calabria e in altre zone d’Italia.

    A testimoniare e valorizzare l’iniziativa, c’erano presenze e interventi qualificati. Dal Console onorario della Repubblica di Albania, Aldo Marino all’ Onorevole Fatmir Toci, Parlamentare della Repubblica delle Aquile, dal Presidente della Camera di Commercio della Regione di Vlora, Arben Breshani, a Blerim Kokomani, titolare dell’omonima, importante cantina albanese. E a rappresentare la categoria, il Presidente dell’Associazione Sommelier Albania, Dashamir Elezi e Vincenzo Vitale, Referente del Club AIS Albania.

    Lo spessore culturale e civile dell’evento – fortemente voluto dalla presidente dell’AIS-Calabria Maria Rosaria Romano che ha presenziato all’inaugurazione – è stato sottolineato nell’incontro pubblico tenuto nella storica location del Collegio Italo Albanese di Sant’Adriano dal Sindaco di San Demetrio, Salvatore Lamirata e dal Sommelier Salvatore Mauro, Consigliere dell’AIS Calabria, che ha moderato il dibattito.

    “L’avvio di questa nostra nuova realtà organizzativa – ha affermato Maria Rosaria Romano –, la prima in Italia a non far riferimento solo ad un ambito territoriale, ha l’obbiettivo di rimarcare una saliente peculiarità. Da secoli qui si svolge non solo una importante storia di integrazione e accoglienza e di reciproco rispetto delle culture ed è tangibile quanto la preservazione di radici antiche, le contaminazioni e la fusione armonica di lingua, cultura e tradizioni, sono ancora oggi un ‘valore aggiunto’ non solo per la Calabria”.

    La cerimonia tenuta a San Demetrio Corone (a due mesi dall’incontro del presidente Mattarella e del Presidente albanese, Ilir Meta) si è conclusa con una degustazione “triangolare”, di vini calabresi, di cantine dell’area Arbëreshë e di vini “schipetari”: un confronto “calici alla mano” curato impeccabilmente dalla neo-responsabile della Delegazione “Arbëreshë  e Alto Ionio” Carmela Chimento e dal gruppo di servizio dei sommelier di AIS Calabria.

    Da sx Dashamir Elezi, presidente Sommelier Albania, Carmela Chimento, responsabile Delegazione “Arbëreshë e Alto Ionio” Ais Calabria e Maria Rosaria Romano, presidente AIS Calabria

  • Niente di più. Niente di straordinario! L’appello di 8 produttori di Cirò

    Niente di più. Niente di straordinario! L’appello di 8 produttori di Cirò

    Nel mese di ottobre 2018 più di 800 mm di pioggia sono caduti sul territorio cirotano. I danni conseguenti sono stati ingenti Vigneti alluvionati e rasi al suolo dall’esondazione dei torrenti; tutte le strade poderali in condizioni pietose, alcune completamente franate; briglie e opere di contenimento dei torrenti distrutte; la strada provinciale 12 (Cirò M.- Melissa) chiusa al traffico perché franata in due punti, isolando di fatto il comune di Melissa.
    Gli eventi meteo certamente sono stati eccezionali, ma le cause del dissesto idrogeologico non sono da imputare solo a Madre Natura. Lo stato attuale delle campagne cirotane sono l’epilogo di una storia che corrisponde ad anni di abbandono e incuria, senza il minimo intervento di manutenzione ordinaria, su opere realizzate più di 50 anni fa!
    È arrivato il momento che il comparto vitivinicolo del Comprensorio Cirotano lanci il suo grido di rabbia e disperazione; perché è paradossale che soprattutto gli enti locali, lascino in balia degli eventi le aziende del più importante distretto vitivinicolo calabrese, unico ed ultimo vanto di questo territorio.
    Se è vero che il comparto vitivinicolo regge l’economia di questo territorio, se è vero che le vigne rappresentano una risorsa paesaggistica, sociale e culturale, allora non è più ammissibile il silenzio e l’apatia delle istituzioni di fronte alla prospettiva che molte piccole aziende chiuderanno ed i vigneti, già da decenni al limite della sostenibilità economica, saranno abbandonati.
    Un silenzio che lascia basiti per quanto è chiaro che al declino della viticoltura cirotana corrisponderà l’inesorabile fine economica e sociale di questo territorio. Perchè finita la risorsa viticoltura non esiste altro.
    È necessario risolvere l’emergenza, visto che a breve si ricomincia con i lavori in vigna, chiediamo però ai Comuni e agli altri Enti preposti di andare oltre l’emergenza, di dare il giusto peso all’importanza economica e sociale della vitivinicoltura del cirotano.
    L’invito rivolto a tutti i viticoltori è di far sentire la propria voce, per non scomparire nell’indifferenza generale, per dire alle istituzioni che DEVONO interessarsi alle sorti delle vigne del Cirò, alle sorti del Cirò. Basta fare il proprio dovere.
    Niente di più. Niente di straordinario!
    Vignaioli cirotani
    Cataldo Calabretta, Francesco De Franco, Mariangela Parrilla, Assunta Dell’Aquila, Sergio Arcuri, Francesco Fezzigna, Vincenzo e Francesco Scilanga, Cristian Vumbaca e Francesco Scala.
  • I vini franchi calabresi alla manifestazione NOT

    I vini franchi calabresi alla manifestazione NOT

    L’evento dedicato ai vini franchi con 6 produttori a rappresentare la Calabria e  la produzione esecutiva e la comunicazione curata dalla calabrese Gagliardi Associati.

    Mancano pochi giorni al grande festival del vino franco.  Dal 12 al 14 gennaio, NOT – Rassegna dei vini franchi riunisce a Palermo, per la prima volta al centro del Mediterraneo, oltre 100 piccoli produttori e vignaioli dall’Italia e dall’estero , con più di 500 vini da degustare CLICCA QUA. I Cantieri Culturali alla Zisa, che ospitano l’evento, diventeranno l’hub di riferimento per il movimento culturale dei piccoli produttori che sta facendo la sua parte nel grande scenario enologico, diffondendo una pratica del vino che mette al centro la figura del vignaiolo, il lavoro artigianale, la salvaguardia della Natura e dell’identità territoriale. Sarà l’occasione per il pubblico degli appassionati, degli operatori di settore, del mondo della ristorazione, della distribuzione e della la stampa di conoscere, attraverso un ricco programma di appuntamenti, la filosofia produttiva espressione di un preciso di stare al mondo, sintetizzato nel pay off della rassegna “Do Not Modify, Do Not Interfere”.

    Sei le aziende che rappresenteranno la Calabria alla manifestazione:

    ‘A VITA, Cirò Marina (KR)
    CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE, Cirò Marina (KR)
    CRETAPAGLIA AGRICOLA, San Marco Argentano (CS)
    GIUSEPPE CALABRESE AGRICOLTORE A SARACENA, Saracena (CS)
    TENUTA DEL CONTE, Cirò Marina (KR)
    VINI TRACLÒ, Bova (RC)

    Durante le giornate della fiera  si svolgeranno 5 seminari tematici tenuti da critici del vino e personaggi del mondo enogastronomico: Matteo Gallello terrà un approfondimento, il 12 gennaio alle 15, dedicato ai territori e ai vitigni del Sud; Giampaolo Gravina e Fabio Rizzari presenteranno, il 12 gennaio alle 17, il loro ultimo lavoro editoriale, scritto insieme ad Armando Castagno, “Vini Artiginali Italiani, piccolo repertorio per l’anno 2019” in abbinamento ai vini dei vignaioli raccontati nel libro; Sandro Sangiorgi, fondatore di Porthos, farà il punto con una degustazione-riflessione, dal titolo “Il vino naturale, le luci e le ombre”, sull’evoluzione di questo mondo produttivo e sulle sfide nuove; Gae Saccoccio di naturadellecose.com condurrà la degustazione “Il vino umano come energia tra scienza e magia. Tecnicna/Cultura/Mistificazione”, il 13 gennaio alle 15; la cuoca Bonetta Dell’Oglio insieme al panificatore Davide Longoni si cimenteranno, il 13 gennaio alle 17, con l’aiuto di Francesco Pensovecchio in una degustazione di “Pane e Vino”, un percorso mistico e tecnico tra pani da grani autoctoni e vini naturali.

    Uno dei focus dell’evento è la biodinamica. NOT, infatti, ospiterà l’incontro annuale di Renaissance Italia, l’associazione facente parte di Renaissance Des Appellations fondata dal padre della viticoltura biodinamica, Nicolas Joly, che conta oltre 200 produttori nel mondo. Si articolerà in un ciclo di approfondimenti, inedito sull’Isola, per produttori, operatori e amanti del vino, promosso insieme ad AgriBio Italia, sul metodo agricolo ispirato ai principi antroposofici di Rudolf Steiner sotto la conduzione straordinaria dello stesso Joly.

    (vedi lista LINK https://rassegnanot.com/landing-not/Programma.html)

    NOT sarà una festa per tutti, porterà i vignaioli e i loro vini nei ristoranti, nelle pizzerie, nelle enoteche, nelle gallerie d’arte, nelle botteghe del gusto di Palermo e di altre città della Sicilia con i NOT OFF. Fuori salone attorno alla tavola e al cibo, strutturati per mettere in rete ristoratori e produttori, con l’obiettivo di diffondere la cultura dei vini franchi, e incuriosire gli appassionati del vino.

    Condirà il ricco programma “NOTte”, la festa con i vignaioli del sabato sera, 12 gennaio, che si terrà nel cuore del centro storico di Palermo al Real Teatro Santa Cecilia. Dopo uno schiticchio palermitano (il tipico aperitivo rinforzato locale) con i vini di NOT, l’attrice Arianna Porcelli Safonov si cimenterà nella performance ironica dal titolo inequivocabile “Monologhi sul vino naturale, sulla sua gente e su altri castighi sociali”. Concluderà il concerto del Brass Group Swing Ensamble.

    NOT è organizzato da Franco Virga e Stefania Milano di Good Company, società che gestisce una delle realtà più dinamiche della ristorazione palermitana con 4 insegne (Gagini Restaurant, Aja Mola, Buatta, Bocum) da Giovanni Gagliardi e Manuela Laiacona dello studio di consulenza Gagliardi Associati che si occupa di progettazione di contenuti e materiali di comunicazione per le imprese e le istituzioni del comparto agroalimentare.

  • Il primo corso di sommelier itinerante in Calabria

    Il primo corso di sommelier itinerante in Calabria

    Diventare sommelier sul campo, esplorando il territorio di Cirò, l’area più importante della produzione del vino calabrese e al contempo una delle più antiche d’Italia.

    Sono i due obiettivi ambiziosi e al tempo stesso raggiungibili che Fondazione Italiana Sommelier propone ai Calabresi con il primo “Corso di sommelier itinerante”, in partenza a fine mese nella cittadina dello Ionio. L’appuntamento è fissato per il prossimo 26 gennaio, alle ore 10, presso il Museo del Calendario Luigi Lilio, a Cirò, per la presentazione del percorso formativo, che consentirà agli iscritti di avvicinarsi al mondo del vino e padroneggiare sia  la tecnica della degustazione che le nozioni fondamentali di questo settore.

    Le lezioni, che prenderanno il via la settimana successiva, avranno cadenza settimanale, il sabato mattina alle ore 10, e si svolgeranno nelle principali cantine della zona, secondo un calendario che sarà reso noto ai partecipanti, per consentire loro di conoscere da vicino le aziende, i protagonisti, le differenze tra filosofie e stili produttivi.

    “Abbiamo pensato a un corso itinerante per offrire un valore aggiunto ai futuri sommelier, consentendo loro  di arricchire il proprio bagaglio formativo conoscendo sul campo, azienda dopo azienda, Cirò, il territorio principe della viticoltura calabrese” spiega Gennaro Convertini, Presidente del Comitato Organizzativo per la Calabria di Fondazione Italiana Sommelier.

    “Il progetto, d’altro canto, ha un forte valore aggregativo, grazie alla collaborazione e alla lungimiranza dei produttori che, aderendo all’iniziativa, riusciranno a presentare Cirò come area produttiva nella sua interezza al pubblico degli appassionati” continua Convertini.

    Per avere informazioni più dettagliate sul corso itinerante, è possibile visitare la pagina facebook /Fondazioneitalianasommeliercalabria  o inviare una mail a corsifiscalabria@gmail.com

  • 2009 – 2019. Inizia oggi il nostro 10° anno

    2009 – 2019. Inizia oggi il nostro 10° anno

    Questo che inizia oggi è il 10° anno di vita di Vinocalabrese.it. 10 anni dedicati alla creazione e alla divulgazioni di contenuti dedicati ad un comparto che ormai è diventato maturo, in grande sviluppo e che vede una consapevolezza nuova da parte di tutti gli attori in campo.

    1o anni fa il refrain era: da fanalino di coda del settore vitivinicolo italiano, la Calabria sta pian pian muovendo i suoi passi verso l’affermazione di una viticoltura degna della sua storia e biodiversità. Oggi la percezione che abbiamo e che ci restituiscono gli operatori e gli appassionati è quella di un treno in corsa che sta conquistando il suo ruolo nel settore. Il viaggio lungo ma è iniziato.

    Festeggeremo questo decimo anno con una proposta indecente: i dettagli nei prossimi giorni. Per ora vi anticipiamo che in cantiere, per il tributo a questo obiettivo (che per il web è importante), ci sono 4 progetti. 3 idee utili e 1 futile per continuare il nostro lavoro al servizio del vino calabrese.

    Intanto buon 2019 e salute a tutti.

  • Nasce a Santa Severina (KR) la prima Enoteca Comunale Calabrese

    Nasce a Santa Severina (KR) la prima Enoteca Comunale Calabrese

    Si chiama Enoteca Comunale Valle del Neto ed è la prima enoteca istituzionale promossa da un comune calabrese e affidata alla gestione di una cooperativa di giovani. Nella Castello di Santa Severina (XI sec.) considerato una delle antiche fortezze meglio conservate dell’Italia meridionale.

    È un’enoteca che nasce “dal basso”. L’ha voluta fortemente il sindaco Lucio Salvatore Giordano che ha coinvolto la Pro Loco, il Touring Service, l’associazione Borghi più Belli d’Italia e i sommelier dell’AIS Calabria. Ed è anche una creatura delle sette aziende vitivinicole della Valle del Neto, che producono vino nelle valli e sui fianchi addolciti dall’argilla delle colline fra Strongoli, Crotone, Rocca di Neto, Casabona: Borgovalle, Ceraudo, Librandi, Pizzuta del Principe, Russo&Longo, Val di Neto e Vetere.

    Per tenere a battesimo l’Enoteca Comunale – un’idea del giornalista Virgilio Squillace – si è tenuto un convegno, L’Oro di Bacco, sulle tradizioni più antiche del vino con l’antropologo Fulvio Librandi e lo storico Giuseppe Squillace, entrambi docenti all’Università della Calabria.

    Nelle sale del Castello destinate all’Enoteca, la degustazione è stata curata dai sommelier AIS, dei vini delle aziende che hanno aderito all’Enoteca e ricadono nel territorio dell’IGP Val di Neto e accompagnata dalla performance jazz del Corrado Quartet.

    Nella foto il disegno di Santa Severina dell’artista olandese Escher

  • Rosso Calabria 2018, nei luoghi d’arte e nelle piazze delle 5 città calabresi

    Rosso Calabria 2018, nei luoghi d’arte e nelle piazze delle 5 città calabresi

    Le produzioni enogastronomiche, l’artigianato ed i luoghi culturali simbolo della Calabria saranno i protagonisti dell’edizione 2018 di Rosso Calabria, l’evento che precede le festività natalizie, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari ed il Dipartimento Turismo. Si terrà sabato 15 dicembre nelle cinque città capoluogo di provincia. In contemporanea, infatti, gli eventi Rosso Calabria si terranno, a partire dalle ore 16, in cinque location di grande valenza storica e culturale: Palazzo Arnone a Cosenza, il Complesso Monumentale San Giovanni a Catanzaro, i Giardini di Pitagora a Crotone, il Museo D’Arte Limen a Vibo Valentia ed il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.
    Coinvolti tutti gli attori del comparto, dai Consorzi di Tutela dei prodotti a denominazione, alle aziende del comparto agroalimentare, dei settori vitivinicolo ed oleario, ai Gal (Gruppi di Azione Locale). Si comincerà con un convegno, che si svolgerà in contemporanea nelle cinque location, dal titolo “Dalla Terra nasce il Futuro. I primi risultati del PSR Calabria 2014/2020”, un “road show” del Programma di Sviluppo Rurale della Calabria per condividere gli obiettivi centrati nel comparto agroalimentare grazie all’ausilio delle risorse dei fondi comunitari. Al termine dei convegni, via alle degustazioni dei vini e dei prodotti tipici rappresentativi del territorio regionale. E ancora, spazio al l’artigianato Made in Calabria, con i lavori selezionati da Confartigianato Calabria: alle 18 a Cosenza la tessitura tradizionale, a Catanzaro la lavorazione del legno e Arte e Serica; a Crotone l’artigianato della casa e il design, a Vibo Valentia lavorazione dell’argilla e a Reggio Calabria intreccio del castagno.

     

    Dalle 20 il gran finale con le piazze in festa per celebrare Rosso Calabria con il “Festival delle tradizioni calabresi”, a cura del Dipartimento Turismo della Regione Calabria. Gli spettacoli di Cosimo Papandrea e Taranta Nova a Cosenza, Sabatum Quartet e Taranta Live a Catanzaro, Francesca Prestia ed Otello Profazio a Crotone, Mimmo Cavallaro a Vibo Valentia, Parafonè e Hantura a Reggio Calabria daranno vita ad una vera e propria rassegna etnofolk che potrà essere seguita in contemporanea dai maxi schermi istallati nelle cinque piazze. Il presidente Oliverio sarà accompagnato in questa lunga “maratona” di promozione calabrese dal conduttore radiofonico e televisivo Federico Quaranta.

  • Sulle strade del Magliocco, VI edizione

    Sulle strade del Magliocco, VI edizione

    Tutto pronto per la sesta edizione dell’evento automobilistico “Sulle strade del Magliocco”. Una manifestazione di regolarità per automobili d’epoca che propone agli equipaggi partecipanti un suggestivo percorso tra i paesaggi del Parco Nazionale del Pollino e della Piana di Sibari.
    Un appuntamento dedicato a tutti gli appassionati di auto d’epoca del Sud Italia che quest’anno avrà una connotazione maggiormente enoturistica grazie alla partnership stretta con le Cantine Ferrocinto: una delle realtà vitivinicole più interessanti della Calabria.
    La data dell’edizione 2018 della manifestazione automobilistica, organizzata dall’Historic Club di Castrovillari, è fissata per Domenica 9 dicembre.
    La partenza della prima vettura è prevista per le 10 dal centro cittadino di
    Castrovillari, da qui gli equipaggi percorreranno un suggestivo itinerario che attraverserà i territori in cui viene prodotto il rinomato vitigno autoctono calabrese: il Magliocco. Le vetture percorreranno circa 100 chilometri attraversando i centri abitati di Frascineto, Sibari, Villapiana Scalo e Francavilla Marittima per poi varcare il pressostato finale all’ingresso delle suggestive Tenute Ferrocinto dove sarà organizzato un pranzo speciale in abbinamento ai migliori vini prodotti dall’azienda.
    “Ogni anni cerchiamo di introdurre novità all’evento per renderlo più appetibile agli occhi dei partecipanti” afferma il presidente dell’Historic Club Castrovillari, Domenico Campilongo. “Siamo un gruppo di appassionati di auto d’epoca ma allo stesso tempo amiamo il territorio in cui viviamo e per questo motivo cerchiamo di valorizzarlo attraverso le nostre manifestazioni. Pertanto, abbiamo deciso di dare all’edizione “Sulle Strade del Magliocco 2018”una connotazione prettamente enoturistica che permetterà ai driver provenienti da tutto il meridione di scoprire una delle realtà vitivinicole più importanti della provincia della nostra regione: l’azienda Campoverde S.p.A.. Vogliamo che gli eventi automobilistici che organizziamo ogni anno diventino volano per lo sviluppo turistico della nostra regione. Vogliamo, nel nostro piccolo, contribuire alla promozione delle nostre bellissime aree poco spesso valorizzate. Mi è a cuore, infine, ricordare che questa competizione di regolarità, sarà valida per il terzo“trofeo Franco Minasi”: un premio, che abbiamo voluto di dedicare ad uno dei soci fondatori della nostra associazione scomparso qualche anno fa”.

    da www.abmreport.it

     

  • Vinocalabrese.it compie 10 anni

    Vinocalabrese.it compie 10 anni

    10 anni fa in uno scantinato di Saracena (non è vero ma funziona dal punto di vista della comunicazione emozionale) abbiamo costruito questo portale. Il 2019 sarà l’anno dell’anniversario e ci darà l’occasione per costruire insieme la nuova stagione di questo strumento per sostenere e promuovere ancora meglio il comparto del vino calabrese. Per questo motivo, per il decennale, abbiamo progettato alcune iniziative che lanceremo nei prossimi giorni.

    Intanto vi presentiamo il logo celebrativo del 10 anno, ideato dal nostro reparto creativo (gagliardiassociati.com) che accompagnerà le attività programmate per il prossimo anno. Rimanete connessi.

  • Due cantine calabresi in Opera Wine 2019

    Due cantine calabresi in Opera Wine 2019

    Opera Wine 2019 è la selezione e degustazione dei 100 vini migliori d’Italia di Wine Spectator, organizzata da Vinitaly International, che da qualche anno fa da prologo al Vinitaly (sarà di scena il 6 aprile 2019, a Verona). Tra i 100 ci sono i vini di Ippolito 1845 di Cirò Marina (KR) e di Odoardi di Nocera Terinese (CZ).

    L’annuncio della lista definitiva dei vini scelti è arrivato direttamente dalla voce di Alison Napjus, il 26 novembre, a “Wine2Wine”, business forum firmato da VeronaFiere & Vinitaly.

    Qui la lista completta > clicca

  • L’onda calabra al Mercato FIVI 2018

    L’onda calabra al Mercato FIVI 2018

    16 vignaioli indipendenti, una pastora e una ristoratrice a Piacenza per il grande mercato della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti LE FOTO

    di Roberto Polisicchio

    A Piacenza nella grande vetrina della Fivi del 24 e 25 novembre 2018, come ogni anno, la Calabria riscuote un successo strepitoso. Io ci sono stato.

    La mia avventura FIVI è iniziata da tempo, con i soci storici calabresi è cominciata una consuetudine di rapporti che si è tramutata in amicizia e stima reciproca. Non sono un esperto, semplicemente un appassionato di enogastronomia: quando ero giovane il mio maestro è stato papà (scomparso da anni, classe 1925) che mi ha insegnato ad apprezzare la vita, i piaceri della tavola e soprattutto la passione per il “lavoro ben fatto” e per la tutela dell’ambiente; valori quest’ultimi che riscontro, giorno dopo giorno, nella sensibilità e nelle aspirazioni degli associati Fivi. Dunque, come nel passato, ho partecipato al Mercato dei vignaioli indipendenti per conoscere, degustare ed acquistare vini artigianali: ottava edizione da record con un numero crescente di espositori nel 2018 600 di cui 16 calabresi (nella settima 509 di cui 11 calabresi nella sesta 425 di cui 7 calabresi) e di pubblico 18.500 visitatori (15.000 il 2017 e 9.000 il 2016).

    Perché andare al Mercato FIVI? Lo spiega Cataldo Calabretta < Tre cose per cui vale la pena fare il mercato: è una grande opportunità per le aziende “periferiche”, come quelle calabresi, di farsi notare, è il secondo evento più importante in Italia per quantità di pubblico, è l’occasione di fare nuove amicizie e confrontarsi con altri produttori, grazie alla sua formula orizzontale, un produttore al suo debutto nel mondo del vino si trova al suo fianco uno storico produttore, un’esperienza di arricchimento incredibile!
    Poi non meno importante l’assemblea dei vignaioli, che rappresenta il momento di confronto e di condivisione dei problemi dei vignaioli, che racconta al meglio il principio cardine della fivi: essere l’associazione che rappresenta nelle istituzioni i vignaioli italiani.

    Nel tourbillon di assaggi, mi sono fermato in tutti gli stand calabresi, riporto le dichiarazioni di qualche cantina partecipante così Carla e Laura Pacelli < Per noi il Mercato dei Vini FIVI a Piacenza è un appuntamento irrinunciabile: non solo per la visibilità e le opportunità che offre ma anche per l’energia che ogni anno possiamo condividere e riusciamo ad alimentare con tutti gli altri Vignaioli d’Italia presenti; un’atmosfera che solo qui si crea, anche più che a Fivi a Vinitaly. Quella che conferma che il lavoro che stiamo facendo resterà e conterà nel futuro per lo sviluppo del vino italiano>. Cosmo Rombolà < sono titolare della piccola azienda vitivinicola, Cantina Masicei, partecipare a questa fiera, per il secondo anno consecutivo, è un’occasione unica di crescita e confronto con altre aziende già avviate, passeggiando al mercato dei vini si percepisce tutto l’entusiasmo che anima tutti noi vignaioli indipendenti e il forte amore per i territori da cui proveniamo>. Claudio Viola dopo aver ricordato che anche la sua cantina partecipa per il secondo anno al mercato di Piacenza, specifica il motivo <crediamo molto in questa associazione che raggruppa solo cantine che vinificano le proprie uve garantendo prodotti di alta qualità>. Giuseppe Chiappetta (Terre di Balbia) < a FIVI per la seconda volta, la cosa più entusiasmante è la partecipazione di moltissimi giovani visitatori, tutti molto preparati ed alla ricerca di novità. Come Calabresi dobbiamo sfruttare questa opportunità con i nostri prodotti puntando sui nostri vitigni da vinificare in purezza >. Christian Vumbaca (Scala cantina e vigneti) dice <entusiasti di partecipare per il secondo anno a questa splendida manifestazione, ci sentiamo di far parte di una grande famiglia, piena di persone che ci mettono passione e amore nel produrre vini in cui risalta la genuinità, la tipicità e la territorialità>. Infine, l’esordiente Eugenio Cundari < primo anno a Piacenza: bellissima esperienza da rifare assolutamente, esplosione di profumi e sapori dei vignaioli indipendenti con scarpe grosse e cervello Fivi…>.

    Ho un grande rispetto per questi vignaioli che cercano di dare ai propri vini un’identità unica, ho vissuto per due giornate magici momenti fatti di attenzioni e di tradizioni vinicole: li vedi colmi di “adrenalina pura” con una voglia di far conoscere i propri vini e specialmente di migliorarli anno dopo anno.

    Siamo accorsi in massa, infatti sempre un maggior numero di persone abbraccia la filosofia di consumare vino della Fivi, perché coltivare ed affermare dei valori accresce la credibilità e proprio al Mercato di Piacenza oltre ad ascoltare i racconti del vino, il prodotto viene tastato con le proprie mani cioè con l’olfatto e il gusto.

    Devo ammettere che in questo Mercato mi sento a mio agio, ma cosa accomuna i visitatori? Credo le emozioni che ti dà il mondo FIVI, chiedo ad amici piacentini in visita le loro impressioni, secondo il dottor Andrea Chiozza < ogni anno sempre più grande, più ricco e più coinvolgente. Si ha la possibilità di scoprire ogni anno nuovi vignaioli, con modalità conviviali, rilassanti, ideali per gli appassionati del vino>, l’avvocato Maria Letizia Pellacani aggiunge < una manifestazione davvero di alta qualità, con spunti interessanti per tutti, dal semplice curioso non addetto ai lavori al super esperto. Un grazie soprattutto ai vignaioli calabresi, professionali, entusiasti, veri ambasciatori della loro splendida terra >. Girando senza tregua nei vari stand si incontrano tra il pubblico persone che magari non vedi da tempo come l’avvocato Edoardo Ferragina arrivato con alcuni amici da Viareggio che osserva: < nonostante l’elevato numero di visitatori l’organizzazione mi è parsa impeccabile. Non mi avventuro in giudizi tecnici sulla qualità dei vini, non essendo un esperto, ma posso dire che questa fiera si contraddistingue per l’aria molto familiare e rilassata che si respira fra i vari stand. I produttori più che competitor mi sono sembrati una squadra di amici e questo clima giova sicuramente alla buona riuscita della manifestazione.

     

    Ricorderò a lungo questi mercati di Piacenza e mi auguro che il vino FIVI, in particolare quello calabrese, disseti tante generazioni.

     

    Gli espositori calabresi: ‘A VITA, CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE, TENUTE PACELLI, TENUTA DEL CONTE, SCALA CANTINE E VIGNETI, DELL’AQUILA, CASA COMERCI, SANTINO LUCÀ, CANTINE VIOLA, CANTINE MASICEI, TERRE DI BALBIA VITICOLTORI IN ALTOMONTE, CANTINA CUNDARI EUGENIO, CANTINE ELISIUM, CERCHIARA AGOSTINO, LE MOIRE, ROMANOVINI DI ROCCO PIRITO. Per la Calabria, nel padiglione due, area food, erano presenti anche Maria Procopio e Pasquale Pino dell’Azienda Santanna (Amantea, Cs) che produce formaggi di capra. Per la nostra regione, è stato promosso punto d’affezione Fivi il Donna Orsola Restaurant di Ricadi (VV).