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  • Vinitaly 18, La Calabria tra arte, lifestyle e renaissance

    Vinitaly 18, La Calabria tra arte, lifestyle e renaissance

    Dalla rilettura del viaggio in Calabria di Mario Soldati al Pathos di Mattia Preti, 9 incontri con grandi autori, critici e personaggi del mondo enoico

    Sarà una Calabria d’autore e rivoluzionaria quella in scena sotto i riflettori della 52° edizione del Vinitaly. Ricca la road map di appuntamenti per presentare al grande pubblico il nuovo fermento enologico calabrese attraverso focus di approfondimento inediti guidati da grandi critici e personalità del settore enogastronomico. Un vero e proprio viaggio d’autore a tappe completerà il quadro della Calabria contemporanea, rappresentata al padiglione 12 da 60 aziende e dai consorzi Cirò e Melissa, Terre di Cosenza e Produttori Greco di Bianco. Gli incontri riveleranno le diverse sfaccettature produttive, culturali e storiche che caratterizzano la regione: dalle opere di Mattia Preti ai racconti di Mario Soldati sulla Calabria, dalle declinazioni di degustazione pensate dal capo sommelier del tristellato Piazza Duomo a esperimenti di assaggio e ascolto enoletterari, le espressioni contemporanee dei terroir più antichi, la storia e le ancestrali tecniche di coltura candidate a Patrimonio Unesco.

    Il palinsesto è curato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria con il coordinamento dell’ARSAC, l’Azienda Regionale per lo Sviluppo in Agricoltura e la collaborazione tecnica dei consorzi di tutela Terre di Cosenza Dop e Consorzio dei vini di Cirò e Melissa.

    Domenica 15 aprile, alle ore 12, l’incontro “CALABRIA SOLE, SETE E I VINI DA PISCINA” offre un nuovo trend gustativo per l’estate attraverso i vini antichi e tradizionali o moderni selezionati da Vincenzo Donatiello, manager e capo sommelier del Ristorante Piazza Duomo di Alba, tre stelle Michelin, insignito Maître dell’Anno dalla guida Ristorante Espresso 2018.

    Nel pomeriggio, alle 15, IL TERRE DI COSENZA DOP IL MONDO DEL MAGLIOCCO sarà il tema della degustazione guidata da Massimo Lanza, responsabile regionale della guida vini del Gambero Rosso. Il tasting presenterà al pubblico 6 vini della nuova denominazione calabrese della provincia di Cosenza.

    Sul finire della prima giornata farà tappa allo stand della regione la celebrity chef, JOE BASTIANICH incuriosito dal grande clamore che le produzioni enologiche calabresi stanno suscitando in USA vuole incontrare di persona i produttori calabresi.

    Luoghi, vini suggestivi, dimenticati e recuperati saranno al centro dell’appuntamento di lunedì 16 aprile, ore 11, su “LA CALABRIA ATTRAVERSO MARIO SOLDATI” nel suo viaggio del 1975. Rilettura narrata da Matteo Gallello, caporedattore e organizzatore dell’attività didattica di Porthos, che porterà il pubblico in un viaggio romantico alla scoperta di quei saperi enologici e di quella Calabria che l’autore torinese descrisse nella celebre pubblicazione ‘Vino al Vino’. Un itinerario, non didascalico, appassionato, che vedrà anche la partecipazione e la testimonianza diretta dei produttori.

    Alle 12.30 sarà presentato il progetto ideato da Magna Grecia LifeStyle sulla candidatura a Patrimonio dell’Umanità/Unesco dell’ALBERELLO CON PALO SECCO che ha rappresentato una rivoluzione epocale introdotta dagli Enotri ancora prima della nascita della Magna Grecia. L’evento vedrà coinvolti Massimo Tigani Sava, direttore Local Genius e ideatore di Magna Grecia LifeStyle e Salvatore Gaetano, CEO Magna Grecia LifeStyle.

    Lunedì 16 aprile alle 14,30 il critico enoico e storico dell’arte, Armando Castagno, terrà il seminario “LUCE, OMBRE, VERITÀ E PATHOS nella pittura di Mattia Preti e nell’espressione dei rossi calabresi“.

    L’incontro si articolerà in due indagini parallele: una sul percorso artistico e umano del “cavaliere calabrese” Mattia Preti (1613-1699), tra i più originali interpreti del linguaggio caravaggesco, e l’altra su sei grandi vini rossi di Calabria, degustati con speciale attenzione alla loro capacità di evocazione dei contrasti delle opere del grande autore calabrese.

    TRA DUE LINGUE” è l’appuntamento sul vino e la narrativa che anima le diverse inflessioni della lingua calabrese curato dal giornalista Giampaolo Gravina, alle 11 di martedì 17 aprile. Insieme artigiani del vino e della parola calabrese saranno protagonisti di un originale esperimento di “ascolto”: una degustazione combinata di vini e narrazioni, un cortocircuito di sapori e storie, tra lingua che degusta e lingua che racconta. Alle 15, Luciano Pignataro, giornalista de “Il Mattino” animerà la degustazione di “NON DI SOLO PANE (E N’DUJA) VIVE L’UOMO” dal titolo volutamente dissacratore che metterà al centro della degustazione i vini del territorio calabrese affiancati ai grandi salumi calabresi.

    Chiuderà il ricco palinsesto “CIRÒ E IL GAGLIOPPO”, la degustazione guidata di 6 Cirò per approfondire il grande vitigno calabrese, il Gaglioppo, protagonista della denominazione più rappresentativa della Calabria. L’evento vedrà sul palco il responsabile regionale della guida Vini Buoni d’Italia e giornalista Rai, Umberto Gambino.

    Vinocalabrese.it / GagliardiAssociati.com
    Manuela Laiacona 393 9544362
    press@vinocalabrese.it

     

     

  • Enoturismo, la guida del Touring “Vini Buoni d’Italia” a Cirò

    Enoturismo, la guida del Touring “Vini Buoni d’Italia” a Cirò

    Per la promozione del turismo di qualità è importante la «valorizzazione dello stretto legame che unisce un prodotto enogastronomico al suo territorio». Ne è convinto Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano, commentando l’uscita dell’edizione 2018 di Vini Buoni d’Italia. In Italia è sempre più crescente il numero di persone ed appassionati che scelgono l’enoturismo per conoscere un territorio, gustando le caratteristiche non solo culturali ma anche enogastronomiche che caratterizzano un areale del Paese

    La Calabria, cenerentola del vino, da qualche tempo sta provando ad organizzare un’offerta turistica che riesca a soddisfare i numeri dei viaggiatori che scelgono la nostra regione anche in virtù della potenza varietale dei vitigni che segnano il profilo dei territorio dai monti fino al mare, e la ricchezza gastronomica di presidi territoriali che sono famosi e conosciuti in tutto il mondo.

    Secondo gli ultimi dati del 2016 diffusi dall’associazione “Città de vino” l’enoturismo si conferma per l’Italia come una risorsa economica e culturale con ampi margini di crescita. Sono stati 14 milioni gli arrivi di enoturisti alle strutture e alle cantine dei territori per un valore di 2,5 miliardi di euro nel 2016, come dichiarato nel XIII rapporto sul turismo del vino in Italia presentato in Umbria nel Luglio 2017. Prevedendo un aumento di arrivi e volume d’affari per oltre il 40% dei Comuni e il 60% delle Strade del Vino nell’anno 2017.

    Territorialità, esperienza e sostenibilità sono le prole d’ordine per il comparto vinicolo italiano del prossimo futuro. «Protagonisti indiscussi del futuro enologico italiano – scrive Mario Busso, curatore nazionale della guida Vini Buoni d’Italia – sono i vini da vitigni autoctoni» sui quali anche la Calabria sta facendo un grande lavoro di valorizzazione e promozione, facendo sempre più sistema attraverso i consorzi e le reti di produttori.

    Su questi aspetti, che possono essere il punto di forza notevole per la promozione di un brand Calabria, discuterà il mondo del vino calabrese a Cirò in occasione della presentazione della guida Vini Buoni d’Italia. Presso la torre aragonese di Torre Melissa, simbolo del territorio, si ritroveranno, sabato 7 aprile alle ore 18.00, il presidente del consorzio Vini Cirò e Melissa, Raffaele Librandi, il presidente dell’enoteca regionale, Gennaro Convertini, insieme al coordinatore della guida edita dal Touring Club Italiano, Umberto Gambino. Si discuterà del vino come motore turistico del territorio e si premieranno i produttori calabresi recensiti nell’edizione 2018 nel corso della serata che registra la media partnership di Vinocalabrese.it.

    Seguirà una degustazione dei vini premiati e di altri produttori della rete regionale del vino calabrese. Una bella vetrina che anticipa la spedizione dei produttori regionali per il Vinitaly 2018.

    Alle ore 21.00 presso il ristorante “Il conte di Melissa” la cena con un focus dedicato alla cucina ed i vini del territorio. Per info e prenotazioni 349/614845 – 320/084 2124.

  • Esordio col botto per il Saracena Wine Festival

    Esordio col botto per il Saracena Wine Festival

    Sold out le prime due degustazioni con Sabellico e Saccoccio, così come per la cena tributo al Moscato di Saracena ed alla Podolica Calabrese. Palazzo Mastromarchi location d’eccezione per un evento straordinario. Domani il gran finale. Esordio vincente per il Saracena Wine Festival che ieri ha inaugurato la prima giornata con la più grande degustazione dedicata al Moscato di Saracena. Un momento «straordinario» – come lo ha definito il curatore dell’evento, Giovanni Gagliardi, che accade in un luogo altrettanto unico per un vino che ha fatto la storia della viticoltura italiana ed è diventato un vero «case history che deve essere occasione di rilancio per Saracena e questo territorio» ha dichiarato Marco Sabellico, il curatore della guida vini del Gambero Rosso, arrivato nel borgo per guidare la degustazione che ha fatto registrare il sold out. Per la prima volta insieme sette moscati, prodotti dalle aziende a carattere familiare che continuano la tradizione questo vino antico e dal metodo di produzione unico, si sono ritrovati in una degustazione tecnica che ha lasciato il pubblico di appassionati, giornalisti e wine lovers davvero incantati. Maradei, Viola, Calabrese, Pandolfi, Feudo dei Sanseverino, Diana e Laurito hanno presentato al pubblico la diversità delle loro storie aziendali e la qualità dei loro moscati. Un vino «dolce e non dolce, a volte austero, asciutto, profondo, ricco, consistente» come lo ha raccontato Marco Sabellico ha saputo aiutare i produttori di Saracena per «riappropriarsi di una risorsa del territorio» con una «tradizione millenaria! Che è il vero «biglietto da visita per Saracena». Un vero «giacimento culturale e agricolo, un elisir da meditazione – ha continuato il giornalista del Gambero Rosso – che è una vera ricchezza». Tutto esaurito anche per il secondo appuntamento tecnico: la degustazione di Gae Saccoccio sui vini naturali, pensata ripercorrendo le tracce di Norman Douglas “Old Calabria”. Il Wine philosopher di Naturadellecose.com ha affascinato il pubblico per la sua profonda conoscenza delle bottiglie in degustazione, il tuo taglio culturale all’evento tecnico. «Il potenziale che c’è dietro alcuni vitigni – ha detto – è unico ed ha una storia millenaria». La diversità delle produzioni ed i colori dei vini nel bicchiere «ricordano la paletta di un pittore» e ci dicono che queste esperienze di viticoltura «non sono omologate». Grande successo anche per la cena gourmet degli chef Antonio Biafora, Emanuele Lecce, Gennaro DI Pace, Nino Rossi del collettivo Cooking Soon insieme a Filomena Palmieri che hanno regalato con i loro piatti un tributo al Moscato di Saracena e alla Podolica Calabrese, due presidi regionali Slow Food. Grande attenzione del pubblico anche per i banchi d’assaggio che ha visto protagonisti le cantine: Azienda Agricola Cerchiara, Azienda Agricola Dell’Aquila, Azienda Agricola Laurito, Azienda Agricola Pandolfi, Barone G.R. Macrì, Brigante Vigneti & Cantina, Cantine Cundari, Cantine Elisium, Cantine Viola, Casa Comerci, Ciavola Nera, Diana, Feudo dei Sanseverino, Ferrocinto, Fezzigna, Gialdino, Giuseppe Calabrese, iGreco, La Peschiera, Maradei, Statti, Tenuta Celimarro, Tenuta del Conte, Tenute Mirabelli, Terre del Gufo, , Consorzio Cirò e Melissa (con le aziende ‘A Vita, Baroni Capoano, Cantine Enotria, Cataldo Calabretta, Cote de Franze, Francesco Malena, Ippolito 1845, Librandi, Russo e Longo, Scala), il consorzio Terre di Cosenza Dop (con la collettiva delle aziende Colacino, Giraldi & Giraldi, Masseria Falvo, Poderi Marini, Serracavallo, Spadafora 1915, Tenute Paese), la rete dei produttori del Greco di Bianco con Santino Lucà e Tralcò. Domani il gran finale con Piero Sardo ed i formaggi naturali.

  • Il vino calabrese, la grande nicchia – incontro

    Il vino calabrese, la grande nicchia – incontro

    Sabato 24 marzo il programma del Saracena Wine Festival ospita un confronto con le rappresentanze del mondo produttivo e consortile del vino regionale. Stimolati da Luciano Pignataro i protagonisti saranno chiamati a disegnare la mappa dell’esistente e le prospettive future di un comparto in fermento

    Dove guarda il vino calabrese e del sud? Quali sono le sfide produttive e di mercato del prossimo futuro, le nuove frontiere del consumo. Scandagliando tra le criticità del sistema, i cambiamenti culturali e generazionali, la tradizione ed il fermento delle nuove leve l’incontro “Il vino calabrese, la grande nicchia”, in programma sabato 24 marzo alle ore 17.30 all’Auditorium Orti Mastromarchi di Saracena, vuole fare il punto sullo stato dell’arte di uno dei comparti vitali per l’economia regionale legata all’agroalimentare.

    Con circa 12.000 ettari la Calabria è la quindicesima regione Italiana per superfice vitata e vino prodotto, e si segnala negli ultimi anni per un fermento vitivinicolo intenso e continuo, segnato da una piccola e lenta rivoluzione enologica. Si attesta con un incremento del 16% della produzione nell’ultimo quinquennio e un investimento sul biologico che la pone tra le prime 6 regioni italiane. Nuove leve e nuove idee sul modo di fare impresa, una rivoluzione nell’approccio al marketing e alla comunicazione sono i segnali che dimostrano cosa e come sta cambiando il mondo viticolo regionale. Pur rimanendo ancorao ai consolidati portabandiera Gaglioppo e Magliocco, che hanno segnato la produzione da Sud a Nord della regione, sta riscoprendo il più grande patrimonio viticolo italiano e affermando i suoi antichi vitigni autoctoni, mai scomparsi ma sopiti, riportati in auge da sapienti scelte produttive attente alla tradizione, rispettose del territorio ed alla sostenibilità ambientale.

    L’appuntamento, inserito nel programma ufficiale del Saracena Wine Festival, sarà animato dal giornalista de “Il Mattino” Luciano Pignataro, profondo conoscitore dei vini del Sud, attento osservatore della realtà meridionale vitivinicola. A lui gli organizzatori dell’evento – in programma a Saracena dal 23 al 25 marzo – hanno affidato il compito di stimolare il dibattito che vedrà protagonisti Luigi Viola, presidente dell’Associazione produttori Moscato di Saracena, Nando Maisano, presidente della rete di produttori delle Vigne del Greco di Bianco, Cataldo Calabretta, portavoce della Federazione vignaioli indipendenti italiani per la Calabria, Demetrio Stancati, presidente del consorzio Vini Terre di Cosenza, Raffaele Librandi, presidente del consorzio vini Cirò e Melissa, Gennaro Convertini, presidente dell’Enoteca regionale Casa dei vini di Calabria.

    All’incontro parteciperanno addetti ai lavori, produttori, associazioni e istituzioni. I saluti istituzionali sono affidati al sindaco di Saracena, Renzo RussoDomenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, Mauro D’Acri, consigliere regionale delegato all’Agricoltura, Mario Oliverio, governatore della Calabria.

  • Lamezia Wine Fest, la 6° edizione

    Lamezia Wine Fest, la 6° edizione

    Due giorni per conoscere le eccellenze della nostra terra. Il Lamezia Wine Fest, giunto alla sesta edizione, si apre quest’anno anche all’olio ospitando nel Chiostro del Complesso Monumentale del San Domenico venerdì 16 e sabato 17 marzo la prima edizione dell’Evo Festival in collaborazione con il Consorzio Tutela e Promozione Olio Extravergine Lametia Dop.

    Ad inaugurare la due giorni sarà venerdì 17 alle 19 l’incontro promosso dall’Enoteca Regionale “I vini della svolta” a cui prenderanno parte Gennaro Convertini, presidente Enoteca Regionale, Giovanna Villella, responsabile comunicazione Lamezia Summertime, Raffaele Branca, Ferrocinto, Antonio Statti, Cantine Statti, Paolo Chirillo, Le Moire, Assunta Dell’Aquila, Cantina Dell’Aquila, Raffaele Senatore, Senatore Vini, Francesco Carvelli, Marrelli Wines, Giuseppe Liotti, Cantine Dell’Aera, Francesco Nesci, Azienda Vinicola Nesci. Ad aprire la lunga giornata di sabato 17 sarà, invece, alle 10.30 l’incontro tecnico sulla cultivar promosso dal Consorzio Tutela e Promozione Olio Extravergine Lametia Dop e dalla F.I.S. (Federazione Italiana Sommelier). A tenere le fila dell’evento nelle vesti di relatore Paolo Scarnecchia (F.I.S.), con la partecipazione di Salvatore Pace e Giovanni Villella (F.I.S.), Maria Cristina Di Giovanni,  Podere D’Ippolito e Antonio Filippone, Tesori del Sole

    Gli incontri sabato riprenderanno alle 19 con Gennaro Convertini, presidente Enoteca Regionale, Giovanna Villella, responsabile comunicazione Lamezia Summer Time, Danila Lento, Cantine Lento, Francesca Nicotera, Nicotera Severisio, Enzo Tramontana, Cantine Criserà, Enzo Tramontana, Azienda Vinicola Tramontana, Gianni Boi, Cantine Spadafora,  Giuseppe Vulcano, Cantine Vulcano, Gianfranco Cimbalo, Juvat Wine.  In entrambe le giornate dalle 21 in poi sarà possibile godere del percorso di degustazione dei vini e dell’olio delle aziende espositrici e del food dei partner del Lamezia Wine Fest con ben 15 cantine selezionate direttamente dalla Federazione Italiana Sommelier.

    “Vino, Olio e Territorio” i temi attorno a cui ruoterà la manifestazione ideata da Pierluigi Fragale (Pieffe Comunicazione).   Una cornice di eventi, approfondimenti e degustazioni inserita nell’ambito del progetto Lamezia Summertime 2017, sezione TeatrOltre, realizzato dal Comune di Lamezia Terme in collaborazione con Arci Lamezia Terme/Vibo Valentia in qualità di partner di progetto, e finanziato dalla Regione Calabria con fondi PAC (Programma di azione e coesione) derivanti da rimodulazione interna ai Programmi Operativi finanziati dai Fondi Strutturali.

    La manifestazione sarà animata dalle performance musicali della band Sing Swing, dall’esibizione di tango argentino de La Mirada A.s.d. e dalle magiche creazioni di sand-art di Greta Belometti di teatrop.

     

     

  • SARACENA WINE FESTIVAL, IL PROGRAMMA

    SARACENA WINE FESTIVAL, IL PROGRAMMA

    L’evento nel borgo del Pollino famoso per il Moscato, presidio Slow Food, si svolgerà dal 23 al 25 marzo con degustazioni, incontri e laboratori che vedranno protagonisti grandi nomi del giornalismo italiano enogastronomico ed esperti di settore. Visite alle aziende del territorio. Un borgo intero coinvolto nel più grande evento dei vini calabresi.

    Il borgo di Saracena, paese del Pollino famoso per il Moscato oggi presidio Slow Food e simbolo di cultura e tradizione vitivinicola antichissima, per tre giorni diventa la casa del vino calabrese. Dal 23 al 25 marzo la nona edizione del Saracena Wine Festival si propone come momento importante di confronto ed incontro tra le realtà produttive della Calabria, giornalisti di settore tra i più importanti del panorama italiano, le istituzioni, i consorzi del vino calabrese, le reti di produttori, la filiera agroalimentare, gli chef della scena contemporanea della cucina calabrese. Un grande spazio di contenuti arricchito da degustazioni tecniche, banchi d’assaggio dedicati alle realtà produttive del vino in Calabria inserite nella splendida cornice della Pinacoteca “Andrea Alfano” (che raccoglie la più importante presenza di opere del ‘900 meridionale)  all’interno di Palazzo Mastromarchi, tanti eventi collaterali che animeranno il borgo di Saracena. Una grande festa di comunità dedicata al vino ed ai suoi protagonisti.

    Ad inaugurare l’intenso programma sarà la più grande degustazione mai avvenuta prima d’ora dedicata al Moscato Passito di Saracena che vedrà protagonisti 8 vini a confronto in una degustazione guidata da Marco Sabellico, prestigiosa firma del Gambero Rosso (ingresso su prenotazione) in programma alle ore 17.30 di venerdì 23 marzo, seguita dalla degustazione “Esplorazioni e meditazioni intorno alla natura del vino artigianale” prevista per le ore 19.00 curata da Gae Saccoccio wine philosopher responsabile di naturadellecose.com. In serata alle ore 20.00 la cena tributo al Moscato e alla Podolica Calabrese a cura degli chef Gennaro Di Pace, Antonio Biafora, Emanuele Lecce, Nino Rossi con il contributo di Filomena Palmieri nella splendida cornice di Palazzo Mastromarchi che diventerà un affascinante ristorante (evento su prenotazione). Nel cuore del centro storico, sempre a partire dalle ore 20.00, per le strade, gli slarghi e le viuzze si animeranno punti ristoro con mangiari di strada, le osterie casalinghe, le degustazioni itineranti regalando il fascino di un borgo tutto da scoprire. Alle ore 22.00 i Coltivatori di Musica – Resistenza Gastrofonica Viaggiante offriranno la loro performance musical culinaria al pubblico della prima serata del SWF.

    Intenso di appuntamenti tecnici il carnet della seconda giornata del festival dedicato al vino. Si parte alle ore 16.00 con un’incursione delle birre artigianali calabresi nel palinsesto dell’evento. “Il vino ospita la birra”, degustazione curata da Manila Benedetto, esperta di birra, degustatrice e giudice di concorsi internazionali, proporrà un viaggio nei territori del vino calabrese attraverso 8 produzioni brassicole regionali di Pollino, Cirò, Savuto e Locride (prenotazione obbligatoria).

    Sarà Luciano Pignataro, giornalista de “Il Mattino” e direttore del blog “Lucianopignataro.it”, profondo conoscitore della realtà vitivinicola del Sud, a coordinare l’incontro su “Il vino calabrese, la grande nicchia”, spazio di dialogo e confronto con produttori e istituzioni regionali. L’appuntamento sarà alle ore 17.30 di Sabato 24 marzo all’interno di Palazzo Mastromarchi. Alle ore 19.00 Daniele Cernilli, direttore di Doctorwine.it, sempre a Palazzo Mastromachi condurrà la degustazione guidata che vedrà insieme 8 vini ambasciatori della produzione del vino calabrese (evento con prenotazione obbligatoria). A seguire nel centro storico si animeranno punti ristoro con mangiari di strada, le osterie casalinghe, le degustazioni itineranti. La serata si concluderà con il concerto degli Après La Classe.

    Domenica 25 marzo, invece, la giornata sarà dedicata alle produzioni agroalimentari con un focus culturale al mattino. Alle ore 11.30 nella Sala consiliare del Comune di Saracena Piero Sardo, presidente della Fondazione Biodiversità di Slow Food, presenterà il suo libro sui Formaggi naturali al quale parteciperanno Nicola Fiorita, presidente regionale di Slow Food e Lenin Montesanto, fiduciario della condotta Slow Food Pollino Sibaritide Arberia versante jonico cosentino. Nel pomeriggio, a Palazzo Mastromarchi, focus sui Presidi italiani del passito ed i formaggi naturali a partire dalle ore 16.00Luciano Pignataro e Piero Sardo accompagneranno il pubblico nella degustazione guidata che mette a confronto 4 Presidi Slow Food (Moscato di Saracena, Moscato Passito di Strevi, Vino Santo affumicato della Valle del Tevere e il Vino Santo Trentino) abbinati a una selezione di formaggi naturali (evento con prenotazione obbligatoria). Salvatore Ciociola, ufficio nazionale dei Presidi Slow Food, e Alberto Carpino, responsabile regionale Presidi Slow Food chiuderanno, alle ore 18.30 presso Palazzo Mastromarchi, l’intenso programma della tre giorni del Swf con la degustazione dedicata al Presidio dell’Olio Italiano per la Calabria, degustando 4 oli calabresi già presidio Slow Food.

    Ogni giorno presso Palazzo Mastromarchi i banchi d’assaggio dedicati ai consorzi vitivinicoli ed una selezione di aziende calabresi saranno aperti dalle ore 16.30 alle 21.00 (solo domenica 25 marzo fino alle 20.00). In più si organizzano degustazioni private e visite guidate presso le aziende di Saracena e del territorio. Il professore Vincenzo De Marco si occuperà (su prenotazione ed in forma gratuita) di accompagnare gruppi alla visita guidata della Pinacoteca comunale di Palazzo Mastromarchi. Spazio anche alla degustazione di sigari toscani a cura del Club Amici del Toscano. Sul manifesto dell’edizione 2018 del Saracena Wine Festival l’illustrazione di Giovanni Pierantoni.

    L’evento è finanziato dalla Regione Calabria con il fondo dedicato agli eventi culturali e vede la partecipazione di importanti partnership del comparto agroalimentare come l’Enoteca Regionale della Calabria, i Consorzi di Tutela dei vini Terre di Cosenza e Cirò e Melissa, la rete Vigne del Greco di Bianco, l’Associazione Produttori Moscato di Saracena, la delegazione calabrese della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli IndipendentiSlow Food Pollino Sibaritide Arberia, il Centro per la Valorizzazione dell’Agroalimentare MeridionaleAprozoo e i Produttori del Presidio della Podolica e la straordinaria partecipazione della Fondazione Internazionale Slow Food per la Biodiversità. Realizzato grazie alla partnership tecnica di Vinocalabrese.it, Il Gusto della Passione, e la delegazione calabrese del Movimento Turismo Vino.

     

  • Radici del Sud ’18 dal 5 all’11 giugno a Sannicandro

    Radici del Sud ’18 dal 5 all’11 giugno a Sannicandro

    Torna dal 5 all’11 giugno Radici del Sud, il multi evento dedicato ai prodotti da vitigno autoctono e agli oli extravergini del mezzogiorno d’Italia.

    Sette giorni in cui i produttori di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia  presenteranno i loro vini agli importatori, provenienti da Cina, Olanda, Regno Unito, USA, Canada, Danimarca, Polonia, Corea del Sud, Svezia, Svizzera, Austria e Belgio; alla stampa italiana ed internazionale e al consumatore finale in una serie di appuntamenti: inconti BtoB, wine tour, concorsi e degustazioni.

    Radici Del Sud si sviluppa nell’arco di più giornate: il 6 e 7 giugno saranno i giorni dedicati alle sessioni del concorso fra tutti i vini del Sud suddivisi per vitigno, il 9 e 10 giugno ci saranno gli incontri BtoB fra i buyer ed esperti esteri con i produttori vitivinicoli e olivicoli, mentre lunedì 11 ci sarà il banco d’assaggio aperto al pubblico e la grande festa dove verranno celebrarate e premiate le migliori eccellenze vitivinicole e gli oli del meridione.
    Dalle ore 11.00 alle ore 21.00 di lunedì 11 giugno al Castello di Sannicandro di Bari resterà aperto il Salone dei vini e degli oli del Sud. I visitatori potranno conoscere le diverse produzioni delle Cantine e degli oleifici partecipanti. Ai banchi d’assaggioavranno l’opportunità di parlare direttamente con i produttori e conoscere meglio le caratteristiche e le qualità delle etichette in degustazione e di acquistare direttamente i prodotti presentati.
    Alle 19.00 ci sarà un convegno, seguito dall’annuncio dei vini vincitori della XIII edizione di Radici del Sud. Seguirà alle 21.00 la Cena di gala, nel cortile del Castello, realizzata da rinomati chef del Sud Italia.

    Per info e iscrizioni aziende: http://bit.ly/2B3QVg4,

  • Il rettore dell’Unical, Crisci, sommelier onorario

    Il rettore dell’Unical, Crisci, sommelier onorario

    Il rettore dell’Università della Calabria Gino Mirocle Crisci ha ricevuto l’importante riconoscimento di sommelier onorario dell’associazione nazionale Isf International Sommelier Foundation. La cerimonia di consegna è avvenuta nell’ambito dell’inaugurazione del primo corso di sommelier Isf in Calabria tenutosi martedì mattina presso l’Ariha hotel di Rende. “Il vino e il patrimonio enogastronomico – ha detto il magnifico prima di ricevere l’onoreficenza – possono rappresentare l’emblema della nascita dello sviluppo economico di questo territorio, la nascita e non la rinascita, visto che l’economia della nostra regione non è mai decisamente decollata. La qualità dei vini di questa nostra terra ha raggiunto ormai dei livelli ineguagliabili ma il valore aggiunto è e deve essere quello di ciò che ci gira intorno. Quando ho scelto per la prima volta di bere un Chianti – ha sottolineano Crisci – lo feci perché fu il vino bevuto da Enrico Fermi con il suo gruppo di fisici nucleari del Progetto Manhattan. Oggi scegliere un gaglioppo significa essere consapevoli di quelle che sono le origini di questo importante vitigno e di tutto ciò che il territorio della Calabria può trasmettere in termini di storia, cultura e tradizioni. Il vino è dunque conoscenza e non può prescindere – ha continuato il rettore – dalla formazione. Per questo ho deciso di accettare l’invito di Tommaso Caporale, delegato dell’Isf per la Calabria, ed essere qui oggi. Sono onorato – ha concluso – di ricevere questo riconoscimento da un’associazione di sommelier che fa della promozione della conoscenza la sua mission”. L’attestato di sommelier onorario è stato consegnato insieme al tastevin dal presidente nazionale dell’Isf Alberto Giannattasio. Oltre a Crisci, sono stati insigniti dell’attestazione di merito anche Tommaso Greco, per il suo impegno come terza generazione alla guida delle cantine iGreco, Sergio Aiello, imprenditore del settore della ristorazione per la sua lungimiranza nel tempo rispetto alla valorizzazione del consumo del vino di qualità nelle proprie attività e Adelio Izzo, chef e sommelier, per il valore che ha dato all’abbinamento cibo-vino nel corso degli ultimi anni. Infine è stato consegnato al direttore dell’Ariha hotel, struttura che ospita i percorsi formativi Isf, una certificazione di qualità per i requisiti legati all’accoglienza e alla promozione del vino e dei prodotti autoctoni del territorio. Il corso di sommelier di primo livello, a cui hanno preso parte circa 20 iscritti, continuerà ogni martedì mattina e affronterà tutte le tematiche relative alla degustazione e all’analisi sensoriale dei vini.

     

    Nel foto il Magnifico Rettore Crisci, foto dal web

  • Torna il Saracena Wine Festival a fine marzo

    Torna il Saracena Wine Festival a fine marzo

    Saracena (CS), il piccolo centro del Pollino cosentino, celebra il mondo del vino e dell’agroalimentare calabrese in una tre giorni ricca di degustazioni, incontri e laboratori con grandi personalità ed esperti di settore.

     

    Dal 23 al 25 marzo si terrà la nona edizione del Festival dedicato al vino. Una vetrina importante per valorizzare e promuovere le produzioni agricole locali del Pollino e di tutta la regione. L’evento sarà un’arena di confronto tra gli operatori di tutto il comparto regionale e gli esperti di settore. Ricco e variegato il palinsesto degli eventi che vedrà coinvolti viticoltori, chef, artigiani del gusto, contadini, pastori e allevatori come testimonial del made in Calabria. Appuntamenti clou saranno le degustazioni guidate da giornalisti della stampa specializzata e le cene d’autore.

    Per condurre i visitatori alla scoperta dei terroir calabresi saranno allestiti, durante i tre giorni, banchi d’assaggio dei vini. Non mancheranno sipari musicali e di spettacolo.

    Ad inaugurare la manifestazione sarà il focus sul Moscato Passito di Saracena, presidio Slow Food, a cui seguirà la cena dedicata al vino passito organizzata dalla nuova leva degli chef calabresi.

    Il Saracena Wine Festival offrirà l’occasione di fare il punto sullo stato dell’arte del vino calabrese. Alla tavola rotonda siederanno tutte le reti di produttori: il consorzio del vino Dop Terre di Cosenza, del Cirò e Melissa, la rete di produttori del Greco di Bianco, la delegazione calabrese della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, l’Enoteca Regionale della Calabria e l’associazione dei produttori del Moscato di Saracena. Domenica il gran finale con un approfondimento dedicato ai vini passiti, ai formaggi naturali e all’olio.

    Siamo contenti di offrire il nostro evento e dare il nostro contributo organizzativo e logistico –  afferma Renzo Russo, il sindaco di Saracena – per far crescere il sistema e le relazioni del comparto agroalimentare calabrese. In questa ottica lavoreremo nei prossimi anni per fare la nostra parte nel rilancio dell’agroalimentare regionale.”

    L’evento è finanziato dalla Regione Calabria con il fondo dedicato agli eventi culturali e vede la partecipazione di importanti partnership del comparto agroalimentare come l’Enoteca Regionale della Calabria, i Consorzi di Tutela dei vini Terre di Cosenza e Cirò e Melissa, la rete Vigne del Greco di Bianco, l’Associazione Produttori Moscato di Saracena, la delegazione calabrese della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, Slow Food Pollino Sibaritide Arberia, il Centro per la Valorizzazione dell’Agroalimentare Meridionale, Aprozoo e i Produttori del Presidio della Podolica e la straordinaria partecipazione della Fondazione Internazionale Slow Food per la Biodiversità. Realizzato grazie alla partnership tecnica di Vinocalabrese.it, Il Gusto della Passione.

  • Reggio Calabria, aperto un confronto su nuova denominazione

    Reggio Calabria, aperto un confronto su nuova denominazione

    Lo scorso 5 febbraio si è svolto presso la Camera di Commercio di Reggio Calabria un incontro rivolto agli operatori della filiera vitivinicola, con l’obiettivo di illustrare le novità normative del settore ed individuare e condividere possibili strategie di rilancio e valorizzazione.

    All’incontro hanno partecipato il Presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, dott. Antonino Tramontana ed il Segretario Generale, dott.ssa Natina Crea, che ha illustrato le funzioni di promozione esercitate dall’Ente reggino per le imprese del settore, nonché le funzioni di tutela del mercato e dei consumatori svolte nella qualità di autorità pubblica di controllo dei vini a DO e IG della Città Metropolitana.

    La viticoltura reggina ha una storia millenaria – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio Tramontana -. Nel tempo la produzione si è progressivamente ridotta per diversi fattori legati ai costi di gestione degli impianti, spesso ubicati in aree difficilmente accessibili, alla frammentazione della proprietà, alle difficoltà di penetrare i mercati. Tuttavia negli ultimi anni, proprio puntando sulla qualità e certificazione a DO e IG del prodotto, si sta registrando una inversione di tendenza, con una crescita nei quantitativi di uva e di vino certificati”.

    Numerose le imprese presenti che hanno manifestato vivo apprezzamento per l’iniziativa e la volontà della Camera di Commercio di avviare interventi condivisi di valorizzazione della filiera. “Per il rilancio del settore vitivinicolo reggino – ha evidenziato il Presidente Tramontana – potrà essere avviato un percorso per la richiesta di una denominazione di origine unica, sebbene mantenendo le peculiarità delle diverse sottozone”.

    Significativo l’intervento di Gennaro Convertini, Presidente Enoteca Regionale della Calabria, che ha puntualizzato i vantaggi dell’intervento proposto dal Presidente della Camera di Commercio: consentirebbe di ricomprendere alcune aree che ad oggi non rientrano nelle produzioni certificate (se non per la IG Calabria), nonché creare una massa critica di prodotto necessario per avere visibilità sui mercati.

    E’ stata anche richiamata la peculiarità e la ricchezza della produzione vitivinicola reggina, evidenziato la presenza di numerosi vitigni autoctoni che caratterizzano l’area ionica e l’area tirrenica (e in tal senso è stata anche ipotizzata l’individuazione di due distinte zone a denominazione di origine), nonché il patrimonio storico e identitario rappresentato dai terrazzamenti della Costa viola, vigneti eroici che devono essere salvaguardati per il loro particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, tenuto conto anche del forte rischio di dissesto idrogeologico dell’area di produzione.

    L’incontro è stata anche l’occasione per presentare le innovazioni e le semplificazioni introdotte con la legge 238/2016 (c.d. testo unico del vino) nonché i registri dematerializzati obbligatori dal luglio del 2017, illustrati dal dottore Fernando Verdiglione, funzionario del Ministero delle politiche agricole, Icqrf di Lamezia Terme.

    I tecnici ispettori della struttura di controllo hanno evidenziato, invece, che le attività di verifica ispettiva hanno favorito un salto qualitativo delle imprese sempre più consapevoli dell’impegno richiesto dalla certificazione del prodotto ma anche del valore aggiunto che si ottiene producendo e commercializzando prodotti di qualità.

    immagine dal web CALABRIA ULTRA

  • La Calabria a Piacenza –  lettera d’amore

    La Calabria a Piacenza – lettera d’amore

    Parte oggi Sorgente del Vino Live a Piacenza con la Calabria protagonista con una dichiarazione d’amore degli organizzatori Barbara Pulliero e Paolo Rusconi che affermano: “siamo molto legati alla Calabria è una regione straordinaria dal punto di vista agricolo, vitivinicolo e della cultura tradizionale. Una regione che ha saputo conservare le conoscenze tradizionali e il gusto per la vita vera, l’abbiamo scoperto sulla nostra pelle durante il primo viaggio che abbiamo fatto anni fa nella terra tra il mar Ionio e il Tirreno.
    Vorremmo portare anche a voi un po’ di quella realtà, a Sorgentedelvino LIVE trovate un’aera riservata alla Calabria con i vini dei diversi (molto diversi!) territori della regione prodotti da vignaioli che lavorano nel rispetto di ambiente, territorio e tradizioni e accanto a loro agricoltori e artigiani del cibo che propongono salumi, formaggi, conserve di frutta e di verdura, tante occasioni per scoprire o riscoprire le eccellenze del territorio

    Vignaioli e agricoltori dell’Onda Calabra

    Da San Marco Argentano (CS) i vignaioli L’Acino, Ciavola Nera e Masseria Perugini, sempre in provincia di Cosenza, ma dalle terre di Saracena portano i propri vini Cantine Viola, Diana e Giuseppe Calabrese. Ed ecco anche i protagonisti di Cirò Revolution, il primo gruppo a dare vita a una svolta nel vino di Calabria: ‘A Vita, Sergio Arcuri, Cataldo Calabretta, Cote di Franze, Fezzigna, Scala e Tenuta del conte. Scendiamo verso la punta dello stivale per incontrare i vini di Altomonte e Cantine Lucà dalla provincia di Reggio Calabria.

    Accanto a loro i sapori tipici di Agriturismo il Biscardino, l’olio extravergine d’oliva di Timpa dei Lupi e i formaggi dei piccoli caseifici Santanna e Masseria de Tursi.

    Programma e approfondimenti

    L’Onda Calabra è accompagnata dagli scatti della mostra fotografica “EF014ME” di Marco Zanella membro del collettivo fotografico Cesura, vera e propria fucina fotografica in Val Tidone, dove è stato formato dal fotografo Alex Majoli di Magnum Photos. Zanella, girovagando per la Calabria con la sua auto (da qui la targa che da nome a questa questa mostra) ha realizzato un viaggio in bianco e nero attraverso i differenti volti di questa regione oggi tesa tra i riti religiosi della tradizione e gli scheletri dell’NFC (non finito calabrese), tra il rumore scrosciante dei suoi due mari e il silenzio boscoso delle catene montuose dell’interno.

    • Degustazione guidata: domenica 11 febbraio alle ore 15 una straordinaria degustazione guidata attraverso i vini calabresi condotta da Matteo Gallello di Porthos
    • Incontro di approfondimento: domenica 11 febbraio alle ore 14 un momento dedicato al “Moscato di Saracena, il recupero di un’antica tradizione” a cura di Claudio Viola
    • Cena calabrese*: domenica alle ore 20 presso Piacenza Expo serata attorno al tavolo con i sapori calabresi autentici a cura di Agriturimo il Biscardino.
    • Giuseppe Ranieri trio: la musica tradizionale calabrese Domenica 11 febbraio dalle ore 14 gli spazi dell’Onda Calabra saranno animati dai suoni della tradizione con il trio Giuseppe Ranieri, Nicola Sanzo, Gianpiero Nitti e i loro strumenti: zampogna a chiave, pipita e tamburello (in collaborazione con La Sacca del Diavolo – settimanale di musica tradizionale e popolare di Radio Popolare).
  • A Sorgente del vino l’onda calabra

    A Sorgente del vino l’onda calabra

    Dal 10 al 12 febbraio a Piacenza Expo, 10° edizione del salone dei vini naturali, di tradizione e territorio con uno speciale dedicato alla Calabria

    La punta dello stivale d’Italia è sulla scena enologica nazionale con un ruolo sempre più di rilievo, con una produzione vinicola dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, estremamente legata al territorio. Questa onda di cambiamento partita dai vignaioli della Cirò Revolution ha contagiato tutta la Calabria e a Sorgentedelvino LIVE da sabato 10 a lunedì 12 febbraio a Piacenza Expo si potranno gustare i vini dei principali territori calabresi, da Cirò all’Aspromonte e al Pollino, i prodotti tipici di agricoltori e allevatori che hanno scelto il rispetto per l’ambiente e il recupero delle tradizioni.

    La Calabria si presenta al gran completo con i suoi vini accompagnati da ‘nduja, ciccìa, maccarruni, pecorino, formaggi di capra e molto altro. E insieme ai sapori il ritmo dei tamburelli e dalla musica “arcaica” della zampogna con il suonatore popolare Giuseppe Ranieri in trio e le struggenti e impressionanti immagini fotografiche di Marco Zanella (Cesura), uno dei più interessanti collettivi fotografici sulla scena italiana

    Da San Marco Argentano (CS) in arrivo i vignaioli L’Acino, Ciavola Nera e Masseria Perugini, dalle terre di Saracena, ancora in provincia di Cosenza, portano i propri vini Cantine Viola, Diana e Giuseppe Calabrese. Ed ecco anche i protagonisti della Cirò Revolution, accompagnati da nuovi compagni di strada: ‘A Vita, Sergio Arcuri, Cataldo Calabretta, Cote di Franze, Fezzigna, Scala e Tenuta del conte. Scendiamo verso la punta dello stivale per incontrare i vini di Altomonte e Cantine Lucà dalla provincia di Reggio Calabria. Accanto a loro i sapori tipici di Agriturismo il Biscardino, l’olio extravergine d’oliva di Timpa dei Lupi e i formaggi dei piccoli caseifici Santanna e Masseria de Tursi.

    Negli spazi dell’Onda Calabra è allestita la mostra fotografica “EF014ME” di Marco Zanella, membro del collettivo fotografico Cesura, vera e propria fucina fotografica in Val Tidone, dove è stato formato dal fotografo Alex Majoli di Magnum Photos. Girovagando per la Calabria con la sua auto (da qui la targa che da nome a questa questa mostra), Zanella ha realizzato un viaggio in bianco e nero attraverso i differenti volti di questa regione oggi tesa tra i riti religiosi della tradizione e gli scheletri dell’NFC (non finito calabrese), tra il rumore scrosciante dei suoi due mari e il silenzio boscoso delle catene montuose dell’interno.

    Nella giornata di domenica i più curiosi potranno partecipare ad una degustazione guidata attraverso i vini calabresi condotta da Matteo Gallello di Porthos (posti limitati, prenotazione consigliata) e ad un incontro di approfondimento dedicato all’antica tradizione del “Moscato di Saracena” a cura di Claudio Viola. Mentre per gli amanti della musica popolare è in programma un appuntamento imperdibile: la zampogna di Giuseppe Ranieri ci conduce nel cuore della tradizione musicale calabrese, assieme a Nicola Sanzo e Gianpiero Nitti, pipita e tamburello. Questo appuntamento è realizzato in collaborazione con La Sacca del Diavolo – settimanale di musica tradizionale e popolare di Radio Popolare Network.

    Orari di apertura
    sabato 10 febbraio ore 12-18, domenica 11 febbraio ore 10-18, lunedì 12 febbraio ore 12-18. Ingresso: 15 euro.

    Per informazioni
    www.sorgentedelvinolive.org – Tel: 348 -7186660 – e-mail: live@sorgentedelvino.it