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  • Stay Sud Stay Food, il workshop su turismo enogastronomico

    Stay Sud Stay Food, il workshop su turismo enogastronomico

    Stay Sud Stay Food è il nome del progetto avviato nel 2017 da Luca Caputo, Destination Manager pugliese, per la valorizzazione dell’experience enogastronomica e del prodotto locale.

    Sabato 27 e domenica 28 Home for Creativity, il coliving di Montalto Uffugo (CS), organizza e ospita un workshop dedicato ad agricoltura, food e sharing economy. Lo farà assieme a Evermind, smart working company calabrese, con l’obiettivo di imparare a trasformare i prodotti agricoli e le risorse enogastromiche della nostra regione in veri e propri attrattori turistici.

    Focus dell’evento sarà la costruzione della brand e digital identity dei prodotti locali che rappresentano la Calabria in Italia e nel mondo per qualità, processi di produzione e strategie di comunicazione.

    Unire il sano utilizzo del digitale alla valorizzazione dell’esperienza enogastronomica e alla promozione dei prodotti locali è l’obiettivo che il promotore del progetto Stay sud, stay food e gli organizzatori del workshop hanno in comune.

    Insieme a loro alcuni degli innovatori calabresi che rappresentano l’agri-food-sharing: Biorfarm, esempio di community agricola on e offline, Clementine, che ha fatto delle clementine calabresi un brand riconoscibile e rappresentativo e Nido di seta, eccellenza nel settore della sericoltura. Poi la formazione insieme a Francesco Biacca, digital strategist e fondatore di Evermind, illustrerà le strategie digitali più efficaci per promuovere un prodotto agricolo o enogastronomico online; Giovanni Gagliardi, fondatore di Vinocalabrese.it ed esperto per il marketing food&wine; Roberta Caruso, che racconterà le ultime novità nel mondo dell’economia collaborativa; infine Luca Caputo, che presenterà il progetto Stay sud, Stay food, illustrando trend e strumenti per potenziare la customer experience legata all’enogastronomia.

    Seguirà una degustazione di alcuni dei prodotti che rappresentano il brand Calabria guidata da Giuseppe Palmieri, trainer dei prodotti calabresi e vice presidente della Fondazione Sommelier Calabria.

    Un evento che si terrà sabato pomeriggio dalle 15.30 e domenica mattina dalle 9.30 fino all’ora di pranzo in un luogo, come il coliving, in cui formazione, vita e lavoro condivisi sono alla base di ogni iniziativa.

    Per partecipare è sufficiente iscriversi chiamando il numero 347/6062341 oppure scrivendo all’indirizzo mail info@home4creativity.com

  • Il vino italiano in cifre – scaricabile

    Il vino italiano in cifre – scaricabile

    L’evoluzione del settore vitivinicolo a livello mondiale, europeo e italiano: il potenziale produttivo, i consumi, il commercio, i prezzi, e e per la prima volta i dati del mondo bio sono “Vino in Cifre”, il rapporto edito da Unione Italiana Vini in partnership con l’Osservatorio del Vino e in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier, è liberamente scaricabile in formato PDF

    Scarica il PDF del numero speciale “VINO in CIFRE”.

    Ecco alcune pillole:

    Prime 5 destinazioni vini fermi bottiglia italiani?

    Usa, Germania, UK, Canada, Svizzera

    Il consumo di vino nel mondo?

    281 milioni di ettolitri su un totale alcolici di 2,5 miliardi (11%)

    La bevanda alcolica più bevuta al mondo?

    La birra (1,9 miliardi di ettolitri, di cui 1,8 miliardi di Lager)

    Il primo Paese per consumi di rosso?

    La Cina (16 milioni di ettolitri)

    Il primo Paese per consumi di bianco?

    Gli Usa (13 milioni di ettolitri)

    Il primo Paese per consumi di spumanti?

    La Germania (3 milioni di ettolitri)

    Primo esportatore a valore di spumanti?

    Francia (3,2 miliardi di dollari). Ma l’Italia è quella con i tassi di crescita più alti: +13%

    Il primo fornitore di vino in bottiglia nell’UE?

    Il Cile (1,6 milioni di hl)

    La regione più vitata in Italia?

    Sicilia: 99.000 ettari su un totale di 646.000

    La regione che è cresciuta di più negli ultimi 15 anni?

    Veneto: 87.000 ettari (+13.200)

    La superficie del vigneto biologico in Italia?

    104.000 ettari, il 16% sul totale, di cui 39.000 in Sicilia

    La varietà più prodotta nel 2017?

    Glera (19 milioni di barbatelle)

    Numero di bottiglie di vino Dop prodotte nel 2016?

    1,1 miliardi

    La Dop più imbottigliata in assoluto?

    Prosecco Doc (410 milioni di bottiglie nel 2016)

    Il peso delle prime 5 Dop sul totale imbottigliato a denominazione di origine?

    44% (Prosecco Doc, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo, Prosecco Superiore CV, Asti/Moscato)

     

    Prime 5 destinazioni spumanti?

    UK, Usa, Germania, Svizzera, Francia

    Prime 5 destinazioni frizzanti?

    Germania, Usa, Austria, Messico, UK

    Prime 3 destinazioni vini bag-in-box?

    Svezia, Norvegia, UK

    La quota valore del Prosecco sull’export Italia?

    60% su totale spumanti, 13% su totale export Paese (dato settembre 2017, 550 milioni di euro)

    Primo fornitore di vini in bottiglia e spumanti in Italia?

    Francia. Prezzo medio 21 euro/litro spumante, 4,90 vini in bottiglia

    Primo fornitore di vino sfuso in Italia?

    Spagna. Prezzo medio 0,39 euro/litro

    Il consumo pro capite di vino in Italia?

    36 litri (31 la birra)

    Quota dei consumatori di vino sul totale popolazione?

    52% (28 milioni di persone)

    Consumatori quotidiani?

    13 milioni contro 15 di saltuari

    Spesa annua in vino delle famiglie italiane?

    4 miliardi di euro

  • Sorgente del Vino a Piacenza. Focus Calabria

    Sorgente del Vino a Piacenza. Focus Calabria

    Torna da sabato 10 a lunedì 12 febbario 2018 a Piacenza Sorgentedelvino LIVE ovvero la manifestazione dedicato al vino nato dal rispetto per la terra, per le tradizioni, per le persone.

    Tre giorni di festa, lavoro, assaggi, degustazioni, approfondimenti per crescere e divertirsi insieme. Un viaggio attraverso profumi e sapori, territorio dopo territorio per riscoprire quell’Italia meravigliosamente ricca di differenze, di sapori autentici e di tradizioni vitali e radicate che ancora resiste alle tentazioni dell’omologazione.

    Per la decima edizione dell’evento è stata scelta la Calabria come regione ospite.
    Presto altri dettagli.

    www.sorgentedelvinolive.org/

  • Opera Wine, 2 le cantine calabresi

    Opera Wine, 2 le cantine calabresi

    Annunciate pochi giorni fa le 100 aziende (104 per l’esattezza) che Opera Wine metterà in mostra per il prossimo Vinitaly. Opera Wine da qualche anno è diventato l’evento di apertura della grande fiera italiana dedicata al vino e la lista viene redatta da Wine Spectator per rappresentare la short list di vini di aziende nazionali che rappresentano il Made in Italy nel mondo.
    Per la Calabria la scelta è ricaduta su aziende: la Cantina Vincenzo Ippolito di Cirò Marina con il Cirò Superiore Ripe del Falco Riserva 2002 e il GB 2014 Calabria Igp di Odoardi di Falerna (CZ).

    Quest’anno Opera Wine registra ben 20 i nuovi ingressi, tra cui due cooperative e tra i grandi esclusi la Tenuta il Palagio di Sting in Toscana e anche una delle 2 cantine di Oscar Farinetti, il patron di Eataly.

     

     

  • Magna Grecia Metodo Classico, 25 aziende dal sud per fare sistema

    Magna Grecia Metodo Classico, 25 aziende dal sud per fare sistema

    Cresce l’evento Magna Grecia Metodo Classico di Fondazione Italiana Sommelier Calabria e si candida a fare sistema al Sud. 

    È iniziato il countdown in vista dell’appuntamento sulle bollicine del Sud unico nel suo genere nel Meridione. Il focus inquadra una delle ultime tendenze del comparto vinicolo meridionale che sta conquistando prestigio e attenzione a livello globale.

    Diverse aziende ormai si sono aperte alla produzione di grandi Metodo Classico, che sono sempre stati appannaggio delle regioni settentrionali e d’oltralpe, proponendo vini che valorizzano le qualità dei vitigni autoctoni. Magna Grecia Metodo Classico è l’unico evento che offre una cornice prestigiosa a tutte le realtà del Sud che producono bollicine. Il format è ideato e curato da Fondazione Italiana Sommelier Calabria, iniziativa pensata per accendere i riflettori sul fenomeno definito come una delle più importanti innovazioni del mondo del vino italiano.  “Con questa seconda edizione proseguiamo una strada che traccia un percorso corale di valorizzazione e riconoscibilità dei Metodo Classico del Sud, al fine di catalizzare l’interesse del pubblico di settore e degli amatori su una tipologia di vino in grado di esprimere con finezza ed eleganza le tantissime sfaccettature dei terroir meridionali – spiega Gennaro Convertini, presidente della Fondazione Italiana Sommelier Calabria -. Vogliamo promuovere la bravura delle aziende nel produrre Metodo Classico che possono competere nello scenario internazionale capaci di raccontare un Sud di altissima qualità”.

    Sarà il foyer del Teatro Politeama di Catanzaro la location prestigiosa che dalle 18 alle 21.30 accoglierà i metodo classico delle 25 cantine ospiti: Azienda Agricola Serracavallo, Barone G.R. Macrì, Ferrocinto, Francesco Malena, iGreco, Librandi, Pacelli, Statti, Santa Venere, Dragone, Cantine del Notaio, Azienda Agricola San Salvatore, Casa Setaro, Feudi di San Gregorio, Masseria Campito, Cantele, Cantine di Terravecchia, Produttori Vini Manduria, Estasi, Leone de Castris, Masseria nel Sole, Donnafugata, Azienda Agricola Milazzo, Planeta, Tasca d’Almerita. La prestigiosa rosa delle bollicine in assaggio si arricchirà anche di 30 spumanti da tutto il mondo medagliati al Concours Mondial de Bruxelles e al Challenge Euposia.

    L’evento si articolerà in una grand tasting dedicato ai wine lover e agli esperti di settore. Un sipario esclusivo sulle bollicine MGMC sarà la masterclass condotta da Alessia Borrelli, docente e rappresentante della Fondazione Italiana Sommelier Roma e Luciano Pignataro, giornalista del Il Mattino e fondatore del blog lucianopignataro.it, tra i massimi esperti dell’eccellenza enogastronomica del Sud Italia. In programma anche uno spazio di confronto riservato a cantine e a operatori sull’evoluzione di questo tipo di produzione e sui possibili percorsi di valorizzazione in comune.

    Per i soci Fis l’accesso alla manifestazione, a numero chiuso, è di 20€, per i non soci 25€. Il voucher per la degustazione di 7 spumanti prevede l’accompagnamento di prodotti gastronomici d’eccellenza dei territori protagonisti dell’evento: mozzarella di bufala campana, stracciatella pugliese, caciocavallo podolico lucano, “Tuma Persa” siciliana, prosciutto di suino nero calabrese e il gelato dei maestri gelatieri Enzo Crivella  de La Chocolathéra di Sapri (SA) e di Francesco Mastroianni de Il Cantagalli di Lamezia Terme (CZ).

  • Un calabrese tra i vincitori assoluti di Radici 2017

    Un calabrese tra i vincitori assoluti di Radici 2017

    A Sannicandro di Bari premiati i 5 vincitori assoluti di Radici del Sud e presentata l’edizione 2018 delle Radici Guides per una cucina buona e salutistica. La prossima edizione del Concorso dal 5 all’11 giugno 2018

    L’evento Radici Experience ha chiuso ufficialmente a Sannicandro di Bari la XII edizione di Radici del Sud. Un percorso iniziato nel giugno scorso con il concorso enologico nel quale due giurie, una composta da buyer internazionali e una composta da critici nazionali ed esteri, hanno esaminato oltre 350 campioni di vini da vitigni autoctoni provenienti dalle regioni del meridione d’Italia. I 66 vini finalisti sono stati poi riesaminati a settembre da una giuria tecnica che ha decretato i vincitori assoluti nelle rispettive categorie.

    Il miglior spumante del Sud della XII edizione di Radici del Sud è il Dovi Rosé 2014, Ferrocinto (Calabria); per i vini bianchi un ex aequo tra 12 e Mezzo 2016, Malvasia del Salento, Varvaglione 1921 (Puglia) e Grillo Parlante 2016, Fondo Antico (Sicilia); per i rosati Castel Del Monte Rosato DOP 2016, Terre del Grifo (Puglia) e per i rossi Il Sigillo 2011, Cantine del Notaio (Basilicata).

    All’evento a ritirare il premio c’era Stefano Coppola (in foto con Nicola Campanile, patron di Radici e Maurizio Gily, presidente della giuria tecnica) enologo della Ferrocinto, l’azienda calabrese del Pollino. Il vino che già si era piazzato nei primi posti nelle due batterie di giugno, ha poi messo d’accordo anche la terza giuria tecnica riunita per giudicare solo i 66 vincitori.

    Un grande successo per la Calabria e per la Ferrocinto ma anche una successo personale del giovane enologo siciliano, emigrato per lavoro in Calabria, che ha collezionato un altro importante premio, sempre nella categoria spumanti, per il lavoro svolto con il metodo classico Centocamere dell’azienda Barone Macrì di Gerace (RC).

    Durante la serata è stata presentata anche la nuova edizione di Radici Guides, le guide ai migliori vini, ristoranti e pizzerie del Sud disponibili online sul sito www.radicidelsud.it e con App gratuita (su Google Play e App Store). Se la sezione vini riporta i frutti del lavoro di selezione operato con il concorso enologico, le parti riservate a pizzerie e ristoranti sono state curate da un team di 12 critici coordinati dall’ideatore di Radici del Sud Nicola Campanile. Nella valutazione sono stati tenuti in particolare conto gli aspetti salutistici della proposte gastronomiche. 12 le pizzerie premiate (qui l’elenco) con il riconoscimento Pizza Eccellente, riservato alle pizzerie dove poter gustare una pizza genuina, salutare e ricercata allo stesso tempo, di schietta impronta tradizionale e altre 9 hanno ottenuto il riconoscimento di Pizzeria Eccellente (qui l’elenco).

     

    Di questi argomenti si è parlato nel convegno dal titolo Sostenibilità per tasche e salute che ha accompagnato la consegna dei premi. Moderati dal giornalista Federico De Cesare Viola, si sono confrontati Nicola Campanile, curatore e ideatore di Radici Guides e Radici del Sud; Maurizio Gily, agronomo esperto di enogastronomia e presidente della giuria che ha selezionato i vincitori assoluti di Radici del Sud; Gianluigi Cesari, ricercatore dell’Istituto Agronomico del Mediterraneo; Antonio Mazzocca, medico ricercatore specialista in tumori dell’apparato digerente; Beppe Lorusso, giornalista e autore di libri di gastronomia; Giuseppe Barretta, giornalista e collaboratore di Radici Guides e Radici del Sud. Al centro dell’attenzione il rapporto tra salute e alimentazione, sempre più centrale nella qualità della vita. Tornare alla tradizione è il concetto su cui tutti si sono trovati concordi, nel recupero della vocazione ad una dieta mediterranea invidiata nel mondo e di cui la Puglia può e deve essere esempio virtuoso.
    Appuntamento alla prossima edizione di Radici del Sud, dal 5 all’11 giugno 2018

  • La Calabria del Mercato Fivi

    La Calabria del Mercato Fivi

    di Roberto Polisicchio

    Come vuole la tradizione mi sono recato, il 25 e 26 novembre 2017, al settimo Mercato del Vino a Piacenza che ha registrato un record di presenze, 15.000 visitatori 6.000 in più della sesta edizione.

    Che ci sarebbe stato un grande successo era nell’aria, leggendo l’intervista della presidente FIVI Matilde Poggi, sul Corriere della Sera il venerdì 24 novembre, a firma di Luciano Ferraro (cfr pagina 37) si percepiva sia la crescita della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti che conta 1.100 soci e sia che ci sarebbe stato un enorme afflusso di pubblico perché, questo è il mio pensiero, i vignaioli indipendenti hanno lavorato bene, lavorano bene e lavoreranno bene. Per quel che vale, affermo che la Fivi deve essere abbracciata è il simbolo di un’arte di vivere per il vino. Con i vignaioli indipendenti calabresi vivo a contatto e constato, giorno dopo girono, l’orgoglio del lavoro ben fatto, il senso di responsabilità e di rispetto per il territorio, per i vigneti, per il vino e per i clienti. Sul sito www.fivi.it risulta chiaro che l’obiettivo dei Vignaioli Indipendenti “è che il vigneron resti sul territorio: per fare il vino, per conservare i terroir, per difendere il paesaggio, per la grande gioia del consumatore”. Ed è proprio “la grande gioia” che spinge il pubblico a frequentare il mercato dei vini di Piacenza che, in questa edizione, ha battuto anche il primato degli espositori 509 (425 nel 2016), di cui undici (7 nel 2016) calabresi.

    Un’esperienza sensoriale unica il partecipare a questo evento, vi è l’opportunità di percepire il mondo del vino da tutte le prospettive: olfattiva, tattile, gustativa, uditiva, visiva.

    Proprio i cinque sensi vengono coinvolti e molte persone sono rimaste entusiaste della Calabria: hanno ascoltato il racconto dei vignaioli calabresi, hanno visto i differenti colori dei nostri vini, sono venuti a contatto con le nostre bottiglie curiosando sulle etichette, hanno percepito i profumi ed infine hanno gustato i fantastici vini della nostra regione che sono andati a ruba, perché il bello di questo mercato è la possibilità di prendere in fitto un carrello e comprare cioè fare “la spesa di vino”!

    Quanto scritto sopra è stato dedotto dalla mia frequentazione, a turno, ai banchetti delle aziende calabresi associate presenti, mi sono intrattenuto con i Viola, Laura e Carla Pacelli, con ing. Giuseppe Chiappetta (Terre di Balbia), Cristian Vumbaca (Scala Cantina e Vigneti), Mariangela Parrilla (Tenuta del Conte), Francesco De Franco (‘A vita), Cataldo Calabretta (Amigdala), Sergio Arcuri, Lucà Santino, Cosmo Rombolà (Cantina Masicei), avv. Domenico Silipo e Rosa Comerci (Casa Comerci).

    Ho assistito ad una bella manifestazione dove le aziende calabresi presenti hanno ben figurato, ho assaggiato i loro vini: un’esperienza bellissima ed indimenticabile!

     

    LE FOTO clicca qua

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    Ecco le cantine presenti:

    CANTINE VIOLA via Roma, 18, Saracena (CS)

    Mail: info@cantineviola.it

    Tel: 0981.349099

     

    TENUTE PACELLI

    Contrada Rose Snc, Malvito (CS)

    Mail: info@tenutepacelli.it

    Tel: 0984501486

     

    TERRE DI BALBIA

    località Montino snc, Altomonte (CS)

    Mail: info@terredibalbia.it

    Tel: 098435359

     

    SCALA CANTINA E VIGNETI

    Località Torricella di San Biagio snc, Cirò Marina (KR)

    Mail: info@cantinascala.it

    Tel: 388.9320696

     

    TENUTA DEL CONTE

    Via Tirone 131, Cirò Marina (KR)

    Mail: Info@tenutadelconte.it

    Tel: 0962/36239

     

    ‘A VITA

    S.S. 106 Km 279,800, Cirò Marina (KR)

    Mail: avita.info@gmail.com

    Tel: 329 07 32 473

     

    AMIGDALA

    Via Mandorleto, 47, Cirò Marina (KR)

    Mail: cataldo.calabretta.viticoltore@gmail.com

    Tel: 392 3418219

     

    ARCURI SERGIO

    Via Roma Vico Terzo,3, Cirò Marina (KR)

    Mail: info@vinicirosergioarcuri.it

    Tel: 328 0250255

     

    LUCA SANTINO

    Via Marchese, 34, Bianco (RC)

    Mail: info@cantineluca.it

    Tel: 328 6574683

     

    CANTINA MASICEI

    c.da Masicelle, snc, Brattirò (VV)

    Mail: cosmo.rombola@gmail.com

    Tel: 3334641662

     

    CASA COMERCI

    C.da Comerci,6, Nicotera (VV)

    Mail: info@casacomerci.it

    Tel: 09631976077

     

  • Sulle strade del magliocco, la gara tra le vigne

    Sulle strade del magliocco, la gara tra le vigne

    Una gara di regolarità per automobili d’epoca che propone agli equipaggi partecipanti un suggestivo percorso tra i meravigliosi paesaggi delle vigne del territorio del Parco Nazionale del Pollino e della Piana di Sibari.

    L’8 dicembre si celebrerà la 5 edizione di questo un evento che attira appassionati di auto d’epoca da tutto il Sud Italia, organizzato dall’Historic Club di Castrovillari.  Partenza della prima vettura prevista per le 10:30 dal centro cittadino e da qui gli equipaggi percorreranno un suggestivo itinerario che attraversa i territori, tra i più rappresentativi per la coltivazione del Magliocco. 90 chilometri di strade meravigliose che congiungono il Pollino alla costa jonica cosentina e viceversa, prove di abilità durante il tragitto, con l’arrivo al primo settore presso l’aviosuperficie SibariFly. Le vetture faranno il loro passaggio nei comuni di Cassano all’ionio, Villapiana lido, Francavilla Marittima per poi varcare l’ultimo pressostato situato a Castrovillari. Sarà proprio nella sala consiliare del capoluogo del Pollino, dopo il conteggio delle penalità da parte dei cronometristi della FICr, che verranno annunciati e premiati i vincitori della gara

  • Cirò – I luoghi del Gaglioppo | La recensione

    Cirò – I luoghi del Gaglioppo | La recensione

    di Roberto Polisicchio

    “CIRÒ – I luoghi del Gaglioppo”, un libro bello ed interessante per scoprire o per riscoprire il Cirò, Giorgio Fogliani abilmente traccia da un lato un profilo divulgativo e di gusto di un vino antichissimo, in origine chiamato Krimisa e forse bevanda delle olimpiadi, e dall’altro un percorso nei luoghi dove questo vino, di cui sono innamorato, viene prodotto.

    Come redattore di questo articolo, faccio una doverosa premessa: sono capitato nel mondo enogastronomico per scelta passionale ed un po’ per caso, quindi non vivo di enogastronomia perché esercito tutt’altra professione, però ho la consapevolezza di poter affermare che chi acquisterà il saggio riuscirà a percepire “cosa vuol dire Cirò”. L’autore con estrema chiarezza conduce il lettore nella zona vitivinicola, gli appassionati leggeranno di viticoltori, cantine, degustazioni, geografia, storia e del terroir che “nel linguaggio enogastronomico indica il rapporto che lega un prodotto (vino) alle caratteristiche del microclima e del suolo in cui è coltivato” (Treccani), dunque la somma di alcuni fattori che fa la competenza. Nel 2015 dalla risposta che il vignaiolo Francesco De Franco diede a Giulio Polisicchio in un’intervista: “Il terroir del Cirò è unico sia per le caratteristiche pedoclimatiche che per il saper fare vitivinicolo millenario e diffuso in tutta la comunità cirotana. Per questo motivo lavoro solo con il Gaglioppo un’uva presente da secoli nel cirotano e che reputo il miglior interprete del nostro terroir” (cfr. Il garantista pag. 8, 24 maggio 2015), e dalla scoperta del simbolo scelto sulla bottiglia, da Cataldo Calabretta, la “ronca da Potatura” (Arciglione) appartenuta al nonno, nel mio immaginario pensai di aver scoperto una generazione di nuovi vignaioli che voleva far brillare ancora di più l’antico e grande vino Cirò.

    A distanza di poco tempo, pur non essendo un esperto, leggendo, sulla quarta di copertina …”Cirò sta vivendo una nuova primavera, sospinta da un terroir di valore e da una coraggiosa generazione di vignaioli”, mi ritengo soddisfatto di aver visto “giusto” il patrimonio del cirò che si è arricchito ancora di più. Fogliani descrive il fenomeno nelle pagine 22 e seguenti scrivendo, oltre che dei citati De Franco e Calabretta, di Sergio Arcuri, Mariangela Parrilla, Assunta Dell’Aquila, Cote di Franze e Scala.

    Ed allora vediamo in sintesi, questo fantastico testo con fotografie incantevoli, nel quale si scoprirà, il Cirò, il ruolo di Librandi, l’attuale e le prospettive, il palmento, il terroir, la Dop, i vitigni, il cibo dei cirotani e si conosceranno i vini delle cantine Sergio Arcuri – ‘A vita – Cataldo Calabretta – Tenuta del conte – Cote di Franze – Dell’Aquila – Tenuta Iuzzolini – Librandi – Giuseppe Lucà – Rocco Pirito – Fattoria San Francesco – Scala – , degustati da Samuel Cogliati e da Giorgio Fogliani, durante la permanenza nel territorio.

    Un’ultima annotazione, all’apertura del libro ho letto un passo di una canzone di Rino Gaetano del 1974, “camminare con quel contadino che forse fa la stessa mia strada parlare dell’uva, parlare del vino che ancora un lusso per lui che lo fa” che mi ha dato una sensazione indescrivibile e mi ha fatto percepire di trovarmi di fronte ad un grande testo, cosi è stato!

     

    Giorgio Fogliani
    “CIRÒ – I luoghi del Gaglioppo”
    Possibilia Editore
    I Edizione settembre 2017 € 13,00
    www.possibiliaeditore.eu

     

  • Magna Grecia Metodo Classico, torna il 10 dicembre

    Magna Grecia Metodo Classico, torna il 10 dicembre

    C’è una nuova tendenza produttiva nel panorama vitivinicolo italiano che da qualche anno ha coinvolto anche le regioni del Sud.

    Il metodo champenoise ha contagiato, infatti, molte cantine del mezzogiorno d’Italia che, attraverso l’utilizzo di vitigni autoctoni, hanno aperto – per questa tipologia di vini – scenari completamente nuovi ed insoliti. Per gli appassionati di vino e di bollicine in particolare il 10 dicembre prossimo, nella prestigiosa cornice del Teatro Politeama di Catanzaro, si terrà l’evento Magna Grecia Metodo Classico.

    A cura della Fondazione Italiana Sommelier l’appuntamento radunerà nel capoluogo le aziende calabresi e graditi ospiti da Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia. Una grande giornata di degustazione – per i wine lovers e gli esperti di settore – ma anche uno spazio di confronto tra le cantine e gli operatori per fare il punto su questo settore in grande evoluzione, creare un focus con i protagonisti e capire se ci siano le condizioni per intraprendere percorsi di valorizzazione in comune.

    Il progetto Magna Grecia Metodo Classico, pensato da Fondazione Italiana Sommelier Calabria, vuole attirare l’attenzione sul fenomeno spumanti di qualità da vitigni autoctoni nel sud Italia. Una gradita tendenza che è stata definita come la più importante innovazione del mondo del vino italiano.

    Magna Grecia Metodo Classico vuole rappresentare una rassegna completa di queste novità enologiche, per gli appassionati di bollicine, sempre in aumento.

    Ospiti dell’evento saranno una selezione di champagnes e spumanti medagliati al Concours Mondial de Bruxelles 2017 e al Challenge Euposia 2017.

  • Un calabrese tra i TOP 100 di Wine Spectator

    Un calabrese tra i TOP 100 di Wine Spectator

    E’ il GB 2014 Calabria IGT della cantina Odoardi di Nocera Terinese il vino che dalla Calabria ha conquistato l’olimpo della critica americana della rivista Wine Spectator.

    Ogni anno, i redattori della rivista americana esaminano i vini recensiti nei 12 mesi precedenti e selezionano la Top 100, in base a qualità, valore e disponibilità e il vino di Odoardi fa parte della piccola pattuglia italiana, composta da 16 vini, che formano la classifica dei migliori vini del mondo.

    Il vino GB è un blend composto da Gaglioppo, Magliocco, Nerello Cappuccio e Greco Nero variabili dal 10% al 30% ciascuno, sulla base dell’andamento climatico e delle curve maturative con vendemmia differenziata per qualità e altitudine.

     

  • 100 vini per la degustazione AIS a Cosenza

    100 vini per la degustazione AIS a Cosenza

    Sarà un galà enologico, con i 100 migliori vini calabresi in una degustazione curata dai sommelier dell’Ais e uno straordinario brindisi augurale per risultati raggiunti dal Vigneto-Calabria nella Guida “Vitae 2018”.

    Hanno eletto Cosenza capitale del vino per il prossimo sabato 18, i sommelier dell’AIS Calabria, promuovendo un eccezionale evento per presentare, dalle ore 16:30 alle 21:00, nella suggestiva cornice dei saloni dell’Enoteca regionale al Palazzo della Provincia in Piazza XV marzo, la nuova Guida ufficiale dell’Associazione Italiana Sommelier considerata la “bibbia” dei vini d’Italia.

    E’ il debutto dell’edizione 2018 di quest’opera in Calabria e per l’occasione interverrà Antonello Maietta, presidente nazionale dell’AIS.

    Sarà un appuntamento da non perdere: negli eleganti saloni dell’enoteca istituzionale nel centro storico cosentino, la presentazione della Guida verrà affiancata dai banchi di assaggio delle migliori etichette calabresi. La presidente di AIS Calabria, Maria Rosaria Romano, ha voluto, infatti, promuovere in degustazione oltre ai sei vini che hanno ricevuto il lusinghiero riconoscimento delle “4 viti” ed anche il super-premiato col “Taste-vin”, dedicato ai custodi dei vitigni, i due segnalati col Cupido (amore al primo sorso, il “coup de coeur” dei francesi), i quattro gratificati col Salvadanaio che segnalano in guida i vini col miglior rapporto qualità-prezzo ma anche quelli di tutte le 53 aziende locali recensite nella guida Vitae 2018 (edizione cartacea e “app” on-line), allo scopo di accendere i riflettori sulle produzioni vitivinicole calabresi di qualità.

    L’evento di sabato a Cosenza si annuncia, insomma, “La degustazione dell’anno”, una kermesse –  curata e gestita dai sommelier dell’AIS-Calabria –  che vedrà sfilare sul red carpet dell’enoteca bruzia ben 30 vini con punteggi di vertice (che verranno premiati con l’attestato) e in degustazione 100 bianchi, rosati, rossi, passiti e bollicine delle 53 aziende calabresi recensite.

    La guida Vitae 2018 è un vero e proprio manuale del bere bene che, con 2080 pagine, batte ogni record nell’editoria del settore. Frutto di un lavoro capillare, ha impegnato per mesi un migliaio di sommelier che hanno valutato oltre 30mila vini, rigorosamente “alla cieca” ed è una monumentale opera editoriale collettiva.

    “Accende i riflettori – sottolinea Maria Rosaria Romano, presidente di AIS Calabria – su un’enologia in crescita come quella calabrese, decisamente orientata in un percorso di qualità del prodotto, che punta sul territorio e le sue tradizioni e sulla riscoperta e la valorizzazione di un ampio e prezioso patrimonio di vitigni autoctoni sottratti all’oblio”.