Ultime notizie

  • Il gaglioppo è antidepressivo

    Il gaglioppo è antidepressivo

    Il Gaglioppo, il vitigno del Cirò, presenta delle qualità, quasi uniche in Italia, che possono contribuire a combattere la sindrome del Parkinson o essere usate come agente antidepressivo. A questa conclusione è giunta la ricerca internazionale svolta anche in Calabria, dall’Università “Magna Graecia” di Catanzaro e dal Dipartimento di Crotone dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria (ARPACAL) pubblicata sul numero di aprile della prestigiosa rivista scientifica internazionale “Journal of Agricultural and Food Chemistry”.
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    “La ricerca – comunica l’Arpacal – è nata dal lavoro svolto da un tesista dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Christian Astorino, di cui il dr. Francesco Russo, direttore del Dipartimento di Crotone dell’Arpacal, è stato co-relatore di tesi, guidandolo in questa importante ricerca volta ad analizzare chimicamente le uve di Gaglioppo delle stagioni vitivinicole 2008, 2010 e 2011. Da queste è stato isolato ed analizzato il kampferol, un particolare flavonoide presente nel vitigno Gaglioppo in quantità e qualità superiore rispetto agli altri vitigni nazionali. Al di là della quantità, l’importanza di questo flavonoide – spiega la ricerca pubblicata sul “Journal of Agricultural and Food Chemistry” – è che contiene un inibitore dell’enzima Mono ammina ossidasi (MAO), implicato in alcune patologie neurologiche o neurodegenerative. Nello specifico, secondo i ricercatori, il kampferol, la cui presenza è massiccia nelle uve Gaglioppo, viene proposto come coadiuvante nella cura del morbo di Parkinson (inibitore del MAO-A), oppure come agente antidepressivo (inibitore del MAO-B)” (Fonte AGI)

    Foto by Mavi Pena – Cataldo Calabretta Viticoltore

  • Confragricoltura dice si alla dop Calabria

    Confragricoltura dice si alla dop Calabria

    “Lo dico subito, questa è una nota polemica all’indirizzo di qualcuno e vuole invece essere nuovamente propositiva verso quegli imprenditori del vino la cui passione, qualità e competenza hanno consentito di raggiungere sino ad ora importanti risultati. Partiamo dalla polemica perché Confagricoltura è anche disposta al confronto aspro ma rifiuta nettamente l’approccio reso evidente nell’intervento del Presidente regionale di Coldiretti Calabria; un approccio strumentale, privo di contenuti e segnato dai soliti ritornelli di parole vuote e concetti arcaici. Qui non stiamo giocando alla ricerca di facili consensi, stiamo avanzando una proposta sulla quale ragionare, discutere e confrontarsi con numeri, verità e prospettive che stanno segnando il successo di altre regioni vinicole; il Presidente della Coldiretti non perde, invece, occasione per continuare a fare interventi di natura non sindacale ma di bandiera  con ragionamenti singolari, a tratti divertenti, complessivamente sbagliati. A tal punto è vero che il suo collega, il Presidente della Coldiretti Sicilia, si è ben guardato dal contrastare l’avvio della Doc Sicilia e citiamo testualmente ‘La Doc è uno strumento utile, serve a stabilire le regole e ad innalzare il livello medio qualitativo del vino’ aggiungendo poi come richiesta, e solo questo, la necessità di dare più rappresentanza alle aziende medio-piccole. In Sicilia, d’altro canto, dopo l’esperienza Assovini, Coldiretti assieme a  Confagricoltura, Cia, Lega delle Cooperative, Agci e Confcooperative ha fatto parte del comitato promotore della Doc e partecipa oggi  – con il suo rappresentante – al  consiglio di amministrazione che affianca il Presidente del Consorzio Vini Doc Sicilia. Perché in quella regione, evidentemente, sono capaci – nonostante le legittime diversità di vedute – di affermare sì le proprie posizioni ma anche di guardare ai fatti, ai numeri ed alle prospettive”.

    “La Doc Calabria, dati alla mano, non omologherebbe nulla, non inciderebbe sulle distintività territoriali, non impedirebbe la valorizzazione del Cirò; accadrebbe esattamente il contrario e quando Molinaro afferma ‘nel tempo della globalizzazione beviamo locale’ dice un’assoluta sciocchezza. Nel mercato sempre più globale la redditività per le imprese  deriva infatti dalla capacità dei prodotti di raggiungere ed affermarsi sui mercati extraregionali ed internazionali.  D’altro canto Molinaro sa bene che il brand unico “Calabria” è utile; parliamo,  tuteliamo e promuoviamo i “Salumi di Calabria a DOP” e lo facciamo perché in quella definizione la distintività di cui tanto parla Molinaro non risiede nel termine “Salumi”, ne nella definizione DOP ma nel nome Calabria. Insomma, due pesi e due misure tenendo conto della propria convenienza; altro ragionamento sarebbe invece quello relativo ai disciplinari, alla provenienza della carne, alla certificazione, ma questa è un’ altra questione.  Quanto invece all’aspetto propositivo – rivolto agli imprenditori del vino – in questa sede valgano solo come anticipazione i contenuti della  XIII edizione di “Sicilia en Primeur 2016” con vigneti, cantine e vini della vendemmia 2015  raccontati a 100 giornalisti provenienti da ogni parte del mondo (Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cina, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Lituania, Norvegia, Olanda, Polonia, Russia, Svezia, Svizzera, Usa). I produttori siciliani fanno  scoprire – sul serio, concretamente e con il sostegno di una Banca nazionale –  le performance di una regione che ha fatto del vino una delle sue principali industrie;   l’iniziativa raccoglie l’85% del vino imbottigliato sull’isola,  con 20 DOC e cantine il cui volume d’affari raggiunge i 300 milioni di euro”.

    “Ai colleghi imprenditori del vino a Cirò – e dunque ai protagonisti indiscussi nella patria della vitivinicoltura calabrese –  dico poi che quanto accaduto al Vinitaly è positivo, ma siamo in presenza solo del primo piccolo passo e che non tutto può e deve  dipendere dalla politica. Confagricoltura avanza proposte  e vuole confrontasi nel merito, non ci interessano i sensazionalismi ed è per questo che, presto, organizzeremo un evento dedicato non al vino – della cui qualità siamo tutti certi e consapevoli – ma alle aziende vitivinicole, ai volumi produttivi, alle vie della commercializzazione, al confronto con altri contesti produttivi, ai riusciti tentativi di fare sistema tanto con la DOC quanto con quegli strumenti, vedi Enoteca regionale, che in Calabria languono da troppo tempo”.

  • Quattro amazzoni calabresi di Ais a Féminalise 2016

    Quattro amazzoni calabresi di Ais a Féminalise 2016

    Sono rientrate in Calabria domenica notte da Beaune, storica capitale della Borgogna, le quattro sommelier dell’Ais-Calabria che hanno partecipato da protagoniste al Concorso internazionale Féminalise, la più grande degustazione mondiale analitica di vini riservata esclusivamente alle donne.

    Guidate da Maria Rosaria Romano – presidente dell’Ais-Calabria -, Valentina Consolo, Olga Durante e Marika Inzillo sono state fra le settecento degustatrici (professioniste del settore e qualificate esperte) convocate in Francia da tutti i continenti. “Per la prima volta – ha affermato Maria Rosaria Romano – quattro sommelier calabresi hanno partecipato al Féminalise, dopo essere state ammesse in qualità di giurate in seguito ad una selezione per merito e titoli”.

    Quest’anno Féminalise, che si tiene ogni anno a Beaune dal 2007, ha festeggiato la sua decima edizione con la presenza di 780 degustatrici, quasi esclusivamente professioniste, provenienti da dodici nazionalità. Hanno valutato più di 3.800 vini “alla cieca” e con un sistema di degustazione assolutamente unico. Ogni vino viene infatti assaggiato e votato da 3 donne collocate in aree remote dell’enorme sala del Palazzo dei Congressi di Beaune. Tutte compilano per ciascun vino una scheda con 39 voci ed ognuna degusta un vino diverso da quella delle sue vicine per scongiurare commenti o possibili condizionamenti.

    Ma la Calabria del vino al Feminalise ha avuto successo anche grazie alla lusinghiera affermazione di un’importate azienda di Cirò Marina, la Tenuta Iuzzolini. Una delle nove medaglie d’oro attribuite all’Italia l’ha conquistata, infatti, il Belfresco 2015, il rosso Igt Calabria fruttato e fragrante, orgoglio di Pasquale Iuzzolini.

  • Il pranzo dell’anno con gli stellati calabresi

    Il pranzo dell’anno con gli stellati calabresi

    Si prospetta come il pranzo dell’anno quello in programma il prossimo 30 aprile per la tappa calabrese di Aspettando Radici del Sud. I 4 ristoranti stellati si avvicenderanno nelle cucine della bellissima residenza Tenuta delle Grazie di Curinga (CZ) con un menù con 8 portate per pochi fortunati ospiti che riusciranno a prenotarsi un posto. Luca Abbruzzino per il ristorante di Catanzaro Antonio Abbruzzino Alta Cucina Locale, Agostino Bilotta de L’Approdo della famiglia Lopreiato Greco di Vibo Marina, Caterina Ceraudo del ristorante Dattilo dell’azienda Ceraudo di Strongoli e Riccardo Sculli del Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica saranno i protagonisti di questo evento imperdibile di primavera. Il programma prevede dalle 10.30 – alle 13 i banchi di assaggio con i produttori di vino conditi con appetizer, finger food degli chef e selezione prodotti tipici locali, aperti al grande pubblico e dalle 13 il grande pranzo con 6 portate oltre l’entrè e la piccola pasticceria.

    Dopo le tappe di Bari, Roma, Firenze e prima di Napoli la kermesse che anticipa Radici del Sud, che quest’anno si terrà a Bari dal 7 al 13 giugno, sarà a Curinga per suggellare la prima reunion dei 4 chef stellati calabresi.

    Per prenotare occorre rivolgersi direttamente ad uno dei 4 ristoranti (Abbruzzino 0961 799008 – Approdo 0963 572640 – Dattilo 0962 865613 – Gambero 0964 415806)

    Per partecipare al pre-pranzo contattare box@vinocalabrese.it

    L’evento è prodotto da Radici del Sud e Vinocalabrese.it in partnership con i 4 ristoranti e Tenuta della Grazie. Il media partner è LucianoPignataro.it e il patrocinio di Cooking Soon, Assapori e del Centro per la Valorizzazione dell’Agroalimentare Meridionale.

    Sabato 30 aprile 2016

    Tenuta della Grazie – Località Le Grazie Curinga (CZ)

    Costo 10 € degustazione, 75 € pranzo (chi prenota per il pranzo può partecipare ai banchi di assaggio)

     

     

     

  • Coldiretti dice no alla Dop Calabria

    Coldiretti dice no alla Dop Calabria

    Sono già in tanti tra cantine, viticoltori e operatori del settore, soprattutto del cirotano, ma anche da altre zone della Calabria, che giudicano pericoloso il tentativo di minare la distintività del vino calabrese e anche la Coldiretti Calabria attraverso il suo presidente Pietro Molinaro prende una chiara posizione sull’argomento. “Il Vinitaly 2016 – esordisce – ci consegna un dato eloquente: il vigneto calabrese è in salute, viene apprezzato dal consumatore e dai mercati e se valorizzato – come quest’anno ha ben fatto la Regione Calabria – con un brand di promozione unico mettendo insieme tante cantine, ma rispettando la distintività, i margini di miglioramento sono notevoli”. Ed ancora argomentando commenta che: “a contribuire maggiormente alla svolta storica del 2015, che ci ha visto superare il vino francese e risalire   le vendite delle bottiglie di vino sono stati i vini autoctoni e che il cambiamento nelle abitudini di consumo del vino – sottolinea – premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio. Nel tempo della globalizzazione – precisa ancora – beviamo locale. Da Coldiretti quindi un secco no – afferma – a mettere il tappo alla distintività del modello agroalimentare del vino calabrese fatto di tradizione, passione ed eccellenza. Giudichiamo pericolosi i tentativi di minare la distintività delle produzioni come dimostra la recente discussione comunitaria sulla liberalizzazione dei nomi dei vitigni fuori dai luoghi di produzione che consentirebbe anche ai vini stranieri di riportare in etichetta nomi quali Gaglioppo, Nerello, Magliocco solo per fare alcuni esempi. Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione. Questo – continua – unito alla decisa svolta verso la qualità ha messo in moto nel vino un percorso virtuoso che ha stimolato la competitività e in grado di conciliare ambiente e territorio con crescita economica e occupazionale ”. Certo, prosegue, ad esempio i consorzi di tutela delle denominazioni di origine devono impegnarsi nel migliorare costantemente i disciplinari di produzione, senza cedere alla tentazione di abbassare gli standard minimi di qualità per ottenere benefici di breve periodo e bisogna continuare . parallelamente, a favorire l’adozione di pratiche colturali e tecniche produttive d’eccellenza o innovative. Un dato che assolutamente non va trascurato e sul quale tante cantine calabresi hanno investito e continuano a farlo è quello relativo all’ampiezza del nostro patrimonio ampelografico che costituisce un punto di forza di fronte a un consumatore sofisticato e sempre più curioso e che non ama l’omologazione. CS COLDIRETTI CALABRIA

  • Il Terre di Cosenza si presenta al Vinitaly 2016

    Il Terre di Cosenza si presenta al Vinitaly 2016

    Degustazione guidata e narrata di prodotti agroalimentari cosentini (il caciocavallo silano dop, il pane di Cerchiara di Calabria e di Cuti, la patata della Sila igp, i salumi di suino nero, il fico dottato cosentino dop, il limone di Rocca Imperiale igp, il cedro) abbinati ai vini del Consorzio e accompagnati da aneddoti storici e immagini in un percorso ineditotra le Terre di Cosenza.

    Tra gli ospiti il prof. Antonello Savaglio che racconterà delle sue ultime ricerche contenute nel volume “Un vino da Signore – La viticoltura nelle “terre” di Cosenza tra Cinquecento e Settecento” pubblicato per l’occasione dal Consorzio.

    A guidare gli ospiti, operatori e stampa di settore, nel percorso sensoriale sarà Gennaro Convertini direttore tecnico del Consorzio Terre di Cosenza Dop. Il momento istituzionale è affidato al presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri e al presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop Demetrio Stancati.

     

    Appuntamento Domenica 10 ore 15 stand Calabria – padiglione 12 – area A5

     

  • Il Movimento Turismo Vino Calabria al Vinitaly 2016

    Il Movimento Turismo Vino Calabria al Vinitaly 2016

    Il Movimento Turismo del Vino Italia sarà presente con un proprio stand presso il Padiglione 3 C8 | D8 per presentare l’”Enoturismo di qualità”.

    Un calendario fitto di eventi nel quale si alterneranno spazi dedicati alle degustazioni con alcune cantine associate, proposte enoturistiche, presentazioni ufficiali dei grandi eventi di Movimento Turismo del Vino, e molto altro ancora.

    Alle 15 di lunedi 11 l’incontro “Scopriamo la Calabria del Vino” a cura della delegazione calabrese del Movimento diretta dal presidente Pier Luigi Aceti. A conclusione la degustazione dei vini Palizzi dell’azienda Nesci di Reggio Calabria.

  • Al Vinitaly and the City con il Terre di Cosenza Dop

    Al Vinitaly and the City con il Terre di Cosenza Dop

    Il Consorzio Terre di Cosenza rappresenterà la Calabria alla seconda edizione del fuori salone del Vinitaly, la kermesse pensata per incontrare il grande pubblico e i tanti visitatori che nei giorni della fiera affollano le strade del centro storico di Verona.  Lo spazio del Consorzio, organizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Cosenza, si trova nel Cortile del  Mercato Vecchio e propone l’assaggio di 35 vini a marchio Terre di Cosenza dop.

    Le foto della prima sera -> bit.ly/1XmQVxi

    I VINI IN DEGUSTAZIONE

    ANTICHE VIGNE

    VINI

    Iuvenis 2015 Terre Di Cosenza Dop Rosso / Magliocco (Arvino) – Greco nero

    Terre Di Ginestre 2015 Terre Di Cosenza Dop Bianco / Greco bianco – Mantonico bianco – Pecorello bianco

     

    CANTINE CUNDARI

    VINI

    Dora Bianco 2014 Terre Di Cosenza Donnici Dop / Mantonico bianco – Pecorello bianco – Malvasia bianco – Greco bianco

    Fillenum Rosato 2014 Terre Di Cosenza Donnici Dop / Magliocco (80%) – Greco nero

    Don Filippo 2014 Terre Di Cosenza Donnici Dop / Magliocco (80%) – Greco nero

    CHIMENTO

    VINI

    Vescovado 2012 Terre Di Cosenza Dop Rosso / Magliocco 70% – Merlot 30%

    Vitulia 2012 Terre Di Cosenza Dop Rosso / Magliocco

    Luigi 14 Terre di Cosenza Dop Rosso

    COLACINO

    Britto Savuto Superiore Doc

    DE CARO

    Feudo Del Duca Bianco Terre Di Cosenza Dop / Mantonico 80% – Greco bianco 20%

    Vigna Della Corte Rosso Terre Di Cosenza Dop / Magliocco 80% – Cabernet – Merlot

    Borgo Di Valdo Rosè Terre Di Cosenza Dop / Magliocco 80% – Cabernet – Merlot

    DONNICI 99

    Ardente 2012 Terre Di Cosenza Dop Rosso / Aglianico

    ENOBRUZIA

    Matroneo 2013 Terre Di Cosenza Dop Colline Del Crati / Magliocco – Cabernet

    FERROCINTO

    Dop Terre Di Cosenza Pollino Bianco / Montonico

    Dop Terre Di Cosenza Pollino Magliocco / Magliocco

    Riserva 24 Dop Terre Di Cosenza Pollino Magliocco Riserva / Magliocco

    1658 Passito Dop Terre Di Cosenza Pollino Bianco Passito Greco / Greco bianco

    FEUDO DEI SANSEVERINO

    Rosà di Lacrima Nera Dop Terre di Cosenza Pollino Rosato / 100% Lacrima Nera

    GIUSEPPE CALABRESE

    Pollino 2013 Terre di Cosenza Dop Rosso / Magliocco

    LA PESCHIERA

    San Lorenzo 2013 Terre di Cosenza Dop Rosso /Magliocco dolce

    Jentilino 2015 Terre di Cosenza Dop Bianco /Greco Bianco – Montonico

    MASSERIA FALVO 1727

    Graneta Doc Terre di Cosenza Pollino Riserva /Magliocco 100%

    Pircoca Terre Di Cosenza Bianco
/Guaranaccia bianca 70% – Riesling – Traminer – Malvasia

    MONTEROSA DI FIEGO

    Monterosa di Fiego Terre Di Cosenza Donnici Rosso /Magliocco e piccole quantità di Greco

    PIANA DI SIBARI

    Stragolia Rosso Igp Calabria

    Stragolia Bianco Igp Calabria

    Stragolia Rosato Igp Calabria

    PIACENTINI

    Sant’Andrea 2012 Terre di Cosenza Dop
/Magliocco (70%) – Merlot – Cabernet

    SERRACAVALLO

    Quattro Lustri Dop terre di Cosenza Colline del Crati /Magliocco 100%

    Don Fili’ Dop terre di Cosenza Colline del Crati /Magliocco 100%

    SPADAFORA WINES 1915

    Fiegorosso 2014 Terre Di Cosenza Donnici Rosso /Magliocco – Greco nero – Malvasia

    TENUTE CELIMARRO

    Magliocco 2013 Terre di Cosenza Pollino Dop Rosso /Magliocco

    TENUTE PAESE

    Guzzolini 2013 Terre Di Cosenza Dop /Magliocco

    TERRE DEL GUFO

    Porta Piana 2014 Terre di Cosenza Dop Rosso Donnici /Magliocco

    Chiaro Scuro 2015 Terre di Cosenza Dop Rosato / /Magliocco

    VINICOLA MANGONE

    Condoleo Rosso 2012 Terre Di Cosenza Dop
/Greco Nero (60%) – Magliocco (20%) – Merlot (20%)

     

     

    Il programma 

     

     

    Venerdì 8 Aprile

    18.30 – 20.30

    Dj Set Luca Onere di Radio Montercarlo

     

    21.30 – 22.45

    Spettacolo “Music And The City”

    Con Bianca Atzei, Francesco Gabbani,

    Giò Sada & Barismoothsquad, Sagi Rei e Sonhora

     

    Sabato 9 Aprile

    Notte Viola – Shop & Taste

    Verona si accende e si colora di viola.

     

    15.00 – 18.30

    “Una Città Per Suonare”

     

    18.30 – 20.30

    Dj Set Davide Polettini di Radio Montecarlo

     

    21.30 – 23.00

    Concerto acustico di Irene Fornaciari

     

    Domenica 10 Aprile

    15.00 – 18:00

    Esibizione di Musicisti allievi

     

    18.30 – 20.30

    Dj Set Luca Onere di Radio Montecarlo

     

    21.30 – 22.30

    Concerto acustico

     

    Lunedì 11 Aprile

    18.30 – 20.30

    Dj Set Marco Fullone di Radio Montecarlo

     

    21.30 – 23.00

    Concerto Acustico di Mauro Ermanno Giovanardi

     

  • Carmine Maio, Benemerito della Viticoltura Italiana 2016

    Carmine Maio, Benemerito della Viticoltura Italiana 2016

    Sarà Carmine Maio il Benemerito della Vitivinicoltura Italiana per la regione Calabria. Il 10 aprile alle ore 11 presso l’auditorium Verdi al PalaExpo il prestigioso riconoscimento istituito da Veronafiere e dal Ministero delle Politiche Agricole viene conferito ogni anno al Vinitaly alle personalità del mondo del vino che si sono distinte per l’impegno profuso nella valorizzazione e promozione del patrimonio viticolo ed enologico italiano. Maio è funzionario al Dipartimento dell’Agricoltura della Regione Calabria e si occupa di Ocm Vite e Vino.

    Alla cerimonia di premiazione insieme ai vertici di Verona Fiere e di Vinitaly ci sarà, per festeggiare il cinquantennale della manifestazione, il presidente Mattarella accompagnato dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.

  • Esperti da tutto il mondo a Radici per degustare i vini del Sud

    Esperti da tutto il mondo a Radici per degustare i vini del Sud

    Attratti dal fascino del vino autoctono i più accreditati esperti del settore parteciperanno a Bari al celebre evento giunto alla sua undicesima edizione

    Attesa dalla Polonia, Finlandia, Olanda, Danimarca, Svezia, Lituania, India, Canada, U.S.A., Brasile e dal Giappone la stampa e gli importatori stranieri accreditati a Radici del Sud 2016 che attraverso le numerose attività in programma nel corso della manifestazione avrà modo di scandagliare l’intima natura dei vini in concorso e conoscerne le origini e l’evoluzione. I qualificati ed esperti giornalisti provenienti da ogni parte del mondo, saranno impegnati nelle giornate dell’8, 9 e 10 giugno nei press tour previsti nei vari territori pugliesi per consentirgli di apprezzare direttamente nelle cantine, nelle zone di produzione, la complessità e il coraggio con cui i vini da vitigno autoctono del Sud Italia si esprimono di prepotenza dimostrando tratti originali e caratteristici di elevato pregio. Negli stessi giorni avranno luogo a Bari gli incontri face to face tra i wine buyer e i produttori che si sono registrati a tali confronti per presentare e promuovere le proprie etichette. Nei due giorni successivi (11-12 giugno) le attività principali saranno quelle inerenti al concorso dei circa 400 vini in lizza e si svolgeranno le 4 sessioni di assaggio alla cieca da parte di 4 apposite giurie strutturate per fornire verdetti di immediata lettura: faranno parte della stessa giuria i buyer esteri che si esprimeranno presumibilmente considerando con occhio particolarmente attento la capacità di sedurre i mercati che i vini posseggono mentre i giornalisti comporranno un unico gruppo e forniranno un giudizio più incondizionato. L’ultima giornata del 13 giugno sarà interamente dedicata al Salone del Vino, ad uso e consumo degli appassionati addetti e non addetti ai lavori che dalle 10 alle 20 potranno visitare gli stand espositivi delle Cantine che hanno aderito per degustare la loro intera gamma di produzione. Al Salone, a disposizione dei visitatori anche i banchi d’assaggio dei migliori prodotti tipici del meridione d’Italia.

    Per concludere l’undicesimo Salone del Vino da Vitigno Autoctono del Sud parteciperanno alla celebrazione dei vini i più grandi chef dei nostri territori del mezzogiorno ad allestire una grande festa enogastronomica aperta al pubblico.

     

    Clicca qui per l’elenco completo dei giornalisti e buyer accreditati per l’edizione 2016 di Radici del Sud

  • Ferrocinto porta il Vinitaly a Rende

    Ferrocinto porta il Vinitaly a Rende

    Continua la serie di appuntamenti “Di Domenica” proposti a Rende presso lo spazio di Ferrocinto

    In concomitanza con l’evento internazionale di Verona dedicato al mondo enologico italiano, il Vinitaly vivrà una parentesi tutta calabrese a Rende. La cantina castrovillarese propone il 10 aprile, a partire dalle ore 19.00, un evento presso lo spazio rendese di Via Alfieri 58 che prevede una grande degustazione in cui protagonisti saranno tutti i vini dell’azienda Ferrocinto che verranno abbinati ai piatti degli chef Emanuele e Pietro Lecce.

    Costo della sarata 20€. Per info e prenotazioni contattare il 329.7475443.

  • Terre di Cosenza Dop si prepara al Vinitaly

    Terre di Cosenza Dop si prepara al Vinitaly

    A Verona le cantine bruzie promuovono l’identità del territorio. È iniziato il conto alla rovescia per il Consorzio Terre di Cosenza Dop, in partenza per la cinquantesima edizione del Vinitaly, la grande rassegna internazionale dedicata al vino italiano e ai distillati, che si svolgerà a Verona da domenica 10 a mercoledì 13 aprile.

    Ospite del padiglione 12, stand Calabria Area B6, il Consorzio presenterà tutte le nuove proposte della Dop bruzia: profumi e sapori unici che raccontano il territorio e svelano il pregio della produzione vinicola cosentina.

    «La Camera di Commercio – ha dichiarato il presidente Klaus Algieri nel corso della conferenza stampa di presentazione degli eventi previsti al Vinitaly e organizzati dall’Ente camerale bruzio – sostiene le imprese e le accompagna nei programmi di espansione e conquista dei mercati. Le cantine cosentine stanno crescendo e saranno nell’immediato futuro in grado di offrire etichette molto apprezzate a un mercato che richiede prodotti di altissima qualità. Con questa sinergia tra Camera e aziende, costruita un passo per volta, desideriamo continuare il lavoro di promozione e valorizzazione delle realtà vitivinicole e del comparto agroalimentare che con le loro produzioni raccontano la bellezza e la ricchezza di un territorio unico, tutto da scoprire».

    Il Consorzio di tutela dei vini Terre di Cosenza Dop comprende una quarantina di aziende e nasce ufficialmente nel dicembre del 2014. La sua costituzione segna una tappa importante nel percorso di valorizzazione delle produzioni vitivinicole del territorio iniziate da un gruppo di viticoltori cosentini attraverso il recupero di tradizioni che le Terre di Cosenza vantano da secoli. Della Dop Terre di Cosenza fanno parte diverse uve: dal Guarnaccino e dal Mantonico Nero dell’Esaro, all’Arvino e Greco nero del Savuto; per non parlare delle numerose bianche, come Greco, Malvasia, Moscatello di Saracena, Mantonico Bianco, Verdana, Guarnaccia Bianca e Pecorello.

    La Dop Terre di Cosenza ha il merito di aver organizzato l’intero territorio provinciale sotto un’unica denominazione attraverso semplici regole per la produzione al fine di rendere più rigide e chiare le tecniche e le pratiche colturali, ed ottenere così il meglio dai vigneti del territorio.

    «Siamo felici che la Camera di Commercio – ha precisato il presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop, Demetrio Stancati – sostenga il Consorzio e le sue iniziative, perché riteniamo fondamentale la collaborazione tra le istituzioni per lo sviluppo del territorio. Rapporto, quello istaurato con la Camera di Commercio, che siamo certi proseguirà in futuro e che ci consentirà di sviluppare nuove iniziative e individuare percorsi organici per ulteriori e proficue occasioni di incontro per promuovere la qualità dei nostri prodotti enogastronomici».

    Essere al Vinitaly, a giudizio del presidente Algieri, è occasione imperdibile, considerato che la fiera è da anni riconosciuta in tutto il mondo come appuntamento simbolo del settore enogastronomico. Per questo la Camera di Commercio di Cosenza, sosterrà il Consorzio negli eventi programmati e ha organizzato un evento dal titolo “Terre di Cosenza dop, il mondo del Magliocco. Presentazione del territorio e dei suoi prodotti”. Un dibattito che coinvolgerà operatori e stampa di settore, durante il quale sarà presentato il territorio attraverso i prodotti di eccellenza della provincia cosentina: il vino di Terre di Cosenza, il caciocavallo silano Dop, l’olio bruzio Dop, il pane di Cerchiara di Calabria, la patata della Sila Igp, i salumi di suino nero, il fico dottato cosentino Dop, le clementine di Calabria Igp, il limone di Rocca Imperiale Igp, il cedro e la liquirizia di Calabria Dop.

    A guidare gli ospiti nel percorso sensoriale saranno Gennaro Convertini direttore tecnico del Consorzio Terre di Cosenza Dop, e lo storico Antonello Savaglio. Il momento istituzionale è affidato al presidente della Camera di Commercio di Cosenza Klaus Algieri e al presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop Demetrio Stancati

    L’appuntamento è per domenica 10 aprile, ore 15, spazio istituzionale Regione Calabria, padiglione 12 Area A5. L’ingresso al Vinitaly, dal 10 al 13 aprile a Veronafiere, è riservato agli operatori business, ma per il grande pubblico dall’8 all’11 aprile nel cuore storico di Verona c’è Vinitaly and the City: un fuori salone con degustazioni di vino e cibo, spettacoli musicali e culturali, dj set e incontri sul tema enogastronomico. Due eventi diversi, ma complementari: il Vinitaly destinato agli operatori del settore, durante il quale si potenzieranno i rapporti commerciali con i maggiori buyer internazionali; il Vinitaly and the City dedicato al grande pubblico e agli amanti del buon vino.

    La Dop bruzia è l’unica realtà calabrese presente anche al Vinitaly and the city con uno stand consortile. Una settimana intensa per i produttori cosentini, che avranno l’occasione di far conoscere ai più importanti opinion leader e a migliaia di wine lover la qualità dei propri prodotti.