Saranno svelati oggi, venerdì 25 marzo, tutti i particolari di una sorprendente scoperta avvenuta nel mercato antiquario romano: quella del pregevole decreto originale che nella primavera del 1969 ha istituito la Denominazione d’origine controllata del vino Cirò, la prima Doc calabrese, una delle prime dell’intero Mezzogiorno.
Nel pomeriggio del 25 alle ore 16:30 nei locali dell’Enoteca Theatro del Gusto a Campora San Giovanni (Cosenza), verrà, infatti, presentato ufficialmente, con la presenza degli “Stati Maggiori” del vino e dell’enogastronomia calabrese e dei rappresentanti dell’informazione regionale, il decreto originale che quasi mezzo secolo fa ha istituito la Doc del Cirò con il testo completo e la firma autentica del Capo dello Stato Giuseppe Saragat e le controfirme dell’allora Ministro per l’Agricoltura e Foreste, Athos Valsecchi e dell’Industria il Commercio e
l’Artigianato, Mario Tanassi.
Si tratta di documento storico che in Calabria non aveva mai visto prima nessuno: dodici pagine legate con nastro tricolore sigillato con ceralacca; dodici pagine in carta protocollo ad alto spessore, con la dicitura in elegante corsivo “Il Presidente della Repubblica”.
L’autentico decreto ufficiale della prima Doc calabrese è un reperto raro e prezioso scoperto in circostanze fortuite solo poche settimane fa da Michele Ruperto, giovane sommelier professionista calabrese, che ha pensato bene di acquistarlo, sottraendolo all’oblio e all’interesse privato di qualche collezionista, per portarlo in Calabria e tenerlo esposto permanentemente nella sua enoteca a disposizione di quanti volessero consultarlo per motivi di studio e ricerca o semplice curiosità culturale. Per presentare la sua scoperta alla stampa e raccontare le sorprendenti circostanze fortuite del ritrovamento, Ruperto ha voluto al suo fianco Gianfranco Manfredi, il giornalista esperto di enogastronomia, ed ha invitato non solo giornali e tv ma anche produttori di vini, quelli del Cirò innanzitutto, e rappresentanti delle principali associazioni professionali del settore.
Mentre continuano ad arrivare nuove adesioni all’evento, in tanti hanno già annunciato la loro partecipazione: tra gli altri, Nicodemo Librandi, Alberto Statti (produttore di vino e presidente di Confagricoltura Calabria), Paolo Ippolito, Maria Rosaria Romano (presidente dell’Ais-Calabria), Antonello Rispoli (fiduciario Slow Food), Giovanni Gagliardi (vinocalabrese.it).
I fogli ingialliti ritrovati da Ruperto sono una testimonianza storica che non riguarda solo il Cirotano e la Calabria: la Doc Cirò è stata approvata, infatti, con DPR 02.04.1969 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 giugno successivo. Le DOC italiane erano state istituite tre anni prima, nel 1966. Ischia e Frascati furono le prime, entrambe il 3 marzo.
Ultime notizie
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Cirò, il decreto originale del 1969 al Theatro del Gusto di Campora San Giovanni
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Vinitaly 2016, le 57 (54+3) aziende della collettiva regionale (pad. 12)
La Calabria del vino scalda i motori in vista del Vinitaly. Si è appena tenuta in regione la riunione plenaria tra il dipartimento Agricoltura, le aziende che parteciperanno alla collettiva calabrese e la società che si occuperà di gestire l’evento, gli spazi e l’allestimento per conto della regione dello stand al padiglione 12.
Saranno 54 le aziende, 1 associazione, la Megale Hellas Associazione Produttori Greco di Bianco e Mantonico, e i 2 consorzi di tutela calabresi, quello del Cirò e Melissa e il Terre di Cosenza.
Il Dipartimento ha individuato la Germania come paese target per attivare incontri e appuntamenti con la stampa specializzata e operatori commerciali. Presto altri dettagli.Ecco le aziende:
1. ‘A Vita
2. Antiche Vigne
3. Baccellieri
4. Barone G.R. Macrì
5. Baroni Capoano
6. Baroni di Bolaro
7. Brigha Società Agricola
8. Cantina Malena
9. Cantina Visalli
10.Cantine Lucà
11.Cantine Rombolà
12.Cantine Viola
13.Casa Comerci
14.Casa Vinicola Gialdino
15.Casale Li Monaci
16.Cataldo Calabretta
17.Ceratti
18.Ceraudo
19.Chimento
20.Colacino Wines
21.Cote di Franze
22.Criserà
23.De Caro
24.Dell’Aquila
25.Diana
26.Du Cropio Winery
27.Eugenio Cundari
28.Feudo dei Sanseverino
29.Garrubba
30.iGreco
31.La Peschiera
32.La Pizzuta del Principe
33.Le Moire
34.Lento
35.Malaspina
36.Masseria Falvo 1727
37.Nicotera Severisio
38.Nino Altomonte
39.Odoardi
40.Russo & Longo
41.Sant’Andrea
42.Scala Vigneti e Cantina
43.Senatore
44.Sergio Arcuri
45.Serracavallo
46.Società Agricola De Luca
47.Società Agricola F.lli Battaglia
48.Tenuta del Conte
49.Tenuta Terre Nobili
50.Termine Grosso
51.Terre del Gufo
52.Tramontana
53.Vecchi Cantinieri
54.Viglianti55.Consorzio di Tutela Vini Cirò e Melissa
56.Consorzio di Tutela Vini dop Terre di Cosenza
57. Megale Hellas Associazione Produttori Greco di Bianco e Mantonico
segui il Vinitaly calabrese su www.vinocalabrese.it #vinocalabrese -
Sommelier in vigna con Ais Calabria
L’Ais Calabria insieme alle cantine Statti di Lamezia ha organizzato una serie di incontri per approfondire la conoscenza delle vitivinicoltura. Una serie di focus dedicati ai propri associati con l’enologo dell’azienda Nicola Colombo:
Il calendario:
sabato 19 marzo 2016
Scacchiatura, legatura verde
Potatura verde (cimatura) e trattamenti (malattie della vite)periodo previsto dal 15 maggio al 15 giugno Fase fenologica della vite
Invaiatura: operazioni di diradamento (vendemmia verde)periodo previsto dal 25 luglio al 15 agosto Le operazioni vendemmiali.
Vinificazione e pratiche di cantina.periodo previsto dal 15 settembre al 20 ottobre I quattro incontri si terranno in vigneto dalle ore 9 alle ore 11,30 sabato oppure domenica (la data esatta verrà stabilita con giusto anticipo, all’interno del periodo indicato)
info 338.1511811 info@aiscalabria.it
foto tratta da http://andreapagliantini.simplicissimus.it/ -
Aspettando Radici del Sud. Gli chef stellati calabresi insieme
Tornano gli eventi di avvincinamento al Salone dei vini meridionali da vitigno autoctono. Tra le iniziative calabresi la prima reunion degli stellati per un pranzo da non perdere.
In 9 tappe è diviso il cammino che ci separa dall’undicesima edizione di Radici del Sud che tornerà quest’anno in quel di Bari nel consueto periodo dell’inizio di giugno. Nove occasioni di piacevole intrattenimento alla scoperta dei migliori vini da vitigno autoctono meridionali attraverso l’esperienza diretta e il racconto degli addetti ai lavori. A partire da metà Marzo fino alla fine di maggio, secondo un calendario di eventi organizzati in Puglia, in Sicilia, in Basilicata, in Campania, in Calabria e in Toscana, gli appassionati del buon bere potranno in anteprima conoscere approfonditamente alcune tra le realtà più pregevoli della produzione enologica del sud Italia approfittando di serate ad esse dedicate che si concluderanno con cene a tema dove i vini troveranno la loro massima compiutezza nell’accompagnarsi al cibo. Si parte martedì 15 Marzo al Bistrot Aromi di Sannicandro con “I vini che hanno fatto grande il Sud”, per proseguire il 23 Marzo alla libreria caffè teatro Todo Modo di Firenze con una serata dedicata a tre rossi del Sud Negroamaro, Aglianico e Gaglioppo. Ad Aprile, Domenica 24 presso il castello Vinilia wine&resort di Manduria parte la rassegna “Tre modi di vedere il Primitivo”, Salento, Manduria e Gioia del Colle, in Calabria a seguire sarà la volta della prima reunion in assoluto degli chef stellati calabresi per Radici e martedì 10 Maggio a Porto Cesareo presso il ristorante Aqua fish&more sarà di scena il Negroamaro. A metà Maggio “Nero di Troia tra asprezze e dolcezze” alla sua IV edizione l’evento sarà anche quest’anno una focus sul Nero di Troia insieme a ricercatori, enologi, produttori e influencer del mondo del vino. Giovedì 10 maggio a Palermo focus sui cambiamenti climatici e le conseguenze sulla viticoltura del sud e Lunedì 23 Maggio a Napoli presso Castel dell’ Ovo sarà la festa delle bollicine. Info&prenotazioni: info@radicidelsud.it
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Cirò nuove elezioni per il Consorzio di Tutela
È durato in carica meno di tre mesi il Cda del Consorzio di tutela del vino Cirò e Melissa Doc. Come preannunciato il direttivo (composto dal Presidente Valentino Zito e dai consiglieri Pasquale Iuzzolini, Vincenzo Ippolito, Francesco Zito, Domenico Spataro, Armando Susanna, Saverio Calabretta e Vincenzo De Luca) si è dimesso in blocco.
Già fissate per il 26 aprile le nuove elezioni dell’organismo, preceduta da una assemblea delle tre categorie che compongono il consorzio (coltivatori, trasformatori e distributori) che si terrà il 24 marzo. Il Ministero delle Politiche Agricola aveva già sollecitato il rinnovo delle cariche entro il 13 dicembre, pena la decadenza dell’organismo, essendo già scaduta da un anno. Il 10 dicembre i circa 340 soci si erano riuniti per eleggere il nuovo consiglio, che ha ora rassegnato le dimissioni. In quella occasione si palesò la volontà di assicurare una più ampia partecipazione nella gestione del Consorzio di Tutela, apportando delle modifiche al regolamento che ora – attraverso un riconteggio del monte voti ed ampliando la base degli aventi diritto tra i produttori in particolar modo – dovrebbero garantire un sistema di rappresentanza più efficace.
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Calabria: terra di grandi vini
Il racconto della serata organizzata da Onav Torino e le impressioni sui nostri vini.
Enotria Tellus ovvero terra dove si coltiva la vite alta da terra legata al palo era uno degli antichi nomi della Calabria, anche se nel nostro immaginario poco associamo questa regione al vino. La sezione di Torino nella programmazione mensile ha inserito una serata di approfondimento con un esperto e grande conoscitore del territorio, Gennaro Convertini, e con la collaborazione di Giovanni Gagliardi, ideatore e responsabile del sito internet www.vinocalabrese.it.Una sintesi della regione: definita “Fresco sud” anche se la peculiarità del territorio è quella di avere 800 chilometri di costa, la sua morfologia è molto complessa con alternarsi di valli, colline e monti con altezze significative, la parte meridionale del Pollino che supera i 2mila metri d’altezza, il Massiccio della Sila e l’Aspromonte, poche quindi le zone pianeggianti. Una cultura di montagna che si riscontra anche nella cucina. La diversità e la confusione ampelografica, una ricchezza di circa 350 vitigni, invece è limite da un lato e risorsa dall’altro dello sviluppo della viticoltura. 12mila ettari di vigneto, una produzione di 400mila ettolitri all’anno di cui 70% rosso e 30% bianco distribuiti 40% a Crotone, 30% a Cosenza, 18% a Catanzaro, 11% a Reggio Calabria, 1% a Vibo Valentia. 9 le doc, quelle più rappresentative Cirò e Terre di Cosenza con molte sottozone; 9 le igt. Viticoltura dinamica in questi ultimi tempi grazie a giovani viticoltori.
I vini più rappresentativi Gaglioppo, difficile da intepretare, con grandi potenzialità, forza tannica esuberante, povertà del patrimonio cromatico, si presta bene all’invecchiamento, richiede un legno non invasivo, molto riconoscibile; Magliocco, dal colore più intenso, di struttura, equilibrato, con buona acidità, Nerello calabrese, Greco bianco, floreale ed agrumato; Mantonico, a bacca bianca, una delle cultivar più tipiche della regione, dalla bella longevità e Greco di Bianco, sinonimo della Malvasia delle Lipari.
I vini in degustazione hanno permesso una panoramica esaustiva dei principali vitigni, diverse interpretazioni per evidenziare anche la componente uomo: Cozzo del pellegrino (Greco bianco) 2014 dell’azienda Ferrocinto; Mantonicoz 2012 (Mantonico) del’azienda L’Acino; Don Filì (Magliocco) 2015 dell’azienda Serracavallo; Cirò rosè (Gaglioppo allevato ad alberello) 2014 dell’azienda Cataldo Calabretta; Terre di Gerace igt Calabria rosso (Nerello calabrese e greco nero) 2014 dell’azienda Barone Macrì; ‘A Vita Cirò classico superiore doc (Gaglioppo) 2011 dell’azienda ‘A Vita; Don Rosario (Magliocco) 2011 dell’azienda Masseria Falvo e Greco di bianco 2010 passito dell’azienda Lucà.
Piera Genta
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VINIBUONI D’ITALIA ad Amantea l’11 marzo
Ispirata alla tradizione enologica italiana e volta a valorizzare le radici locali, il territorio e la tipicità, Vinibuoni d’Italia, edita dal Touring Club Italiano, è la guida che dà un segnale preciso ai consumatori e al mercato italiano ed estero, sul made in Italy del vino. Unica, nel panorama italiano e internazionale è la sola dedicata ai vini da vitigni autoctoni, cioè a quei vini prodotti al 100% da vitigni che sono presenti nella Penisola da oltre 300 anni.
In Calabria a presentare l’edizione 2016 e consegnare i riconoscimenti destinati alle cantine regionali ci saranno Mario Busso, curatore nazionale di Vini Buoni d’Italia, Umberto Gambino, coordinatore regionale di Calabria, Basilicata e Sicilia.
A fare gli onori di casa e a focalizzare il momento particolare per la viticoltura regionale ci saranno Gennaro Convertini, esperto di vini regionali e Demetrio Stancati, presidente del Consorzio di Tutela Terre di Cosenza, che saranno ospiti presso la bellissima location della famiglia Perri sul Tirreno cosentino, l’Hotel Ristorante Le Clarisse di Amantea.
La produzione dell’evento è di Vinocalabrese.it che ha coinvolto il Consorzio di Tutela dei Vini Terre di Cosenza DOP, fresco di riconoscimento erga omnes a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi.Appuntamento venerdì 11 marzo dalle 18 per il convegno e la premiazione seguita dai banchi d’assaggio dei produttori premiati e presenti in guida e di una rappresentativa dei produttori cosentini del Consorzio.
Gran finale con la cena (su prenotazione) a cura del giovane chef Andrea Zazzaro, tornato in Calabria per dare corpo al progetto enogastronomico dell’Hotel Ristorante Le Clarisse.I criteri di selezione della guida Vinibuoni d’Italia si basano su un processo eccezionale per impegno e per trasparenza attraverso il coinvolgimento di oltre 80 degustatori riuniti in 21 commissioni di lavoro che operano nella loro regione di competenza. La finale per l’assegnazione dei massimi riconoscimenti, ovvero la Corona e la Golden Star, viene fatta pubblicamente ed è aperta – caso unico in Italia – alla partecipazione dei media.
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Il vino calabrese a Torino con Onav
Si terrà a Torino il 3 marzo un evento organizzato e promosso da ONAV dedicato ai vini calabresi dal titolo CALABRIA TERRA DI GRANDI VINI.
L’evento vedrà la partecipazione di Gennaro Convertini come ralatore esperto che guiderà i partecipanti nella degustazione di 7 etichette rappresentative della nostra produzione che prevede assaggi di gaglioppo, magliocco, greco bianco, greco di Bianco, nerello e mantonico.
L’evento si terrà presso l’Hotel Diplomatic in via Cernaia a partire dalle ore 21.Ecco i vini*:
GAGLIOPPO ‘A VITA
GAGLIOPPO CATALDO CALABRETTA
GRECO BIANCOFERROCINTO
GRECO DI BIANCOCANTINE LUCÀ
MANTONICOL’ACINO
MAGLIOCCOSERRACAVALLO
MAGLIOCCOMASSERIA FALVO
BARONE MACRÌ NERELLOPartner dell’iniziativa vinocalabrese.it.
*i vini sono volutamente in ordine sparso in quanto i partecipanti degusteranno alla ceca.foto dal sito rai.it
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La Calabria al primo posto in Italia per incidenza agricoltura BIO, +33% viticoltura
Nell’ultima relazione del SINAB emerge un dato significativo per l’agricoltura regionale. Il Sinab, ovvero il Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica del MiPAAF, gestito da ISMEA e IAMB, che ha tra i suoi obiettivi quello di favorire la diffusione di dati e informazioni relative al biologico italiano fotografa un’agricoltura regionale molto vocata all’agricoltura.
Emerge, infatti che tra il 2013 e il 2014 c’è stato un incremento del +22% degli operatori agricoli in regime biologico che ci pone al 2 posto in Italia dopo la Sicilia, del +15% della superficie agricola destinata a biologico che determina un’incidenza della superficie a biologico sulla superficie totale che ci pone al 1 posto tra le regioni italiane.
Significativo anche il valore della viticoltura regionale che registra un +33% di vigna bio tra il 2013 e il 2014. -
Vini e violini in riva allo stretto
“Vini e Violini in riva allo Stretto” è il titolo del grande evento enoculturale che si svolgerà sabato 5 marzo 2016 a partire dalle ore 17,30 presso le Officine Miramare, ovvero presso l’ex storico albergo reggino che si affaccia sull’altrettanto noto “Chilometro più bello d’Italia”. L’iniziativa si colloca nell’ambito del vasto progetto “Reggio Calabria, provincia enoica” che da alcuni anni l’assessore provinciale all’agricoltura Gaetano Rao e il presidente della provincia Giuseppe Raffa portano avanti a favore della filiera vitivinicola locale, la quale ne ha tratto grande benefici. Progetto che ha visto in quasi un lustro gli incontri di internazionalizzazione, la partecipazione al Vinitaly e ad altri eventi fieristici nazionali, azioni di promozione integrata e, per ultimo, l’istituzione della Piccola enoteca provinciale all’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria. “Vini e Violini in riva allo Stretto” in maniera originale coniugherà diversi modi di fare arte: l’arte dell’enologia, la musica, la pittura. Ad ogni vino scelto, la cui descrizione e degustazione guidata sarà curata dall’assaggiatore ONAV e agronomo Rosario Previtera, verrà abbinato un brano dell’Ensemble d’archi dell’Orchestra Francesco Cilea di Reggio Calabria, diretto dal maestro Pasquale Faucitano. Contemporaneamente, la nota pittrice salentina Arianna Greco, nota per la sua originale “Arte enoica” che promuove in tutta Europa, in estemporanea dipingerà con il vino un soggetto a tema. Dunque Officine Miramare ospiteranno ancora una volta l’arte sotto varie forme con un unico filo conduttore: il vino. La serata verrà condotta da Anna Aloi (della nota trasmissione televisiva “A casa Tua”) e prevede anche la mostra delle tele enoiche di Arianna Greco (“Dal calice alla tela in riva allo Stretto”) ed una esposizione e degustazione finale dei vini passiti Mantonico Passito IGT Locride e Greco di Bianco, la DOC reggina per eccellenza, a cura dell’associazione Megale Hellas. “In questi anni la Provincia ha puntato moltissimo sulle produzioni enologiche reggine e sulle sue tipicità, investendo notevoli risorse e coinvolgendo i vari Settori dell’Ente, ottenendo risultati concreti mai visti prima grazie ad un coinvolgimento incessante delle imprese e del territorio” afferma il presidente della provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa. “Questo è un evento che corona l’incessante attività dell’Assessorato provinciale all’Agricoltura dedicata alla valorizzazione del territorio e delle produzioni identitarie” sostiene l’assessore Gaetano Rao. “Ed il vino – continua Rao – è la punta di diamante del paniere dei prodotti di qualità della nostra provincia”. Per Rosario Previtera “unire strumenti musicali, calici e pennelli, all’insegna della tradizione enoica più autentica, significa coinvolgere tutti i cinque sensi ed offrire un’esperienza sensoriale e culturale completa oltre che unica. L’arte espressa sotto varie forme, ci consentirà di percepire e quindi di apprezzare le sfumature del vino da assaggiare, le sfumature del vino che diventa colore per un quadro unico nel suo genere e le sfumature delle melodie musicali”.
L’iniziativa è curata dall’“Istituto Mediterraneo di Formazione e Sviluppo” ed è patrocinata dall’Associazione nazionale “Città del Vino”, dal Movimento Turismo del Vino Calabria, da Wine Theatre, dall’associazione “Megale Hellas”.
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La Cirò revolution a BGR su Rai 3
Il collegamento esterno della trasmissione giornaliera mattutina della RAI regionale ha dato voce alla nouvelle vague del vino cirotano. Come spesso accade alcuni fenomeni sono registrati e individuati più fuori che all’interno del territorio in cui si manifestano. Proprio così già da tempo il mercato e la critica nazionale e soprattutto internazioale si erano accorti di un fermento che stava interessando il mondo del vino cirotano. Mutuando un termine usato per alcuni produttori piemontesi si è parlato di Cirò Boys. L’altro giorno anche il TG Regionale ha dedicato un intero servizio a questi giovani produttori:
•Francesco De Franco e Laura Violino di ‘A Vita
•Sergio Arcuri dell’omonima azienda
•Francesco e Vincenzo Scilanga di Cote di Franze
•Cataldo Calabretta e Mavi Pena della Cataldo Calabretta
•Maria Parrilla di Tenuta del Conte
•Assunta Dell’Acquila dell’Azienda Dell’AquilaFino a poco tempo fa erano solo boys, ma da ora ci sono per fortuna anche le donne.
CLICCA QUA per vedere la trasmissione
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3 calabresi a OperaWine a Vinitaly 2016
OperaWine, evento premier di Vinitaly, arrivato alla sua 5° edizione, apre le porte a coloro che vogliono vivere in poche ore un concentrato dell’eccellenza vinicola italiana.
L’evento prodotto da Veronafiere e Vinitaly, con la collaborazione della rivista “Wine Spectator”, i “Finest Italian Wines: 100 Great Producers” offre agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i 100 produttori italiani selezionati dalla pubblicazione americana, degustando i vini selezionati all’interno del Palazzo della Gran Guardia il 9 aprile 2016 a Verona.
Alla squadra calabrese già rappresentata in questi anni da Librandi di Cirò e da Odoardi di Nocera Terinese, si aggiunge l’azienda cirotana Ippolito 1845.
Questi i vini:
Librandi – Val di Neto Gravello 2012
Odoardi ® – Calabria GB 2013
Ippolito 1845 – Cirò Ripe del Falco Riserva 2001
Altre info www.operawine.it