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  • Ritorna il Cosenza Wine District

    Ritorna il Cosenza Wine District

    Una grande festa del vino calabrese, spazio di incontro tra i consumatori, winelovers e i produttori regionali per una narrazione di tutti gli areali vitivinicoli. Cosenza Wine District ritorna nella città dei Bruzi nella cornice suggestiva della Villa Vecchia, nel cuore del centro storico, il prossimo 30 giugno.

    Oltre quaranta cantine del panorama produttivo regionale si daranno appuntamento per la manifestazione organizzata da Saturnalia aps e Feed It che registra tra i partner istituzionali il Comune di Cosenza e la Regione Calabria – Dipartimento Agricoltura. Nato lo scorso anno come evento collaterale in occasione del Concours Mondial de Bruxelles che ha fatto tappa in Calabria, è ormai diventato un grande momento di confronto e valorizzazione del vino calabrese, capace di focalizzare l’attenzione anche sul segmento dell’enoturismo che sta diventando un filone di sviluppo importante capace di attrarre tanti appassionati verso le esperienze da vivere nelle cantine o attraverso i consorzi della rete regionale del vino.

    La Villa Vecchia di Cosenza dunque diventerà una cittadella del vino calabrese nella quale scoprire la ricchezza e la varietà interpretativa dei vitigni autoctoni della Calabria che ormai hanno saputo conquistare i mercati, ma anche le giurie dei più importanti concorsi nazionali e internazionali, accompagnati da buona musica – grazie alla joint venture con il festival Alterazioni – e performance di arte di strada per una serata evento unica nel suo genere, senza tralasciare il gusto con i migliori street food della regione.

    La manifestazione vuole focalizzare l’attenzione degli appassionati di tutto il Sud attorno alle potenzialità del vino calabrese, ponendosi come spazio multiforme per far dialogare i protagonisti della scena enologica con i settori affini come il food, l’intrattenimento e le arti in genere, generando cosi forme nuove di collaborazione per realizzare sviluppo sui territori.

    Per partecipare all’evento è necessario acquistare un ticket che da diritto all’ingresso e alla degustazione di sei vini a scelta libera. E’ già partita la prevendita su eventbrite (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cosenza-wine-district-2023-647907547917) o presso i rivenditori ufficiali nel territorio cosentino: Fresco Foodbar, Cheers, Tennis Club Cosenza, Quipò più di un bar (Mendicino), Pane storto lab, Chiappetta sport village, Bar Tabacchi Nani 11, Cinque Sensi Store (Rende), Tre cipolle sul comò

  • Radici 2023, torno la grande kermesse dedicati ai vini del sud

    Radici 2023, torno la grande kermesse dedicati ai vini del sud

    Radici del Sud 2023, si avvicina l’appuntamento con la diciottesima edizione del Salone dei vini e degli oli del Sud Italia – 8-12 giugno, Castello normanno-svevo di Sannicandro di Bari – e tutti i dettagli della manifestazione vanno ulteriormente a fuoco.

    Completo ad esempio l’elenco delle quattro giurie internazionali incaricate di testare e valutare le etichette di vini e oli provenienti da ben 140 aziende provenienti da Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia. Si tratta di due consessi internazionali e due nazionali che avranno il compito di testare e valutare i vini presenti da due diversi punti di vista: quello di una prospettiva di più ampio respiro, quello di un’ottica più “glocal”. 

    La prima giuria internazionale, il Gruppo 1, sarà presieduta da Luca Matarazzo (20italie.com), e annovera tra i suoi componenti Anais Cancino (Wineteller, Messico), Liz Palmer (wine journalist, autrice e influencer, Canada), Torge Thies (TRCT MEDIEN GmbH, Germania), Anthony Rose (Decanter, freelance wine journalist e autore, Regno Unito).

    La seconda giuria internazionaleil Gruppo 2, è invece presieduta da Richard Baudains (Decanter, Regno Unito), ed è costituita da  Young Shi (TS Wine, www.tastespirit.com, Regno Unito), Robert McNulty (Wine Academy Italia, Usa), Jeff Barrows (Food Wine Click, Usa), Ben Little (Thenativegrapes.com, Irlanda).  

    Quanto alle giurie nazionali, la prima – Gruppo 1 – è presieduta da Maurizio Valeriani (Vinodabere.it), e composta da Franco Santini (Acquabuona.it), Luigi Salvo (Vinup.it) e dagli enologi Francesco Fortunato e Salvatore Digiacomo; 

    la seconda, che vede la guida di Andrea Terraneo (presidente Vinarius), comprende invece Francesco Bonfio (presidente AEPI) e Katarina Andersson (Grapevine Adventures), e gli enologi Matteo Esposito e Tiziana Micelli. 

    Nutrita (e planetaria) anche la schiera degli importatori presenti al Salone 2023:  Alia Reniers (Abfoodwines, Texas), Inese Vicupa (Whitehousesrestaurant, Lettonia), Jung Yong Cho (Curious Wine Seoul, Corea del Sud), Marija Stramkale (Noblewine, Lettonia), Meiquin Kuang (Die Weingaleristen GmbH & Co. KG, Germania), Ryan Lewis (Hidden Vines UK, Regno Unito), Duy Tuan Nguyen Toan Quoc Trading and Service Import Export Company Limited (TopWine.Vietnam), Alessandro Furlan (Saper Divino Selections, Usa), Yuanjun Zhang (COMPTOIRS ET CIES SAS, Cina), Carlo Zuccherini (Chef wine truffles, Olanda), Anders Bizzozero (Great Wines & Spirits, Svezia),  Luigi Pucciano (Terre Lente, Olanda)

    Un appuntamento, quello di Radici del Sud, che da diciotto anni racconta il giacimento ampelografico del Meridione d’Italia agli addetti ai lavori e alla stampa di tutto il mondo, grazie ai press tour e ai buyers tour nei territori delle regioni del Sud, ma anche grazie al Salone presso il Castello di Sannicandro di Bari, dove lunedì 12 giugno dalle 15 alle 21 verranno presentate le nuove annate dei vini e degli oli di aziende provenienti da tutto il Sud alla stampa, agli importatori e al grande pubblico; presente anche un’area food dove protagonisti saranno invece le aziende produttrici e di trasformazione e i cuochi del Sud Italia. Dalle 21 in poi presso la corte del Castello, invece, in programma una grande festa animata da pizzaioli e chef e dedicata ai cento vini del Sud Italia vincitori del concorso di quest’anno.

    Sarà però anche l’occasione per un confronto tra esperti sui temi dell’attualità enologica: lunedì 12 giugno dalle 11 alle 12.30, durante la conferenza conclusiva che premierà i migliori vini selezionati dalle quattro giurie del concorso – che dallo scorso anno torna a contemplare anche le categorie dei vini dolci naturali, passiti e ossidativi –  molto si discuterà infatti tra l’altro, con il contributo delle istituzioni e degli esperti presenti, delle sperimentazioni adottate già trent’anni fa dall’agricoltura meridionale e oggi oggetto di confronto anche nell’Italia enologica del Nord a causa della crisi climatica in atto. 

    L’evento è realizzato con il Patrocinio del Consiglio regionale Dipartimento Agricoltura e Comune di Sannicandro di Bari, e alla collaborazione di Assoenologi Pbc, Vinarius, AEPI, al partner tecnico AIS Puglia e ai partner – sponsor: Mondelli Agrifarma, Caffè Cavaliere, Sistemi Taranto, Lgs Label, Tonnellerie Saref, Asfodelo, la Pasticceria Fieschi, il Panificio di Gesù, il Caseificio di Cecca e il pastificio artigianale SemeAntico di Altamura, La Panetteria “Il Pan… Zeun” di Sannicandro di Bari e le due pizzerie “Lievita 72” di Gallipoli e “Senti la pizza” di Bari e Trani. 

    Kit di degustazione comprensivo di bicchiere, sacca porta-bicchiere e quaderno di degustazione 20 euro; ingresso alla Corte del Castello con circa 100 vini in assaggio libero e degustazione di piatti serviti a buffet 20 euro; ingresso al salone e accesso alla serata conclusiva 35 euro.

    LE AZIENDE CALABRESI

    1. AZIENDA AGRICOLA NESCI
    2. BARONE G.R. MACRÌ                                    
    3. CANTINA MASICEI
    4. CANTINE ARTESE
    5. CANTINE BENVENUTO
    6. CANTINE CACCAMO
    7. CASA COMERCI
    8. LIBRANDI
    9. MAGNA GRECIA
    10. MARCHISA
    11. ORIGINE & IDENTITÀ
    12. STATTI
    13. TENUTA DEL TRAVALE
    14. TENUTE PACELLI                                             
    15. TERRE DI CALABRIA   

  • Al Concorso Città del Vino tante medaglie per la Calabria

    Al Concorso Città del Vino tante medaglie per la Calabria

    Alla 21° edizione del concorso enologico di Città del vino 10 e lode per la Calabria  con un totale 18 medaglie  di cui  una Gran medaglia d’oro, 15 d’oro e  2 d’argento.

    Con soddisfazione Saveria Sesto, dell’associazione L’albero della Vite e presidente di una commissione di degustazione a Sambuca di Sicilia dove si è svolto in 21° concorso, illustra  il medagliere e la rappresentazione della Calabria in questa edizione.

    La Gran Medaglia  è attribuita  con 92,2 punti al Cirò riserva 2017 della cantina Brigante  e a seguire con 89,8 a Don Saso della Tenuta Sant’Angelo e con punteggi sempre di quest’ordine a  Donna Filomena  della Masseria Falvo 1727 ,  al Cirò rosso classico 2019 di  Brigante, al  Pollino rosato di  Campoverde,  JXP – Calabria Igt bianco 2022  e Crete del Falco 2019 dell’azienda  Termine Grosso, Pian della Corte Cirò riserva     2018 della Cantina Malena, Cordone  2020 Cirò Doc Rosso della Cantine Vulcano, Metafore 2019 dell’Azienda Vinicola di Alfano Silvana, Segno della CantinaLibrandi.

    Nella categoria  vini biologici, vini con tecniche sostenibili e a basso impatto,  e quindi piccole produzioni in condizioni pedologiche e microclimatiche congeniali, le medaglie d’oro vanno al Don Fabrizio Anniversario e Donnanò 2020 dell’azienda Termine grosso,  Don Rosario 2017 della Masseria Falvo 1727 e medaglia argento a  Luna Piena 2022 Azienda Termine Grosso.

    Nella categoria Premio speciale Forum degli spumanti oro sia a Centocamere Metodo classico Rosato2019 che a Centocamere Metodo classico Bianco 2019 della azienda Barone Macrì.

    Attestato di merito alla Cantina Statti con il vino Greco e alla Cantina Petrania con Zabiq  che si posizionano a  ridosso immediato della classifica.  

    Una Calabria che continua a stupire anche  nella sezione  dedicata alla  Grappa Award con la  medaglia d’argento alla grappa  riserva della  distilleria F.lli Caffo.

    E tra i vitigni dunque trionfo  del Gaglioppo ma anche del Nerello, Pecorello, Aglianico, Magliocco, Greco bianco, Zibibbo, Mantonico  e la Guarnaccia che hanno rappresentato il panorama ampelografico e nobilitato le etichette .

    Conferma per le aziende che vincono ripetutamente con i loro vini e incassano medaglie preziose, piccole e giovani  realtà che si affacciano per la prima volta con nuove etichette, diversi territori rappresentati da Cirò a Saracena, Roccabernarda, Capo Spulico, Villa S. Giovanni, Lamezia Terme e Locri, enologi di eccellenza  che conoscono bene  l’attitudine della materia prima  ancor prima della tecnica enologica  e che in simbiosi con gli imprenditori lavorano con alti standard qualitativi per delineare  una  orgogliosa Calabria enologica che si ritaglia un autorevole spazio tra le regioni d’Italia.

    Tra 1400  vini in concorso di tutte le regioni italiane ed estere 18 preziose medaglie sono un bottino da  sfoggiare, capitalizzare e comunicare.

  • Il Magliocco Canino è il vitigno della dieta mediterranea

    Il Magliocco Canino è il vitigno della dieta mediterranea

    Si terrà giovedì 18 maggio 2023 alle ore 18.00 presso la sede municipale di Nicotera già Convento dei Domenicani il confronto organizzato dall’Amministrazione del borgo tirrenico sul tema “Magliocco, e anche canino, da Nicotera verso il mondo”. L’appuntamento aprirà una stagione di importanti iniziative che il governo della cittadina vuole attivare per innescare un dialogo operativo tra le diverse anime della società che si occupano di agricoltura, turismo e valorizzazione delle peculiarità territoriali, partendo da due importanti attrattori: la Dieta Mediterranea e la grande capacità turistica dell’area.

    Proprio a Nicotera l’antropologo e scienziato americano Alice Keys condusse tra il 1957 e il 1969 lo studio pilota della Dieta Mediterranea di Riferimento che portò alla codificazione di questo importante regime alimentare. E Nicotera rappresenta un tassello importante del sistema turistico della Costa degli Dei, uno dei più attrattivi dell’intera regione.

    All’evento sono stati invitati Vitaliano Papillo, Presidente del Gal (Gruppo Azione Locale) Serre Vibonesi, Renato Marvasi, Presidente Associazioni Viticoltori Vibonesi, Maria Teresa Russo docente dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Gennaro Convertini, Presidente dell’enoteca regionale, Casa dei Vini di Calabria, Giovanni Gagliardi, editor di vinocalabrese.it e Giacomo Giovinazzo, Direttore generale del Dipartimento agricoltura della Regione Calabria.

    A tirare poi le somme del dibattito, moderato da Domenico Silipo, dell’azienda Casa Comerci di Badia di Nicotera, saranno poi Gianluca Gallo, assessore regionale all’agricoltura e Rosario Varì, Assessore regionale allo sviluppo economico e agli attrattori culturali.

    Il focus sul Magliocco canino è il punto di partenza di una più vasta progettualità che muove dal vitigno rappresentativo del vibonese e che si propone l’obiettivo di innescare un modello virtuoso per fare dei marcatori distintivi del territorio una leva di sviluppo partendo dal fascino del territorio e dalla sua grande biodiversità.

    locandina

    Magliocco, e anche canino, da Nicotera verso il mondo
    Municipio Nicotera (VV)
    Corso Umberto I – 89844 Nicotera (VV)
    18 maggio 2023 ore 18

    FOTO DAL WEB

  • A Nicodemo Librandi, honoris causa, il dottorato in Scienze Agrarie

    A Nicodemo Librandi, honoris causa, il dottorato in Scienze Agrarie

    Venerdi 12 maggio 2023, ore 11 presso l’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, si svolgerà la cerimonia di conferimento del Dottorato Honoris Causa in Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali al dott. Nicodemo LIBRANDI per la sua instancabile attività di ricerca ed innovazione nel settore della vitivinicoltura.

    Per  Nicodemo Librandi, professore di scienze matematiche, si aggiunge adesso il titolo  honoris causa in scienze  agrarie  conquistato sul campo, anzi nelle vigne e tra i vini,  che gli verrà conferito da parte dell’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria.

    Nel  ricco curriculum vitae di 50 anni di lavoro nel settore, giusto per semplificare, si ascrivono 8 lavori scientifici in viticoltura ed enologia che raccontano la storia del Cirò. Da “Il Gaglioppo e i suoi fratelli-I vignaioli del Cirò-Interventi per la caratterizzazione del Castiglione e del Toccarino – Valorizzare con metodi moderni un’antica vocazione viticola- I vitigni di Calabria”- Viaggio all’interno del genoma del Gaglioppo e del Magliocco-Studio sui portainnesti del Gaglioppo, Storie di uomini, vigneti e vini”  senza elencare le pubblicazioni  minori e annoverare le tante attività quale animatore territoriale di dibattiti scientifici, degustazioni e  sperimentazioni per la promozione dei vini Cirò e Melissa  e della cultura enologica in senso più ampio.

    Non ultimo in ordine di tempo  rientra la nomina come  presidente dell’Associazione SudHeritage che mette insieme i musei d’impresa fornendone una lettura ed interpretazione innovativa delle storie imprenditoriali della Calabria e poi ancora Ambasciatore del vino, titolo conferito dall’ Ass. nazionale Città del vino  per aver portato nel mondo il vino Cirò e trainato la Calabria intera.

    Per la precisione le etichette Librandi arrivano in 40 Paesi.

    Due sono le immagini rappresentative e cariche di significato che sono un manifesto-  sintesi dell’instancabile Librandi – esploratore di vigne e vini  e che rendono matericamente il Librandi-pensiero che si estrinseca con la generosità di chi ha uno sguardo etico proteso al sociale: la  collezione varietale ampelografica  della Calabria, giardino labirinto,  che nasce per custodire il germoplasma dei vitigni autoctoni della  regione. Frutto di un lungo e impegnativo quanto  appassionante lavoro  di ricognizione  per cercare, recuperare, catalogare, impiantare e seguirne l’evoluzione  e la caratterizzazione. Luogo vivente anche a futura memoria, di conservazione del Dna delle viti calabre, espressione della ricca biodiversità  dell’Enotria tellus.

    L’altra e’ l’immagine di quel pensiero proattivo e si riferisce alla mappa dei profumi del vino e il naso del vino che si trova nel museo VITES  a Rocca di Neto nella Tenuta Rosaneti e che guarda al futuro precorrendo i tempi. Pensando alle nuove generazioni  vuole offrire l’occasione di un laboratorio interattivo dove riconoscere i profumi del vino e con il  Progetto “Scuole in vigna”  fornire un  esempio di sostenibilità, intesa come impegno sociale, economico ed ambientale, attenta alla cura del territorio e alla salvaguardia della biodiversità.

    Il progetto “Scuole in vignavuole essere uno spazio di educazione ambientale  per un sempre maggiore coinvolgimento delle intelligenze in crescita  nelle dinamiche dell’agricoltura per incentivare la formazione curriculare, ma anche per il rilancio turistico del territorio che si esprime in tutte le forme.

    Sono sicura che questo intenso momento di riconoscimento pubblico del suo lavoro vorrà condividerlo con il suo compagno di viaggio, il fratello Antonio con il quale si è spartito il sonno e le preoccupazioni per arrivare all’oggi.      

    Saveria Sesto

    Foto dal web

    locadina dell’evento
  • Il Sabato del Vignaiolo FIVI. Il 6 maggio in tutta Italia. In Calabria ad Altomonte da Terre di Balbia

    Il Sabato del Vignaiolo FIVI. Il 6 maggio in tutta Italia. In Calabria ad Altomonte da Terre di Balbia

    Il 6 maggio 2023 in tutta Italia torna l’atteso Sabato del Vignaiolo, l’evento diffuso organizzato dalle Delegazioni locali della FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti per raccontare al pubblico e agli appassionati le realtà territoriali degli oltre 1.500 soci.   22 gli appuntamenti organizzati da nord a sud in altrettante località della penisola: tutti luoghi speciali, aziende agricole e cantine soprattutto, ma anche luoghi d’arte o ristoranti appartenenti alla rete dei Punti di Affezione FIVI, che diventano teatro d’incontro diretto con i Vignaioli e le Vignaiole dell’associazione.   Gli eventi hanno format diversi, liberamente decisi e organizzati dai Vignaioli di ogni diverso territorio in puro stile FIVI: banchi d’assaggio singoli o collettivi, masterclass, pic-nic e passeggiate nei vigneti, musica live. Il Sabato del Vignaiolo racchiude questo e tanto altro, con l’obiettivo principale di offrire agli appassionati del vino una giornata di festa e relax, ma anche di scoperta del lavoro dei Vignaioli, delle tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, delle eccellenze dei territori in cui coltivano i loro vigneti.   “Dopo il grande successo della prima edizione, che ha coinvolto quasi 10.000 partecipanti nei vari appuntamenti, le Delegazioni locali si sono riattivate con un’energia davvero entusiasmante: e se l’anno scorso gli eventi erano 18, quest’anno saranno ben 22, che testimoniano come questo evento sia entrato ormai nel cuore delle Vignaiole e dei Vignaioli – sottolinea Diletta Nember, vicepresidente di FIVI – Va detto infatti che questi appuntamenti sono tutti organizzati direttamente dai Vignaioli, in modo spontaneo e volontario: per noi, infatti, è un’occasione unica per incontrarsi, consolidare i legami associativi e i rapporti positivi tra colleghi. Per il pubblico, è l’occasione per conoscere i Vignaioli nella loro massima espressione di genuinità e autenticità, vocaboli spesso abusati ma mai veri come in questo caso”.   L’appuntamento calabrese si svolgerà ad Altomonte (CS) presso l’azienda TERRE DI BALBIA in contrada Montino.   Sarà una vera giornata di festa con i banchi di assaggio di 31 produttori provenienti da tutti i territori del vino calabrese accompagnati da buon cibo e musica dal vivo. L’evento si svilupperà durante l’intera giornata di sabato 6 maggio dalle ore 11:00 alle ore 19:00 (chiusura ingressi ore 15.30) per partecipare occorre prenotarsi obbligatoriamente tramite il form > https://form.jotform.com/230845250337352.   

    Ecco le aziende coinvolte:

    1. Elisium
    2. Terre di Balbia
    3. Tenuta del Travale
    4. Tenute Paese
    5. Cantine Viola
    6. Antiche Vigne
    7. Tenuta Santoro
    8. Le moire
    9. Brigante
    10. Maddalona
    11. Cervinago
    12. Vumbaca
    13. Altomonte
    14. Fezzigna
    15. Cataldo Calabretta
    16. Tenute Pacelli
    17. Termine Grosso
    18. Romano&Adamo
    19. ‘A Vita
    20. Cerminara
    21. Dell Aquila
    22. Aspromonte
    23. Tenuta Regina di Sant’Angelo
    24. Dell’Aera Vigneti e Cantina 
    25. Rocca Brettia
    26. Cerzaserra wine
    27. Barone Macrì
    28. Nesci
    29. Casa Comerci
    30. Cantina Masicei
    31. Scala Vigneti e Cantina

    Foto Maura Fermariello

  • La Calabria al Vinitaly fa 1.000.000

    La Calabria al Vinitaly fa 1.000.000

    Dal 2 al 4 Aprile il padiglione Calabria ha ospitato decine di influencer provenienti da tutta Italia, che hanno partecipato presenziando a diversi show-cooking e soprattutto incontrando i viticoltori calabresi, amplificando i loro prodotti e brand davanti al pubblico social.

    L’evento, realizzato da Feed It / Calici Urbani su commissione dell’Assessorato all’Agricoltura e dell’Arsac ha coinvolto numerosi influencer, giornalisti e addetti ai lavori davanti al banco centrale del padiglione calabrese, grazie alla presenza di un food-influencer e un canale d’amplificazione da oltre un milione di follower come Chef in Camicia, nella persona del suo fondatore Luca Palomba meglio noto come Lellopanello, il re dei panini. A tenere le redini dell’evento, facendo da padrone di casa e moderatore dei diversi momenti, l’ambasciatore e influencer wine Nello Gatti. 

    Lellopanello ha omaggiato la nostra Regione con la preparazione di 3 panini, interamente realizzati con prodotti d’eccellenza del nostro territorio, uno per ogni giornata di evento. Si comincia così con Domenica 2 Aprile, protagonisti del panino del noto food blogger sono la Rosamarina, la Confettura di Fichi di Cosenza e le cime di rapa. Si prosegue Lunedì con un classico come il panino Nduja di Spilinga, Caciocavallo Silano e Composta di Cipolle di Tropea per concludere con il panino più gourmet dei tre, quello di Martedì 4 Aprile composto da Alici sott’olio, ricottina di pecora affumicata e composta di cedro.

    Ognuno dei 3 giorni ha visto diversi interventi istituzionali, ospitando brevemente sul palco l’Assessore Gianluca Gallo e il Presidente Roberto Occhiuto, per proseguire poi con il vero e proprio show-cooking in diretta sui canali social di Chef in Camicia. Alla fine i panini sono poi stati degustati dal pubblico e prodotti in oltre 200 esemplari al giorno.  Conclusosi il momento di show, Lellopanello ha fatto da istrione tra buyer e addetti ai lavori per accompagnarli tra i vari stand dedicati alle singole cantine e creare abbinamenti (e contenuti social) con ognuna di loro. L’entusiasmo e il coinvolgimento delle cantine in questa attività, ben rappresentano lo spirito dell’intera iniziativa: portare le etichette calabresi al grande pubblico attraverso i social, oltre che alla platea di addetti ai lavori già presente in loco durante Vinitaly.

    Diversi i commenti a caldo dei vignaioli:

    “Oggi più di ieri la comunicazione é in continua evoluzione e sempre più veloce, come dicono gli anglosassoni “to be smart”. Gli influencer sono di fondamentale utilità in questo, perché attraverso i loro followers riescono a divulgare l’informazione in modo pratico e veloce, esempio avvenuto in occasione del vinitaly 23 con le wine stories di calici Urbani in compagnia di chef in camicia. Diverse le interazioni con wine & food lovers da diverse parti dell’Italia grazie alle attività svolte tra le cantine presenti. Un esempio virtuoso di presentazione e divulgazione dei vini e del territorio. Grazie” Afferma Vincenzo Granata per la cantina Magna Graecia. Gli fa eco Alberta Nesci, una delle giovani produttrici più in vista della regione: “Finalmente si parla di Calabria bella , di una Calabria che produce eccellenze. Un territorio che fino ad ora è stato dietro le quinte ma ora vuole salire sul palco , sperando che diventi presto protagonista, come merita.

    Credo fortemente che per continuare questo percorso accanto a grandi produttori ci devono essere grandi persone in grado di poterci raccontare . I food e wine influencer , ora più che mai devono cavalcare la cresta dell’onda e armati di calici e posate devono puntare a mettere in rete la nostra CALABRIA STRAORDINARIA . Abbiamo una storia da cui partire e grazie a loro stiamo andando in rete con foto , ricette e vitigni che, giustamente , mettono l’acquolina in bocca a tutti . Che la loro curiosità possa essere il nostro stimolo e che i loro consigli possano essere sentore di una collaborazione per crescere . Da produttrice della Provincia di Reggio Calabria, penso che il loro desiderio di conoscere, di raccontare , di far scoprire posti sconosciuti a molti è il nostro veicolo per arrivare in rete per un consumatore che vuole, il buono e l’autentico”.
    Non mancano i commenti da parte dei viticoltori di Ciró, la culla del vino calabrese:“Negli ultimi anni, grazie al lavoro svolto dalle aziende vitivinicole, con una qualità dei vini che sta raggiungendo livelli sempre più alti, l’interesse verso i vini calabresi aumenta sempre di più. Quest’ultima edizione di Vinitaly ha visto il padiglione Calabria, pieno di appassionati ed operatori del settore provenienti da tante parti del mondo, il tutto arricchito dalle wine stories di chef in camicia, un’iniziativa molto simpatica e divertente utile a far divulgare la conoscenza dei vini attraverso wine e food influencer”.
    Afferma Christian Vumbaca, delle omonime cantine nonché membro del cda del consorzio stesso di Ciró. Interessante il punto di vista di uno dei produttori più innovativi del sistema Calabria, Enzo Sestito e del suo team: “Noi di Brigante Vigneti & Cantina da anni siamo sempre più orientati a pensare e realizzare vini che possano trasmettere tradizione e cultura ma al contempo innovazione  e cambiamento e nel fare ciò, oggi, comunicare del modo e attraverso il canale giusto è una necessità” Afferma a nome di tutta la sua azienda; “In questo contesto, credo che il ruolo dei social media e dei comunicatori del vino e dei territori legati alle produzioni di qualità sia importante affinché le nuove generazioni comprendano il ruolo del vero buon cibo e del vero buon bere” Continua. “Solo se sapremo passare la staffetta ai giovani al momento giusto e nel modo giusto, il vino italiano di qualità avrà un futuro roseo e luminoso”

    Non manca Vibo Valentia, patria di giovanissimi viticoltori come Giovanna Artese delle Cantine Artese che così commenta: “Vinitaly 2023 è stata per noi la prima esperienza a questa fiera di importanza internazionale. È stato bello far parte delle tante aziende in crescita nel padiglione regionale. Siamo stati anche coinvolti nell’ iniziativa di Chef in Camicia brindando insieme con il nostro Zibibbo Aramoni. Di certo, non è da sottovalutare l’importanza e la risonanza degli strumenti social anche e soprattutto nel mondo del vino. Wine e food influencer comunicano in modo semplice, diretto e costante ad un pubblico giovane che recepisce in modo immediato i loro consigli e spiegazioni. Quindi, se usati bene, ben vengano questi mezzi di comunicazione per rivolgerci agli appassionati del vino di oggi e del futuro”. Giovanna Artese per Cantina Artese

    La tre-giorni di evento ha portato decine di infuencer al padiglione Calabria ma non solo, il vero successo è stato sui social dove i contenuti pubblicati da Chef in Camicia e Calici Urbani, rilanciati dai tanti influencer presenti, hanno raggiunto oltre un milione e mezzo di utenti su Facebook e Instagram. Un grande successo per una regione che finalmente riesce a farsi vedere con tutte le sue eccellenze su dei nuovi orizzonti digitali, che già in tutto il mondo stanno regalando fama e celebrità a tanti prodotti fino a poco tempo prima sconosciuti.

  • VAF 2023. Buona la prima

    VAF 2023. Buona la prima

    di Roberto Polisicchio

    L’evento di Soverato (CZ) del 16 aprile 2023, nonostante il maltempo e conseguente cambio location, è stato “sold out”!

    Un successo annunciato e previsto, tanto che noi siamo stati i primi in assoluto ad acquistare il biglietto sulla piattaforma online il 28 febbraio. VAF (acronimo di Vivendu Artigiani in fiera) è stato un incontro tra viticoltori e appassionati del buon vino, l’idea enoica è nata davanti un ottimo vino artigianale tra quattro amici (in una vineria) Antonio, Dorino, Pietro e Serena che subito contattarono qualche produttore che si dichiarò entusiasta. Tra gli altri, Cataldo Calabretta che con i sui spunti diede corpo a parte del comunicato stampa, eccoli sistemati nell’informativa diramata al momento opportuno: “l’atmosfera e la convivialità saranno quella del mondo contadino,….Le aziende saranno in prevalenza regionali con alcune cantine nazionali di spicco che sposano l’idea di cui spesso si legge “dalla vigna …al bicchiere”. VAF sarà l’occasione, per la prima volta in Calabria, di incontrare artigiani del vino fieri sostenitori del vino di Terroir. Questi vignaioli non portano solo i vini in degustazione, ma si fanno promotori del paesaggio agricolo calabrese e italiano, della sua tutela e della valorizzazione della cultura viticola ricca e sfaccettata, insomma della civiltà contadina…. Ciascun produttore oltre alle bottiglie porterà con sé la sua passione e il suo sapere. I partecipanti percepiranno le caratteristiche di alcune zone vitivinicole, geografia, storia e terroir oltre a degustare prodotti nati dai viticultori con le stesse convinzioni. Un’opportunità unica per bere insieme e condividere il piacere del vino “franco” e “genuino”.

    È stato proprio così: una manifestazione viva ed interessante dove hanno prevalso naturalità, schiettezza, spontaneità. La prima nel suo genere nella nostra Regione molto entusiasmante e che ha dimostrato – ove ce ne fosse bisogno – che la Calabria funziona e molti avvenimenti importanti accadono!

    Pensiamo che ciascun partecipante si sia divertito e innamorato (ove non fosse già “cotto”) dei vini artigianali della nostra terra e di altre regioni presenti. Fantastico osservare le etichette delle splendide bottiglie ed assaporare vini di qualità. Crediamo che sia stato forte l’intreccio fra vignaioli e appassionati, ciò dà sempre emozioni e sensazioni strabilianti!

    Per gli organizzatori, oltre al notevole afflusso, una  bella soddisfazione  è stata la presenza – a questa manifestazione di grande fascino e con meravigliosi vini – di alcuni esponenti di rilievo dell’enogastronomia calabrese (e non) che valorizzano con il loro savoir-faire tantissime belle realtà, [oltre a noi di https://www.vinocalabrese.it/], Francesco Saliceti, Giovanna Pizzi ( con Francesco Mannarino) Alessandra Molinaro, Silvia Rotella e Matteo Gallello (che all’ultimo istante è riuscito a partecipare] persone che generano sempre positività.
    Bellissimo il wine tasting sul Cirò condotto brillantemente  da Giorgio Fogliani che presidiava anche il banchetto di https://www.possibiliaeditore.eu/ (dove era possibile acquistare volumi del settore].

    Chiudiamo citando una frase del libro “Il bicchiere mezzo pieno” di Nicola Fiorita e Giancarlo Rafele [Sabbiarossa edizioni, 2015] i Cirò Boys – divenuti poco dopo Cirò Revolution (n.d.r) – “pensano che un bicchiere di vino sia un atto agricolo, che quando lo bevi devi sentire il filare, la terra, la dignità di un luogo, la tenerezza delle mani.” Ecco noi (e pensiamo tantissimi) questo abbiamo (hanno) sentito!

    Ecco le cantine presenti in ordine di apparizione sui canali social del VAF

    CALABRIA
    Cataldo Calabretta,
    Vigneti Vumbaca,
    Racina Wine,
    Sergio Arcuri,
    Nino Altomonte,
    Casa Comerci,
    Origine&identità,
    Azienda Agricola Carlomagno,
    Cantina Masicei,
    Le Moire,
    Aspromonte vini,
    ‘A Vita,
    Flli Dell’Aquila,
    Cantina Scala,
    Tenuta del Conte,
    Jerax,
    Terre di Balbia,
    Cerminara – Fratelli di Cirò,
    Giuseppe Calabrese,
    Fezzigna vignaioli,
    Cantine Lucà,
    Gianni Lonetti,
    Vac (Vignaioli dell’Alta Calabria),
    Rocco Pirito,
    Tenute Pacelli.

    NAZIONALI
    Rocco di Carpineto (Piemonte)
    2 vite (Campania),
    Mongarda (Veneto),
    Pierini&Brugi (Toscana),
    Alex della Vecchia (Veneto),
    Costadilà Vini (Veneto)
    Cascina Orizzonte (Piemonte),
    Barbaglia (Piemonte),
    Marabino (Sicilia)
    Arteteke (Basilicata),
    Cantina del Barone (Campania),
    Azienda Agricola Andreola (Veneto),
    Az. Agr. Francesco Battifarano (Basilicata)

    Da segnalare la presenza di un’area food ben assortita con
    – Bestie Calabresi Selvaggi (Montepaone CZ),
    – Sofia – Vetrina di gusto (Casabona KR)
    – Panestorto (Cosenza) e Olio Alarico (Azienda Agricola di Piro Adriana e Luciana – Altomonte CS) con un allestimento che è piaciuto molto

  • Il Terre di Cosenza incontra operatori ho.re.ca e stampa

    Il Terre di Cosenza incontra operatori ho.re.ca e stampa

    Lunedì 17 aprile, dalle 15 alle 20 nelle splendide sale del Castello Svevo Cosenza, si svolgerà l’incontro organizzato dal Consorzio Terre di Cosenza Dop per far conoscere a fondo alcune delle numerose caratteristiche dei vini Terre di Cosenza di Origine Protetta. Oltre ai banchi d’assaggio per la degustazione dei vini sarà presente un banco per la degustazione di Olio di Calabria Igp. Due Masterclass sul futuro dei bianchi di Cosenza e sul terroir del Magliocco Dolce guidati da Matteo Gallello precederanno il Talk che prevede la presenza del Presidente del Consorzio Terre di Cosenza Dop Demetrio Stancati, del Presidente del Consorzio Tutela e Valorizzazione delle Viti e del Vino DOC Bivongi Adele Anna Lavorata, del Presidente dell’Accademia del Magliocco Maurizio Rodighiero e dell’Assessore all’Agricoltura di Regione Calabria Gianluca Gallo.
    La partecipazione all’evento, a numero chiuso e su prenotazione, è riservata a sommeliers, operatori ho.re.ca. e giornalisti.
    “Local Wine Experience” è un nuovo progetto di accoglienza territoriale ed enoturistica che il “consorzio di Tutela e Valorizzazione dei Vini DOP Terre di Cosenza”, in collaborazione con il “Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini DOP Bivongi”, sta implementando nel territorio calabrese. Durante i mesi scorsi hanno partecipato agli incontri formativi circa 250 operatori dell’enogastronomia, 150 aziende ristorative selezionate in tutta la Calabria secondo criteri di qualità, alle quali sono state fornite, attraverso workshops mirati, le informazioni essenziali per comunicare al meglio vino e territori dei Terre di Cosenza DOP. Tutte le aziende partecipanti entreranno a fare parte del sistema e identificate dal logo “Local Wine Experience” apposto sulla vetrina del locale, che fornirà immediata garanzia di qualità al turista che si approssima ai nostri territori.
    Nei mesi di aprile e maggio prossimi, l’attenzione si sposta verso i professionisti della comunicazione: attraverso visite in azienda, workshop formativi specifici, degustazioni, incontri e confronti, 30 persone selezionate tra operatori della comunicazione e tour operator, guidati da due giornalisti leader della stampa specializzata nazionale, conosceranno da vicino, in modo approfondito e mirato, le produzioni e i territori del Terre di Cosenza DOP, per farne un racconto coerente e autentico destinato ai viaggiatori ed enoturisti che saranno così stimolati a visitare la nostra terra e ad apprezzare i nostri cibi e vini e che troveranno, grazie all’azione di sistema svolta, operatori enogastronomici pronto ad accoglierli.
    L’alleanza con il consorzio Bivongi DOP che sta svolgendo promozione parallela a quella del Terre di Cosenza, consentirà di estendere l’azione oltre i confini provinciali e offrire all’enoturista la possibilità di un viaggio lungo tutta la Calabria, ovunque garantito da accoglienza di qualità.
    La conclusione della prima fase formativa destinata agli operatori ho.re.ca e il passaggio verso la seconda, destinata ad operatori della comunicazione e studenti, in una sorta di “consegna di testimone”, sarà celebrata dunque il 17 aprile prossimo, in una serata evento dal titolo “Il vino nelle terre di Cosenza: dalla filiera al territorio”, in cui momenti di incontri tra aziende vitivinicole e operatori ho.re.ca si alterneranno a masterclass sulle produzioni del Terre di Cosenza, a degustazioni di olio e pane e a momenti di confronto in un talk, con la presenza delle istituzioni regionali, cui tutti gli operatori coinvolti sono invitati a partecipare.

  • VAF, la prima edizione della fiera dedicata ai vini artigianali

    VAF, la prima edizione della fiera dedicata ai vini artigianali

    Vaf è l’acronimo di Vivendu Artigiani in fiera, il primo evento dedicato al vino artigianale regionale e nazionale che si terrà il prossimo 16 aprile nei giardini del Teatro Comunale di Soverato. Un appuntamento pronto ad ospitare viticoltori e appassionati del buon vino dove l’atmosfera e la convivialità saranno quelle del mondo contadino, un gruppo di produttori che produce vino “artigianale” ha aderito all’iniziativa enoica ideata durante una conversazione tra quattro amici. Le aziende saranno in prevalenza regionali con alcune cantine nazionali di spicco che sposano l’idea di cui spesso si legge “dalla vigna …al bicchiere”. VAF sarà l’occasione, per la prima volta in Calabria, di incontrare artigiani del vino fieri sostenitori del vino di Terroir.

    Questi vignaioli non portano solo i vini in degustazione, ma si fanno promotori del paesaggio agricolo calabrese e italiano, della sua tutela e della valorizzazione della cultura viticola ricca e sfaccettata, insomma della civiltà contadina. Gente che ha in mente cosa vuol dire “cantina eco-friendly” e che cerca di tutelare l’ambiente e di rispettare la natura. Ciascun produttore oltre alle bottiglie porterà con sé la sua passione e il suo sapere. I partecipanti percepiranno le caratteristiche di alcune zone vitivinicole, geografia, storia e terroir oltre a degustare prodotti nati dai viticultori con le stesse convinzioni.

    Un’opportunità unica per bere insieme e condividere il piacere del vino “franco” e “genuino” (che a volte presenta sul fondo della bottiglia eventuali sedimenti che sono prova di genuinità). 

    La fiera, come detto, si terrà nella ridente cittadina di Soverato (CZ) dalle ore 11.00 alle ore 21.30 (ultimo ingresso ore 20:00). L’acquisto del biglietto in prevendita su eventbrite CLICCA QUA è pari a € 15 ridotto a € 10 per i soci AIS, FISAR FIS, ONAV e per il mondo HO.RE.CA. Il prezzo comprende la degustazione dei vini esposti in fiera. Giorno 16 al botteghino il costo è di € 20.

    È previsto un Wine tasting sul “Cirò” condotto da Giorgio Fogliani autore del libro edito da Possibilia “CIRÒ – I luoghi del Gaglioppo”.

    Ecco le aziende partecipanti in ordine di apparizione sui canali social.

    CALABRIA
    Cataldo Calabretta, Vigneti Vumbaca, Racina Wine, Sergio Arcuri, Nino Altomonte, Casa Comerci, Origine&identità, Azienda Agricola Carlomagno, Cantina Masicei, Le Moire, Aspromonte vini, ‘A Vita, Flli Dell’Aquila, Cantina Scala, Tenuta del Conte, Jerax, Terre di Balbia, Cerminara – Fratelli di Cirò, Giuseppe Calabrese.

    ITALIA
    Rocco di Carpineto (Piemonte) 2 vite Campania), Mongarda (Veneto), Pierini&Brugi (Toscana), Alex della Vecchia (Veneto), Costadilà Vini (Veneto) Cascina Orizzonte (Piemonte), Barbaglia (Piemonte), Marabino (Sicilia).

    Per informazioni: Serena – mail: v.a.f.vivenduinfiera@gmail.com

  • La Calabria che non fa rumore

    La Calabria che non fa rumore

    di Saveria Sesto*

    Riprendo le riflessioni di Cesare Pillon, noto giornalista enogastronomico di 92 anni, la cui penna continua a marcare verità e inascoltati messaggi. Nell’articolo I bianchi da uve autoctone vinceranno a patto che dietro ci sia tanta ricerca , tratta il caso Calabria del vino Efeso della cantina Librandi e descrive : “Efeso non è un bianco di successo: è nato in Calabria i cui vini vengono sempre percepiti come se fossero di serie B , difatti le guide internazionali non si sono rese conto della sua eccezionalità. I consumatori sì e le 25.000 bottiglie della vendemmia 2021 da giugno a settembre erano esaurite. Ma 25 mila persone sono troppo poche per ribaltare un pregiudizio”

    Efeso è un vino bianco di uve Mantonico, nato  già da 20 anni,  nelle vigne Librandi a  Rocca di  Neto in un  cru (vigna in terreno argilloso-calcareo con sedimenti di arenaria), frutto della ricerca  nel vigneto e proseguita in cantina con fermentazione in rovere Allier per esaltare le potenzialità di un vitigno antico, autoctono, archeologico direi, dal greco  Mantonikos, letteralmente divinatorio .

    Varietà geneticamente duttile, prestante e performante con un potenziale d’invecchiamento lungo fino a 8 anni. 

    E chi l’avrebbe mai pensato un vino bianco cosi longevo per la Calabria?  Solo l’enologo Donato  Lanati che  ne  è l’autore e Nicodemo Librandi coautore nella vigna.

    Anche l’azienda Statti ha il suo Mantonico su di una superficie significativa, affinato in legno di acacia, Antonella Lombardo nella Locride, Cantina Dall’Aera in bottiglie numerate, Cantine Ferrocinto, Barone Macri che lo ha spumantizzato con metodo classico ed altri ma in  uvaggio con altre varietà .

    Da wine lover  di serie B non posso che concordare con questo pungente e irritante pre-giudizio sulla Calabria, condannato da Pillon, ma tocca fare autocritica sulla modesta reputazione e considerazione  che viene riservata, dettata dal cronico ritardo nelle scelte, scarsa visione e  peso che assume la ricerca scientifica  enologica  che latita in Calabria (università, centri di ricerca, laboratori enologici avanzati, Istituti di sperimentazione)  che non esprime letteratura, non  supporta ed non aiuta ad esaltare  la  viticoltura di  una Terra d’uve.

    Siamo solo bravi a narrare  che siamo la regione con più  ricchezza di biodiversità,  con oltre 200 vitigni presenti nei nostri territori e che affondiamo radici o sprofondiamo  nell’olimpionica  Magna Grecia.

    Non si spiega perché  i vini si collocano nella serie B. La verità è nei numeri, nella vera struttura del settore, nel patrimonio viticolo delle aziende e nella facile rincorsa all’omologazione.

    La Calabria ha un 25% di vini bianchi e 75% di rossi, eppure è una regione di mare, di turismo costiero e di cucina mediterranea.

    I vitigni coltivati  in Calabria sono 40  ma solo 20 sono autoctoni, direi identitari.

    Non ci qualificano, seppur autorizzati alla coltivazione,  il Barbera, il Merlot, il Riesling, il Traminer , il Cabernet Sauvignon e franc, il Petit Verdot , lo Chardonnay, il  Semillon,  il Syrah ecc . Certo  i produttori  devono vendere vini e soddisfare il gusto del consumatore internazionale.

    Invece ci qualificano, ci  identificano  e marcano la Calabria  le varietà storiche, native ed  ancorate, come il   Gaglioppo,  Zibibbo,  Greco bianco , Mantonico , Castiglione, Guardavalle, Nocera, Pecorello,  Magliocco dolce e canino  e la sconosciuta Prunesta  con appena 34 ettari .

    Concludendo, allora,  se abbiamo circa  200 presunte varietà , 91 uniche nella collezione  Librandi,  a cui si è aggiunta  quella della  cantina Ferrocinto, di qualche vivaista (Mario Maiorana) o  appassionato  studioso come  Orlando Sculli nella Locride, solo la ricerca, la sperimentazione, le microvinificazioni, posso svelarci l’attitudine enologica  di questi vitigni, l’impronta aromatica, la composizione polifenolica, la resistenza alle avversità. È da questa  biodiversità che bisogna selezionare  piante o cloni, identificati geneticamente senza confusione di nomi,    per arricchire il patrimonio varietale esclusivo della regione, distintivo di areali, radicato nelle zone elette vocate, originale e unico  capace di  fare rumore e destinatario di attenzione anche da una stampa  specializzata a corrente alternata   ed omologato  quando narra la Calabria . Un lavoro del genere richiede una lunga visione, se si parte oggi fra 10 anni si raccolgono i risultati. E l’articolo di Cesare Pillon   pubblicato su  Civiltà del bere ne dà misura.

    Scienza, coscienza e conoscenza ci possono liberare dagli orizzonti quotidiani, di breve durata e di scarso respiro  perché la  vite  ha i suoi tempi e  anche la ricerca scientifica ha i suoi,  ma ci  emancipa dal dilagante empirismo .

    La speranza è di cambiare una buona volta la reputazione, con una ventata d’interesse e l’ambizione dell’Enotria tellus  per non essere considerati  sempre e anche sui  vini consumatori/wine lovers  di serie B.

    *presidente Albero Della Vite – autrice e conduttrice di Coltiviamo Capolavori su Corriere del Calabria

  • Vinitaly 2023 / Le aziende dello stand Calabria

    Vinitaly 2023 / Le aziende dello stand Calabria

    80 le insegne che compongono la spedizione calabrese al Vinitaly 2023. Il Dipartimento Agricoltura schiera il meglio della produzione vitivinicola regionale suddivisa su un’area imponente che si sviluppa su 2 padiglioni adiacenti.

    Nel Padiglione 12 le prime 52:

    • Campoverde S.P.A Agricola
    • Le Conche
    • Soc. Agr. F.lli Zagarella ss
    • Az Agr. Dell’aquila
    • Saverona srl
    • Tenuta Corno Valano
    • Senatore Vini s.r.l. Soc. Agr.
    • Cantina Malena Soc. Coop Agr.
    • Az. Agr. Liguori Giuseppe “Feudo Liguori”
    • Cantine Greco
    • Cantine f.lli Lavorata srl
    • Tenuta Regina di Sant’Angelo Soc. Agr. arl
    • Scala soc Agr.
    • Tenuta del Castello soc agr srl
    • Az Vitivinicola Du Cropio
    • Cav. Antonio Malena 1949 srl
    • Cantine Viola srl
    • Brigante Vigneti & Cantina
    • Altomonte Antonino
    • Tenuta Celimarro
    • Az. Agr. Serracavallo
    • Agri costa Viola soc coop
    • Az. Vin. Ceratti Pasquale
    • Serragiumenta Agricola s.n.c.
    • Baccellieri
    • Colacino Wines Soc. Agr. s.r.l
    • Soc. agr. Zito & F.lli srl
    • Artese Giovanna
    • Bruni Mario
    • Casa Comerci Sarl
    • Az. Agr. Dr. Giovanbattista Odoardi
    • Salvatore Caparra Vini
    • Dell’Aera Vigneti e Cantina
    • Calabro Beverage
    • Az. Vin. Tramontana s.r.l.
    • Statti
    • Az. Agr. Vumbaca Giuseppe
    • Tenuta del Conte
    • Vigna De Franco srl
    • Az. Agr. Campana
    • Cantina Petrania
    • Casa Vinicola Criserà srl
    • Terre di Balbia
    • Panetta Group srl  – Amore’
    • Soc. Agr. Spiriti Ebbri, s.n.c.
    • Soc. Agr. Brigha srl
    • Tenuta Santoro
    • Az. Agr. Diana
    • Poderi Marini
    • Azienda Vinicola Malaspina Consolato
    • Liquorificio Sila
    • Bergamia

    Adiacente al padiglione 12, a pochi metri, nel Padiglione 10, le altre 28:

    • Cantine Benvenuto
    • Soc. Agr. Ceraudo Roberto srl
    • Cantine Caccamo S.A.S.
    • Lacinio – Amaro Milone
    • Viglianti Maria Immacolata
    • Amaro Rupes Tuttodistribuzione s.r.l.
    • Casa Vinicola Gialdino Franco
    • Capoano srl Soc. Agr.
    • Cantina Visalli
    • Brancati Filippo Soc. Agr.
    • Fezzigna Vignaioli
    • Az. Agr, Termine Grosso
    • Kephas srls
    • Ippolito 1845
    • Az. Agr. Feudo Gagliardi
    • Cataldo Calabretta
    • Az. Agr. Nesci
    • Az. Agr. Antonella Lombardo
    • Magna Graecia srl
    • Cantine Giraldi & Giraldi
    • Feudo dei Sanseverino
    • Barone G.R. Macrì
    • Caparra & Siciliani Scarl
    • Gestioni srl – Amaro Imperiale
    • Librandi Antonio e Nicodemo spa
    • Qual’Italy srls
    • Cote di Franze
    • Masseria Falvo 1727