Ultime notizie

  • Il Gufo a Ein Prosit 2010

    Il Gufo a Ein Prosit 2010

    Ein Prosit, manifestazione eno-gastronomica incentrata sui vini da vitigno autoctono, giunta alla sua 12° Edizione, aprirà i battenti giovedì 18 novembre 2010, presentando circa 180 aziende produttrici di vino e di specialità gastronomiche. Nel Palazzo Veneziano di Malborghetto a disposizione degli appassionati per scoprire, degustare e commentare ci sarà il meglio dell’enogastronomia Friulana, Italiana ed Internazionale, con un ricco programma di eventi per soddisfare i palati più esigenti.

    Terre del Gufo di Donnici sarà l’unica azienda calabrese presente alla manifestazione friulana.

  • I Tini di San Martino

    I Tini di San Martino

    Torna la manifestazione dedicata al Novello. Il 10 e l’11 novembre prossimi al Museo del Presente di Rende, andrà in scena la quarta edizione del Salone del Vino Novello del Meridione. Insieme alla 2 giorni dedicata al vino nuovo sono previsti alcuni eventi collaterali di degustazione e abbinamento del novello nei ristoranti e le osterie del territorio cosentino.

    La manifestazione organizzato dalla delegazione cosentina della Fisar, ha il patrocinio della Provincia di Cosenza e dei comuni di Rende e Luzzi. La regia è di Tommaso Caporale.

  • Vinocalabrese.it cambia.

    Vinocalabrese.it cambia.

    Il portale si arricchisce e si trasforma.

    Piccolo restyling alla home page che da oggi accoglie direttamente la sezione dedicata alle notizie e alle iniziative del settore, ma soprattutto ne nasce una nuova con a tema la cucina regionale.

    Grazie alla collaborazione con Concetta Donato, iniziamo da oggi a proporre al nostro sempre più numeroso pubblico, alcune ricette.

    Concetta è un giovane avvocato calabrese con forti velleità culinarie.

    Dal suo blog, Sale e Pepe Quanto Basta, che indica la misura dettata dal buon senso, selezionerà periodicamente ricette rappresentative della tradizione regionale, con alcune rivisitazioni.

    Per festeggiare questa iniziativa partiamo subito con 2 ricette. Una molto tradizionale, l’altra più innovativa.

    Buon appetito!

  • Divide et impera: 2 enoteche regionali

    Divide et impera: 2 enoteche regionali

    Divide et impera: non sarà questo il motivo che spinge il governo della regione a fare 2 enoteche regionali? Ci auguriamo che una sana competizione tra le due enoteche sia un’oppurtunità per i vini calabresi e non un’altra occasione persa.

      (ANSA) – CATANZARO, 29 OTT – Due sedi per l’enoteca regionale

    ”casa dei vini di Calabria”: a Ciro’ come riconoscimento del

    legame produttivo ma anche storico e culturale millenario del

    vino piu’ importante e conosciuto della regione e a Lamezia

    Terme ad ulteriore conferma del ruolo del polo d’innovazione

    dell’agroalimentare che esiste in quella realta’. Sono le

    decisioni adottate dalla giunta regionale e comunicate ai

    giornalisti dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti.

       L’esecutivo – alla conferenza stampa hanno partecipato anche

    la vicepresidente Antonella Stasi e gli assessori

    all’Agricoltura Michele Trematerra e all’ambiente Francesco

    Pugliano – ha individuato anche Gioia Tauro e Corigliano Calabro

    come sedi delle due elaioteche regionali, per promuovere la

    cultura dell’olio d’oliva.

       ”Si tratta – ha detto Scopelliti – di scelte che intendono

    ribadire la decisa volonta’ di abbandonare tutti i campanilismi.

    Si era ipotizzata la possibilita’ di realizzare piu’ sedi per

    l’enoteca anche a Reggio e a Cosenza ma la decisione di oggi e’

    rivolta proprio verso la realta’ di Ciro’ che storicamente e’

    fortemente legata al vino e di Lamezia dove l’agroalimentare di

    eccellenza si coniuga con l’innovazione e la ricerca. A Ciro’ la

    realizzazione dell’enoteca era attesa da tempo e nella

    precedente legislatura si era parlato molto senza produrre

    risultati concreti”.

       ”Olio e vino – ha detto Trematerra – sono nostre eccellenze

    riconosciute a livello extraregionale intorno alle quali si

    porta’ costruire tanto altro per realizzare un percorso

    enogastronomico in grado di produrre effetti anche sul piano

    turistico. C’e’ attenzione per le produzioni agroalimentari

    calabresi – ha detto ancora l’assessore – e la conferma e’

    venuta dai contratti che molti nostri produttori hanno

    sottoscritto al salone di settore di Parigi che si e’ conlcuso

    recentemente”.

       ”Si e’ parlato tanto – ha detto Stasi – della istituzione

    dell’enoteca e finalmente dopo sei mesi la Calabria, grazie  a

    questa giunta, puo’ dire di avere questa struttura molto

    importante. Si chiude una diatriba annosa ma il progetto che

    nasce oggi dovra’ essere riempito di contenuti nel futuro”. Per

    l’assessore con la decisione della Giunta ”si e’ trovato un

    punto d’incontro per dare la possibilita’ ai territori di

    sprigionare le loro vocazioni”.  (ANSA).

  • La Cantina di Barbieri

    La Cantina di Barbieri

    La grande fucina di casa Barbieri di Altomonte partorisce un nuovo progetto. Sarà inaugurata domani 29 ottobre il wine bar, La Cantina di Barbieri, nel cuore del centro storico tra i più belli della Calabria. Aperta tutte le sere, vuole essere un luogo accogliente dove il protagonista principale, il vino, sarà degustato in abbinamento ai prodotti della cucina del territorio.

    Piazzetta Santa Maria Consolatrice, Altomonte

    Venerdì 29 ottobre ore 18.

  • Max al Salone del Gusto: Calabria live

    Max al Salone del Gusto: Calabria live

    Salvatore Murano dell’Osteria Max di Cirò Marina sarà uno dei 14 protagonisti del Teatro del Gusto del Salone del Gusto di Slow Food, in programma a Torino dal 21 al 25 ottobre prossimi.

    Salvatore e il suo staff prepareranno per l’evento 3 piatti rivisitati della cucina calabrese e cirotana in particolare abbinati a 3 vini della Cantina Librandi:

    •Seppie del periodo della castagnara ripiene di erbe spontanee, cicorie, gamberi di nassa, olio, fichi, noci e mosto cotto – Efeso Val di Neto IGT

    •Quadretto di punta di petto di vitello podolico aromatizzato con aghi di pino marittimo e resina in ristretto di terzo ed origano – Gravello Val di Neto IGT

    •Triangolo di percorino crotonese da quaranta mesi su glassa di liquirizia di amarena – Le Passule IGT Calabria passito.

    Location dell’evento un anfiteatro dove famosi chef e chochi di osteria (gli italiani Christian e Manuel Costardi, Domenico Laera, Massimo Bottura, Pier Giorgio Parini, Enrico Crippa), accomunati dal rispetto per la stagionalità, la freschezza, la provenienza e la sostenibilità delle materie prime, cucineranno dal vivo per il pubblico, ripresi da telecamere e proiettati sul grande schermo.

    Evento mediatico per eccellenza tra gli appuntamenti educativi di Slow Food, il Teatro del Gusto quest’anno permetterà al pubblico del Salone di fare esperienza dell’enogastronomia calabrese.

  • Calabria Wine Day a Milano

    Calabria Wine Day a Milano

    Il vino calabrese di scena a Milano per una delle più importanti degustazioni dell’anno. L’Associazione Sommelier della Calabria e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino hanno organizzato un banco di assaggio con 21 aziende calabresi. Da Nord a Sud, da Saracena a  Melito Porto Salvo passando per Cirò, Donnici, il Savuto, Lamezia e Bianco, tutto il meglio della produzione vitivinicola regionale in un unico appuntamento.

     

    Lunedì 25 ottobre 2010 presso l’Hotel Enterprise in Corso Sempione, 91 a Milano dalle 19 alle 21.30

     

    Ingresso 10 euro per i soci ONAV, 15 euro per i non soci

    shapeimage_4 (2)

  • Spadafora al SIAL

    Spadafora al SIAL

    Il Sial di Parigi è una delle vetrine internazionali più importanti per il mercato agroalimentare. L’ultimo anno ha registrato 148 mila visite e una presenza di 5.500 aziende espositrici. Negli ultimi anni anche il vino ha guadagnato una posizione importante all’interno della manifestazione, incrementando di anno in anno sia la presenza di espositori che di visitatori. Tra le aziende del vino sarà presente anche la calabrese Spadafora di Donnici.

  • 2011, Il vino calabrese per L’Espresso

    2011, Il vino calabrese per L’Espresso

    Presentata a Firenze l’edizione 2011 della guida del gruppo editoriale L’Espresso. Ancora un anno tiepido per i vini della Calabria anche se ormai come un refrein i curatori (ma non solo quelli di questa guida) continuano a ripetere che il vino calabrese “gioca un ruolo meno marginale rispetto al passato sulla scena del vino mediterraneo”. Ma andiamo per ordine:

     

    1. -LE STELLE DELL’ESPRESSO

    Il premio alle cantine da 1 a 3 stelle.

     

    Librandi

     

    1. -I VINI DELL’ECCELLENZA

     

    1. Armacia 2008 Costa Viola IGT – Criserà & Costa Viola – 18 –       8 euro
    2. Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Volvito – Caparra & Siciliani – p. 18 – 10/12 euro

     

    1. -MENZIONI SPECIALI – I 50 outsider.

    Ovvero i vini che sono molto rappresentativi della straordinaria diversità italiana.

     

    Nessuno dei 50 vini è calabrese.

     

    1. -PREMIO QUALITA’/PREZZ0 – I migliori acquisti dell’anno.

    I venti vini italiani dall’ottimo rapporto qualità prezzo unita ad una significativa quantità di bottiglie prodotte e ad una buona distribuzione e reperibilità sul mercato.

     

    Cirò Rosso Classico – Caparra & Siciliani 2008 – 16,5 – 5/6 euro

     

  • Premio Librandi

    Premio Librandi

    I Librandi producono 2 milioni e mezzo di bottiglie nel cirotano. Ma non sono autosufficienti e devono ricorrere specie per la produzione del Cirò Doc alle uve di altre vigne. Da qualche anno i vignaioli che conferiscono le uve alla cantina più importante del territorio calabrese si sono uniti in associazione.

    L’iniziativa fortemente voluta da Antonio e Nicodemo, per controllare la filiera e garantirsi standard di qualità sempre più elevati, raccoglie i fornitori dell’azienda e gli mette a disposizione lo staff tecnico, i laboratori e i consulenti. Da tre anni, per continuare a rinvigorire il patto che lega l’azienda ai conferitori, è stato istituito un premio che la famiglia e una giuria di super esperti conferisce al viticoltore d’eccellenza.
    Sabato il premio è stato consegnato a Cirò a margine di una tavola rotonda sulla “Determinazione della maturità ottimale delle uve in relazione alla data di vendemmia” cui hanno preso parte il professore Mario Fregoni, già ordinario di viticoltura a Piacenza e i consulenti dell’azienda Andrea Paoletti e Donato Lanati. E’ stato un momento di formazione operativa per i tanti operatori presenti all’incontro, ma anche un’occasione per ribadire il no alla modifica del disciplinare che tanto sta facendo discutere il settore in questo periodo.

    Alla voce degli ospiti si è unito quella dei vignaioli e quella dei due sindaci di Cirò Marina e Cirò che hanno ribadito con forza la difesa dell’identità del vino.

    I vincitori del Premio Librandi 2010:
    1° Nicodemo Montone
    2° Alfonso Calabretta
    3° Nicodemo Parrilla

     

     

  • Il Cirò cambia. Per vendere all’estero

    Il Cirò cambia. Per vendere all’estero

    di Stefania Monaco – Il Tempo del 19 – 09 – 10 pag 30

     

    «Internazionalizzare il gaglioppo aggiungendo al disciplinare la possibilità di usare uve come il merlot, il cabernet in modo da conferire quel gusto, quel colore che ammalia il mercato» questa è l’intenzione del presidente Gaetano Cianciaruso del Consorzio di tutela vino Cirò. In sintesi la doc Cirò (attualmente gaglioppo per il 95% e 5% di greco e/o trebbiano), dovrebbe cambiare per volere della maggioranza dei produttori. Ma il gaglioppo è un vitigno importante, antico. Portato dai Greci sulla costa jonica e tradotto in vino, veniva caricato sulle navi di Sibari tramite un enodotto. Era il vino di Pitagora, che dava i numeri, d’accordo. «Ma qui si esagera», insorgono i critici. «Quando si ha a che fare con un vitigno così particolare come il gaglioppo, non si può pensare di renderlo di gusto internazionale aggiungendo merlot e cabernet: così si snatura la vera identità di questo vino», afferma Luciano Pignataro, responsabile vino Slow Food Campania. «Dobbiamo stare attenti a non seguire una moda ormai passata. La tendenza è un’altra: in questo momento possiamo giocare un ruolo importante se lavoriamo bene sul prodotto e sulla comunicazione. Al gaglioppo non manca niente, anzi», è quanto dichiara Giovanni Gagliardi, anima e cuore del portale vinocalabrese.it. Produzioni ce ne sono tante, in questa regione, che è quasi sempre assente nell’Italia enologica, tanto che spesso nelle carte dei vini la Basilicata confina con la Sicilia, mentre potenzialmente potrebbe essere la regione del vino (come lo è per l’olio con ben 36 cultivar). A favore del gaglioppo «in purezza» si sono schierati produttori grandi e noti come Nicodemo Librandi (anch’egli matematico: sarà un caso?) e giovani talenti come Francesco De Franco, arrivato fino in Cile per capire come fosse meglio vinificare il suo. Anche Luca Gardini, sommelier del pluristellato ristorante Cracco di Milano racconta: «Mi è capitata una bottiglia di Cirò del ’90 mentre mi allenavo per il mondiale. Ho fatto un salto: il vino di vent’anni era allegro, vivo, profumato, per nulla in decadenza! Un grande vino. Consiglierei ai produttori di Cirò di concentrarsi su prodotti simili». Luca è attualmente il miglior sommelier Europeo.