“I palmenti possono rappresentare degli iconemi capaci di teatralizzare la viticoltura ed i suoi territori.” Con questa provocazione a Bianco (RC) venerdì 31 Agosto il prof. Attilio Scienza (Università di Milano) lancia, insieme all’amministrazione e alla rete dei produttori del Greco di Bianco, l’idea di costruire un centro studi per la valorizzazione dei palmenti dell’areale in cui insiste la piccola e prestigiosa doc del Greco di Bianco, uno dei vini più antichi d’Italia. Alcune località come Ferruzzano e dintorni (RC) propongono un numero impressionante di questi palmenti, se ne contano circa 700 che sono stati usati ininterrottamente sino a qualche secolo fa (molti recano impresse delle croci di tipo bizantino o latino, fatto che permette di misurare almeno in parte il lungo periodo del loro uso). In Italia testimonianze di palmenti si trovano in Liguria (San Lorenzo, Ventimiglia, IM), Emilia Romagna (zone appenniniche); Marche (San Leo, PU); Toscana (Sansepolcro, AR; Abbadia San Salvatore, SI; Vitozza, GR; Isola del Giglio, GR; Isola d’Elba, LI; Isola di Capraia, LI); Lazio (molte località delle Province di Viterbo e di Roma); Campania (Isola di Ischia); Basilicata (Pietragalla, PZ); Calabria (la già citata Ferruzzano, RC e altre località della locride come Bruzzano, RC; Caraffa del Bianco, RC; S. Agata, RC; Casignana, RC); Sicilia (Montalbano Elicona, ME; Camastra, AG; Motta, ME; Moio Alcantara, ME); Sardegna (Arzolas,NU).
La creazione di un Centro Studi per i palmenti a Bianco (RC) per valorizzare l’eccezionalità della presenza diffusa dei palmenti in questo territorio sarà l’occasione per un approfondimento sulla presenza dei palmenti (o piani di pigiatura) nel Mediterraneo e per lo studio dei processi sociali ed economici che hanno favorito la circolazione antica dei vitigni e dei metodi della loro coltivazione.
Foto di Totò Bartolo da FB