E’ stata presentata nella cantina Marrelli Wines, in località Sant’Andrea, la DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, denominazione salvata dopo 30 anni grazie al rosato “Bizantino” 2016 DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, appena imbottigliato. L’evento a cui erano presenti alcuni rappresentanti delle istituzioni del territorio, la stampa, ma anche esperti del settore come Maria Rosa Romano, presidente dell’AIS Calabria e Saverio Martino, componente Condotta Slow Food Crotone, è stato moderato dal giornalista Gianfranco Manfredi, esperto di enogastronomia. Durante la presentazione sono intervenuti anche Francesco Carvelli, Project Manager dell’azienda vinicola che si è fatto portavoce di una proposta di modifica del disciplinare vigente, oramai datato (1979) per far sì che lo stesso possa consentire la produzione di un vino bianco DOP Sant’Anna ed ha lanciato l’invito al vicesindaco di Isola Capo Rizzuto, Carmela Maiolo, presente all’iniziativa, di farsi portavoce di un incontro pubblico insieme ai pochi viticoltori rimasti nella zona per avviare un’azione di stimolo finalizzata alla ripresa produttiva dei vecchi vigneti secondo quanto previsto dal disciplinare della DOP. Subito dopo è seguito, inoltre, l’intervento dell’enologo dell’azienda, Vincenzo Ippolito, che ha posto, invece, in evidenza le peculiarità dei vini realizzati secondo il disciplinare della DOP Sant’Anna i quali presentano caratteristiche uniche per quanto riguarda acidità e freschezza di beva. “Molto si può fare per recuperare una storia antica – ha detto Manfredi – ma anche posti di lavoro, economia, in una stagione in cui anche in America parlano bene della Calabria e dei suoi prodotti tipici”. Il Vicesindaco del comune isolano, Carmela Maiolo, ha colto al volo l’invito, ripromettendosi di “impegnare la classe dirigente locale a spendersi per tale iniziativa che serve da stimolo all’economia, fortemente compromessa, di questo territorio. Occorre riconoscere l’abnegazione e la forte volontà dell’azienda di non far perdere occasioni di sviluppo a questa terra – ha aggiunto la Maiolo a proposito dell’ultima iniziativa imprenditoriale di Massimo Marrelli, il medico imprenditore che ha deciso di investire nel campo agro-alimentare e dell’energia pulita a Sant’Anna, località a ridosso dell’Aeroporto Pitagora. Dopo la presentazione e l’assaggio tecnico dei tre vini, il bianco Liberty, Igp Calabria 2016, il rosato Bizantino DOP Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto e il rosso Lakinio, Igp Calabria 2013 è seguita una cena a base di piatti tipici locali. Il DOP Sant’Anna torna sulle tavole dei calabresi e magari, dopo il Vinitaly di Verona, potrà valicare anche i confini nazionali. L’azienda non solo è riuscita a ridar vita ad una denominazione importante, quale la DOP Sant’Anna, ma da diversi anni produce ben 5 etichette dai 15 ettari di vigneto biologico.
Comunicato Stampa