L’Associazione L’Albero della Vite di Lamezia Terme, presieduta da Saveria Sesto ricorda di non buttare i tappi di sughero delle bottiglie di vino e spumante che verranno consumate per Natale.
Le festività sono un felice momento di consumo di bottiglie di vino per i brindisi e da qui l’invito a non sprecare i tappi del prezioso materiale che i cittadini potranno conservare decidendo di portarli nell’ecobox e nelle scatole di quanti hanno aderito a Lamezia Terme all’iniziativa di raccolta come il Liceo scientifico G. Galilei, Liceo Classico Fiorentino, Libreria Tavella, Enoteca vini sfusi, Vineria 0.75, Poliambulatorio Lametino, Rosalbin’s bar, Atef di MolinaroTiziana, Panificio Angotti, Trattoria del pesce, Factory, Bar Cardamone di Soveria Mannelli, IstituoTecnico Chimirri di Catanzaro, Ristorante Movi’ di Catanzaro, Ass. Primaopoi di Soveria Simeri.
Altri importanti partner della ristorazione raccolgono grandi quantitativi di tappi come Cala del porto e Bar Yoghurteria di Vibo marina , Ristorante il Galileo di Falerna, Ristorante D’Agostino di Pizzo, L’Aragosta di Nocera, Ristorante Conte Melissa, Kerkira di Bagnara, Cantina dell’Orologio di Polistena e Slow Food Soverato.
È importante non disperdere questa materia troppo preziosa per finire nell’ immondizia, ma come pregevole risorsa dobbiamo e possiamo salvarla dalla discarica e riutilizzarla per rigenerare nuovi utensili e materiali per la casa, per l’arredamento, l’aeronautica e la bioedilizia.
I tappi raccolti vengono spediti per il riciclo in Veneto ad Amorim Cork Italia, leader nella produzione dei tappi di sughero e promotore del progetto ETICO. “Quest’anno il frutto di questa raccolta di 3 quintali, tutta affidata al puro volontariato, ci ha consentito di acquistare un televisore Smart di 50 pollici da sistemare nella sala d’attesa della Radioterapia dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro ove sostano ammalati oncologici ed accompagnatori”.
Tutti siamo chiamati ad essere cittadini attivi e attenti soprattutto con i piccoli gesti che cambiano i comportamenti e concretizzano l’economia circolare.
Saveria Sesto