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Saracena Wine Festival, il programma

LA GRANDE FESTA DI COMUNITA’ CHE CELEBRA IL MOSCATO DI SARACENA, PRESIDIO SLOW FOOD, E I VINI DEL MOSAICO VITICOLO CALABRESE, NEL PICCOLO PAESE AI PIEDI DEL POLLINO.

www.saracenawinefestival.it

La kermesse mette in rete per quattro giorni produttori di vino, imprenditori dell’agroalimentare, operatori di settore e appassionati attraverso un ricco programma di attività e approfondimenti sulla cultura del vino. Degustazioni, banchi di assaggio, tavole rotonde, seminari, concerti sono le tappe di un percorso articolato di conoscenza e condivisione che valorizza anche la cultura gastronomica popolare, mettendo al centro l’identità territoriale.

Saracena città del Moscato, oggi presidio Slow Food, da sempre emblema di una tradizione vitivinicola che si perde nella notte dei tempi, si prepara ad ospitare la decima edizione dell’evento regionale di promozione e valorizzazione del vino regionale.

Il Saracena Wine Festivaldi fatto è il momento di confronto ed incontro più importante ed atteso per i produttori ed i consorzi regionali del vino, gli operatori di settore e la stampa specializzata italiana, le istituzioni e la filiera dell’agroalimentare che per quattro giorni si ritrovano nel borgo del Pollino conosciuto per la particolare tecnica di produzione del vino moscato più antico d’Italia.

 

Dal 25 al 28 aprilela decima edizione dell’evento organizzato dal Comune di Saracena grazie al contributo della Regione Calabriadedicato agli eventi culturali e che vede le importanti partnership dell’Associazione Produttori Moscato di Saracena, dell’Enoteca Regionale della Calabria, dei Consorzi di Tutela dei vini Terre di Cosenza e Cirò e Melissa, di  Food Calabria e dei Produttori del Presidio della Podolica, si conferma non solo appuntamento dedicato alle degustazioni tecniche ed i banchi d’assaggio per avvicinarsi alla conoscenza diretta dei produttori regionali, ma anche momento di incontri e formazione, valorizzazione e promozione dell’intera filiera agroalimentare calabrese.

 

Cornice principale dell’evento saràPalazzo Mastromarchiche ospiterà i banchi d’assaggioaperti al pubblico dal 26 al 28 aprile (dalle ore 16.00 alle 20.00) e lo spazio delle degustazioni tecniche che aprirà venerdì 26 aprile alle ore 18.00con “Il grande passito calabrese” a cura di Massimo Zanichelli, autore del testo “Grandi libro dei vini dolci d’Italia”, che permetterà di assaggiare i vini regionali presenti nel volume edito da Giunti. Sabato 27 aprile, invece, Gae Saccocciodi Natura delle cose, alle ore 18.00, proporrà una degustazione su “La naturale bellezza del buon vino”.Domenica 28 aprilealle ore 11.00, Matteo Gallelodi Porthos guiderà il pubblico tra le affinità, le divergente e le suggestioni del Magliocco e di altri vini del Mediterraneo. Nel pomeriggio spazio anche alle birre con Giuseppe Barretta, docente e giudice di UnionBirrai Beer Taster, che alle 16.00 proporrà un singolare viaggio tra le Wine Barrel Aged Beer e Italian Grape Ale prodotte in Calabria. Si chiuderà il capitolo delle degustazioni tecniche con un focus sull’olio calabrese, altra grande risorsa del panorama regionale, a cura del capo panel Massimiliano Pellegrino.

 

Saracena Wine Festival si aprirà di fatto giovedì 25 aprilealle ore 13.00 con un grande evento rurale tra le montagne di Saracena che vedrà protagonisti la Podolica Calabrese, razza bovina presidio Slow Food, in un gemellaggio con i professionisti irpini della griglia Mario Laurino e Lello Tornatore. Una festa di comunità aperta al pubblico per iniziare nel segno della tradizione contadina questo festival del vino e dell’agroalimentare. Poi spazio alla formazione, una tra le novità di questa decima edizione, con Wine Jobtra i player del settore a livello nazionale che giorno 26 aprilea partire dalle ore 9.30 terrà un seminario formativo (aperto su prenotazione) sugli strumenti del digital marketing e le strategie di vendita ed ospitalità per il mondo del vino.

 

Spazio anche al confronto nel ricco calendario di eventi curato da Giovanni Gagliardi con due momenti importanti tutti concentrati nella giornata di sabato 27 aprile. Al mattino presso l’Auditorium Mastromarchialle ore 10.30 produttori e istituzioni si confronteranno sul percorso di riconoscimento della denominazione per il Moscato di Saracena, strada per la protezione e la nuova valorizzazione di questo importante presidio vitivinicolo del Pollino e della Calabria intera. Mentre nel pomeriggio, alle ore 17.00, la presentazione della guida Vinibuoni d’Italiadel Touring Club Italiano sarà l’occasione per focalizzare l’attenzione sul turismo enogastronomicocome risorsa regionale per il mondo del vino.

 

Non solo vino per l’appuntamento nel cuore del Parco Nazionale del Pollino ma anche attenzione e confronto sull’agroalimentare grazie alla presenza di Slow Food Italia e Calabriache hanno scelto Saracena per la convention regionale delle Comunità del Cibo- un progetto che chiama a raccolta produttori, singoli ed associazioni che fanno alleanza attorno a temi della terra, la valorizzazione e la tutela di produzioni agroalimentari – in programma alle ore 17.00 venerdì 26 aprile e la presentazione del nuovo percorso legato al logo dei presidi con la chiocciola sabato 27 aprile alle ore 15.00. Due appuntamenti che vedranno protagonisti Fabrizio Dellapiana, Network Area Italia di Slow Food, Salvatore Ciocioladell’ufficio nazionale dei presidi, Antonio Cherchidel comitato esecutivo Slow Food Italia e la rete regionale di Slow Food Calabria guidata dal portavoce del comitato esecutivo regionale Maurizio Rodighiero.

 

Il gran finale del Saracena Wine Festival sarà con i vini, i produttori e la selezione musicale di Saro Costa protagonisti dell’after PCP (Piano di Curnetta Party)a partire dalle ore 22.00 di domenica 28 aprile che vedrà la partecipazione straordinaria dello Chef Francesco Mazzei.

 

Tutti i giorni degustazione (su prenotazione) di sigari toscani e moscato a cura del Club amici del Toscanomentre il borgo di Saracena sarà animato da musica dal vivo nelle principali location del centro storico che per l’occasione si popolerà di botteghe artigiane, osterie di strada curate dalle associazioni della città segno inequivocabile di una intera comunità che si coinvolge e contribuisce a rendere unico l’evento che regala a Saracena il titolo di capitale del vino calabrese.

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