VINI ARBËRESHË 2017, è la Cantina Mattia VANGIERI di San Giorgio A. ad essersi aggiudicato il primo posto per entrambe le categorie rossi e rosati; mentre per i bianchi è stato assegnato alla Cantina Annunziato GODINO di S. Giorgio A. – Sempre per i rossi, seconda e terza classificate sono state le cantine Pietro GODINO di Vaccarizzo e Gioacchino GIALLO di Contessa Entellina (Palermo). – Per i rosati, secondo e terzo posto sono andati alle cantine Pietro GODINO di Vaccarizzo A. e Giorgio Filiberto FERRARO di San Giorgio A. – Per i bianchi, seconda e terza classificate sono state ancora una volta le cantine VANGIERI e GODINO. Mentre alla Cantina Tenute Costantino FERRARI di Frascineto è stata riconosciuta la sezione speciale PREMIA L’ETICHETTA, alla sua terza edizione.
A degustare e selezionare i 10 migliori vini, tra le circa 100 cantine partecipanti dell’11esima edizione del Concorso VINI ARBËRESHË, promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Scuola Europea Sommelier Calabria, patrocinato dalla Provincia di Cosenza e della Regione Calabria è stata, riunita a Palazzo MARINO, la speciale giuria composta da Vincenzo IPPOLITO – Enologo, Vincenzo PINGITORE – Chef Sommelier, Giuseppe BLAIOTTA – Docente del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, Piero CANTORE – Sommelier e Francesco PINGITORE – Fiduciario della Scuola Europea Sommelier Calabria. – Insieme al Primo Cittadino Antonio POMILLO, a premiare i vincitori di quello che è diventato ormai un concorso-evento identitario di qualità, consolidato ed atteso non soltanto per le comunità dell’Arberia ma l’intera Sibaritide sono stati i sindaci di Santa Sofia d’Epiro Gianfranco CERAMELLA, di San Cosmo Albanese Damiano BAFFA, di San Martino di Finita Armando TOCCI, di San Benedetto Ullano Amalia CAPPARELLI, di Cerzeto Giuseppe RIZZO, il vicesindaco ed assessore al turismo di Rossano Aldo ZAGARESE e il Deputato Enza BRUNO BOSSIO.
L’edizione 2017 di VINI ARBËRESHË è stata impreziosita quest’anno dal VILLAGGIO SLOW FOOD e dalle produzioni autentiche chiamate a raccolta dal Convivium Pollino – Sibaritide – Arberia, dai piatti della memoria rivisitati dall’agrichef Enzo BARBIERI e dalle emozioni dell’apprezzatissima esibizione del gruppo salentino PIZZIKATUNDI e della performer LUCI VIOLINO VIOLETTO, trasmesse in simultanea in tutte le piazze del borgo storico, wifi zone.
Piazze, corso e vicoli gremiti di visitatori, rigorosamente con calici in vetro, fino a tarda notte nel borgo salotto di VACCARIZZO hanno plasticamente sancito il successo straordinario di un evento di elevato livello che, organizzato ad hoc prima del Solstizio d’Estate, continua quindi a confermarsi una delle più eloquenti dimostrazioni di come l’investimento sul turismo di prossimità e sulla comunicazione e promozione dei propri marcatori identitari distintivi rappresenti una indubbia leva strategica per il rilancio dei centri storici, delle aree interne e dei territori in tutti i mesi dell’anno.
Di ciò resta convinto l’Esecutivo guidato da Antonio POMILLO per il quale l’evento si inserisce in una più ampia strategia di valorizzazione turistica del patrimonio identitario di VACCARIZZO e dell’intero territorio. – È in questa stessa coerente cornice valoriale di city marketing perseguita dall’Amministrazione Comunale che si inseriscono, infatti, sia la grande azione di riqualificazione e rifunzionalizzazione avviata ed in corso delle piazze e dei palazzi storici di VACCARIZZO, su tutti Palazzo Eredi MARINO, sede del primo nucleo di Albergo Diffuso comunale in funzione dal 2016 e Palazzo GIGLI, importante sede del Palazzo di Città; sia i due prossimi eventi identitari sui quali la piccola e virtuosa comunità arbëreshë del versante ionico cosentino intende continuare a distinguersi e ad attrarre visitatori da tutta la provincia: il 22 LUGLIO la seconda edizione del FISH FESTIVAL dell’ARBERIA, pensata come un’autentica provocazione culturale in tema di sovranità alimentare e politica a tavola e, il 12 AGOSTO, la 34esima edizione della Festa del COSTUME ARBËRESHË con l’esposizione in piazza de preziosissimi abiti tradizionali, acquistati negli anni dal Comune e conservati nel MUSEO DEL COSTUME ARBËRESHË. – (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying)