Si terrà oggi alla Cittadella Regionale alle 17.00 l’incontro tra il dipartimento Agricoltura, il governo regionale e i produttori del vino calabrese per meilleur site pour commander du cialis cominciare a mettere in campo idee e progetti per la partecipazione collettiva al Vinitaly e da quest’anno anche al Prowein, la fiera tedesca che è diventato un appuntamento importante per i produttori del vino italiano.
Invitiamo a rileggere il report dello scorso Vinitaly con i 10 punti (clicca qua) per fare memoria del passato recente e ribadiamo il 10° in questa fase per aiutare chi decide di non rifare lo stesso errore:
“10) Una cosa non abbiamo compreso e ce ne siamo stati zitti pubblicamente fino ad ora per non alimentare polemiche preliminari inutili e sterili. Ulizzare il brand Rosso Calabria per la nostra spedizione a Verona poteva diventare un boomerang: penso che tutti se ne siano accorti per tempo e questa scelta è rimasta timida sullo sfondo. Comprendiamo la voglia di dare continuità a un evento ma non possiamo permetterci di usarla in manifestazioni extra-regionali. Siamo famosi per i passiti (il Greco di Bianco e il Moscato di Saracena), siamo forti nei bianchi, sebbene con poca tradizione, in quanto la nostra viticoltura può godere di escursioni termiche e di altitudini che altri sud non hanno, siamo frequentati dai turisti del mare e la nostra cucina di pesce in abbinamento a vini più freschi è sempre più sostenuta da giovani chef e apprezzata. Ci hanno detto di non semplificare il concetto di Calabria e tutta la ricchezza che la caratterizza legandola al colore del vino. Capiamo e tifiamo per il peperoncino e la cipolla di Tropea ma il Rosso Calabria è una denominazione Igp e poteva succedere l’irreparabile. Peccato, perché il corposo lavoro sui social intestati a Rosso Calabria rimarrà in archivio con questo, con l’augurio che rimanga solo una parentesi e che il prossimo anno si possa chiamare CALABRIA POTENTE.”
Suggeriamo ai produttori, inoltre, di pretendere più comunicazione extraregionale, mirata agli interlocutori nazionali e internazionali. E’ importantissima la comunicazione interna, utile a raccontare al territorio cosa accade fuori e le iniziative che l’ente mette in campo per promuovere la regione e i suoi prodotti, ma la bilancia deve pendere verso il mondo, non c’è ne vogliano i giornalisti e gli organi di stampa regionali.